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Off-topic => Focus On => Topic aperto da: bart - 31 Marzo, 2010, 20:26:01 pm
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Il nuovo governatore Caldoro ai partiti: ora fate un passo indietro sulla giunta
Poi avverte i futuri assessori: «Non permetterò che i vostri settori si trasformino in baronati»
Napoli- Prima mossa del nuovo governatore della Campania. Prima mossa per segnalare un'autonomia della sua carica rispetto ai partiti che cercano di piazzare i loro fedelissimi. Così Stefano Caldoro alza la voce e chiede un passo indietro ai partiti nella formazione della prossima giunta regionale. «Sulla giunta - ha detto - chiederò ai partiti di fare un passo indietro. Intendo prendermi tutte le responsabilità ».
COALIZIONE, TUTTI INDISPENSABILI - Caldoro ha detto di ritenere tutte le forze della sua coalizione politicamente indispensabili e di non aver subito ingerenze nè prima nè dopo l’elezione: «Non mi farò imporre questo o quel consigliere regionale e non consentirò che gli assessorati diventino una sorta di baronato, piccole contee sottratte al gioco di squadra. Terrò conto solo delle competenze».
CALDORO: NON RICEVO INDICAZIONI - «Ad ogni modo - ha concluso Caldoro - sono certo che non riceverò indicazioni». «Stefano - ha aggiunto il coordinatore campano del Pdl Nicola Cosentino - non ha bisogno di chiedere un passo indietro ai partiti perchè il Pdl non ha mai fatto ingerenze sui suoi amministratori, basta vedere l’esempio delle Province, e non lo farà neanche a livello regionale»
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/Napoli/notizie/politica/elezioni2010/notizie/nuovo-governatore-caldoro-partiti-ora-fate-passo-indietro-giunta--1602754569580.shtml (http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/Napoli/notizie/politica/elezioni2010/notizie/nuovo-governatore-caldoro-partiti-ora-fate-passo-indietro-giunta--1602754569580.shtml)
come ha parlato bello :sbav: :look: staremo a vedere...
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:rofl: :rofl: :rofl:
ma non ci credo manco se accade
alla fine caldoro è il prestanome di cosentino che sappiamo tutti a chi è legato... quindi, semp là stamm :baruff:
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Cominciamo col riportare il nucleare in Campania su, tanto nel Golfo di Napoli c'è posto anche per qualche scoria :truz:
:wall: :wall: :wall:
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sto tizio non è manco campano :boh:
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abbiate napoliunicafede nel nostro nuovo presidente... :patt:
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Che cazzo significa "non mi faro' imporre questo o quel consigliere?" :sospetto:
Piuttosto pensasse che fare con conte e gambino, entrambi gia' condannati (il primo per associazione camorristica, il secondo per peculato) ed eletti consiglieri :truz:
Oltre a quella gran signora della carfagna salita agli onori della cronaca solo per i pompini che ha fatto a silvio, di cui peraltro dobbiamo venire a sapere tramite i giornali stranieri, perche' la stampa, notoriamente bolscevica :zzz: , queste cose non le pubblica per non ledere l'onorabilità di quel gran mignottaro che si è fatto da sé, subito dopo essersi fatto una maniata di ragazzine, soubrettine e patanelle dall'ingoio facile.
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Queste cose non le pubblica per non ledere l'onorabilità di quel gran mignottaro che si è fatto da sé, subito dopo essersi fatto una maniata di ragazzine, soubrettine e patanelle dall'ingoio facile.
E' tutto regolarizzato ormai. :patt:
"ho lo ius primae noctis sulle nostre candidate": Berlusconi alla candidata Polverini (26marzo10) (http://www.youtube.com/watch?v=fEXUKr333Os#ws)
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Ieri sera floris provava a restituire un po' di dignità alla polverini, chiedendole "ad una persona moderata come lei quanto è costato dover partecipare a comizi in cui si usavano le espressioni odio contro amore"...e lei, con l'atteggiamento tipico della mignotta di strada affrancata ad una vita da signora di salotto ha risposto "mi è costato che adesso sono governatore del lazio :chupa: "
Che pena mi fa questo paese...
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E' tutto regolarizzato ormai. :patt:
"ho lo ius primae noctis sulle nostre candidate": Berlusconi alla candidata Polverini (26marzo10) ([url]http://www.youtube.com/watch?v=fEXUKr333Os#ws[/url])
ma crede di essere simpatico? e stimato perché mast chiavettier?
e manc ce ven coccos quann se pije o viagra :nuvola:
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e stimato perché mast chiavettier?
no, perchè è un figlio di puttana e sa come muoversi (cit. Crippler) :contract:
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Dov'è la zoccola (cit.)
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ma crede di essere simpatico? e stimato perché mast chiavettier?
e manc ce ven coccos quann se pije o viagra :nuvola:
per questo crippler lo vota, vorrebbe essere lui!
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i comizi del pdl sono come i topic di questo forum....finiscono sempre a rattimma, in questo caso anche a ricchionaggine :boh:
comunque la polverini è bella pacioccosa, secondo me ti arrecrei ad allisciargli la zizza :look:
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comunque la polverini è bella pacioccosa, secondo me ti arrecrei ad allisciargli la zizza :look:
La Polverini è una dei pochi esemplari di sesso femminile che mi crea sentimenti tra il vomito e lo sdegno più eccessivo...sembra la versione burina e mascholina di Susy Bladi :imp:
(http://i111.photobucket.com/albums/n158/melignas/susy.jpg)
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ma crede di essere simpatico? e stimato perché mast chiavettier?
e manc ce ven coccos quann se pije o viagra :nuvola:
il problema è alla base: sta in pieid perchè prende il viagra :look:
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Il nuovo governatore Caldoro ai partiti: ora fate un passo indietro sulla giunta
Poi avverte i futuri assessori: «Non permetterò che i vostri settori si trasformino in baronati»
questo le spara grosse prima ancora di insediarsi :rofl:
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Roberto Saviano su Nicola Cosentino (http://www.youtube.com/watch?v=2F0vUSk05jQ#)
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La Polverini è una dei pochi esemplari di sesso femminile che mi crea sentimenti tra il vomito e lo sdegno più eccessivo...sembra la versione burina e mascholina di Susy Bladi :imp:
([url]http://i111.photobucket.com/albums/n158/melignas/susy.jpg[/url])
:rotfl:
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Cesaro nomina assessore al Bilancio il suo autista
di: Giovanni De Cicco
Napoli - L’autista dell’onorevole che diventa assessore. Non è una storia da libro cuore, né l’esempio di quello che non può mai accadere in politica. Il centrodestra parla del Comune di Napoli, apre il dibattito sulla possibilità di candidare alla poltrona di primo cittadino un leghista. Una provocazione che mette in evidenza un altro aspetto: serve rigore e servono persone capaci che possano restituire una speranza al capoluogo partenopeo dopo gli anni bui di Rosa Russo Iervolino. Il centrodestra propone rigore e competenza. La stessa competenza e lo stesso rigore che il centrodestra sta mostrando al governo della Provincia di Napoli. Non solo i problemi interni alla maggioranza guidata da Luigi Cesaro, parlamentare e leader provinciale del Pdl, hanno paralizzato il Consiglio. Quella di Napoli è l’unica Provincia d’Italia a non aver ancora nominato i revisori dei conti. L’assemblea provinciale non riesce a riunirsi e le continue convocazioni vanno “deserte†per mancanza di numero legale. Non si presentano nemmeno in aula. E se non fanno nulla nei gironi lavorativi figuriamoci se pensano di essere “lavorare†durante quelli festivi. Tutti in vacanza. A Pasqua. Un lungo ponte iniziato di giovedì e chissà quando finirà . Ma mentre tutti erano al mare, in montagna o in qualche capitale d’Europa, arriva quella che in apparenza è una buona notizia. Il presidente Luigi Cesaro è in Provincia. E’ al lavoro. Venerdì santo. Cesaro, in compagnia del suo fedele autista, da solo, prepara un atto di nomina. Indovinate per chi? Per il suo autista. Armando Cascio. No. Non si tratta di un “comandoâ€. Né di qualche ora di straordinario non meritata. Peccati veniali che a Napoli passano sotto silenzio. Non ordina nemmeno l’acquisto di una nuova auto blu. Nessun favore. Il presidente originario di Sant’Antimo va oltre ogni possibile pensiero: lo nomina assessore al Bilancio. Proprio così. L’autista del presidente nominato dal presidente assessore al Bilancio della Provincia di Napoli. L’autista di Cesaro, Armando Cascio, ha conseguito un diploma di ragioniere e a distanza di molti anni una minilaurea a Bari in Scienze dell’azienda moderna. Ha smentito con grande imbarazzo che quel titolo è stato conseguito attraverso dei favori di persone influenti. Preferisce soprassedere. Non rispondere. Ha fatto l’autista dell’onorevole Luigi Cesaro e per questo si è definito “un grande servitore dello Statoâ€. Proprio come Falcone e Borsellino. I magistrati che hanno perso la vita perché dichiararono “guerra aperta†alla mafia ed agli interessi che “Cosa nostra†intratteneva con esponenti di spicco della politica. Servitori dello Stato. Come Armando Cascio.
Il blitz del presidente Luigi Cesaro durante il venerdì santo ha lasciato tutti a bocca aperta. Gli stessi consiglieri provinciali del Pdl hanno alzato il tiro. Hanno detto chiaramente che non condividono la nomina di Cascio in giunta. Ma nessuno alza la voce più di tanto. Anche perché significherebbe mettere in crisi la maggioranza, rischiare la poltrona, inimicarsi il presidente della giunta e gli assessori. Un costo troppo alto. Senza amicizie non si distribuiscono poltrone, non si fanno favori, non si assegnano contributi in denaro ad associazioni amiche, non si può fare clientelismo. E se Cesaro chiude i rubinetti, il consigliere di turno resta a secco e di conseguenza non riesce a racimolare voti. Allora tutti zitti. Qualcuno ha parlato per salvare la faccia. Niente di più. Da domani è tutto dimenticato. Le vacanze sono finite. Armando Cascio da autista dell’onorevole è ufficialmente assessore al Bilancio della Provincia di Napoli. La famosa meritocrazia pubblicizzata da Mara Carfagna durante l’ultima campagna elettorale. “Per troppo tempo i furbi sono andati avanti ed i bravi erano alla finestra - ha spiegato Carfagna durante numerosi incontri pubblici -.â€. Detto fatto. E’ finita l’ora dei furbi. Tocca ai bravi. Tocca agli autisti dei parlamentari ricoprire cariche importanti e rilanciare Napoli e la Campania. E non si tratta di un episodio isolato. E’ una priorità stabilita dal programma del centrodestra. Al primo punto: “Saranno gli autisti a guidare il riscatto del territorioâ€. Infatti, Nicola Mercurio, ex autista di Nicola Cosentino, sottosegretario all’Economia e leader regionale del Pdl, è stato nominato nello staff di Marcello Fiori, funzionario della Protezione civile e braccio destro del sottosegretario Bertolaso. Nulla contro gli autisti. Per carità . Nessuno, però, immaginava che il riscatto di Napoli e la Campania passasse dai loro piedi. Anzi, dalle loro capacità nell’amministrare la cosa pubblica. Non ci sono parole. E’ l’ora dei bravi in politica. Tocca agli autisti…
http://www.julienews.it/notizia/politica/cesaro-nomina-assessore-al-bilancio-il-suo-autista/44926_politica_0_1.html (http://www.julienews.it/notizia/politica/cesaro-nomina-assessore-al-bilancio-il-suo-autista/44926_politica_0_1.html)
:nuvola: :nuvola: :nuvola:
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Lol ma chi è Caligola 2 il ritorno, sto tizio :asd:
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luigi a purpetta :asd: Non so se conoscete questo aneddoto: Cesaro una sera era a cena con Berlusconi. Durante il pasto, mangiò la bellezza di 18 (se nn erro) polpette, dacchè, il simpatico Cavaliere lo definì: "Luigi a purpetta".
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Durante il pasto, mangiò la bellezza di 18 (se nn erro) polpette,
Sei sicuro che era Cesaro e non il sottoscritto e Peppino 'o Pitturiello... :look:
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Dallo stato di FB di un mio contatto: ha appena visto in un corridoio Luigi Cesaro, meglio noto come Gigino 'a purpett, stravaccato su un tavolo come certi ubriaconi nei bar di periferia, con le gambe larghe e i gomiti puntati, mentre assorto guardava nel vuoto pensando di sicuro a come risollevare le sorti della città di Napoli. Vai Gigì.
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Dallo stato di FB di un mio contatto: ha appena visto in un corridoio Luigi Cesaro, meglio noto come Gigino 'a purpett, stravaccato su un tavolo come certi ubriaconi nei bar di periferia, con le gambe larghe e i gomiti puntati, mentre assorto guardava nel vuoto pensando di sicuro a come risollevare le sorti della città di Napoli. Vai Gigì.
:rotfl:
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Deficit, a Caldoro il dossier di Fazio
Conti campani: lungo vertice al ministero. In serata incontro con Gianni Letta
Un faldone pieno zeppo di cifre, conti, analisi da studiare prima di poter pronunciare qualsiasi commento ufficiale: è il risultato del faccia a faccia di oltre un'ora tra il neogovernatore Stefano Caldoro e il ministro alla Salute Ferruccio Fazio. Nel dossier consegnato al presidente della Regione Campania sono definite le dimensioni del rosso da ripianare per il settore sanitario che, secondo gli ultimi dati a disposizione, ammonterebbe a 500 milioni di euro. Prima del ritorno a Napoli Caldoro ha fatto tappa dal sottosegretario Gianni Letta: al centro del confronto il ruolo della protezione civile e i rapporti futuri tra Regione e Governo. Nei prossimi giorni Caldoro sarà di nuovo a Roma per incontrare il ministro dell'Economia Giulio Tremonti.
Antonella Autero
Metodico e preciso come sempre. Stefano Caldoro non intende sbilanciarsi sulle misure da assumere sul fronte della Sanità fino a quando non ci avrà visto chiaro nel faldone che ieri sera si è portato da Roma, al termine dell'incontro con il ministro Ferruccio Fazio. Al momento c'è una sola certezza sul da farsi: in Campania occorre rientrare quanto prima dalla fase commissariale. Per il resto l'ex ministro si trova ad affrontare una delle grane più grosse da gestire per chiunque occupi la poltrona di governatore. Basti solo pensare che per il 2009, la regione ha presentato un risultato di gestione negativo per la Sanità di circa 770 milioni, che sommato al trascinamento di una perdita 2008 di circa 223 mln, porta a un totale di disavanzo da coprire di circa mille milioni. Una voragine più che un buco che, dopo le coperture straordinarie derivanti dalla fiscalità aggiuntiva regionale e dal fondo transitorio, ha comportato un disavanzo di gestione 2009 di circa 500 mln. I dati sono quelli forniti in campagna elettorale da Fazio, secondo il quale "essendo non plausibile l'ipotesi di rinvenire nel bilancio regionale altre risorse, bisognerà ricorrere ai Fondi Fas per circa 500 milioni per assicurare la necessaria copertura. Copertura in assenza della quale scatterebbe il forte inasprimento della fiscalità regionale aggiuntiva". Breve faccia a faccia in serata con il sottosegretario Gianni Letta, in attesa dell'incontro dei prossimi giorni con il ministro Giulio Tremonti.
http://www.denaro.it/VisArticolo.aspx?IdArt=594018 (http://www.denaro.it/VisArticolo.aspx?IdArt=594018)
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CAMPANIA: DE MITA JUNIOR VICE DI CALDORO. IN GIUNTA UNA SOLA DONNA
(ASCA) - Napoli, 17 mag - Giuseppe De Mita, nipote dell'ex presidente del Consiglio Ciriaco, e' il vice presidente della giunta regionale della Campania i cui componenti sono stati resi noti sabato scorso alle 23,00, poco prima che scadesse il termine entro cui il governatore aveva assicurato la costituzione dell'esecutivo. Scarsissima la presenza femminile a dispetto della legge elettorale con la doppia preferenza (di genere) che ha contraddistinto questa elezione e l'indicazione - contenuta nel nuovo statuto regionale - di mantenere l'equilibrio fra i generi nella formazione della giunta. La sola prescelta e' Anna Caterina Miraglia, docente di diritto privato all'universita' di Salerno.
Confermata la decisione di Caldoro di imitare il francese Attali scegliendo un esponente della societa' civile molto vicino al centrosinistra, il Rettore uscente della Federico II di Napoli, Guido Trombetti, che ha sfiorato la candidatura a presidente proprio in alternativa all'attuale governatore.
De Mita junior avra' la delega al turismo ed ai beni culturali, Miraglia all'Istruzione. Complessivamente sono 12 gli assessori nominati.
Restano, pero' due deleghe in sospeso: l'agricoltura, assunta ad interim dallo stesso Caldoro e la delicatissima delega alla Sanita', attualmente nelle mani del presidente.
Probabile, dunque, che in giunta entrino altri due assessori.
Ipotesi che il governatore aveva lanciato mercoledi' scorso nel sottolineare l'ampiezza e complessita' delle deleghe.
In giunta entrano due sindaci con forte radicamento nel territorio del salernitano: Ernesto Sica (ex Margherita, poi confluito nel Pdl), assessore alla Provincia di Salerno e sindaco di Pontecagnano-Faiano che avra' la delega all'Avvocatura; Giovanni Romano (Pdl), docente all'Universita' di Salerno, sindaco di Mercato San Severino ed assessore all'Ambiente della Provincia di Salerno, che ricevera' la delega all'Ambiente anche perche' la sua citta' vanta il primato della raccolta differenziata in Campania. A parte De Mita junior, Sica e Romano, tutti gli altri assessori sono napoletani. Due sono consiglieri regionali: Pasquale Sommese (ex Margherita, poi Pd, passato nell'Udc) ed Ermanno Russo, storico esponente di Forza Italia, cugino del parlamentare Paolo. Entrambi hanno annunciato le dimissioni dal Consiglio.
Torna nell'esecutivo regionale Marcello Taglialatela (storico missino, gia' assessore nella giunta Rastrelli nel 1995, attualemente deputato del Pdl) che avra' le deleghe all'Urbanistica e al Territorio. L'altro parlamentare chiamato in giunta e' il senatore Sergio Vetrella (Pdl) gia' presidente del Cira di Capua (il centro aerospaziale) e docente di Impianti aerospaziale alla Federico II di Napoli.
A lui Caldoro affida deleghe pesantissime: Trasporti e Attivita' Produttive. In quota Udeur entra in giunta Severino Nappi, attuale assessore alla Provincia di Napoli nella giunta Cesaro, docente di diritto del lavoro all'Universita' di Calabria e uno degli avvocati della famiglia Mastella: avra' la delega al Lavoro.
Dalla societa' civile provengono Edoardo Cosenza, Preside della facolta' di ingegneria della Federico II che avra' la delega ai Lavori Pubblici, e Guido Trombetti, Rettore uscente dell'ateneo Federiciano che rivcevera' la delega all'Universita' e alla Ricerca.
Scelto con la benedizione di Tremonti l'assessore al Bilancio, Gaetano Giancano, generale della Guardia di Finanzia. Originario del Salento ed in servizio in Calabria.
http://www.asca.it/regioni-CAMPANIA__DE_MITA_JUNIOR_VICE_DI_CALDORO__IN_GIUNTA_UNA_SOLA_DONNA-494607-campania-5.html (http://www.asca.it/regioni-CAMPANIA__DE_MITA_JUNIOR_VICE_DI_CALDORO__IN_GIUNTA_UNA_SOLA_DONNA-494607-campania-5.html)
quanta bella gente :sbav:
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Che figura di merda che ha fatto Trombetti.
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Che figura di merda che ha fatto Trombetti.
ridicolo, fino a 1 mese fa esponente del PD :asd:
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sto a lutto. una delle ragazze di villa certosa è diventata assessore alle politiche sul lavoro del comune di castellammare.
...
A lei vanno deleghe pesanti, specie in un'area come quella stabiese interessata da una lunga e profonda crisi industriale: Lavoro e politiche sociali. «Sono stata chiamata come tecnico», tiene a precisare, «perché la mia laurea in psicologia e una serie di master mi consentono di aver sviluppato una serie di competenze sulle problematiche sociali e occupazionali»...
...
dal profilo su fb
Laurea specialistica: PSICOLOGIA CLINICA
Università : Seconda Università Di Napoli '06
MASTER PUBLITALIA'80
MARKETING, COMUNICAZIONE & SALES MANAGEMENT
è di Napoli, e alla domanda: lei conosce Castellammare? risponde "Mi vengo a fare i bagni"
mentre da noi si smangiano pezzi di costa per farci questi cosi obbrobriosi extralusso dove la signorina viene a godersi il nostro mare.....
e alle centinaia di stabiesi e limitrofi, ragazzi, famiglie, che vogliono evitare la costosa discesa ai lidi non rimangono che pochissimi metri quadri per godere di una delle cose migliori che abbiamo
mmocca a chi t'è stramuorto granda cessa, t'anna fà nu servizio che t'anna rimanè ngopp a na segg a rutell!!
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me l'er scurdat :doh:
http://www.facebook.com/# (http://www.facebook.com/#)!/profile.php?id=1624651184&v=info&ref=search
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A Emanuela piace lo stato di Stefano Caldoro.
:yeeh:
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è di Napoli, e alla domanda: lei conosce Castellammare? risponde "Mi vengo a fare i bagni"
veramente ha risposto così? se si c'è da apprezzarla per la sincerità , dai :look:
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veramente ha risposto così? se si c'è da apprezzarla per la sincerità , dai :look:
mi è stato riferito in verità :asd: e comunque potrebbe non conoscerla affatto e dire la prima cosa che le è venuta in mente... non poteva dire mi piacciono i taralli :patt:
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mi è stato riferito in verità :asd: e comunque potrebbe non conoscerla affatto e dire la prima cosa che le è venuta in mente... non poteva dire mi piacciono i taralli :patt:
vabbè, l'importante è che sia capace (...), o almeno che sia affiancata da qualcuno che lo sia veramente... speriamo che faccia meno guai possibili, insomma :peppe:
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vabbè, l'importante è che sia capace (...), o almeno che sia affiancata da qualcuno che lo sia veramente... speriamo che faccia meno guai possibili, insomma :peppe:
ma ci faccia il piacere... ce vuless masaniello quello vero... castellammare era di sinistra pure sotto il fascismo, e infatti mussolini fu fischiato ai bei tempi...
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ma ci faccia il piacere... ce vuless masaniello quello vero... castellammare era di sinistra pure sotto il fascismo, e infatti mussolini fu fischiato ai bei tempi...
vabbuò dicevo tanto per dire, se t'è 'ncazzà con qualcuno fallo con Crippler. :look:
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vabbuò dicevo tanto per dire, se t'è 'ncazzà con qualcuno fallo con Crippler. :look:
tranquillo, non mi incazzo con nessuno se non mi toccano quagliarella :patt:
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La Campania dell’emergenza rifiuti
vuole insegnare la differenziata ai cubani
Delibera choc: sotto Bassolino stanziati 662 mila euro
per finanziare un progetto di eco-sostenibilità ai Caraibi
Fidel Castro
Fidel Castro
NAPOLI — Da che pulpito: la Campania vuole insegnare la raccolta differenziata agli Stati dei Caraibi: Cuba, Repubblica Dominicana, Haiti. La stessa regione che sconta un’eterna emergenza rifiuti, tipo fatica di Sisifo, sotto Bassolino ha stanziato 662mila euro di fondi europei per inviare consulenti in Centroamerica. Il loro compito, in sintesi, è spiegare le politiche di sostenibilità ambientale a cubani e haitiani. Urca. Come se i tecnici della British Petroleum, in piena tragedia in Louisiana, andassero per convegni a parlare di soluzioni ai disastri petroliferi. Una cifra notevole (un miliardo di vecchie lire) prevista dalla vecchia giunta regionale con una delibera approvata a San Silvestro, il 31 dicembre 2009, a poche ore dal cenone e dai fuochi d’artificio. Nello specifico: il decreto dirigenziale è il numero 214 dell’area generale di coordinamento 12 del settore sviluppo economico. Titolo: «Impegno risorse per cofinanziamento progetto europeo Caribbean sustainable waste management for a better life » ovvero, tradotto dall’inglese, gestione delle politiche ecosostenibili (dei rifiuti) ai Caraibi per migliorare la qualità della vita. Misura a favore di paesi svantaggiati che rientra nel piano regionale Paser— al centro di infuocate polemiche per le consulenze — sotto la voce «Promuovere il sistema produttivo su scala nazionale e internazionale».
Emergenza rifiuti a Napoli
Emergenza rifiuti a Napoli
SOLIDARIETA' TROPICALE - Caraibi: parola che nell’immaginario collettivo evoca sole, mare, palme, turismo, ma anche socialismo tropicale castrista e povertà diffusa. Campania: parola che evoca attitudini tutt’altro che ecocompatibili, visto che la soglia di raccolta differenziata a stento tocca il 13 per cento complessivo. Non solo: appena tre giorni fa il capo della Protezione civile Guido Bertolaso ha parlato di crisi rifiuti campana non ancora risolta. Ma tant’è. Uno stanziamento di seicentomila euro e passa finito sotto la lente d’osservazione degli esperti di Palazzo Santa Lucia incaricati, per volontà del nuovo governatore Stefano Caldoro, di passare al setaccio delibere e consulenze dell’ultimo anno e cassare di diritto eventuali sprechi. Riccardo Marone, che nel dicembre 2009, era assessore alle Attività produttive, spiega al Corriere del Mezzogiorno: «Non ho memoria di un simile progetto, anche perché il decreto dirigenziale è stato approvato a fine anno, laddove l’ok iniziale della giunta viene dato molti mesi prima, se non anni, ed io ero assessore solo da giugno. Inoltre— aggiunge— al Paser attingono tanti assessorati, non solo le attività produttive». Qual è allora l’assessorato competente? Arcano che poteva essere svelato dal coordinatore dell’area 12, la dottoressa Maria Carolina Cortese, la quale però, come riferiscono dalla segreteria, risulta un giorno in riunione e l’altro non in sede.
LA «MISSIONE» INTERCONTINENTALE - Tornando al programma «caraibico», l’iniziativa non nasce naturalmente in Campania. Ha una dimensione internazionale che coinvolge più Stati, tra cui Brasile, Canada e Unione europea. Una missione che muove da princìpi di solidarietà : formare le autorità locali caraibiche sulla gestione dei rifiuti solidi urbani, che lì è un disastro. Anche se si tratta di isole tropicali che per mancanza di materia prima hanno da riciclare quantità di rifiuti decisamente inferiori rispetto ai ricchi cugini occidentali.
CONSORZIO DI BACINO SALERNO 1 - Investiti della mission di trasferire le nostre conoscenze in tema di rifiuti ai volenterosi della Repubblica Dominicana, Cuba e Haiti (ora alle prese, in verità , col post-terremoto) sono gli esperti del consorzio di bacino Salerno 1 sulla base di un partenariato con la stessa Regione Campania e organismi dell’Havana, Santo Domingo e Port-au-Prince. Pare anche che i tecnici siano già volati ad inizio anno un paio di volte in Centroamerica per questi «corsi di formazione». Il Consorzio opera nella popolosa area a nord di Salerno e, c’è da dire, a differenza degli omologhi soggetti napoletani e casertani raggiunge buone percentuali di raccolta differenziata (anche pari al 45%). Tecnici bravi, dunque. Ma detto questo, bisogna anche sottolineare, come fa il neoassessore regionale all’ambiente Giovanni Romano «che con quei soldi avremmo organizzato almeno tre isole ecologiche in Campania: costano duecentomila euro l’una. In effetti— prosegue Romano, ex sindaco di Mercato San Severino — la cifra stanziata è sicuramente alta, anche se non si discute il valore del progetto di solidarietà internazionale. Certo — ammette — suona un po’ paradossale se vogliamo che consulenti della Campania girino il mondo per insegnare tecniche virtuose di smaltimento rifiuti...».
Alessandro Chetta
04 giugno 2010
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Wa un bel progetto di scambio intersociale con Cuba :sbav: :sbav: :sbav:
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Wa un bel progetto di scambio intersociale con Cuba :sbav: :sbav: :sbav:
A noi le cubane e a loro la munnezza :sbav:
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A noi le cubane e a loro la munnezza :sbav:
Marò che pacche :sbav:
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Per la Regione Campania anche il consigliere condannato per mafia ha diritto allo stipendio
Sono due politici del Pdl membri del Consiglio regionale condannati per associazione camorristica e peculato. I due percepiscono metà dell'indennità di carica
Se per Daniela Santanchè pure il mafioso ha diritto alla sua privacy, per la Regione Campania pure il consigliere condannato e sospeso dalla carica ha diritto al suo stipendio. Pazienza se si tratta di soldi intascati per fare niente di niente. Bei soldini, peraltro: la metà dell’indennità di carica, pari a circa 5.400 euro lordi mensili. Cifre che verranno intascate dai due consiglieri eletti nel centrodestra guidato dal governatore Stefano Caldoro, ma sospesi dal governo Berlusconi in applicazione di una legge nazionale perché condannati per reati che prevedono l’istituto del congelamento dalla carica anche in assenza di sentenze definitive. Si tratta di Roberto Conte (Alleanza di Popolo), 2 anni e 8 mesi in primo grado per concorso esterno in associazione camorrista, accusato di aver stretto un patto con il clan dei Misso ricevendone sostegno alle elezioni campane del 2000, e Alberico Gambino (Pdl), 1 anno e 5 mesi in appello per peculato dovuto all’uso improprio della carta di credito del Comune di Pagani (Salerno), di cui era sindaco.
La notizia arriva dal palazzone dell’isola F 13 del Centro Direzionale di Napoli, sede istituzionale del consiglio regionale della Campania. Ed è nascosta nelle pieghe di un ordine del giorno dell’assemblea che riporta in maniera burocratica la normativa di riferimento: l’articolo 29 della legge regionale 13 del 1996. Senza il passaggio in aula, l’operazione sarebbe avvenuta in silenzio. In base a questa vecchia legge regionale, il consiglio non può far altro che deliberare l’assegno, e trasmettere l’atto all’ufficio dell’economato affinché provveda a produrre i cedolini e inoltrare i bonifici. Non solo. La legge prevede che in caso di assoluzione definitiva, i sospesi oltre ad essere reintegrati in carica potranno reclamare “con riferimento al periodo di sospensione, l’intera indennità di carica, detratto l’assegno già corrispostoâ€. In pratica, Conte (nella foto in alto) e Gambino riceverebbero gli arretrati. Nel frattempo, vengono pagati con indennità piena i consiglieri ‘sostituti’, ovvero i primi dei non eletti nelle liste Adp di Napoli e Pdl di Salerno, Carmine Sommese e Monica Paolino. I quali, ovviamente, in caso di reintegro dei sospesi, non saranno tenuti a restituire nulla.
La campagna elettorale delle regionali campane fu infarcita di polemiche per la presenza nelle liste Pdl e dei suoi alleati di inquisiti, pregiudicati, rinviati a giudizio. L’emorragia di decine di migliaia di euro di denaro pubblico per stipendiare persone costrette per decreto all’inattività , è una delle conseguenze di quelle scelte. Conte e Gambino già nel 2009 erano stati sospesi da consigliere regionale e da sindaco, ma la circostanza non fu ritenuta un ostacolo alle loro candidature. E tuttora non si è alzata una voce che chieda l’abrogazione di una legge strampalata che premia i condannati e danneggia le casse della Campania.
http://antefatto.it/2010/06/25/per-la-regione-campania-anche-il-consigliere-condannato-per-mafia-ha-diritto-allo-stipendio/ (http://antefatto.it/2010/06/25/per-la-regione-campania-anche-il-consigliere-condannato-per-mafia-ha-diritto-allo-stipendio/)
Propongo di aprire un topic stile Caospam su politica/malaffare/cronaca ecc per postare notizie, scoop e quant'altro.... ne succede una al giorno, creare mille topic può essere dispersivo oltre che più scomodo...
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Mi permetto di aggiornare visto le nuove scottanti notizie. Io però non mi limito ad elencarvi i fatti, sono sicuro che la maggior parte di voi li conosce già :sisi:, vi posto direttamente l'editoriale del Direttore MARCO DEMARCO:
Ora ci devono spiegare chi comanda in Campania
àˆ inquietante perché se non decide Caldoro, allora davvero siamo già precipitati nell'oscurità più assoluta
di MARCO DEMARCO
«Ma allora in questa sporca storia chi è che decide? E Sica a chi risponde?». Sono domande che dovremmo porci noi, noi osservatori delle sempre più oscure vicende campane. E infatti siamo qui a farci largo tra intrighi e dossier diffamatori nel tentativo di capire che cosa stia succedendo. àˆ però singolare, se non inquietante, che queste stesse domande se le ponga, su La Stampa di ieri, non un passante qualsiasi o un attento lettore di giornali, ma Stefano Caldoro, il presidente della giunta regionale, il leader che dopo sedici anni di bassolinismo dovrebbe dare senso e sostanza al principio dell’alternanza. àˆ singolare, dicevamo, perché Caldoro dovrebbe saperne più di noi. Ed è inquietante perché se non decide lui, che è stato eletto proprio per questo, allora davvero siamo già precipitati nell'oscurità più assoluta. Insomma, in mano a chi siamo? Chi, in questo momento, è alla testa del treno? E dove ci sta portando? Aprire ora questo capitolo, nonostante il nostro governatore sia riuscito ad emergere indenne da un odioso complotto e proprio quando gli «infedeli» sono stati appena allontanati dalla giunta regionale, può suonare alquanto stonato. E invece no. Premessa, e non appaia formale, la nostra solidarietà al governatore, la polemica c’è tutta. E riguarda un aspetto niente affatto marginale della nostra vicenda politico-istituzionale. In gioco c’è l’autonomia del governo campano e, in altre parole, la sua stessa legittimità . Considerazioni e comportamenti del neogovernatore, infatti, appaiono, per molti versi, tutt’altro che chiari, quantomeno illogici. E se tali sono per ragioni superiori, diciamo subito che sarebbe il caso, almeno, di invocare apertamente la ragion di Stato.
In caso contrario, non è possibile usare due pesi e due misure. Che cosa dicevamo a Bassolino quando cercava di discolparsi scaricando tutte le responsabilità su De Mita e Mastella? Che cosa gli obiettavamo quando insisteva nel ripetere che gli inciampi e i tonfi della giunta di centrosinistra si spiegavano con i continui condizionamenti di Ciriaco e Clemente e che quella scomoda e limacciosa alleanza gli era stata imposta per ragioni elettorali dal partito romano, da Prodi e dagli ulivisti? Con tutto il rispetto per le sue incontestabili difficoltà , a Bassolino dicevamo che stava menando il can per l’aia, e che avrebbe dovuto trovare altri alibi più convincenti, perché gli alleati e gli assessori non li ordinano imedici. E ognuno risponde delle proprie scelte o, se si vuole, delle proprie convenienze. àˆ per questo che siamo passati dalla prima alla seconda Repubblica. àˆ per evitare continue mediazioni e insopportabili ricorsi ai manuali Cencelli che si è deciso di eleggere direttamente sindaci e presidenti di province e regioni. I quali, a differenza del capo dello governo che non può scegliere in solitudine i ministri, né può revocarli, possono liberamente decidere a chi affidare il welfare e a chi i fondi europei, a chi il bilancio e a chi le attività produttive. Sindaci e presidenti devono, certo, tenere conto delle compatibilità , degli equilibri politici, delle rappresentanze di genere e territoriali, ma ciò non li può mai portare a svendere quella libertà e quella responsabilità che viene loro dal voto diretto degli elettori. Orbene, se tanto valeva per Bassolino, non può non valere anche per Caldoro. Capita invece di registrare, nella sua recente condotta e in poco più di cento giorni di attività , parole e fatti poco rassicuranti. àˆ noto, ad esempio, come ha ricordato domenica Paolo Macry, che cosa Caldoro dichiarò a proposito dell’assessore Sica proprio nel giorno del suo ingresso in giunta.
Lo incrociò alla presenza dei giornalisti e gli disse: «Fosse stato per me non staresti qui». «Fosse stato per me», proprio così. E per chi è stato, allora? Più furbi di Caldoro, altri, che di recente, cedendo ad un volere esterno, hanno inserito tra i propri assessori ex meteorine e vaporose stelline televisive, hanno fatto, come si dice, buon viso a cattivo gioco. E si sono assunti ogni responsabilità , sacrificando semmai la faccia, non il principio dell’autonomia istituzionale. Caldoro, invece, probabilmente per un soprassalto di orgoglio, ha voluto segnare il punto. Ecco perché va incontro a Sica e gli dice a muso duro quel che pensa. Per salvare la faccia rischia però di rimetterci altro e di più. Perché apostrofò in quel modo l’assessore che è sospettato di aver tramato alle sue spalle? Che cosa sapeva? E poi: chi davvero ha voluto quell’uomo in giunta? Con quali motivazioni? E perché Caldoro ha ceduto? E, si badi bene, a cosa ha ceduto: a una semplice raccomandazione? A un’insistente segnalazione? A un malcelato ricatto? A cosa? Oggi Caldoro si chiede allarmato chi decide. Ma la nomina di Sica l’ha firmata lui e solo lui. E per Sica si è anche inventato un assessorato del tutto inutile come quello dell’Avvocatura. Con i tempi che corrono, era proprio necessario questo lusso? I dubbi sull’intera vicenda restano anche a caso formalmente chiuso. Anzi, ora che Sica ha firmato le dimissioni e, probabilmente in lacrime, ha confessato di essere «’o chiù scemo da compagnia», si ripropongono con ancora più forza. Caldoro, infatti, più che spingere perché si trovasse una soluzione, ha atteso imbarazzato che questa soluzione arrivasse autonomamente. àˆ stato in stand by non ore ma giorni. Per un tempo troppo lungo ha atteso dimissioni volontarie che tardavano a venire. Si è anche consultato con il coordinatore regionale del Pdl, il partito di Sica, nella speranza, forse, che potesse essere Nicola Cosentino ad alleggerirlo di quel peso. Come se la titolarità dei poteri istituzionali potese essere delegata ad un dirigente politico. Un simile atteggiamento non è spiegabile se non in un contesto di generale debolezza, e infatti non è stato spiegato. Non solo. Caldoro si era anche impegnato a non ricevere Sica se prima non si fosse dimesso. Così non è stato. Lo ha incontrato alle condizioni dell’«infedele». Perché? E perché ha preferito attendere l’evolversi degli eventi e non ha fatto l’unica cosa che era lecito aspettarsi da un governatore, vale a dire firmare con rigore e autorevolezza il provvedimento di revoca? Forse Caldoro, pur volendosi liberare di Sica, non voleva fare un torto a chi Sica lo aveva raccomandato. O forse ha voluto dare il tempo all’assessore di contrattare l’uscita di scena con il suo misterioso sponsor. Chissà .
In assenza di chiarimenti ogni deduzione è lecita. Finora i dubbi sull’autonomia di Caldoro nei confronti del governo nazionale vertevano su aspetti opinabili, quali il più o meno forte rapporto con Tremonti. E già molto c’era da dire su tale dipendenza da un ministro che non ha nascosto quale fosse il suo pensiero a proposito dei meridionali e che vedeva nella «prefettizzazione» quasi un segno del destino di Napoli e della Campania. Ma ora il tema dell’autonomia del nostro governatore assume tutta un’altra consistenza. Abbiamo già assistito al paradosso di un ministro che senza saperlo si è ritrovato tra le mani un regalo grande quanto una casa. Qui potremmo avere, invece, un governatore che non si è accorto di chi gli è entrato in casa, pardon in giunta. Partito da considerazioni molto simili a quelle fin qui svolte, ma probabilmente ispirato più da logiche correntizie che oggettive, l’onorevole Bocchino ha chiesto le dimissioni di Cosentino da coordinatore regionale del Pdl. Richiesta legittima, tanto più che Cosentino è stato raggiunto ieri da un ennesimo provvedimento giudiziario, è indagato per associazione a delinquere e violazione della legge Anselmi, quella sulle logge segrete. Se anche dovessero venire, comunque, queste dimissioni non ricomporrebbero il quadro istituzionale andato in frantumi. Perché a governare la Campania non ci sono né Cosentino, né Berlusconi, né Verdini, né chiunque altro possa essere sospettato di aver chiesto la promozione di Sica. Ma Caldoro. Così come prima, nonostante De Mita e Mastella, c’era solo Bassolino.
Ne vogliamo parlare? :maronn:
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Uno schifo immondo. Non so di chi sia la colpa e non mi interessa, però c'è tanta voglia di fare qualcosa per risalire dal letamaio nel quale siamo sprofondati, lo dobbiamo al nostro futuro.