Allora, decido di iniziare il mio contributo a questa sezione presentando uno dei miei film preferiti in assoluto, in omaggio al recentemente scomparso Michelangelo Antonioni. Avrei potuto parlare di Zabriskie Point o di Professione Reporter, altri due capolavori del maestro, ma essendo un fotografo non professionista preferisco parlarvi di questo film, il cui protagonista è proprio un fotografo. Siamo nella Londra degli anni sessanta, un'atmosfera alla Austin Powers de-caricaturizzata. Il fotografo, Thomas, è anche un po' stronzo e arrogante. Poi, ingrandendo una foto (da cui il titolo del film) scopre un particolare nascosto e cerca di verificarlo. Non vi racconto tutto, ma la storia in realtà è solo un pretesto per mostrare un ambiente, un figlio di quell'ambiente, e il momento in cui le regole del gioco, fino ad allora definite, si sciolgono; l'oggettività diventa sempre più inconsistente, fino a scomparire. Ne è l'emblema la scena finale, in cui un gruppo di ragazzi mimano una partita a tennis e lo stesso Thomas verrà coinvolto nel gioco. E proprio questa sua scelta è forse il momento più importante del film, perché se l'ingrandimento segna una rottura, la scelta indica il compimento di questa evoluzione nel decidere di prendere parte all'evasione dalla realtà .
Voto *****PS credo che il voto sia su un massimo di 5, ed essendo questo a parer mio un capolavoro assoluto, do il massimo!
Post unito automaticamente al precedente Dimenticavo, soggetto ad opera del Maestro e Tonino Guerra, produzione Ponti.