Città della Scienza: fondi da Bergamo e dalla Samsung, non da De Laurentiis
Pubblicato l’elenco dei «sostenitori» che hanno contribuito, chi con 1 euro e chi con 100milaNAPOLI - Dopo il terribile rogo e la grande emozione del momento, arrivò l’ora (immancabile) della solidarietà. Quella (solo) annunciata e quella (poi effettivamente) concretizzata. Fatto sta che proprio oggi Città della Scienza, a quasi un anno da quel nefasto 4 marzo 2013, aggiornerà — sul proprio sito — l’elenco dei «sostenitori» che hanno contribuito, chi con un euro e chi con 100mila, alla speranza di rinascita del polo museale ferito.
Sarà spiegato, nel dettaglio, anche come sono stati investiti i soldi: si va dal riadeguamento architettonico ed impiantistico degli spazi espositivi (733.000 euro) all’acquisto della Tendostruttura (200.000 euro); dalla realizzazione di aule didattiche (250.000 euro), alla progettazione e ai servizi (345.000 euro). Il tutto per un impegno di circa 2 milioni. «Fermo restando che non è ancora possibile valutare l’impatto del 5 per mille che era possibile destinare già nel 2013 a Città della scienza (perché questo dato affluirà solo tra qualche mese) — spiega Enzo Lipardi, consigliere delegato della Fondazione Idis — è giusto ricordare le centinaia di migliaia di persone che ci sono state vicine in altre forme». Quattrocentomila, precisamente, tra cittadini, enti, scuole, aziende. Hanno versato, in totale, qualcosa come 1.270.000 euro. «Sono almeno 340mila, per esempio, quelli che hanno messo sul tappeto un euro ciascuno grazie alla campagna di sostegno telefonico avviata subito dopo il rogo».
Eppure le manifestazioni di solidarietà sono state tante e da ogni dove. «Per raccogliere fondi, infatti, è stata creata una special edition della maglietta di BergamoScienza con su scritto: “Ricostruiamo il Science Center di Città della scienza”. Costava 10 euro e i nostri amici orobici ne hanno vendute tante da arrivare quasi a 15mila euro. Allo stesso modo, mi piace ricordare il grande impegno degli studenti di Somma Vesuviana, che ci hanno garantito più di 8mila euro. E poi, ancora, le aziende: Fondazione Telecom Italia, Avio, Wind, Samsung, Lottomatica e molte altre. Contributi in linea di massima tra i 30 e i 50mila euro, con l’eccezione di Avio che ci ha donato 100mila euro. La Rai, invece, ci ha sostenuti in mille modi e ora sta organizzando un nuovo grande evento». Un attimo di pausa, Enzo Lipardi tira il fiato e riattacca: «E come dimenticare i tanti assegni arrivati dalle varie sedi di Confindustria (anche qui quella di Bergamo è in bella mostra nell’elenco, ndr) o dei sindacati. E i 100mila euro che, presto, saranno conferiti dal Coni sull’incasso della partita Italia-Armenia che si è giocata al San Paolo qualche mese fa».
A proposito,
il 21 maggio scorso il presidente Aurelio De Laurentiis annunciò: Città della Scienza? Tanti parlano, io preferisco mettere a disposizione duecentomila euro subito come Calcio Napoli. Quei soldi sono arrivati? «No, almeno per il momento no. Evidentemente il presidente sarà stato impegnato». E i Giovani industriali, che attraverso il loro presidente nazionale spiegarono lo spostamento del Convegno annuale di Capri a Napoli proprio con la volontà di essere vicini a Citta della Scienza? Jacopo Morelli, il 18 aprile 2013, disse: Stiamo pensando di avviare una serie di iniziative di solidarietà e di valorizzazione del patrimonio culturale e scientifico del polo museale e della città di Napoli. Come è andata a finire? «Per ora anche su questo tema non c’è stato nulla. Avevano parlato anche di una cena di solidarietà in nostro favore... Certo hanno adottato un gruppo di ragazzi dell’incubatore di Coroglio, però questo evidentemente non c’entra con la volontà di aiutarci a ricostruire». E le istuzioni? «La Provincia, socia della Fondazione Idis, non ha versato nulla. La Regione, che pure si è impiegnata per 34 milioni nel progetto di rilancio del polo museale, ha confermato il taglio da 2 a 1 milione del contributo destinato alla gestione della struttura. Per noi è una vera mannaia». Infine una precisazione sul 5 per mille: «Un contributo che si poteva erogare anche prima del 2013. Ma nel corso di diversi anni, prima dell’incendio, non era andata granché bene. Tranne nel 2009, quando 315 cittadini ci fecero arrivare 12.800 euro. Ora speriamo che arrivi una cifra più alta. Lo speriamo davvero».
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2014/28-febbraio-2014/citta-scienza-aiutano-bergamoe-coreani-samsung-non-napoli--2224143451838.shtmlun altra bella figura del nostro presidentissimo
