Chiaro.....niente di più ovvio....
Il fisiologico avvicendamento tra due figure rappresentative del medesimo ruolo aziendale,ma dall' opposta natura lavorativa.
Fassone è l'espressione del management privato ai massimi livelli in tema di movimentazione dei capitali investiti dalla proprietà,mentre Uva si afferma come rappresentante dell' establishment come fulcro del rapporto banche-privati.
De Laurentiis si affida quindi ad un uomo delle istituzioni(LegaCalcio,Università,Ministeri) nella gestione dei quasi 100 milioni annui che i Napoletani riversano nel Calcio Napoli,soldi che poche altre aziende calcistiche possono vantare,assumendo di fatto un ruolo direttivo in Lega e demandando ad un manager di loro gradimento la gestione del Napoli: è il fallimento della libera iniziativa privata in un contesto economicamente desertificato come il meridione.Liberata la Filmauro dalle banche il presidente si discosta dal progetto iniziale, le mani dei finanzieri si allungano in maniera decisa sul Napoli,cosa che sarebbe anche positiva in presenza di investimenti pubblici sul territorio,ma che allo stato delle cose non fa presagire nulla di particolarmente positivo se non il lento e progressivo distacco dell'attuale presidente.
Sicuramente ci saranno ingaggi più alti per i calciatori,per la gioia degli sportivi più ignoranti e in malafede,ma sarà solo fumo negli occhi di breve durata.Dopo 8 anni De Laurentiis prepara la successione e si affida alle istituzioni calcistiche e bancarie per la scelta del futuro acquirente;d'altronde furono loro a metterlo al comando di questa macchina di soldi che è il Napoli.Peccato che a Napoli non esistano imprenditori capaci di reggere l'urto aziendale con il territorio,per la verità corrotto e contaminato ai massimi livelli ed in tutte le minime sfaccettature.
Un presidente senz'infamia e senza lode,sicuramente più vittima che carnefice.