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Off-topic => Focus On => Topic aperto da: Dimonios - 02 Maggio, 2011, 06:47:00 am

Titolo: Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: Dimonios - 02 Maggio, 2011, 06:47:00 am
Obama: "Osama Bin Laden è morto"

06:09 - Il leader dell'internazionale del terrore Al Qaeda, Osama Bin Laden, è stato ucciso oggi in una operazione condotta dagli Stati Uniti nei pressi di Islamabad da una piccola squadra Usa, che ne ha recuperato il corpo. Lo ha annunciato il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, parlando della maggiore vittoria Usa contro il terrorismo di questi ultimi tempi.
L'operazione in cui è stato ucciso il leader terrorista più ricercato del mondo è avvenuta una settimana fa. Il corpo è stato recuperato ed è stato accertato oltre ogni ragionevole dubbio che si trattava proprio di Bin Laden.

Folla in festa davanti alla Casa Bianca
Pochi minuti dopo la notizia della morte di Bin Laden da parte dei principali network televisivi, che hanno preceduto l'annuncio ufficiale di Obama, davanti alla Casa Bianca si è radunata una folla in festa che cantava "Usa Usa" e sventolava bandiere. Sollievo, scoppi di gioia e canti per i tanti giovani ma anche persone con i capelli bianchi che hanno deciso di trovarsi davanti al simbolo dell'unità del loro Paese, a quasi dieci anni di distanza da quel maledetto 11 settembre del 2001. Il giorno in cui lo sceicco del terrore riuscì a mettere in ginocchio l'America. Da quei giorni di sangue e tragedia, gli Stati Uniti si sono sempre sentiti un Paese in guerra.
tgcom
 :stella: :stella: :stella:


Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: signor groucho - 02 Maggio, 2011, 06:53:34 am
Pare vogliano esporre il corpo a capa sotto in qualche piazzale a Uascinton  :look:

Comunque meglio che l'abbiano ucciso direttamente, ci siamo risparmiati un processo alla Saddam...
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: Sam Ent - 02 Maggio, 2011, 09:28:27 am
Pare vogliano esporre il corpo a capa sotto in qualche piazzale a Uascinton  :look:

Comunque meglio che l'abbiano ucciso direttamente, ci siamo risparmiati un processo alla Saddam...

 :nonquoto: avrei preferito nasconderlo nella mia cantina per poi  farmi i soldi della taglia su di lui..potevo appicciare st'esame di fisica e tutto il resto per sempre . :mangia: :mangia:
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: vampyr8 - 02 Maggio, 2011, 09:41:04 am
io sono scettico
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: NAPOLI UNICA FEDE GIRL - 02 Maggio, 2011, 09:47:49 am
R.I.P.  :look:
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: Sam Ent - 02 Maggio, 2011, 09:56:31 am
io sono scettico

Io voglio full of lutamma. Qui. Ora. Subito!
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: vampyr8 - 02 Maggio, 2011, 10:09:20 am
chi mi dice che Bin Laden non è morto già da molto tempo?
chi mi dice che quello che hanno ucciso ora è veramente Bin Laden?
non lo scopriremo mai con certezza, dobbiamo fidarci...
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: wendell - 02 Maggio, 2011, 10:10:53 am
Ruggeri e Giacobbo staranno allattann' comm' e ciess!
"E' davvero il suo corpo? Cos'è quella cicatrice? Nunn'ha mai purtato chella basetta!"
Alla fine verrà fuori che se n'è andato a coltivare le pummarole con Jim Morrison ed Elvis.
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: vampyr8 - 02 Maggio, 2011, 10:16:29 am
Ruggeri e Giacobbo staranno allattann' comm' e ciess!
"E' davvero il suo corpo? Cos'è quella cicatrice? Nunn'ha mai purtato chella basetta!"
Alla fine verrà fuori che se n'è andato a coltivare le pummarole con Jim Morrison ed Elvis.

Elvis è morto! Me l'ha detto Marilyn Monroe ieri sera.
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: noel - 02 Maggio, 2011, 10:42:30 am
Mah.
Comunque per un individuo ci hanno rimesso le penne milioni di innocenti,tra guerra povertà e morte.
Speriamo che il prossimo a morire sia il sistema lurido dei cani oltre-oceano.
Con bin laden muore una facciata della medaglia statunitense.
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: Sam Ent - 02 Maggio, 2011, 10:55:45 am
Mah.
Comunque per un individuo ci hanno rimesso le penne milioni di innocenti,tra guerra povertà e morte.
Speriamo che il prossimo a morire sia il sistema lurido dei cani oltre-oceano.
Con bin laden muore una facciata della medaglia statunitense.

questa cosa la potremmo ripetere per ogni guerra dal 1000 a.c. fino ad oggi. Sappiamo bene che non era poi la vita di bin laden il problema...
Cmq i rossi di questo forum mi stanno deludendo..già mi aspettavo il confronto tra gli arresti dei ricercati di mafia in periodo elettorale italiano...e l'uccisione di bin laden ad hoc per risollevare l'appeal di obama.. ... siete veramente fuori forma. :ko: :ko:


 :cazzimm: :cazzimm:
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: signor groucho - 02 Maggio, 2011, 11:42:21 am
questa cosa la potremmo ripetere per ogni guerra dal 1000 a.c. fino ad oggi. Sappiamo bene che non era poi la vita di bin laden il problema...
Cmq i rossi di questo forum mi stanno deludendo..già mi aspettavo il confronto tra gli arresti dei ricercati di mafia in periodo elettorale italiano...e l'uccisione di bin laden ad hoc per risollevare l'appeal di obama.. ... siete veramente fuori forma. :ko: :ko:


 :cazzimm: :cazzimm:
Più che fuori forma è la stanchezza di dire sempre le stesse cose, trite e ritrite. Dopotutto Bin Laden era comunque un personaggio affascinante, non come Saddam o Gheddafi, aveva una eleganza nel portamento, una certa distinzione, che nonostante fosse un figlio di puttana che ha dato all'America la più grossa chance di fare guerre a cazzo di cane che manco i Giapponesi con Pearl Arbour, in qualche modo attirava, un certo magnetismo... Chissà come stanno veramente le cose, l'Italia c'ha insegnato a pensare sempre a male...
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: kurz - 02 Maggio, 2011, 11:43:29 am
ma che dio e strunzata..
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: Lovercraft - 02 Maggio, 2011, 11:51:00 am
Che poi la foto che gira è una falso clamoroso.
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: WhiteManCanJump - 02 Maggio, 2011, 11:56:48 am
A New York si festeggia per le strade, quando per me dovrebbe stare più cacati sotto di prima.

Se davvero è morto, non vuol dire che il terrorismo islamico sia stato debellato dalla faccia della terra.
Anzi, credo che ormai Al-Qaeda sia da tempo in mano ad altri personaggi che ora vogliono anche vendicare la morte di 'sta lota.


Comunque questa è una manna dal cielo per la campagna elettorale di Obama.
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: domyssj - 02 Maggio, 2011, 12:31:38 pm
ma che sfaccima avevmo messo un sacco di soldi alla snai sul fatto che avrebbe battuto il record di 10 anni di campione mondiale di nascondino!!!
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: vampyr8 - 02 Maggio, 2011, 12:35:59 pm
Che poi la foto che gira è una falso clamoroso.

infatti è un falso, lo hanno ammesso

Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: SpamMattia - 02 Maggio, 2011, 12:40:16 pm
io già sogno gli speciali di studio aperto 'bin laden non è morto, è su un'isola deserta a scopare con moana pozzi e michael jackson' :sbav:
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: AyeyeBrazov - 02 Maggio, 2011, 12:41:53 pm
voglio un'intervista dettagliata al Ragioniere :sisi:
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: signor groucho - 02 Maggio, 2011, 12:44:28 pm
io già sogno gli speciali di studio aperto 'bin laden non è morto, è su un'isola deserta a scopare con moana pozzi e michael jackson' :sbav:
Lo avranno salvato i fantasmi o gli alieni? Che dicevano i Maya in proposito?
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: pappasouth - 02 Maggio, 2011, 13:11:45 pm
me ne fotto!
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: djcarmine - 02 Maggio, 2011, 13:25:28 pm
è curioso notare come, in questo scontro ideale tra mondo islamico e il cristianesimo, che basa la sua dottrina sul perdono, il popolo festeggi per le strade per essersi vendicati con la morte di chi ha dato la morte

ovviamente la morte di bin laden non influirà minimamente sulla struttura e sulla mission di tutte le organizzazioni terroristiche mediorientali, ma valeva una rielezione-omaggio per il presidente che lo ammazzava. auguri ad obama per il secondo mandato, e pensare che qualche mese fa andava cercando fatica come giovine del salumiere
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: falceEmarcello - 02 Maggio, 2011, 13:28:08 pm
è curioso notare come, in questo scontro ideale tra mondo islamico e il cristianesimo, che basa la sua dottrina sul perdono, il popolo festeggi per le strade per essersi vendicati con la morte di chi ha dato la morte


SACROSANTO ... ma fa parte del pacchetto democrazia che stanno "faticosamente" esportando
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: Lucas - 02 Maggio, 2011, 13:29:29 pm
Come mai ? Non gli serviva piu' ?
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: signor groucho - 02 Maggio, 2011, 13:30:23 pm
Comunque nessuno ha fatto notare che è stata ovviamente la mano santa, cioè, beata di Giovanni Paolo II a guidare il grilletto del Marine americano? Questo è senza dubbio un Suo miracolo!  :alla:
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: djcarmine - 02 Maggio, 2011, 13:31:42 pm
SACROSANTO ... ma fa parte del pacchetto democrazia che stanno "faticosamente" esportando

e frattini a canale 5 ha parlato di "bene che vince sul male"  :rotfl: :rotfl: :rotfl:
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: djcarmine - 02 Maggio, 2011, 13:33:56 pm
Comunque nessuno ha fatto notare che è stata ovviamente la mano santa, cioè, beata di Giovanni Paolo II a guidare il grilletto del Marine americano? Questo è senza dubbio un Suo miracolo!  :alla:
:nonquoto:

è successo nel girno della memoria della shoha, quindi è stato yaweh :sisi:
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: kurz - 02 Maggio, 2011, 14:04:54 pm
:nonquoto:

è successo nel girno della memoria della shoha, quindi è stato yaweh :sisi:
http://www.giornalettismo.com/archives/123577/michaela-biancofiore-pdl-la-cattura-di-bin-laden-un-miracolo-di-wojtyla/ (http://www.giornalettismo.com/archives/123577/michaela-biancofiore-pdl-la-cattura-di-bin-laden-un-miracolo-di-wojtyla/) :patt:
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: signor groucho - 02 Maggio, 2011, 14:14:02 pm
[url]http://www.giornalettismo.com/archives/123577/michaela-biancofiore-pdl-la-cattura-di-bin-laden-un-miracolo-di-wojtyla/[/url] ([url]http://www.giornalettismo.com/archives/123577/michaela-biancofiore-pdl-la-cattura-di-bin-laden-un-miracolo-di-wojtyla/[/url]) :patt:

Per quanto tu possa credere di aver detto la puttanata più puttanata che c'è, c'è sempre qualcuno del Pdl che la intende davvero!
Non so se ridere o piangere...
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: kurz - 02 Maggio, 2011, 14:20:50 pm
Per quanto tu possa credere di aver detto la puttanata più puttanata che c'è, c'è sempre qualcuno del Pdl che la intende davvero!
Non so se ridere o piangere...
clà io pensavo che avessi letto la notizia, e da lì la battuta   :asd:
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: Manigoldocancer - 02 Maggio, 2011, 14:43:04 pm
Marcisca all'inferno
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: bubba - 02 Maggio, 2011, 14:46:04 pm
Citazione
Cara Micaela… tornatene a fare i bunga bunga che una volta che ti mettono il microfono avanti, superati i primi 30 secondi che sei tentata di ciucciarlo passi a dire sempre cazzate…

 :look: :alla:
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: Manigoldocancer - 02 Maggio, 2011, 14:46:35 pm
è curioso notare come, in questo scontro ideale tra mondo islamico e il cristianesimo, che basa la sua dottrina sul perdono, il popolo festeggi per le strade per essersi vendicati con la morte di chi ha dato la morte

ovviamente la morte di bin laden non influirà minimamente sulla struttura e sulla mission di tutte le organizzazioni terroristiche mediorientali, ma valeva una rielezione-omaggio per il presidente che lo ammazzava. auguri ad obama per il secondo mandato, e pensare che qualche mese fa andava cercando fatica come giovine del salumiere

c'è da giurare che se ti avessero sepolto la famiglia sotto 2 monumenti della tua città avresti fatto altrettanto...fermo restando il proposito cristiano del perdono,e che non si può provare gioia alla morte di qualcuno,c'è da tener conto delle pulsioni dell'animo umano.
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: Manigoldocancer - 02 Maggio, 2011, 15:37:41 pm
altra cosa: è mera propaganda pubblicizzare la cosa come scontro tra mondo cristiano e mondo islamico...L'america non rappresenta il mondo cristiano,ma se stessa,Bin Laden non rappresenta l'islamismo come gli sarebbe piaciuto,ma solo un gran pezzo di merda.
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: noel - 02 Maggio, 2011, 15:50:38 pm
Certo che il corpo fatto sparire in mare e la foto falsa sono ottimi biglietti da visita per verificare la veridicità della notizia.
Detto questo,ricordare Benhazir Butto e le sue parole in quel lontano 2005? nel suo lapsus linguae parlava di "Bin Laden ucciso in Pakistan"...chissà,forse aveva doti divinatorie. Pace all'anima sua.
Per il resto un buon colpo propagandistico della scimmia americana che era colato a picco nei sondaggi...e visto che le elezioni si avvicinano cosa c'è di meglio di un colpo sensazionale come questo?
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: noel - 02 Maggio, 2011, 15:53:02 pm
c'è da giurare che se ti avessero sepolto la famiglia sotto 2 monumenti della tua città avresti fatto altrettanto...fermo restando il proposito cristiano del perdono,e che non si può provare gioia alla morte di qualcuno,c'è da tener conto delle pulsioni dell'animo umano.
Io faccio tanta fatica a credere che un beduino da una grotta abbia fottuto gli stati uniti in quel modo...anche se fosse i coglioncelli americanoidi che festeggiano dovrebbero conoscere la loro storia recente. I primi a finanziare il "terrorista" bin laden furono proprio loro contro i sovietici in Afghanistan. Stesso discorso per tutti i mostri creati e poi abbattuti dai padrini della libertà.
Chi è causa del suo mal pianga se stesso vien da dire...
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: Manigoldocancer - 02 Maggio, 2011, 16:02:06 pm
Io faccio tanta fatica a credere che un beduino da una grotta abbia fottuto gli stati uniti in quel modo...anche se fosse i coglioncelli americanoidi che festeggiano dovrebbero conoscere la loro storia recente. I primi a finanziare il "terrorista" bin laden furono proprio loro contro i sovietici in Afghanistan. Stesso discorso per tutti i mostri creati e poi abbattuti dai padrini della libertà.
Chi è causa del suo mal pianga se stesso vien da dire...

di certo non sono stati i pompieri,i civili uccisi in quel barbaro attentato o i familiari che ancora li piangono.Quindi direi che toni altrettanto propagandistici quanto quelli di Obama possano rimanere fuori da discorso.Ieri è morta una grande merda,non c'è da gioire,ma giustizia è stata fatta.(Uso il termine giustizia riferito alla sua cattura e al fatto che sia rimasto ucciso in un conflitto a fuoco che evita un'esecuzione che per me non fa mai giustizia).Per il resto il beduino era un fottuto miliardario psicopatico che anzichè mangiarsi i suoi miliardi non ha avuto di meglio da fare che seminare morte e distruzione. Il fatto che in passato gli americani lo abbiano appogiato non sminuisce affatto le sue colpe.
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: noel - 02 Maggio, 2011, 16:09:15 pm
di certo non sono stati i pompieri,i civili uccisi in quel barbaro attentato o i familiari che ancora li piangono.Quindi direi che toni altrettanto propagandistici quanto quelli di Obama possano rimanere fuori da discorso.Ieri è morta una grande merda,non c'è da gioire,ma giustizia è stata fatta.(Uso il termine giustizia riferito alla sua cattura e al fatto che sia rimasto ucciso in un conflitto a fuoco che evita un'esecuzione che per me non fa mai giustizia).Per il resto il beduino era un fottuto miliardario psicopatico che anzichè mangiarsi i suoi miliardi non ha avuto di meglio da fare che seminare morte e distruzione. Il fatto che in passato gli americani lo abbiano appogiato non sminuisce affatto le sue colpe.
La giustizia non la stabiliscono sicuramente gli americani.
E il fatto che lo abbiano appoggiato è una colpa storica enorme. Lo fanno sempre,basti pensare ai demoni nutriti in sud america negli anni 60-70,oppure al mostro Saddam creato in ottica anti-iraniana. Storicamente sono più colpevoli delle loro creature. I veri "mostri" sono proprio loro.
Che poi l'11 settembre sia stato un attentato venuto dalle caverne è una tua opinione,non la mia.
Bin Laden morto,siamo tutti contenti,speriamo che presto lo seguano tanti assassini legalizzati che il sistema considera eroi. Ma cambiano gli uomini non lo schifo su cui si basa questo mondo.
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: kurz - 02 Maggio, 2011, 16:27:00 pm
Bin Laden morto,siamo tutti contenti

mah, neanche, hanno dato al popolino il capro espiatorio, quello per cui gli americani hanno fatto ad ora un milione di morti fra i civili fra Afghanistan e Iraq.
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: djcarmine - 02 Maggio, 2011, 17:27:17 pm
di certo non sono stati i pompieri,i civili uccisi in quel barbaro attentato o i familiari che ancora li piangono.Quindi direi che toni altrettanto propagandistici quanto quelli di Obama possano rimanere fuori da discorso.Ieri è morta una grande merda,non c'è da gioire,ma giustizia è stata fatta.(Uso il termine giustizia riferito alla sua cattura e al fatto che sia rimasto ucciso in un conflitto a fuoco che evita un'esecuzione che per me non fa mai giustizia).Per il resto il beduino era un fottuto miliardario psicopatico che anzichè mangiarsi i suoi miliardi non ha avuto di meglio da fare che seminare morte e distruzione. Il fatto che in passato gli americani lo abbiano appogiato non sminuisce affatto le sue colpe.

bin laden non è diverso da un bush, dal  grande obama e la gentaglia che sta alle loro spalle. gli eventi storici, dalla nascita della civiltà in poi, sono solo lotte di potere tra personaggi tra loro simili posti su fazioni diverse. ogni tanto qualche persona, appoggiata dal popolo, ha tentato di fare la rivoluzione, ma il potere conserva se stesso e si è trasformato per rispondere ai cambiamenti imposti dalle rivoluzioni............mo mi spieghi che ci entra o che ci esce dalla tasca se obama è morto??
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: Dimonios - 02 Maggio, 2011, 17:42:10 pm
bin laden non è diverso da un bush, dal  grande obama e la gentaglia che sta alle loro spalle. gli eventi storici, dalla nascita della civiltà in poi, sono solo lotte di potere tra personaggi tra loro simili posti su fazioni diverse. ogni tanto qualche persona, appoggiata dal popolo, ha tentato di fare la rivoluzione, ma il potere conserva se stesso e si è trasformato per rispondere ai cambiamenti imposti dalle rivoluzioni............mo mi spieghi che ci entra o che ci esce dalla tasca se obama è morto??
Ma poverino doveva fare 50 anni ad Agosto  :eek:
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: Moebius - 02 Maggio, 2011, 19:33:47 pm
e frattini a canale 5 ha parlato di "bene che vince sul male"  :rotfl: :rotfl: :rotfl:
oh madonna......
 :maronn:
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: vampyr8 - 02 Maggio, 2011, 20:08:20 pm
(http://i.imgur.com/EYJUO.gif)
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: Artem Dzyuba - 03 Maggio, 2011, 01:01:54 am
Non c'è un popolo più idiota di quello americano.
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: ciccio-s - 03 Maggio, 2011, 08:38:45 am
Come mai ? Non gli serviva piu' ?
:sisi:
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: signor groucho - 03 Maggio, 2011, 08:44:13 am
Non c'è un popolo più idiota di quello americano.
Uno ce n'è. È quel popolo che, pur avendo subito una dittatura fino a mezzo secolo prima, ha votato per ben tre volte uno psicopatico miliardario nano con l'hobby delle orge. :contract:
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: Nadir - 03 Maggio, 2011, 10:05:34 am
Uno ce n'è. È quel popolo che, pur avendo subito una dittatura fino a mezzo secolo prima, ha votato per ben tre volte uno psicopatico miliardario nano con l'hobby delle orge. :contract:
Non riesco veramente a capire a quale nazione tu ti stia riferendo  :asd:

 :look:
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: noel - 03 Maggio, 2011, 13:30:15 pm
http://youtu.be/XQ41lG19Gu0 (http://youtu.be/XQ41lG19Gu0)

LOL
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: Dimonios - 03 Maggio, 2011, 18:49:33 pm
Questa sara vera?
Spoiler
(http://www.ilpuntomagazine.it/images/stories/LiveLeak-dot-com-9440b6283d24-osama_bin_laden_death_picture.jpg)
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: Moebius - 03 Maggio, 2011, 18:54:14 pm
Questa sara vera?
Spoiler
([url]http://www.ilpuntomagazine.it/images/stories/LiveLeak-dot-com-9440b6283d24-osama_bin_laden_death_picture.jpg[/url])

credo sia un fotogramma di alien scontro finale
 :sisi:
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: Dimonios - 03 Maggio, 2011, 19:02:00 pm
credo sia un fotogramma di alien scontro finale
 :sisi:
:asd: dalla dichiarazione dell'ufficiale statunitense che ha detto che lo avevano colpito sopra l'occhio sinistro, questa ci calza a pennello a quanto pare
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: Moebius - 03 Maggio, 2011, 19:03:20 pm
:asd: dalla dichiarazione dell'ufficiale statunitense che ha detto che lo avevano colpito sopra l'occhio sinistro, questa ci calza a pennello a quanto pare
infatti quello della foto è l'occhio destro  :patt:
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: Dimonios - 03 Maggio, 2011, 19:10:18 pm
infatti quello della foto è l'occhio destro  :patt:
Dal computer è sinistro :look:
C'ho un senso di prospettiva grandioso :look:
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: Manigoldocancer - 03 Maggio, 2011, 20:30:27 pm
bin laden non è diverso da un bush, dal  grande obama e la gentaglia che sta alle loro spalle. gli eventi storici, dalla nascita della civiltà in poi, sono solo lotte di potere tra personaggi tra loro simili posti su fazioni diverse. ogni tanto qualche persona, appoggiata dal popolo, ha tentato di fare la rivoluzione, ma il potere conserva se stesso e si è trasformato per rispondere ai cambiamenti imposti dalle rivoluzioni............mo mi spieghi che ci entra o che ci esce dalla tasca se obama è morto??
io non ho esultato direttamente per la sua morte,ma per la sua cattura che poi sia stata fatta dagli usa o dall' uzbekistan è indifferente,è comunque cosa ben fatta,un pericoloso criminale tolto di mezzo che ha pagato il conto con la giustizia. Il fatto che sia morto non mi tange.Non ho in simpatia Bush,ma tirarlo in ballo in un discorso in cui si parla di tutt'altro per me è un puro esercizio di demagogia.
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: Dimonios - 03 Maggio, 2011, 23:48:16 pm
Guardatevi questo, se non vi va, dal minuto 7 o se siete proprio sfaticati gli ultimi 15 secondi  :smoke:
http://www.youtube.com/watch?v=8ZhU6ecIjws&feature=player_embedded#at=765 (http://www.youtube.com/watch?v=8ZhU6ecIjws&feature=player_embedded#at=765)
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: vechabla - 03 Maggio, 2011, 23:51:54 pm
Guardatevi questo, se non vi va, dal minuto 7 o se siete proprio sfaticati gli ultimi 15 secondi  :smoke:
[url]http://www.youtube.com/watch?v=8ZhU6ecIjws&feature=player_embedded#at=765[/url] ([url]http://www.youtube.com/watch?v=8ZhU6ecIjws&feature=player_embedded#at=765[/url])

 :brr:
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: kurz - 04 Maggio, 2011, 16:45:15 pm
Un articolo di Robert Fisk, uno dei più grandi giornalisti e reporter al mondo, l'unico che sia mai riuscito a intervistare Bin Laden (lo fece per due volte)




Robert Fisk, The Independent, Gran Bretagna

Osama è (quasi sicuramente) morto. Ma le rivoluzioni di massa che da mesi stanno investendo il mondo arabo dicono che Al Qaeda, politicamente, era morta già da tempo.

In Pakistan è morta un’attempata nullità, la cui fallimentare politica è stata sconfitta dalla storia e dai milioni di arabi che in Medio Oriente chiedono libertà e democrazia. E il mondo è impazzito.

Qualche giorno dopo aver presentato una copia del suo certificato di nascita, il presidente degli Stati Uniti è apparso nel cuore della notte per presentare in tempo reale il certificato di morte di Osama Bin Laden, ucciso in una cittadina che porta il nome di un maggiore del vecchio esercito imperiale britannico. Un colpo solo alla testa, ci dicono. Ma il trasporto aereo in gran segreto del cadavere in Afghanistan, e l’altrettanto segreta sepoltura in mare, lo strano modo in cui ci si è disfatti del cadavere – niente santuari, per favore – è stato raccapricciante quasi quanto il soggetto in questione e la terribile organizzazione da lui fondata.

Gli statunitensi sono apparsi ubriachi di felicità. David Cameron l’ha definito “un gigantesco passo in avanti”. L’india ha parlato di “vittoria epocale”. “Un clamoroso trionfo”, si è inorgoglito il primo ministro israeliano Netanyahu. Ma dopo i tremila morti dell’11 settembre, il numero infinitamente superiore di vittime in Medio Oriente, il quasi mezzo milione di musulmani morti in Iraq e in Afghanistan e dieci anni trascorsi a cercare Bin Laden invano, con i “clamorosi trionfi” speriamo davvero di aver chiuso.

Attentati per vendicarlo? Potrebbero essercene, per opera di qualche gruppuscolo radicato in occidente e senza alcun contatto diretto con Al Qaeda. Qualcuno starà senz’altro già sognando di creare una Brigata del martire Osama bin Laden. Magari in Afghanistan, tra i taliban.

Ma le rivoluzioni di massa che da quattro mesi stanno investendo il mondo arabo ci dicono che Al Qaeda, politicamente, era già morta. Bin Laden aveva detto al mondo – l’aveva detto a me personalmente – che voleva distruggere i regimi filo-occidentali del mondo arabo, le dittature dei Mubarak e dei Ben Ali. Voleva creare un nuovo califfato islamico. Negli ultimi mesi, però, milioni di arabi musulmani sono scesi in piazza, pronti, loro sì, al martirio, e non in nome dell’islam, ma della libertà e della democrazia. Non è stato Bin Laden a sbarazzarsi dei tiranni. È stato il popolo. E il popolo un califfo non lo voleva.

Dopo la rivoluzione
Ho incontrato Bin Laden tre volte, e una sola domanda non sono riuscito a rivolgergli: che cosa avrà pensato, osservando le rivoluzioni di quest’anno, con le bandiere dei paesi al posto di quelle dell’islam, con i cristiani e i musulmani insieme, quelle stesse persone che la sua Al Qaeda era lieta di massacrare?

Ai suoi occhi, il suo successo personale più grande era stato la creazione di Al Qaeda, quell’istituzione che non prevedeva tesseramento. Un bel mattino ti svegliavi con la voglia di farne parte, e istantaneamente ne facevi parte. È stato il fondatore, ma mai un guerriero. Nella sua grotta non c’erano computer, nessun telefono dal quale far scoppiare bombe. I dittatori arabi governavano incontrastati grazie al nostro sostegno, evitando accuratamente di condannare la politica americana. Certe cose le diceva solo Bin Laden. Gli arabi non hanno mai voluto far schiantare degli aerei contro dei grattacieli, eppure ammiravano quell’uomo che diceva ciò che avrebbero voluto dire. Ora, però, un numero sempre maggiore di loro certe cose può dirle. Bin Laden non serve più. Era diventato una nullità.

Ma parlando di grotte, la morte di Bin Laden mette effettivamente il Pakistan in una pessima luce. Da mesi, il presidente Ali Zardari continuava a ripeterci che Bin Laden viveva in una grotta in Afghanistan. Adesso salta fuori che viveva in una villa in Pakistan.

È stato tradito? Certamente. Dall’esercito pachistano o dai servizi segreti pachistani? Probabilmente da entrambi. Il Pakistan sapeva dov’era.

Abbottabad non solo ospita l’accademia militare nazionale (la cittadina fu fondata nel 1853 dal maggiore dell’esercito britannico James Abbott), ma anche il quartier generale della Seconda divisione del corpo d’armata settentrionale del Pakistan. Poco meno di un anno fa, ho cercato di ottenere un’intervista da un altro grande ricercato, il leader del gruppo ritenuto responsabile delle stragi di Mumbai. L’ho trovato nella città pachistana di Lahore, protetto da poliziotti pachistani in uniforme armati di mitragliatrice.

Perché non l’hanno catturato?
E ovviamente c’è anche un’altra, più ovvia domanda destinata a rimanere senza risposta: Bin Laden non poteva essere catturato? La Cia, i Navy Seals, i corpi speciali o qualsiasi altra forza americana lo abbia ucciso, non avevano gli strumenti per gettare una rete sulla tigre? “Giustizia”, ecco il nome che Barack Obama ha dato alla sua morte. Un tempo, “giustizia” voleva dire giusto processo, un tribunale, un’udienza, una difesa, un processo. Come i figli di Saddam, Bin Laden è stato abbattuto. Lui di certo non avrebbe mai voluto farsi prendere vivo, e nella stanza in cui è morto di sangue se n’è versato a secchiate.

Ma un tribunale sarebbe stato un problema non solo per Bin Laden. Lui, in fin dei conti, avrebbe potuto parlare dei suoi contatti con la Cia durante l’occupazione sovietica dell’Afghanistan, o degli incontri confidenziali a Islamabad con il principe Turki, capo dei servizi segreti sauditi.

Proprio come Saddam – processato per l’uccisione di sole 153 persone, e non per le migliaia di curdi uccisi con i gas – è stato impiccato prima che potesse dirci quali componenti dei gas in questione provenivano dagli Stati Uniti, o potesse parlare della sua amicizia con Donald Rumsfeld, del sostegno militare ricevuto dagli Stati Uniti quando nel 1980 invase l’Iran.

Curiosamente, Bin Laden non era il “ricercato numero uno” per i crimini internazionali contro l’umanità dell’11 settembre 2001. Il suo status da Far West se l’era conquistato con i precedenti attacchi di Al Qaeda contro le ambasciate statunitensi in Africa e contro il complesso militare americano di Dharhan. Si aspettava costantemente che da un momento all’altro arrivassero dei missili Cruise, e anch’io, quando lo incontrai.

Gli era già capitato di aspettare la morte, nelle grotte di Tora Bora nel 2001, quando le sue guardie del corpo gli impedirono di combattere e lo costrinsero a valicare le montagne per entrare in Pakistan. Avrebbe poi trascorso un po’ di tempo a Karachi. Era ossessionato da Karachi. Una volta, stranamente, mi diede addirittura delle fotografie di graffiti a lui favorevoli che campeggiavano sui muri dell’ex capitale pachistana, della quale lodò gli imam.

Fedeli e infedeli
I suoi rapporti con gli altri musulmani erano un mistero. Quando lo incontrai in Afghanistan, inizialmente aveva timore dei taliban, e si rifiutò di lasciarmi partire di notte dal suo campo d’addestramento per andare a Jalalabad. Mi consegnò ai suoi luogotenenti di Al Qaeda perché mi proteggessero durante il viaggio.

Tutti i suoi seguaci detestavano i musulmani sciiti in quanto eretici e tutti i dittatori in quanto infedeli, anche se lui fu pronto a collaborare con gli ex baathisti iracheni per contrastare l’esercito occupante americano, e lo disse in una registrazione audio che come al solito la Cia ignorò. Non ha mai elogiato Hamas, e ha fatto ben poco per meritarsi la definizione di “santo guerriero” che loro gli hanno affibbiato all’indomani della morte, e che come al solito ha fatto il gioco di Israele.

Dopo il 2001 mantenni con Bin Laden un tenue canale di comunicazione indiretta, e in un’occasione incontrai uno dei suoi uomini di Al Qaeda più fidati in una località segreta del Pakistan. Mi ero preparato dodici domande, la prima delle quali era scontata: che vittoria poteva rivendicare, se le sue azioni avevano avuto come risultato l’occupazione di due paesi musulmani?

Non ebbi risposta per settimane. Poi, durante un weekend, mentre mi preparavo a tenere una conferenza a Saint Louis, negli Stati Uniti, mi dissero che Al Jazeera aveva diffuso un nuovo nastro audio di Bin Laden. Una dopo l’altra, e senza mai citarmi, aveva risposto alle mie dodici domande. E in effetti sì, lui voleva che gli americani entrassero nel mondo musulmano. Per poterli distruggere.

Quando il giornalista del Wall Street Journal Daniel Pearl fu rapito, scrissi un lungo articolo sull’Independent, implorando Bin Laden di provare a salvargli la vita. Pearl e sua moglie si erano presi cura di me quando nel 2001 ero stato aggredito lungo il confine afgano. Lui mi aveva perfino ceduto il contenuto della sua rubrica telefonica. Molto tempo dopo, mi dissero che Bin Laden aveva letto il mio articolo con grande tristezza. Ma Pearl era già stato assassinato. O almeno così diceva lui.

Tuttavia, le ossessioni di Bin Laden hanno colpito anche la sua stessa famiglia. Una moglie l’aveva lasciato, altre due pare siano state uccise nel blitz del 1 maggio. Avevo conosciuto uno dei suoi figli, Omar, in Afghanistan nel 1994, insieme al padre. Era un bel bambino, e gli chiesi se era felice. Mi rispose “yes”, in inglese. L’anno scorso, però, Omar ha pubblicato un libro intitolato Growing up Bin Laden (Essere un Bin Laden), e raccontando di quando il padre gli uccise gli adorati cani per un esperimento di guerriglia chimica, lo definisce “un uomo malvagio”. Anche lui, nel libro, rievoca il nostro incontro, giungendo alla conclusione che no, non è stato un bambino felice.

Nella mattinata di lunedì, ho ricevuto tre telefonate da parte di conoscenti arabi, tutti assolutamente certi che quello ucciso dagli americani fosse solo una controfigura di Bin Laden, così come so che molti iracheni credono ancora che i figli di Saddam non siano stati uccisi nel 2003, né che Saddam sia stato realmente impiccato. A tempo debito, sarà Al Qaeda a dircelo. Va da sé che, se davvero si trattava di una controfigura, riceveremo un ennesimo video del vero Bin Laden, e il presidente Barack Obama perderà le prossime elezioni.
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: Lucas - 04 Maggio, 2011, 17:31:37 pm
Ma mo senza Kubrick che gli salva le pacche, come lo faranno il video della "cattura" di Bin Laden ?  :look:
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: Dimonios - 04 Maggio, 2011, 17:38:14 pm
http://tv.repubblica.it/dossier/morte-bin-laden/e-un-lapsus-mondiale-meglio-chiamarlo-bin-laden/67507?video=&pagefrom=1 (http://tv.repubblica.it/dossier/morte-bin-laden/e-un-lapsus-mondiale-meglio-chiamarlo-bin-laden/67507?video=&pagefrom=1)
 :asd: :asd: :asd: lo ha fatto anche dj.
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: Sam Ent - 04 Maggio, 2011, 18:42:50 pm
Ma mo senza Kubrick che gli salva le pacche, come lo faranno il video della "cattura" di Bin Laden ?  :look:


E i rossi invece ci sono stati sulla luna??  :asd: :asd:


P.s. un regalino per il guerrafondaio del forum

http://tv.repubblica.it/dossier/morte-bin-laden/cosi-si-addestrano-i-navy-seals/67565?video=&pagefrom=1 (http://tv.repubblica.it/dossier/morte-bin-laden/cosi-si-addestrano-i-navy-seals/67565?video=&pagefrom=1)
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: Dimonios - 04 Maggio, 2011, 19:12:34 pm
E i rossi invece ci sono stati sulla luna??  :asd: :asd:


P.s. un regalino per il guerrafondaio del forum

[url]http://tv.repubblica.it/dossier/morte-bin-laden/cosi-si-addestrano-i-navy-seals/67565?video=&pagefrom=1[/url] ([url]http://tv.repubblica.it/dossier/morte-bin-laden/cosi-si-addestrano-i-navy-seals/67565?video=&pagefrom=1[/url])

Innanzitutto grazie del pensiero, questo mini-spot mi mancava, poi volevo fare alcune considerazioni.
Beh noi anche vantiamo forze d'elite quali "Col Moschin" "COMSUBIN" o i GIS (cito i migliori che poi sono nati prima di tutte le altre forze elite, ma ne abbiamo anche altri come i NOCS e i Baschi verdi ). I navy-seal sono una brutta copia dei nostri comsubin, inoltre esiste una unità speciale migliore di questi, i delta-force che appunto reclutano da tutte le unità speciali i migliori. Anche i sas  inglesi sono brutte bestie. Da non sottovalutare i legionari, anche se le nostre forze speciali sono avanti di un passo a tutte queste sovrascritte. Non so a cosa volevo arrivare dicendoti ciò ma ormai ho scritto :boh:
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: wendell - 04 Maggio, 2011, 22:39:08 pm
In questa vicenda storco il naso sia davanti all'atteggiamento bimbominkiesco dell'opinione pubblica americana (Paris Hilton: Il mondo è un posto migliore - espressione che sintetizza il pensiero di un'intera popolazione) che all'antiamericanismo incondizionato di chi sta ancora a menarsela con la storia della collaborazione tra CIA e la nascente Al Qaeda per fronteggiare l'URSS.
Bin Laden era un criminale e la sua eliminazione è un fatto positivo senza se e senza ma. Che fosse ormai na cap' e lignamm da anni è un fatto scontato ma lo era diventato perchè privato della possibilità di operare da una pressione statunitense che non poteva che culminare con la sua uccisione. Li abbiamo pigliati per il culo per anni perchè non riuscivano ad acchiapparlo ("la guerra è un pretesto!"), mò che ci sono riusciti nun va buon :look:
La chiamate pagliacciata ma non lo è. Il portato simbolico di questo avvenimento (esecuzione del leader di Al Qaeda, probabilmente un colpo di grazia all'organizzazione - piccoli rigurgiti a parte) è rilevante, così come lo era l'attacco alle torri gemelle (emblema della capitale dell'occidente).
Capisco la condanna della politica simil-imperialista americana ma in questo caso dall'altra parte della barricata non c'era un popolo (direttamente) attaccato ma, più che altro, un nemico del Medio Oriente stesso (oltre che, ovviamente, dell'occidente... sennò chi cazz' interveniva).

In tutto ciò, adesso mi incuriosisce capire che cazz' ha cumbinat' il Pakistan. Da una parte il governo intascava i contributi americani, dall'altra i servizi segreti nascondevano Bin Laden :look:


Posto qualche articolo che ho trovato interessante e poi torno ad occuparmi di strunzate :look:
Spoiler
Il silenzio delle piazze arabe, e di quelle del mondo musulmano in generale, all´annuncio della morte di Osama Bin Laden, è un segnale rivelatore. Altri eroi, altri caduti, accendono ormai gli animi. Le società arabe, che hanno appena disarcionato o cercano di disarcionare i vecchi raìs, non commemorano lo sceicco.

Non rendono omaggio a chi predicava e praticava la violenza e aveva come obiettivo la restaurazione dell´antico califfato, destinato a governare la "comunità dei credenti". Sulle piazze arabe nelle ultime settimane è stato invocato l´esatto contrario. Sono stati esaltati i valori universali e in parte conquistati i diritti individuali. Non è stata chiesta la sottomissione a un potere integralista, basato sulla costrizione religiosa. Al Cairo, dove la recente rivolta ha allargato i confini della libertà di espressione, non ci sono state manifestazioni funebri. Né ce ne sono state a Tunisi, in preda a un´euforia democratica. E nessuno ci ha pensato a Bengasi. A Damasco ci si vuol liberare di un leader autoritario, non celebrare la scomparsa di un capo integralista, che appena poteva predicava la morte. Qualche bandiera americana è stata senz´altro bruciata e qualche lacrima è stata versata. Qualcuno ha sentito una stretta al cuore quando ha appreso la notizia. I miti, anche se appassiti, restano annidati, sopravvivono, in qualche memoria, e sollecitano i sentimenti, vecchi o profondi. E poi ci sono l´orgoglio e la convenienza. Se nei territori occupati l´Autorità palestinese ha definito la scomparsa del capo di Al Qaeda «una buona cosa per la pace nel mondo»; a Gaza, il primo ministro di Hamas, che due anni fa ha represso duramente i jihadisti di Rafah, ha condannato «l´assassinio del jihadista Osama». E sulla rete, nei siti dell´Islam radicale, non sono mancati gli omaggi al martire e le minacce di vendetta rivolte a chi l´ha ucciso. Ma un tempo avremmo visto riversarsi nelle piazze folle in preda alla collera e ardere falò di bandiere stellate. I regimi polizieschi, come quelli dell´egiziano Mubarak e del tunisino Ben Ali, finanziati da Washington, avrebbero stentato a reprimere le esplosioni di anti americanismo. In Egitto, dove negli anni Settanta sono stati formati i primi militanti di Al Qaeda (in particolare il medico Ayman Zawahiri, vice di Bin Laden), i Fratelli musulmani, da tempo ansiosi di distinguersi dall´Islam radicale, hanno ricordato la loro condanna «della violenza e degli assassinii» e hanno invitato gli occidentali a non associare più Islam e terrorismo. In questa fase della protesta, in cui non si sono ancora spenti gli slanci insurrezionali, i giovani difendono valori opposti a quelli di Al Qaeda. Sono nazionalisti, ma non esprimono ostilità verso altri paesi o altre religioni. Questo vale anche per la Libia, dove è in corso una guerra civile e dove prevalgono principi conservatori, ma dove il discorso è lo stesso. La scomparsa di Gheddafi significa libertà e democrazia, nel senso più grezzo e al tempo stesso più autentico. Anche nei dieci anni di espansione del jihadismo, Osama Bin Laden ha conosciuto continue disfatte. Nello stesso Afghanistan, dove aveva affondato la radici, non è riuscito a vincere l´ostilità di molti taliban, insofferenti alla presenza straniera degli arabi. Ha raccolto soprattutto odio. Sono stati in pochi a dargli ascolto. Il concetto della "umma", della comunità dei credenti, sottoposta all´autorità di un califfato, di cui Bin Laden pensava di essere il precursore, si è scontrato con il nazionalismo tribale dei pashtun, gelosi della propria identità. Sia pur segnata dal marchio dell´integralismo religioso. In Iraq Al Qaeda ha subito la sua più severa sconfitta. Il richiamo islamico all´inizio ha funzionato. Migliaia di sunniti, spesso salafisti, sono accorsi nella valle del Tigri e dell´Eufrate per combattere gli infedeli che l´avevano invasa. E l´alleanza con il disperso esercito laico di Saddam Hussein ha funzionato per alcuni mesi rendendo difficile la vita degli occupanti americani e dei loro alleati. L´effimero esperimento di Falluja, città sunnita governata dagli integralisti di Al Qaeda, è stato tuttavia disastroso. Sinistro. Al punto da provocare le prime spaccature tra gli insorti laici, in gran parte militari iracheni del dissolto esercito di Saddam, e i gruppi arabi internazionalisti che si richiamavano a Bin Laden. Questi ultimi organizzavano attentati, senza risparmiare gli abitanti, e si accanivano contro la maggioranza sciita, considerata eretica. Cosi si è arrivati a una scissione tra laici e integralisti. E poi a scontri sanguinosi tra di loro, perché i laici hanno formato milizie pagate dagli americani, pur di distinguersi dai jihadisti. Gli Stati Uniti hanno invaso l´Iraq ma non l´hanno conquistato perché il paese è rimasto ostile e il terrorismo non è stato sconfitto del tutto. Ma i gruppi arabi internazionalisti, ispirati anche se non direttamente guidati da Bin Laden, non hanno realizzato la rivoluzione. Sono rimasti terroristi senza avvenire. Al Qaeda è all´origine di due guerre, in Afghanistan e in Iraq. A promuoverle è stato Bush jr e Osama Bin Laden le ha affrontate perdendole in sostanza entrambe. Nei due paesi gli uomini che si ispiravano a lui sono stati detestati ed emarginati nei due paesi. Non hanno saputo conquistare la popolazione. Per gli iracheni sono rimasti stranieri crudeli, dediti soltanto al terrorismo. Non sono mai riusciti a essere un´alternativa politica. La gente non li ha seguiti. Può suonare azzardato affermare che yankees e jihadisti hanno perduto insieme la guerra. Ma c´è qualcosa di vero. Il giordano-palestinese Mussab al Zarqaui, capo di Al Qaeda in Mesopotamia, ha ucciso più iracheni che americani. Le sue vittime erano soprattutto appartenenti alla comunità sciita. Per i giovani gli eroi sono cambiati. Wael Ghonim, uno degli animatori dell´insurrezione egiziana, il primo a lanciare l´idea della manifestazione di piazza Tahrir, in occasione della morte di Osama Bin Laden ha scritto: «L´anno che viviamo resterà nella storia. Siamo soltanto al mese di maggio, e tante cose sono avvenute: Tunisia, Egitto, Libia, Yemen, Siria e adesso OBL». Vale a dire Osama Bin Laden, elencato insieme ai raìs cacciati dal potere o sul punto di esserlo. Wael Ghonin e i suoi compagni hanno in realtà decretato la prima morte del capo di Al Qaeda ignorandolo. Girandogli le spalle. I suoi cupi richiami non colpivano più le fantasie dei giovani egiziani, tunisini, libici, siriani, yemeniti. In qualche mese loro sono riusciti a detronizzare due raìs e a metterne in pericolo almeno altri tre. Osama Bin Laden non ha sconfitto nessuno. Con i suoi atti di terrorismo, con le sue minacce, ha seminato morte e paura. E ha soprattutto alimentato l´immobilismo di società giovani e impazienti. Perché al fine di controllarlo le potenze occidentali hanno finanziato i raìs incaricati di tenere a bada lui, Osama, e i suoi uomini. Raìs corrotti, invecchiati nei loro palazzi, protetti e serviti da forze dell´ordine spesso pagate dagli Stati Uniti. Ha ragione Abdulkhaleq Abdullah, professore di scienze politiche all´Università degli Emirati, quando dice che Osama Bin Laden ha contribuito a mantenere la miseria, a provocare le disfatte e a tenere nella stagnazione le società arabe. Incutendo il terrore e quindi il sospetto impediva riforme e aperture. Nessuno si fa tuttavia illusioni sul fatto che la morte del capo, per altro da tempo soltanto simbolico, segni la fine dell´azione terroristica. La sua rivoluzione è fallita. Ma i suoi seguaci sono ancora sguinzagliati nel mondo e sono in grado di seminare la morte. Se non altro per spirito di vendetta. Per il resto, i popoli che volevano sollevare non li ascoltano più: hanno fatto o stanno facendo la rivoluzione che Osama Bin Laden sognava e predicava. Ma non glielo hanno neppure detto. È stato un insulto. Anzi un´esecuzione, ancor prima di quella finale avvenuta in Pakistan, per opera del commando americano. L´arabo Osama è stato insomma "ucciso" dagli arabi.

Bernardo Valli - La Repubblica

Spoiler
NEW YORK - «L´impatto di questo evento è enorme non solo su Al Qaeda ma su tutto il mondo islamico: l´uccisione di Bin Laden si aggiunge alle rivoluzioni tunisina ed egiziana, nel segnare la fine di un´ideologia». Fareed Zakaria, il più autorevole analista geopolitico per Cnn e Time, appena rientrato dall´Egitto, in questa intervista a Repubblica traccia il primo bilancio dopo la morte dello stratega dell´11 settembre. Perché Barack Obama ce l´ha fatta a centrare il bersaglio che a George Bush era sfuggito durante i suoi due mandati? «La fortuna gioca sempre un ruolo nella storia, e naturalmente l´ha avuto anche in questo caso. Ma una spiegazione cruciale sta nel fatto che Obama ha spostato nettamente le priorità: dall´ambizioso piano di "nation-building" di Bush è passato a una strategia coerente di antiterrorismo. Con questo presidente c´è stata una enorme concentrazione di risorse sull´antiterrorismo. L´aspetto più visibile è stato il potenziamento nell´uso dei droni in Pakistan, le cui missioni sono addirittura quadruplicate. Ciò è stato possibile anche perché Obama ha costretto il Pakistan ad accettare questa escalation. E dietro l´uso dei droni c´era molto di più, tutto l´arsenale dei mezzi a disposizione dell´antiterrorismo è stato rafforzato con una focalizzazione precisa di obiettivi. Rispetto ai piani di Bush di costruzione della democrazia in Iraq e in Afghanistan, con Obama si è passati a una visione più realista, una strategia in cui l´America si dava obiettivi più limitati, al servizio dei quali mobilitare tutta la propria potenza militare e di intelligence». La Casa Bianca si affretta a smorzare i trionfalismi: attenzione, ammonisce, Al Qaeda non è finita. «L´Amministrazione Obama ha il dovere di essere prudente, sta di fatto che la scomparsa di Bin Laden è un colpo micidiale, mette a nudo la debolezza di Al Qaeda. Senza il suo leader, il suo ideologo, ciò che resta di questa organizzazione rischia di diventare come i pirati somali: fanno dei danni, certo, ma nessuno si sogna di considerarli come una minaccia strategica per la sicurezza dell´Occidente». Quali saranno gli effetti nell´insieme del mondo arabo? «Saranno devastanti per Al Qaeda, perché si sommano ai movimenti in atto dall´inizio di quest´anno. Tutto questo grande risveglio del mondo arabo è avvenuto in termini ben diversi da come avrebbe voluto Al Qaeda. L´ideologia di Bin Laden aveva due presupposti fondamentali. Primo: che i regimi dittatoriali del mondo arabo si reggono grazie al sostegno degli Stati Uniti. Secondo: che l´unico modo per rovesciarli consiste nell´usare la violenza, per poi sostituire i vecchi dittatori con dei regimi islamici. Ma dalla Tunisia all´Egitto abbiamo visto in azione dei movimenti che sono stati non violenti, e non sono diretti alla creazione di regimi islamici. Tutto questo aveva già avuto effetti tremendi su Al Qaeda. Non a caso, dall´inizio delle rivolte tunisina ed egiziana non si è avuto un documento chiaro di Al Qaeda che desse una valutazione di quegli eventi». Per Obama, invece, questo successo arriva proprio mentre stava serpeggiando un certo malumore per la sua politica in Medio Oriente. Dall´Egitto fino ai casi più recenti di Libia e Siria, il presidente cominciava ad essere criticato per un eccesso di prudenza. Dai falchi di destra agli ultra-umanitari di sinistra, molti avrebbero voluto vedere una "spallata" di Obama contro i despoti... «Invece Obama ha tratto le conclusioni più corrette da questi eventi: che sono un risveglio del mondo arabo, non un fenomeno d´ispirazione americana. Io ho appena incontrato i leader che sono stati all´origine della rivolta contro Mubarak in Egitto e mi hanno ribadito questo concetto con chiarezza: "questa è la nostra rivoluzione", mi hanno detto, "lo è stata fin dall´inizio, non cercate di appropriarvene". Gli Stati Uniti tendono a dimenticare che l´orgoglio nazionale può essere una fonte di motivazione formidabile. Obama questo lo ha capito, anche per quanto riguarda la Libia. Qualsiasi cosa accada, è molto importante che quelle rivoluzioni rimangano in tutto e per tutto in mano a quei popoli, guai se dovesse essere la Nato a "deporre" un despota come Gheddafi». Come valuta gli eventi di questi mesi, fino all´uccisione di Bin Laden, nel quadro del declino dell´egemonia secolare degli Stati Uniti? Vede un filo conduttore tra l´annuncio di vittoria di ieri, e il discorso che Obama fece il 4 giugno 2009 all´università del Cairo, lanciando una nuova èra di dialogo con l´Islam? «Per capire l´intero fenomeno del risveglio arabo in atto da alcuni mesi, bisogna fare un passo indietro e ricordare che l´America è stata l´ultima di una serie di potenze imperiali in Medio Oriente. Prima ci fu l´impero ottomano, poi i colonialismi britannico e francese, infine la concorrenza Usa-Urss all´epoca della guerra fredda quando ciascuna superpotenza proteggeva i suoi Stati-clienti. Alla fine, erano rimasti gli Stati Uniti da soli. Ma negli ultimi sei o sette anni ha cominciato a farsi strada la consapevolezza che l´America non avrebbe più avuto né la capacità né la volontà di esercitare il vecchio ruolo imperiale. Già nell´ultima fase di Bush cominciò una questa presa d´atto che l´America era ormai "dilatata" oltremisura dopo due guerre. Con Obama più che mai si è capito che il gioco imperiale alimentava ogni estremismo anti-americano. Questo è stato un fattore scatenante del risveglio arabo: le opposizioni hanno compreso che finalmente i dittatori non avrebbero più trovato sostegno negli Stati Uniti».

Federico Rampini - La Repubblica
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: noel - 05 Maggio, 2011, 03:05:45 am
Bin Laden non è mai esistito.
Solo un fantoccio da sventolare,lo spauracchio per le masse informi senza un briciolo di materia grigia.
Il ricercato numero uno della storia statunitense che viveva tranquillo in una zona centrale del Pakistan,con mogli e figli al seguito,e senza nemmeno essere armato? non aveva neppure la connessione internet...e poi fotomontaggi assurdi,video falsi,il mare usato come cimitero e disinformazione dilagante. Non ultima la decisione del pacifista papa-nero di non esporre al mondo le foto del cadavere che consentirebbero di fugare tutti i dubbi. Strategia quanto meno discutibile.
Ma davvero una persona intelligente non dovrebbe farsi delle domande?
http://youtu.be/UZdojIW-q94]http://youtu.be/UZdojIW-q94]http://youtu.be/UZdojIW-q94 (http://youtu.be/UZdojIW-q94)

http://youtu.be/QjzNtmO-dGw]http://youtu.be/QjzNtmO-dGw]http://youtu.be/QjzNtmO-dGw (http://youtu.be/QjzNtmO-dGw)


Non so più inserire i video...sti cazzi,il link c'è.




Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: Genny Fenny - 05 Maggio, 2011, 15:59:34 pm
Noel, chist nun è 'o topic su Ufo e misteri.  :look:

Comunque quoto il cesenate e squoto il democristiano Wendell. Al qaeda sono anni che si usa ad capocchiam per riempire le colonne dei giornali per cazzi che riguardano 1/3 di terra, e se pure fosse realmente pericolosa per gli assetti del medio oriente e la sicurezza di noi occitrentali lo sarà con o senza questo avanzo di preta 'e tufo.

Restando al fatto, a mio avviso meramente politico/gossipparo, ecco la Clinton in una brillante interpretazione di Barbara D'Urso, la Canalis che sbircia da lontano e il pluridecorato che joca a tetris per ingannare l'attesa. Abduh dejalabad ahi ah ah.
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: kurz - 05 Maggio, 2011, 16:03:17 pm
Wendell ma miette scuorn, e non scrivere di cose di cui non capisci un cazzo!
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: Genny Fenny - 05 Maggio, 2011, 16:03:20 pm
(https://fbcdn-sphotos-a.akamaihd.net/hphotos-ak-snc6/222612_1984008969756_1529205960_32201066_6198665_n.jpg)

M'ero scurdato la foto.  :look:
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: Genny Fenny - 05 Maggio, 2011, 16:05:07 pm
E comunque l'evna processa'. Sono indignato.

(http://doc.arezzoweb.it/notizie/20100421_Andrea_Pamparana.jpg)
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: Artem Dzyuba - 05 Maggio, 2011, 16:09:22 pm
In questa vicenda storco il naso sia davanti all'atteggiamento bimbominkiesco dell'opinione pubblica americana (Paris Hilton: Il mondo è un posto migliore - espressione che sintetizza il pensiero di un'intera popolazione) che all'antiamericanismo incondizionato di chi sta ancora a menarsela con la storia della collaborazione tra CIA e la nascente Al Qaeda per fronteggiare l'URSS.
Bin Laden era un criminale e la sua eliminazione è un fatto positivo senza se e senza ma. Che fosse ormai na cap' e lignamm da anni è un fatto scontato ma lo era diventato perchè privato della possibilità di operare da una pressione statunitense che non poteva che culminare con la sua uccisione. Li abbiamo pigliati per il culo per anni perchè non riuscivano ad acchiapparlo ("la guerra è un pretesto!"), mò che ci sono riusciti nun va buon :look:
La chiamate pagliacciata ma non lo è. Il portato simbolico di questo avvenimento (esecuzione del leader di Al Qaeda, probabilmente un colpo di grazia all'organizzazione - piccoli rigurgiti a parte) è rilevante, così come lo era l'attacco alle torri gemelle (emblema della capitale dell'occidente).
Capisco la condanna della politica simil-imperialista americana ma in questo caso dall'altra parte della barricata non c'era un popolo (direttamente) attaccato ma, più che altro, un nemico del Medio Oriente stesso (oltre che, ovviamente, dell'occidente... sennò chi cazz' interveniva).

In tutto ciò, adesso mi incuriosisce capire che cazz' ha cumbinat' il Pakistan. Da una parte il governo intascava i contributi americani, dall'altra i servizi segreti nascondevano Bin Laden :look:


Posto qualche articolo che ho trovato interessante e poi torno ad occuparmi di strunzate :look:
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Il silenzio delle piazze arabe, e di quelle del mondo musulmano in generale, all´annuncio della morte di Osama Bin Laden, è un segnale rivelatore. Altri eroi, altri caduti, accendono ormai gli animi. Le società arabe, che hanno appena disarcionato o cercano di disarcionare i vecchi raìs, non commemorano lo sceicco.

Non rendono omaggio a chi predicava e praticava la violenza e aveva come obiettivo la restaurazione dell´antico califfato, destinato a governare la "comunità dei credenti". Sulle piazze arabe nelle ultime settimane è stato invocato l´esatto contrario. Sono stati esaltati i valori universali e in parte conquistati i diritti individuali. Non è stata chiesta la sottomissione a un potere integralista, basato sulla costrizione religiosa. Al Cairo, dove la recente rivolta ha allargato i confini della libertà di espressione, non ci sono state manifestazioni funebri. Né ce ne sono state a Tunisi, in preda a un´euforia democratica. E nessuno ci ha pensato a Bengasi. A Damasco ci si vuol liberare di un leader autoritario, non celebrare la scomparsa di un capo integralista, che appena poteva predicava la morte. Qualche bandiera americana è stata senz´altro bruciata e qualche lacrima è stata versata. Qualcuno ha sentito una stretta al cuore quando ha appreso la notizia. I miti, anche se appassiti, restano annidati, sopravvivono, in qualche memoria, e sollecitano i sentimenti, vecchi o profondi. E poi ci sono l´orgoglio e la convenienza. Se nei territori occupati l´Autorità palestinese ha definito la scomparsa del capo di Al Qaeda «una buona cosa per la pace nel mondo»; a Gaza, il primo ministro di Hamas, che due anni fa ha represso duramente i jihadisti di Rafah, ha condannato «l´assassinio del jihadista Osama». E sulla rete, nei siti dell´Islam radicale, non sono mancati gli omaggi al martire e le minacce di vendetta rivolte a chi l´ha ucciso. Ma un tempo avremmo visto riversarsi nelle piazze folle in preda alla collera e ardere falò di bandiere stellate. I regimi polizieschi, come quelli dell´egiziano Mubarak e del tunisino Ben Ali, finanziati da Washington, avrebbero stentato a reprimere le esplosioni di anti americanismo. In Egitto, dove negli anni Settanta sono stati formati i primi militanti di Al Qaeda (in particolare il medico Ayman Zawahiri, vice di Bin Laden), i Fratelli musulmani, da tempo ansiosi di distinguersi dall´Islam radicale, hanno ricordato la loro condanna «della violenza e degli assassinii» e hanno invitato gli occidentali a non associare più Islam e terrorismo. In questa fase della protesta, in cui non si sono ancora spenti gli slanci insurrezionali, i giovani difendono valori opposti a quelli di Al Qaeda. Sono nazionalisti, ma non esprimono ostilità verso altri paesi o altre religioni. Questo vale anche per la Libia, dove è in corso una guerra civile e dove prevalgono principi conservatori, ma dove il discorso è lo stesso. La scomparsa di Gheddafi significa libertà e democrazia, nel senso più grezzo e al tempo stesso più autentico. Anche nei dieci anni di espansione del jihadismo, Osama Bin Laden ha conosciuto continue disfatte. Nello stesso Afghanistan, dove aveva affondato la radici, non è riuscito a vincere l´ostilità di molti taliban, insofferenti alla presenza straniera degli arabi. Ha raccolto soprattutto odio. Sono stati in pochi a dargli ascolto. Il concetto della "umma", della comunità dei credenti, sottoposta all´autorità di un califfato, di cui Bin Laden pensava di essere il precursore, si è scontrato con il nazionalismo tribale dei pashtun, gelosi della propria identità. Sia pur segnata dal marchio dell´integralismo religioso. In Iraq Al Qaeda ha subito la sua più severa sconfitta. Il richiamo islamico all´inizio ha funzionato. Migliaia di sunniti, spesso salafisti, sono accorsi nella valle del Tigri e dell´Eufrate per combattere gli infedeli che l´avevano invasa. E l´alleanza con il disperso esercito laico di Saddam Hussein ha funzionato per alcuni mesi rendendo difficile la vita degli occupanti americani e dei loro alleati. L´effimero esperimento di Falluja, città sunnita governata dagli integralisti di Al Qaeda, è stato tuttavia disastroso. Sinistro. Al punto da provocare le prime spaccature tra gli insorti laici, in gran parte militari iracheni del dissolto esercito di Saddam, e i gruppi arabi internazionalisti che si richiamavano a Bin Laden. Questi ultimi organizzavano attentati, senza risparmiare gli abitanti, e si accanivano contro la maggioranza sciita, considerata eretica. Cosi si è arrivati a una scissione tra laici e integralisti. E poi a scontri sanguinosi tra di loro, perché i laici hanno formato milizie pagate dagli americani, pur di distinguersi dai jihadisti. Gli Stati Uniti hanno invaso l´Iraq ma non l´hanno conquistato perché il paese è rimasto ostile e il terrorismo non è stato sconfitto del tutto. Ma i gruppi arabi internazionalisti, ispirati anche se non direttamente guidati da Bin Laden, non hanno realizzato la rivoluzione. Sono rimasti terroristi senza avvenire. Al Qaeda è all´origine di due guerre, in Afghanistan e in Iraq. A promuoverle è stato Bush jr e Osama Bin Laden le ha affrontate perdendole in sostanza entrambe. Nei due paesi gli uomini che si ispiravano a lui sono stati detestati ed emarginati nei due paesi. Non hanno saputo conquistare la popolazione. Per gli iracheni sono rimasti stranieri crudeli, dediti soltanto al terrorismo. Non sono mai riusciti a essere un´alternativa politica. La gente non li ha seguiti. Può suonare azzardato affermare che yankees e jihadisti hanno perduto insieme la guerra. Ma c´è qualcosa di vero. Il giordano-palestinese Mussab al Zarqaui, capo di Al Qaeda in Mesopotamia, ha ucciso più iracheni che americani. Le sue vittime erano soprattutto appartenenti alla comunità sciita. Per i giovani gli eroi sono cambiati. Wael Ghonim, uno degli animatori dell´insurrezione egiziana, il primo a lanciare l´idea della manifestazione di piazza Tahrir, in occasione della morte di Osama Bin Laden ha scritto: «L´anno che viviamo resterà nella storia. Siamo soltanto al mese di maggio, e tante cose sono avvenute: Tunisia, Egitto, Libia, Yemen, Siria e adesso OBL». Vale a dire Osama Bin Laden, elencato insieme ai raìs cacciati dal potere o sul punto di esserlo. Wael Ghonin e i suoi compagni hanno in realtà decretato la prima morte del capo di Al Qaeda ignorandolo. Girandogli le spalle. I suoi cupi richiami non colpivano più le fantasie dei giovani egiziani, tunisini, libici, siriani, yemeniti. In qualche mese loro sono riusciti a detronizzare due raìs e a metterne in pericolo almeno altri tre. Osama Bin Laden non ha sconfitto nessuno. Con i suoi atti di terrorismo, con le sue minacce, ha seminato morte e paura. E ha soprattutto alimentato l´immobilismo di società giovani e impazienti. Perché al fine di controllarlo le potenze occidentali hanno finanziato i raìs incaricati di tenere a bada lui, Osama, e i suoi uomini. Raìs corrotti, invecchiati nei loro palazzi, protetti e serviti da forze dell´ordine spesso pagate dagli Stati Uniti. Ha ragione Abdulkhaleq Abdullah, professore di scienze politiche all´Università degli Emirati, quando dice che Osama Bin Laden ha contribuito a mantenere la miseria, a provocare le disfatte e a tenere nella stagnazione le società arabe. Incutendo il terrore e quindi il sospetto impediva riforme e aperture. Nessuno si fa tuttavia illusioni sul fatto che la morte del capo, per altro da tempo soltanto simbolico, segni la fine dell´azione terroristica. La sua rivoluzione è fallita. Ma i suoi seguaci sono ancora sguinzagliati nel mondo e sono in grado di seminare la morte. Se non altro per spirito di vendetta. Per il resto, i popoli che volevano sollevare non li ascoltano più: hanno fatto o stanno facendo la rivoluzione che Osama Bin Laden sognava e predicava. Ma non glielo hanno neppure detto. È stato un insulto. Anzi un´esecuzione, ancor prima di quella finale avvenuta in Pakistan, per opera del commando americano. L´arabo Osama è stato insomma "ucciso" dagli arabi.

Bernardo Valli - La Repubblica

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NEW YORK - «L´impatto di questo evento è enorme non solo su Al Qaeda ma su tutto il mondo islamico: l´uccisione di Bin Laden si aggiunge alle rivoluzioni tunisina ed egiziana, nel segnare la fine di un´ideologia». Fareed Zakaria, il più autorevole analista geopolitico per Cnn e Time, appena rientrato dall´Egitto, in questa intervista a Repubblica traccia il primo bilancio dopo la morte dello stratega dell´11 settembre. Perché Barack Obama ce l´ha fatta a centrare il bersaglio che a George Bush era sfuggito durante i suoi due mandati? «La fortuna gioca sempre un ruolo nella storia, e naturalmente l´ha avuto anche in questo caso. Ma una spiegazione cruciale sta nel fatto che Obama ha spostato nettamente le priorità: dall´ambizioso piano di "nation-building" di Bush è passato a una strategia coerente di antiterrorismo. Con questo presidente c´è stata una enorme concentrazione di risorse sull´antiterrorismo. L´aspetto più visibile è stato il potenziamento nell´uso dei droni in Pakistan, le cui missioni sono addirittura quadruplicate. Ciò è stato possibile anche perché Obama ha costretto il Pakistan ad accettare questa escalation. E dietro l´uso dei droni c´era molto di più, tutto l´arsenale dei mezzi a disposizione dell´antiterrorismo è stato rafforzato con una focalizzazione precisa di obiettivi. Rispetto ai piani di Bush di costruzione della democrazia in Iraq e in Afghanistan, con Obama si è passati a una visione più realista, una strategia in cui l´America si dava obiettivi più limitati, al servizio dei quali mobilitare tutta la propria potenza militare e di intelligence». La Casa Bianca si affretta a smorzare i trionfalismi: attenzione, ammonisce, Al Qaeda non è finita. «L´Amministrazione Obama ha il dovere di essere prudente, sta di fatto che la scomparsa di Bin Laden è un colpo micidiale, mette a nudo la debolezza di Al Qaeda. Senza il suo leader, il suo ideologo, ciò che resta di questa organizzazione rischia di diventare come i pirati somali: fanno dei danni, certo, ma nessuno si sogna di considerarli come una minaccia strategica per la sicurezza dell´Occidente». Quali saranno gli effetti nell´insieme del mondo arabo? «Saranno devastanti per Al Qaeda, perché si sommano ai movimenti in atto dall´inizio di quest´anno. Tutto questo grande risveglio del mondo arabo è avvenuto in termini ben diversi da come avrebbe voluto Al Qaeda. L´ideologia di Bin Laden aveva due presupposti fondamentali. Primo: che i regimi dittatoriali del mondo arabo si reggono grazie al sostegno degli Stati Uniti. Secondo: che l´unico modo per rovesciarli consiste nell´usare la violenza, per poi sostituire i vecchi dittatori con dei regimi islamici. Ma dalla Tunisia all´Egitto abbiamo visto in azione dei movimenti che sono stati non violenti, e non sono diretti alla creazione di regimi islamici. Tutto questo aveva già avuto effetti tremendi su Al Qaeda. Non a caso, dall´inizio delle rivolte tunisina ed egiziana non si è avuto un documento chiaro di Al Qaeda che desse una valutazione di quegli eventi». Per Obama, invece, questo successo arriva proprio mentre stava serpeggiando un certo malumore per la sua politica in Medio Oriente. Dall´Egitto fino ai casi più recenti di Libia e Siria, il presidente cominciava ad essere criticato per un eccesso di prudenza. Dai falchi di destra agli ultra-umanitari di sinistra, molti avrebbero voluto vedere una "spallata" di Obama contro i despoti... «Invece Obama ha tratto le conclusioni più corrette da questi eventi: che sono un risveglio del mondo arabo, non un fenomeno d´ispirazione americana. Io ho appena incontrato i leader che sono stati all´origine della rivolta contro Mubarak in Egitto e mi hanno ribadito questo concetto con chiarezza: "questa è la nostra rivoluzione", mi hanno detto, "lo è stata fin dall´inizio, non cercate di appropriarvene". Gli Stati Uniti tendono a dimenticare che l´orgoglio nazionale può essere una fonte di motivazione formidabile. Obama questo lo ha capito, anche per quanto riguarda la Libia. Qualsiasi cosa accada, è molto importante che quelle rivoluzioni rimangano in tutto e per tutto in mano a quei popoli, guai se dovesse essere la Nato a "deporre" un despota come Gheddafi». Come valuta gli eventi di questi mesi, fino all´uccisione di Bin Laden, nel quadro del declino dell´egemonia secolare degli Stati Uniti? Vede un filo conduttore tra l´annuncio di vittoria di ieri, e il discorso che Obama fece il 4 giugno 2009 all´università del Cairo, lanciando una nuova èra di dialogo con l´Islam? «Per capire l´intero fenomeno del risveglio arabo in atto da alcuni mesi, bisogna fare un passo indietro e ricordare che l´America è stata l´ultima di una serie di potenze imperiali in Medio Oriente. Prima ci fu l´impero ottomano, poi i colonialismi britannico e francese, infine la concorrenza Usa-Urss all´epoca della guerra fredda quando ciascuna superpotenza proteggeva i suoi Stati-clienti. Alla fine, erano rimasti gli Stati Uniti da soli. Ma negli ultimi sei o sette anni ha cominciato a farsi strada la consapevolezza che l´America non avrebbe più avuto né la capacità né la volontà di esercitare il vecchio ruolo imperiale. Già nell´ultima fase di Bush cominciò una questa presa d´atto che l´America era ormai "dilatata" oltremisura dopo due guerre. Con Obama più che mai si è capito che il gioco imperiale alimentava ogni estremismo anti-americano. Questo è stato un fattore scatenante del risveglio arabo: le opposizioni hanno compreso che finalmente i dittatori non avrebbero più trovato sostegno negli Stati Uniti».

Federico Rampini - La Repubblica
Questa è una perla di rara lucentezza,peccato che ne sia venuto a conoscenza in ritardo  :rotfl:
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: pappasouth - 05 Maggio, 2011, 16:11:26 pm
non so se essere più schifato da wendell o dalle battute che non fanno ridere di bender.
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: Artem Dzyuba - 05 Maggio, 2011, 16:12:13 pm
non so se essere più schifato da wendell o dalle battute che non fanno ridere di bender.
:asd: :asd:
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: wendell - 05 Maggio, 2011, 18:29:06 pm
Beh, non capisco cosa ci sia da obiettare sul fatto che la morte di Bin Laden in se sia un fatto positivo. Si può avere da ridire sui sistemi adoperati per arrivarci (le decine di migliaia di morti civili) e sulla strumentalizzazione del terrorismo per approdare alla guerra petrolifera in Iraq, ma non su questo. A me sembra proprio un'ovvietà.
Poi se non vi sta bene non fa nulla... siete solo degli idioti destinati a una vita infelice, mi fate pena.

:look:
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: bubba - 05 Maggio, 2011, 18:34:06 pm
Paris Hilton feat. W-end 'll  :truz: :mj:
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: wendell - 05 Maggio, 2011, 18:37:27 pm
Paris Hilton feat. W-end 'll  :truz: :mj:
No, io sono più vicino alla posizione dell'anp :boh: :look:
Oh, comunque ogni tanto ce vo' uno che dice na strunzata, altrimento come argomentate :look:
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: Ragionier Cuckoldullo - 05 Maggio, 2011, 18:47:55 pm
(https://fbcdn-sphotos-a.akamaihd.net/hphotos-ak-snc6/222612_1984008969756_1529205960_32201066_6198665_n.jpg)

M'ero scurdato la foto.  :look:

sembra il salotto di casa mia quando tira le punizioni Gargano.
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: Moebius - 05 Maggio, 2011, 19:22:59 pm
No, io sono più vicino alla posizione dell'anp :boh: :look:
Oh, comunque ogni tanto ce vo' uno che dice na strunzata, altrimento come argomentate :look:
per piacere riportaci full of lutamm
 :look:
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: dostoieschi - 05 Maggio, 2011, 20:22:55 pm
Per chi volesse coglierla, lascio qui una provocazione geopolitica  :look: Ve la gestite voi  :sisi:

L'uccisione di Bin Laden - ormai poco più che un fantoccio, politicamente irrilevante se non dal punto di vista simbolico - rientra perfettamente nella nuova strategia globale americana. Che non è affatto idiota.

Gli Stati Uniti stanno lasciando l'Iraq e l'Afghanistan, e con essi, sostanzialmente, il Medio Oriente. L'uccisione di Bin Laden è stata concordata col Pakistan: ditemi dove trovarlo, lo facciamo fuori, diamo l'impressione d'aver vinto questa guerra - o, perlomeno, d'averla pareggiata - e leviamo le tende. Allo stesso modo, i soldati statunitensi levano le tende dall'Iraq, lasciandolo alla mercé dell'Iran. Un brutto colpo dal punto di vista economico e geopolitico (il controllo delle rotte attraverso le quali passa l'ottanta per cento del petrolio mondiale finirebbe a Teheran), ma inevitabile, per come s'erano messe le cose. Allo stesso modo, gli Stati Uniti non s'intrometteranno nelle faccende siriane e in quelle libanesi, lasciando in ambo i paesi carta bianca alla longa manus iraniana (Hezbollah).

A fare gli interessi americani in Medioriente saranno tre potenze regionali: Iran, Turchia e Israele. La minaccia nucleare iraniana - come è noto da tempo - sarà rivolta esclusivamente contro i paesi arabi. Nella "guerra" politica in corso tra Ahmadinejad e l'Ayatollah Khamenei sarà favorito quest'ultimo. La Turchia sarà allontanata dalla sfera d'influenza europea: dispone della credibilità necessaria a mediare in Medio Oriente per conto degli Stati Uniti. Israele si libererà presto del fardello palestinese (a settembre le Nazioni Unite voteranno l'indipendenza) ma resterà comunque in una posizione di potere tale da poter agevolmente controllare e minacciare gli arabi (insediamenti a Gerusalemme Est e Cisgiordania). Le tre potenze, assieme, terranno sotto controllo il pericolo del fondamentalismo islamico: hanno la forza diplomatica e militare per farlo.

Con i paesi arabi gli Stati Uniti terranno esclusivamente relazioni economiche (segnatamente con l'Arabia saudita), ed eviteranno con cautela le ingerenze e gli errori del passato. La bandiera a stelle e strisce non verrà più bruciata, il modello occidentale non più vissuto come una minaccia. I problemi del Nordafrica saranno affare europeo, così come quelli dei Balcani.

La guerra di civiltà sarà sventata. Hillary Obama avrà compiuto un capolavoro strategico e diplomatico.
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: noel - 05 Maggio, 2011, 20:28:36 pm
Beh, non capisco cosa ci sia da obiettare sul fatto che la morte di Bin Laden in se sia un fatto positivo.
Ma perché?
uno che viveva con 150 galline e coltivava un orto che male poteva fare?
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: kurz - 05 Maggio, 2011, 20:30:06 pm
Spoiler
Per chi volesse coglierla, lascio qui una provocazione geopolitica  :look: Ve la gestite voi  :sisi:

L'uccisione di Bin Laden - ormai poco più che un fantoccio, politicamente irrilevante se non dal punto di vista simbolico - rientra perfettamente nella nuova strategia globale americana. Che non è affatto idiota.

Gli Stati Uniti stanno lasciando l'Iraq e l'Afghanistan, e con essi, sostanzialmente, il Medio Oriente. L'uccisione di Bin Laden è stata concordata col Pakistan: ditemi dove trovarlo, lo facciamo fuori, diamo l'impressione d'aver vinto questa guerra - o, perlomeno, d'averla pareggiata - e leviamo le tende. Allo stesso modo, i soldati statunitensi levano le tende dall'Iraq, lasciandolo alla mercé dell'Iran. Un brutto colpo dal punto di vista economico e geopolitico (il controllo delle rotte attraverso le quali passa l'ottanta per cento del petrolio mondiale finirebbe a Teheran), ma inevitabile, per come s'erano messe le cose. Allo stesso modo, gli Stati Uniti non s'intrometteranno nelle faccende siriane e in quelle libanesi, lasciando in ambo i paesi carta bianca alla longa manus iraniana (Hezbollah).

A fare gli interessi americani in Medioriente saranno tre potenze regionali: Iran, Turchia e Israele. La minaccia nucleare iraniana - come è noto da tempo - sarà rivolta esclusivamente contro i paesi arabi. Nella "guerra" politica in corso tra Ahmadinejad e l'Ayatollah Khamenei sarà favorito quest'ultimo. La Turchia sarà allontanata dalla sfera d'influenza europea: dispone della credibilità necessaria a mediare in Medio Oriente per conto degli Stati Uniti. Israele si libererà presto del fardello palestinese (a settembre le Nazioni Unite voteranno l'indipendenza) ma resterà comunque in una posizione di potere tale da poter agevolmente controllare e minacciare gli arabi (insediamenti a Gerusalemme Est e Cisgiordania). Le tre potenze, assieme, terranno sotto controllo il pericolo del fondamentalismo islamico: hanno la forza diplomatica e militare per farlo.

Con i paesi arabi gli Stati Uniti terranno esclusivamente relazioni economiche (segnatamente con l'Arabia saudita), ed eviteranno con cautela le ingerenze e gli errori del passato. La bandiera a stelle e strisce non verrà più bruciata, il modello occidentale non più vissuto come una minaccia. I problemi del Nordafrica saranno affare europeo, così come quelli dei Balcani.

La guerra di civiltà sarà sventata. Hillary Obama avrà compiuto un capolavoro strategico e diplomatico.


Ottima analisi, anche se mi permetto di aggiungere che la "ventata di primavera araba" portata proprio dagli Americani sta avendo il suo effetto, nei paesi Nord Africani ma difficilmente attacchirà in Iran, li so cazzi per loro, anche perchè Ahmainejad non rimane solo dietro, certo non attacca Israele ma l'Iraq se lo piglia non possono farci un cazzo.
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: bubba - 05 Maggio, 2011, 21:15:46 pm
Un OT ma non troppo: avete mai visto Zeitgeist?
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: kurz - 05 Maggio, 2011, 21:39:23 pm
Un OT ma non troppo: avete mai visto Zeitgeist?
la bibbia degli scoppiati, na marea di cazzate e di forzature una dopo l'altra. nun e da rett alè :sisi:
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: wendell - 05 Maggio, 2011, 21:48:32 pm
Ma perché?
uno che viveva con 150 galline e coltivava un orto che male poteva fare?
Secondo questo ragionamento non bisognava catturare neanche Provenzano. E' ovvio che non contasse più nulla, era ridimensionato ancor più della sua stessa organizzazione. Ma dal punto di vista simbolico la sua esistenza impediva il rimarginarsi della ferita dell'undici settembre nel tessuto sociale ed economico statunitense e, fatto da non trascurare, continuava a far si che in occidente l'Islam e il jihadismo venissero percepiti come un unicuum (con ovvie conseguenze sul piano razziale). La morte di Bin Laden è certamente la pagina meno deprecabile della storia scritta in Medio Oriente negli ultimi dieci anni.

Per il resto io vi leggo con interesse, nun capisco nu cazzo. Però queste considerazioni mi sembravano talmente scontate, non capisco cosa ci sia da obiettare.
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: bubba - 05 Maggio, 2011, 21:53:23 pm
la bibbia degli scoppiati, na marea di cazzate e di forzature una dopo l'altra. nun e da rett alè :sisi:

enzuccio io e te dobbiamo parlare un poco :sisi: :asd:... cmq non è che mi sia fossilizzato troppo, però ci sono alcune cose che senza dubbio alcuni non sanno e che effettivamente ci sarebbe da sapere. Tutto quello che è girato attorno alla famiglia Bush ad esempio (a partire dal nonno..) e anche alcuni aspetti dell'11 settembre e delle 2 Guerre al quale gli americani hanno partecipato che ignorano i più..però si ci sono parecchie forzature..
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: SpamMattia - 05 Maggio, 2011, 23:14:20 pm
ma enzo devew per forza criticare tutto. io zeitgeist l'ho visto e m'e pure piaciucchiato :look: alé nun ta a sentì a enzop che ormai ric non mi piace a tutt cos. vuless sapé k c piac.
risposta: O PEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEESC' :look:
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: bubba - 05 Maggio, 2011, 23:22:15 pm
Enzo è diventato un radical schifettus :asd:

Zeitgest è l'unico filmato col nome strevezo che wendell non abbia mai visto :asd:
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: kurz - 06 Maggio, 2011, 01:11:34 am
No guagliu Enzo non è diventato nulla, Enzo è comunista, e Zeitgeist è una sterile critica al liberismo che non sfocia in nulla, si criticano solo alcuni aspetti derivanti dalla corruzione, non il sistema in se, poi questi sono una banda di scuppiati che hanno come progetto finale il "progetto venus" un insieme di città supertecnologiche senza lavoro dove tutto è fatto da macchine, io so di quello che parlo e chi ci sta dietro a ste strunzate.



Che poi Zeitgeist dia spunti validi ci può stare sicuramente , ma che sia pieno di strunzate e di forzature (il signoraggio bancario spiegato manco la chiavica, i 5-6 massoni che da soli governano il mondo :maronn: ) è altrettanto vero, se è per questo io sulla questione dell'11 settembre so sempre stato complottista, sono sicuro che sia roba di inside job :look: ma non lo dite in giro :look:
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: kurz - 06 Maggio, 2011, 01:12:50 am
enzuccio io e te dobbiamo parlare un poco :sisi: :asd:... cmq non è che mi sia fossilizzato troppo, però ci sono alcune cose che senza dubbio alcuni non sanno e che effettivamente ci sarebbe da sapere. Tutto quello che è girato attorno alla famiglia Bush ad esempio (a partire dal nonno..) e anche alcuni aspetti dell'11 settembre e delle 2 Guerre al quale gli americani hanno partecipato che ignorano i più..però si ci sono parecchie forzature..
Ah ale, se qualche volta ci vuoi venire a trovare al circolo sei il benvenuto, tanto scinn e scale e sei arrivato :look:
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: Genny Fenny - 06 Maggio, 2011, 09:05:11 am
No guagliu Enzo non è diventato nulla, Enzo è comunista


(http://www.pianetazzurro.it/wp-content/uploads/2010/06/calai%C3%B2.jpg)
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: bubba - 06 Maggio, 2011, 09:45:35 am
Ah ale, se qualche volta ci vuoi venire a trovare al circolo sei il benvenuto, tanto scinn e scale e sei arrivato :look:

Che orari fai? ..meglio parlare da vicino di certe cose :look:
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: SpamMattia - 06 Maggio, 2011, 09:59:28 am
No guagliu Enzo non è diventato nulla, Enzo è comunista, e Zeitgeist è una sterile critica al liberismo che non sfocia in nulla, si criticano solo alcuni aspetti derivanti dalla corruzione, non il sistema in se, poi questi sono una banda di scuppiati che hanno come progetto finale il "progetto venus" un insieme di città supertecnologiche senza lavoro dove tutto è fatto da macchine, io so di quello che parlo e chi ci sta dietro a ste strunzate.



Che poi Zeitgeist dia spunti validi ci può stare sicuramente , ma che sia pieno di strunzate e di forzature (il signoraggio bancario spiegato manco la chiavica, i 5-6 massoni che da soli governano il mondo :maronn: ) è altrettanto vero, se è per questo io sulla questione dell'11 settembre so sempre stato complottista, sono sicuro che sia roba di inside job :look: ma non lo dite in giro :look:
:look: questo lo pensano tutti :look:
cmq stai veramente diventando un radical chic di merda. veramente vuless sapè k sfaccimm t piac
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: noel - 06 Maggio, 2011, 13:51:36 pm
Un OT ma non troppo: avete mai visto Zeitgeist?
Quali dei tre?
l'ultimo,moving forward,è davvero interessante.
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: noel - 06 Maggio, 2011, 13:58:36 pm
Secondo questo ragionamento non bisognava catturare neanche Provenzano. E' ovvio che non contasse più nulla, era ridimensionato ancor più della sua stessa organizzazione. Ma dal punto di vista simbolico la sua esistenza impediva il rimarginarsi della ferita dell'undici settembre nel tessuto sociale ed economico statunitense e, fatto da non trascurare, continuava a far si che in occidente l'Islam e il jihadismo venissero percepiti come un unicuum (con ovvie conseguenze sul piano razziale). La morte di Bin Laden è certamente la pagina meno deprecabile della storia scritta in Medio Oriente negli ultimi dieci anni.

Per il resto io vi leggo con interesse, nun capisco nu cazzo. Però queste considerazioni mi sembravano talmente scontate, non capisco cosa ci sia da obiettare.

A me di bin laden vivo o morto non interessa molto.
Più che altro sono basito dal cumulo di cazzate che gli occidentali hanno costruito in 10 anni sul personaggio in questione. Un mix tra leggenda e propaganda per rincoglionire le persone. Si parlava della fuga da Bora Bora,i cunicoli nelle caverne,lui che era inafferrabile e pieno di soldati pronti al martirio..e invece lo ritroviamo in Pakistan attorniato da mogli e figli,per lo più disarmato,con delle galline a fargli da scudo. Questo vorrei che si notasse,sempre che poi la versione ufficiale sia attendibile. Perché la ragione impone determinate domande. Ci sarebbe troppo da dire,è davvero complicato analizzare questa situazione,fermarsi a dire che è un bene la sua morte mi pare riduttivo.
A me sembra tutto un film,una mistificazione continua da quell'11 settembre...per non parlare della guerra all'Iraq e alle inventate armi di distruzione di massa attribuite a Saddam.
Insomma,a chi è giovato quel presunto attentato organizzato da 4 beduini nelle grotte afghane e la conseguente leggenda del saudita principe del terrore?
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: wendell - 06 Maggio, 2011, 20:43:19 pm
Jà, questo è bipartisan :look:

Spoiler
La Nazione del Top secret
dal nostro corrispondente FEDERICO RAMPINI
NEW YORK - "Basta dettagli sul raid che ha ucciso Bin Laden". Non solo le foto: dalla Casa Bianca ora parte l'ordine di un silenzio-stampa più generale sul blitz del reparto speciale dei Seal. Troppe versioni si sono susseguite in questi giorni, troppe contraddizioni, troppi sospetti. La ragion di Stato interviene e mette un "tappo" alla verità? Nell'era di WikiLeaks l'improvviso ripensamento di Barack Obama sembra anti-storico, irrealistico. Ma l'America del Primo emendamento, la democrazia teoricamente più trasparente della storia, ondeggia continuamente nei suoi cicli storici di apertura e chiusura, con vittorie e sconfitte nella battaglia fra democrazia e segretezza. Mentre ieri Obama portava una corona di fiori a Ground Zero, era impossibile non ricordare quel che pensa tuttora il 42% degli americani: che la Commissione d'indagine sull'11 settembre "ha nascosto o rifiutato d'investigare prove cruciali che contraddicono la versione ufficiale su quell'attacco". E non sono i soliti seguaci delle teorie del complotto.

Uno dei più autorevoli giuristi coinvolti nei lavori di quella Commissione, John Farmer, si dissociò dalle conclusioni con parole che fanno rabbrividire: "Ciò che il governo e i militari hanno detto al Congresso, ai mass media e all'opinione pubblica su quel che sapevano allora, è quasi interamente falso".
Il conflitto tra democrazia e segretezza è antico quanto lo Stato moderno. Max Weber scrive: "Ogni burocrazia si adopera per
rafforzare la superiorità della sua posizione mantenendo segrete le sue informazioni e le sue intenzioni. Lo Stato cerca di sottrarsi alla visibilità del pubblico, perché questo è il modo migliore per difendersi dallo scrutinio critico". Ma nella storia americana la tensione tra il diritto di sapere dei cittadini e la voglia di segreto dei governanti ha avuto dei rovesci tumultuosi. Le due guerre mondiali mettono a confronto due presidenti democratici e progressisti, eppure molto diversi tra loro su questo terreno. Woodrow Wilson firma una severa legge di censura, l'Espionage Act del 1918, fonte di abusi gravi (centinaia di socialisti e pacifisti sono sbattuti in carcere per avere contestato il presidente, non certo per avere svelato segreti militari). Franklin Delano Roosevelt eredita quello strumento ma ne fa un uso più moderato: nel 1942 affida l'Office of Censorship al giornalista Byron Price, ex direttore dell'Associated Press, che opta per un'autocensura volontaria lasciata quasi interamente alla discrezione dei mass media. Questo non impedisce che il sospetto del segreto continui a macchiare episodi-chiave della seconda guerra mondiale: l'accusa a Roosevelt di avere nascosto i preparativi dell'attacco giapponese su Pearl Harbor o le prime notizie sullo sterminio degli ebrei nei campi di concentramento nazisti. Le guerre sono il miglior pretesto per mettere la sordina alla trasparenza, e l'America passa da un conflitto all'altro: quelli "caldi" si chiamano Corea, Vietnam, Iraq, Afghanistan, ma incrociano i 40 anni della guerra fredda con l'Urss e l'arco della "guerra globale al terrorismo" secondo l'etichetta coniata da George Bush.

Il periodo dello scontro mondiale con il blocco comunista è ideale per le trame segrete: è l'epoca dei golpe sostenuti dalla Cia (come "l'altro 11 settembre", quello del 1973 in cui il governo democratico di Salvador Allende viene deposto dai militari in Cile). L'eliminazione di Mossadeq in Iran, sostituito dallo Scià (1953), la Baia dei Porci a Cuba (1961), sono i primi episodi di una lunga serie di "ferite" alla trasparenza. Non riguardano solo la sfera della politica estera e della Difesa, investono anche una tragedia tutta nazionale: l'assassinio di John Kennedy nel 1963. Quasi mezzo secolo dopo, il 70% degli americani restano convinti che la commissione d'inchiesta presieduta dal giudice Earl Warren abbia nascosto la verità, cioè l'esistenza di una vasta congiura interna contro il presidente.

Ma il pendolo oscilla violentemente nella direzione opposta negli anni Settanta. La trasparenza si prende una rivincita nel 1971 quando il New York Times pubblica i Pentagon Paper e inchioda la Casa Bianca sui risvolti segreti della guerra del Vietnam: "Il presidente Lyndon Johnson ha mentito sistematicamente alla pubblica opinione e al Congresso su un tema di primaria importanza nazionale". I Pentagon Paper sono al tempo stesso il segnale di una metastasi nella segretezza, ma anche l'occasione per mobilitare gli anticorpi. La Corte suprema difende il diritto a pubblicarli, il tentativo di censura è sconfitto. Farà scuola anche per le rivelazioni sul Watergate che portano alla caduta di Richard Nixon (1974). Più tardi un altro scandalo - il traffico clandestino Iran-contras, forniture di armi a Teheran per pagare i terroristi di destra in Nicaragua - rischia di portare all'impeachment Ronald Reagan e nel 1986 Charles Krauthammer su Time osserva: "La democrazia americana è allergica ai segreti. L'idea stessa di segreto comporta una condanna etica. La promessa democratica dell'apertura non si concilia con il mondo occulto delle diplomazie e degli intrighi militari".

Ma la battaglia per la trasparenza non è mai vinta una volta per tutte. Nel 1994 un'apposita indagine bipartisan del Congresso, condotta dalla Moynihan Commission on Government Secrecy, rivela dati inquietanti: "Ogni anno vengono generati 400.000 nuovi segreti, la cui divulgazione sarebbe teoricamente un grave danno per la sicurezza nazionale". È ancora poca cosa, rispetto a quel che accade in questa nazione con lo shock dell'11 settembre 2001. A quasi dieci anni di distanza, una monumentale inchiesta del Washington Post intitolata "Top Secret America" denuncia "un universo nascosto che cresce al di fuori di ogni controllo". Eccone alcuni elementi: 1.271 organizzazioni statali e 1.931 società private che lavorano su programmi legati all'antiterrorismo; 854.000 persone che si muovono nella sfera "top secret". La conclusione di quell'inchiesta è severa: "Il mondo occulto che il governo ha creato in risposta all'attacco dell'11 settembre è diventato così vasto e segreto che nessuno sa più quanto costi, quante persone impieghi, quante attività si svolgono al suo interno". Un episodio fondamentale nell'escalation della segretezza resta la guerra in Iraq, "legittimata" dal segretario di Stato Colin Powell alle Nazioni Unite nel febbraio 2003 con il celebre discorso sulle "armi di distruzione di massa di Saddam Hussein": prove false, ma a lungo coperte dal segreto.

Obama arriva alla Casa Bianca deciso ad aprire ampi squarci nel velo della segretezza, è il portatore di una cultura della trasparenza. Ma l'oscillazione del pendolo stavolta è breve, dura pochi mesi. Nell'aprile 2009 Obama rende pubblici gli interrogatori della Cia che hanno fatto uso della tortura sotto l'Amministrazione Bush. Ma nel maggio dello stesso anno, quando stanno per essere divulgate foto che documentano violenze dei soldati americani contro i prigionieri in Iraq e in Afghanistan, scatta già un ripensamento. Sotto pressione dal Pentagono, "per non mettere in pericolo i nostri soldati al fronte", Obama vieta la pubblicazione di quelle immagini. Né passa l'idea di aprire delle indagini sui reati perpetrati con il ricorso alla tortura. Obama dice che "è ora di ammettere che furono fatti errori, voltare pagina e andare avanti". Vince la ragione di Stato. Oggi di nuovo, di fronte alle reticenze sull'uccisione di Bin Laden, risuonano le celebri parole di Jonathan Schell, pubblicate nel 1971 sul New Yorker dopo la vittoria della trasparenza sui Pentagon Papers: "La questione è: chi ha il diritto di definire l'interesse della nazione? In una democrazia, questo spetta ai cittadini".
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: bubba - 06 Maggio, 2011, 23:00:49 pm
Quali dei tre?
l'ultimo,moving forward,è davvero interessante.

Ho visto il primo per intero, agli altri ho dato solo qualche occhiata, approfondirò. Comunque il 1° è interessante, pure per me su certe cose è da scoppiati, forse troppo radicato, ma è inutile dire che tante delle cose dette sono sotto il naso di tutti, ma solo una parte vuole crederle..
Titolo: Re:Al-Qaeda perde i pezzi. Morto Bin Laden
Inserito da: Genny Fenny - 08 Maggio, 2011, 20:20:07 pm
Bin Laden nun ce sta cchiù - Gennaro Esposito feat. Gaetano il talebano (http://www.youtube.com/watch?v=CF5qxgKPdj0#)


:look: