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Off-topic => Multimedia => Cineforum => Topic aperto da: signor groucho - 05 Febbraio, 2010, 23:56:15 pm
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Allora, decido di iniziare il mio contributo a questa sezione presentando uno dei miei film preferiti in assoluto, in omaggio al recentemente scomparso Michelangelo Antonioni. Avrei potuto parlare di Zabriskie Point o di Professione Reporter, altri due capolavori del maestro, ma essendo un fotografo non professionista preferisco parlarvi di questo film, il cui protagonista è proprio un fotografo. Siamo nella Londra degli anni sessanta, un'atmosfera alla Austin Powers de-caricaturizzata. Il fotografo, Thomas, è anche un po' stronzo e arrogante. Poi, ingrandendo una foto (da cui il titolo del film) scopre un particolare nascosto e cerca di verificarlo. Non vi racconto tutto, ma la storia in realtà è solo un pretesto per mostrare un ambiente, un figlio di quell'ambiente, e il momento in cui le regole del gioco, fino ad allora definite, si sciolgono; l'oggettività diventa sempre più inconsistente, fino a scomparire. Ne è l'emblema la scena finale, in cui un gruppo di ragazzi mimano una partita a tennis e lo stesso Thomas verrà coinvolto nel gioco. E proprio questa sua scelta è forse il momento più importante del film, perché se l'ingrandimento segna una rottura, la scelta indica il compimento di questa evoluzione nel decidere di prendere parte all'evasione dalla realtà .
(http://www.renatadurando.com/tinamodotti/Programma_2006/Blow_up.jpg)
Voto *****
PS credo che il voto sia su un massimo di 5, ed essendo questo a parer mio un capolavoro assoluto, do il massimo!
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Dimenticavo, soggetto ad opera del Maestro e Tonino Guerra, produzione Ponti.
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il primo film che mi ha fatto scoprire antonioni. lo adoro questo film. notare il piccolo cameo degli yardbirds che suonano in un locale sotterraneo e di cui david hemmings raccoglie il manico di chitarra (bellissimo jimmy page che s'incazza). inaugura quello che più mi fa impazzire del maestro: il cinema dello sguardo. consiglio a tutti gli appassionati il saggio di sandro bernardi "il paesaggio del cinema italiano", con cui si capisce bene il rapporto storia/immagine e la visione come guardare il vuoto, elementi centrali in antonioni. curiosità personale: una ragazza che conosco si chiama veruska perchè i genitori erano fissati con la modella che fa la sua apparizione in questo film (due gambe di circa 4 km l'una)...
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Groucho Antognoni era una mezza punta, non un regista :patt:
Ho editato :asd:
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Groucho Antognoni era una mezza punta, non un regista :patt:
Ho editato :asd:
oh, ma sta cosa ci cascano tutti: antonioni-antognoni... ma come mai??
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il primo film che mi ha fatto scoprire antonioni. lo adoro questo film. notare il piccolo cameo degli yardbirds che suonano in un locale sotterraneo e di cui david hemmings raccoglie il manico di chitarra (bellissimo jimmy page che s'incazza). inaugura quello che più mi fa impazzire del maestro: il cinema dello sguardo. consiglio a tutti gli appassionati il saggio di sandro bernardi "il paesaggio del cinema italiano", con cui si capisce bene il rapporto storia/immagine e la visione come guardare il vuoto, elementi centrali in antonioni. curiosità personale: una ragazza che conosco si chiama veruska perchè i genitori erano fissati con la modella che fa la sua apparizione in questo film (due gambe di circa 4 km l'una)...
Veruska... La ricordo meglio in Salomè :sisi:
Tra l'altro, parlando di musica, che ha una grande importanza per Antonioni, mi pare che anche i Velvet erano stati presi in considerazione per questo film, non so perché poi sfumò...
Groucho Antognoni era una mezza punta, non un regista :patt:
Ho editato :asd:
Cacchio, ma l'ho scritto male dappertutto? :scuorn:
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ma il termine blow che si legge nel titolo fa valere la pena di vedere tutto il film? :look:
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Cacchio, ma l'ho scritto male dappertutto? :scuorn:
solo nel titolo.
Io comunque il film non l'ho visto :look:
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Di Antonioni è notevole anche "L'avventura" del 59 con la coppia Vitti-Ferzetti (bellissimi i paesaggi in bianco e nero sulle isole Eolie e poi a Noto).
Da vedere anche "L'eclisse" ...non fosse altro per il grande finale 'concreto-ambientale'.
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Di Antonioni è notevole anche "L'avventura" del 59 con la coppia Vitti-Ferzetti (bellissimi i paesaggi in bianco e nero sulle isole Eolie e poi a Noto).
Da vedere anche "L'eclisse" ...non fosse altro per il grande finale 'concreto-ambientale'.
Io ho visto solo Zabriskie Point e Professione Reporter, ho Deserto Rosso che mi aspetta, e poi credo fosse suo un episodio di un film, Eros se non erro, che però non mi ha entusiasmato. L'Eclisse è quello che più di tutti mi ispirava...
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ma il termine blow che si legge nel titolo fa valere la pena di vedere tutto il film? :look:
non è quello che pensi tu.. blow up significa srotolare se non sbaglio, fa riferimento al fatto che il protagonista sia un fotografo e che dallo sviluppo di una pellicola nasca il giallo al centro del film.
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Di Antonioni è notevole anche "L'avventura" del 59 con la coppia Vitti-Ferzetti (bellissimi i paesaggi in bianco e nero sulle isole Eolie e poi a Noto).
Da vedere anche "L'eclisse" ...non fosse altro per il grande finale 'concreto-ambientale'.
dovrebbe essere del 60 se la memoria non mi inganna.
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non è quello che pensi tu.. blow up significa srotolare se non sbaglio, fa riferimento al fatto che il protagonista sia un fotografo e che dallo sviluppo di una pellicola nasca il giallo al centro del film.
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dovrebbe essere del 60 se la memoria non mi inganna.
Per la precisione "blow up" è un termine fotografico e significa ingrandimento.
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Per la precisione "blow up" è un termine fotografico e significa ingrandimento.
cosa c'entra con blow job?
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cosa c'entra con blow job?
C'entra come becchino c'entra con bucchino...
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Per la precisione "blow up" è un termine fotografico e significa ingrandimento.
credo significhi srotolare..almeno così disse antonioni.
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credo significhi srotolare..almeno così disse antonioni.
Può darsi che l'ingrandimento si ottenga tramite uno srotolamento, questo non lo so perché sono meno pratico di camera oscura analogica che di camera oscura digitale, comunque per blow up si intende un ingrandimento.
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Può darsi che l'ingrandimento si ottenga tramite uno srotolamento, questo non lo so perché sono meno pratico di camera oscura analogica che di camera oscura digitale, comunque per blow up si intende un ingrandimento.
può darsi mi sia confuso io, eh.. :peppe:
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Non lo posso vedere è su dvd Fortis :boh:
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Non lo posso vedere è su dvd Fortis :boh:
Si potrebbe passare su verbatim. Certo che usare i fortis.. :puppa: :look:
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C'entra come becchino c'entra con bucchino...
beh un becchino necrofilo può essere piuttosto legato al termine bucchino
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beh un becchino necrofilo può essere piuttosto legato al termine bucchino
Ritiro quanto detto or ora nel topic della partita :nono:
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Ho visto Blow Up.
E' un film importantissimo che regge su una sceneggiatura essenziale. A testimonianza del fatto che per fare cinema buono servono occhio e talento, non particolari storie da raccontare.
La storia è imperniata su un fotografo londinese di moda, Thomas (David Hemmings), che è convinto di aver scoperto un omicidio, nel quale è coinvolta una misteriosa donna (Vanessa Redgrave) che appare nelle sue fotografie.
Come un professionista, il fotografo s'inoltra nell'ambiente ricco e raffinato della Swinging London anni sessanta. Un giorno s'imbatte in due amanti in un parco e scatta loro delle foto. La donna della coppia se ne accorge e cerca disperatamente di rintracciarlo scoprendo dove abita per farsi dare la pellicola contenente le foto "incriminate". Questo spinge Thomas ad indagare, ingrandendo (il cosiddetto Blow Up) le fotografie. Sembra che esse rivelino un cadavere, ma gli scatti sono oscurati e incomprensibili. Così il protagonista continua le investigazioni, arrivando sempre più vicino alla verità .
Antonioni usa la fotografia e il vedo non vedo come metafora della finzione cinematografica. La realtà raccontata perde gradualmente di consistenza, al punto da rendere indistinguibile ciò che è tangibile da ciò che non lo è. Il finale è l'apice di questo processo, una genialata.
Interessante assai pure l'ambientazione nella Londra dell'epoca, che libera da ogni sorta di schematismo. Il protagonista è un personaggio bello assai. :sisi: