In realta' sarebbe molto più utile il tetto salariare come in NBA
Oltre al tetto salariale servirebbe anche una distribuzione piu' equa delle risorse ecconomiche (che e' quello che succede persino nella lega piu' ricca del mondo, la NFL).
Non sono d'accordo sul concetto che chi ha piu' tifosi deve avere piu' soldi: e' un concetto non solo antisportivo, ma alla lunga anche antispettacolare e quindi antieconomico. Di nuovo, prendiamo l'esempio degli USA: non e' previsto da loro che realta' economiche diverse possano competere nello stesso campionato, persino in NCAA che e' di fatto una lega di dilettanti (anche se e' un po' strano chiamarla cosi', visto che la finale del college basketball e' l'evento tv piu' seguito d'America dopo il SuperBowl e che alcune squadre del college football fanno 100,000 spettatori di media).
Da noi in Serie A competono le squadre che devono vincere (Inter, Juve, Milan), quelle sviluppo dei giovani calciatori (tutte?) e quelle a meta' strada (Napoli, Roma, Lazio). E' abbastanza assurdo se consideriamo il calcio come gioco (vi divertireste a giocare a scacchi senza una regina e una torre?), lo e' molto di piu' se lo consideriamo uno spettacolo (quante partite vere ci sono in un campionato?) e lo e' totalmente se lo consideriamo un business (e infatti, al mondo ci sono 3/4 societa' che guadagnano e vincono, il resto... in NFL tutte le 32 societa' sono in attivo).