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Off-topic => Multimedia => Topic aperto da: signor groucho - 20 Maggio, 2010, 10:13:13 am
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Beh, parliamo anche del peggio. Di quello che non siete riusciti a finire, che avete lasciato a prendere polvere insieme a più degni colleghi, di quello che proprio vi ha fatto schifo.
Io ho lasciato tanti libri a metà quand'ero più piccolo, a volte saltavo le descrizioni perché proprio non mi piacevano (anche perché spesso sono inutili, sono solo :omg:). Ma tra tutti i libri ce n'è uno, regalatomi da mio zio per il mio compleanno, mi pare 17 o 18 anni, che è "La montagna incantata di Mann". La gioia fu nel leggere "Pulp!" e trovare che il buon vecchio Charlie fa dire a Celine, a proposito di questo stesso libro, che l'autore ha fatto un grande errore, ha creduto che la noia fosse arte (non metto la citazione precisa perché il mio volume di "Pulp!" è a circa 600Km da me).
Un altro paio di libri che non mi hanno entusiasmato ma anzi, annoiato e ho lasciato a metà sono "On the road" e "Per chi suona la campana".
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"Per chi suona la campana".
:eek:
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Non i peggiori, figuriamoci, ma quelli secondo me sopravvalutati.
W. Burroughs: Pasto nudo.
J. Kerouac : Sulla strada.
I Romanzi storici della Yourcenar.
H. Hesse “Narciso e Boccadoroâ€
A. Baricco: “Castelli di rabbiaâ€.
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On the roas è un dramma che abbiamo vissuto un pò tutti :asd:
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Meno di zero di Bret Easton Ellis
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io l'unico libro che non sono riuscita a finire in tutta la mia vita, nonostante sia di sole 127 pagine, è "Siddharta" di H.Hesse....
mi sono arresa oramai...è tropp na pall...non se ne scende proprio :peppe:
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io l'unico libro che non sono riuscita a finire in tutta la mia vita, nonostante sia di sole 127 pagine, è "Siddharta" di H.Hesse....
mi sono arresa oramai...è tropp na pall...non se ne scende proprio :peppe:
Hesse è un grande :sisi:
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Di Hesse ho letto "Narciso e Boccadoro", mi è piaciuto a metà . Thomas Mann lo definiva "uno scrittore per adolescenti". Mi dispiace, ma non posso accettare la critica di Bukowski. Bukowski (da qualche articolo che ho letto su di lui) non è un autore paragonabile (in tutti i sensi, soprattutto dal punto di vista dei temi trattati) a Mann. Mann, dopotutto, è un Artista più completo. Saggista, critico (i suoi articoli su Goethe, Nietzsche per esempio). Poi la noia è sempre un qualcosa di soggettivo. Son sicuro che Bukowski avrebbe trovato "noioso" anche la Recherche di Proust.
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Hesse è un grande :sisi:
a me non piace :imp: :look:
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Di Hesse ho letto "Narciso e Boccadoro", mi è piaciuto a metà . Thomas Mann lo definiva "uno scrittore per adolescenti". Mi dispiace, ma non posso accettare la critica di Bukowski. Bukowski (da qualche articolo che ho letto su di lui) non è un autore paragonabile (in tutti i sensi, soprattutto dal punto di vista dei temi trattati) a Mann. Mann, dopotutto, è un Artista più completo. Saggista, critico (i suoi articoli su Goethe, Nietzsche per esempio). Poi la noia è sempre un qualcosa di soggettivo. Son sicuro che Bukowski avrebbe trovato "noioso" anche la Recherche di Proust.
Lungi da me osannare Bukowski, ne parlammo nell'altro topic e per me non è niente di che, è solo molto pittoresco, ma manco l'unghia di un Fante. Era solo una nota simpatica. Per quanto riguarda Mann, dopo quel tentativo non c'ho più riprovato. Ma mi trovo d'accordo sulla sua idea di Hesse. Un altro che non se ne scende, per me, è Borges.
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Lungi da me osannare Bukowski, ne parlammo nell'altro topic e per me non è niente di che, è solo molto pittoresco, ma manco l'unghia di un Fante. Era solo una nota simpatica. Per quanto riguarda Mann, dopo quel tentativo non c'ho più riprovato. Ma mi trovo d'accordo sulla sua idea di Hesse. Un altro che non se ne scende, per me, è Borges.
L'Aleph :brr: :brr: :imp:
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Alta Fedeltà di Hornby, due palle. Forse ero condizionato dall'aver appena letto Febbre a 90 che per me è la Bibbia (ma è tutt'altro genere), però mi cacò proprio il cazzo
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io on the road l'ho letto praticamente di un fiato... :brr:
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On the roas è un dramma che abbiamo vissuto un pò tutti :asd:
Marò, veramente :doh:
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Ah, non ho mai finito "Se questo è un uomo" di Primo Levi, "Opinioni di un clown" di Boll e ho ripetutamente appeso "I versetti satanici".
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Ah, non ho mai finito "Se questo è un uomo" di Primo Levi
a me se ne è sceso tranquillo, ed ero nella fase peggiore, quello della lettura obbligatoria estiva al liceo :look: :asd:
dei classici mostri sacri invece non sono stato cazzo di finire "cristo si è fermato ad eboli"
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a me se ne è sceso tranquillo, ed ero nella fase peggiore, quello della lettura obbligatoria estiva al liceo :look: :asd:
dei classici mostri sacri invece non sono stato cazzo di finire "cristo si è fermato ad eboli"
Io manco l'ho iniziato, figurati!
PS sei venuto benissimo nella foto del tuo avatar!
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fight club di pahlaniuck è l'unico libro che ho BUTTATO nella munnezza in vita mia :sisi:
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fight club di pahlaniuck è l'unico libro che ho BUTTATO nella munnezza in vita mia :sisi:
:asd:
io ho provato anche "Soffocare" prima di suicidarmi...e se non ricordo male quando ero all'università cominciai anche "Ninna Nanna" :look:
Non sono riuscito a finire "American Gods" di Neil Gaiman che molti definiscono un capolavoro :boh:
In generale sono portato a finire i libri che compro anche se mi fanno schifo, giusto per non vivere col rimorso di aver buttato i soldi. I libri imposti sono quelli verso i quali provo il rifiuto maggiore. Dovevo fare una relazione su Il gattopardo di Tomasi di Lampedusa quando ero al liceo, non ce l'ho fatta proprio...alla fine ripiegai sul film. Ancora oggi quella copertina rossa e oro è un incubo :specchio:
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Un libro che ho provato a leggere più volte, ma sono sempre arrivato a metà , o meno... è Il Conformista di Moravia :paura:
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Ho letto tre volte 1/4 dell'Ulisse, negli ultimi 5 anni. :look:
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Un libro che ho provato a leggere più volte, ma sono sempre arrivato a metà , o meno... è Il Conformista di Moravia :paura:
io di Moravia ho odiato a morte Gli Indifferenti, che ho dovuto finire su ordine della prof al Liceo. Un'angoscia.
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io di Moravia ho odiato a morte Gli Indifferenti, che ho dovuto finire su ordine della prof al Liceo. Un'angoscia.
A me è piaciuto molto. Acerbo, ma molto bello!
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Ah, non ho mai finito "Se questo è un uomo" di Primo Levi, "Opinioni di un clown" di Boll e ho ripetutamente appeso "I versetti satanici".
marò "se questo è un uomo" fa troppa tenerezza :sad:
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marò "se questo è un uomo" fa troppa tenerezza :sad:
:sospetto:
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:sospetto:
puvriell chill, fa tenerezza perchè è una situazione triste poverello....
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"Venerati Maestri" di Edmondo Berselli. L'unico libro che non ho mai avuto il coraggio di finire.
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La montagna incantata di Mann è lungo e spesso noioso, perché lento e molto descrittivo e in fondo non accade nulla di eclatante, però entrando con pazienza e predisposizione è un romanzo filosofico di grande livello.
Meno di zero di Ellis lo schifai anch’io, che casin... altro che minimalismo.
Finzioni di Borges e Opinioni di un clown di Boll non sono male, ma forse sopravvalutati si.
Gli indifferenti invece è bello…Per me l’unico grande di Moravia... Gli ultimi 'romanzi' che scrisse li portavo al cesso da adolescente :puppa:
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Lungi da me osannare Bukowski, ne parlammo nell'altro topic e per me non è niente di che, è solo molto pittoresco, ma manco l'unghia di un Fante. Era solo una nota simpatica. Per quanto riguarda Mann, dopo quel tentativo non c'ho più riprovato. Ma mi trovo d'accordo sulla sua idea di Hesse. Un altro che non se ne scende, per me, è Borges.
Mann, più che un romanziere, è un vero e proprio filosofo. I suoi libri sono un vero e proprio concentrato di filosofia, oltre ad essere un gran artigiano della parola. L'ho studiato per la sua interpretazione di Nietzsche, non ho mai letto le sue opere - anche se ho le sue opere giovanili, da leggere assolutamente. Borges non l'ho mai letto, ma conosco alcuni suoi studi su Dante. Dovrò leggere anche questo. Un alotro libro che non mi piacque fu Il Piacere di D'Annunzio. Ma forse, a quel tempo, ero troppo giovane per capire - anche se divorai Il fu Mattia Pascal. Da rileggere - entrambi.
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Mann, più che un romanziere, è un vero e proprio filosofo. I suoi libri sono un vero e proprio concentrato di filosofia, oltre ad essere un gran artigiano della parola. L'ho studiato per la sua interpretazione di Nietzsche, non ho mai letto le sue opere - anche se ho le sue opere giovanili, da leggere assolutamente. Borges non l'ho mai letto, ma conosco alcuni suoi studi su Dante. Dovrò leggere anche questo. Un alotro libro che non mi piacque fu Il Piacere di D'Annunzio. Ma forse, a quel tempo, ero troppo giovane per capire - anche se divorai Il fu Mattia Pascal. Da rileggere - entrambi.
Una cosa importante, l'età conta. Non sempre si è all'altezza dell'opera, per cui magari risultano noiosi capolavori che pochi anni dopo potremmo apprezzare pienamente. O, al contrario, risultano noiosi libri che qualche anno prima ci avrebbero entusiasmato. Ad esempio, io ho letto 100 anni di solitudine all'età giusta (16 anni), ma se pensassi di leggerlo ora, non credo lo finirei!
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Una cosa importante, l'età conta. Non sempre si è all'altezza dell'opera, per cui magari risultano noiosi capolavori che pochi anni dopo potremmo apprezzare pienamente. O, al contrario, risultano noiosi libri che qualche anno prima ci avrebbero entusiasmato. Ad esempio, io ho letto 100 anni di solitudine all'età giusta (16 anni), ma se pensassi di leggerlo ora, non credo lo finirei!
Su questo sono assolutamente d'accordo. Aggiungerei anche che dopo aver fatto un certo tipo di letture, difficilmente leggerei un libro che prima di queste letture giudicavo come un capolavoro. Anch'io ho letto 100 anni di solitudine l'anno scorso, lo trovai fantastico. Ora, probabilmente, non lo rileggerei. Secondo me, ho letto Narciso e Boccadoro troppo tardi. Un libro che, probabilmente, se letto qualche anno prima, mi avrebbe lasciato quel qualcosa in più, quel "retrogusto" di capolavoro che ora non ho trovato.