Scommessopoli, la Procura di Napoli indaga, la società azzurra trema: Cannavaro, Grava e Mascara a rischio squalifica per omessa denuncia del compagno Gianello
Se tale ipotesi dovesse venire confermata il Napoli (parte lesa per la giustizia ordinaria) avrebbe serie conseguenze per responsabilità oggettiva in sede di giustizia sportiva.Due vittorie nelle prime due gare del 2012, ma il momento del Napoli non è tutto rosa e fiori. La vicenda scommessopoli incombe e fra qualche settimana la squadra azzurra potrebbe ritrovarsi penalizzata. La procura del capoluogo campano indaga su diversi fronti, l'inchiesta ha avuto improvvisamente un'accelerazione.
Come riporta 'La Gazzetta dello Sport', è al lavoro il pool relativo ai 'reati da stadio' che lavora sulle partite degli azzurri e su eventuali tentativi di combine, mentre dall'altro è presente la Dda (Direzione distrettuale antimafia) che lavora sulle infiltrazioni della camorra (in particolare il clan D'Alessandro di Castellammare di Stabia) nel mondo dei bookmaker.
La gara sotto la lente d'ingrandimento è Napoli-Parma 2-3, dell'aprile 2010. A bordo campo assisteva Antonio Lo Russo, figlio di un boss della camorra, entrato qualche giorno dopo in latitanza: troppo strani e sospetti i flussi anomali delle scommesse tra primo e secondo tempo (così come risultato), cos' che i fratelli Cossato e il portiere Matteo Gianello sono stati iscritti al registro degli indagati. C'è stato un tentativo di combine, da capire se andato a buon fine.
Gianello, estremo difensore azzurro fino allo scorso giugno, sembra l'uomo chiave: ès tato ascoltato dai magistrati dopo Cannavaro, Mascara (passato al Novara) e Grava. Nessuno di loro risulta indagato, ma le indagini proseguono anche perché ai fratelli Cossato la polizia ha sequestrato pc e telefonini per cercare di ottenere diverse informazioni.
Il Procuratore federale Stefano Palazzi potrebbe presto aprire un fascicolo sulla vicenda: secondo i magistrati Gianello è colpevole di frode e se tale ipotesi dovesse venire confermata il Napoli (parte lesa per la giustizia ordinaria) avrebbe serie conseguenze per responsabilità oggettiva in sede di giustizia sportiva. I giocatori sopracitati verrebbero squalificati, probabilmente per omessa denuncia.
fonte goal.com
