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Off-topic => Focus On => Topic aperto da: noel - 02 Maggio, 2013, 13:27:43 pm

Titolo: Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: noel - 02 Maggio, 2013, 13:27:43 pm
Ingroia dichiara conclusa l'esperienza di Rivoluzione Civile, quale via per rifondazione? considerando che la confusione vige anche in parlamento, Sel si ritrova isolata, Landini-Barca-Cofferrati intendono creare un nuovo movimento, anche se ancora siamo in fase germinale e non si capisce se intendono coinvolgere anche Vendola...insomma, c'è parecchia confusione e una priorità da non sottovalutare: oggi più che mai c'è bisogno di sinistra.
Voi che ne pensate?
Titolo: R: Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: Starfred - 02 Maggio, 2013, 13:34:01 pm
A me esalterebbe una larga alleanza che va da Enzo kurz a me passando per te e nickwire :look:
Titolo: Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: kowalski - 02 Maggio, 2013, 13:50:16 pm
Io spero molto nell'operazione che SEL lancerà l'8 o 11 maggio, non ho capito bene. :look:
Titolo: R: Re:R: Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: kurz - 02 Maggio, 2013, 14:25:57 pm
A me esalterebbe una larga alleanza che va da Enzo kurz a me passando per te e nickwire :look:
:buondio:
Titolo: R: Re:R: Re:R: Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: Starfred - 02 Maggio, 2013, 14:26:53 pm
:buondio:

Jamm inciuciamo
Titolo: R: Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: wendell - 02 Maggio, 2013, 14:31:43 pm
Da Rivoluzione Civile ad Azione Civile, conservando lo stesso simbolo.
Geniale :look:
Titolo: Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: Alemao - 02 Maggio, 2013, 14:33:06 pm
 :cazzimm:

Lo sapevate? Pure Santoro ha depositato il marchio per un partito. Sapevatelo!
Titolo: R: Re:R: Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: kurz - 02 Maggio, 2013, 14:35:45 pm
Da Rivoluzione Civile ad Azione Civile, conservando lo stesso simbolo.
Geniale :look:
che marca proprio a fascisti :asd:

Che aborto di partito peggio della sinistra arcobaleno, la prova evidente che non esiste una sinistra parlamentare.
Titolo: R: Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: Genny Fenny - 02 Maggio, 2013, 14:38:04 pm
Compagno Noele, la tua buona disposizione verso Barca mi sorprende e mi delude.
Titolo: R: Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: Starfred - 02 Maggio, 2013, 14:39:03 pm
Ma veramente non c'è un uomo di sinistra che non sia un ex magistrato con la uallera in bocca?
Titolo: Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: DioBrando - 02 Maggio, 2013, 19:06:06 pm
Ma non si può fondare un cazzo di Partito Socialdemocratico Italiano? PSDI? Troppo moderno ed europeo per i nostri gusti da vecchi babbioni?
Titolo: Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: Starfred - 02 Maggio, 2013, 19:07:06 pm
Ma non si può fondare un cazzo di Partito Socialdemocratico Italiano? PSDI? Troppo moderno ed europeo per i nostri gusti da vecchi babbioni?


mi gusta questo giovanotto
(http://www.quirinale.it/qrnw/statico/ex-presidenti/Saragat/images/4SARAGAT07gr.jpg)
Titolo: Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: danielbertoni - 02 Maggio, 2013, 23:41:07 pm
La sinistra deve capire cosa vuol,essere e dove vuole arrivare. Non puoi stare in Italia, pensare di governare e pensare a Cuba come modello positivo o fare il mangiapreti.

Per governare in Italia devi capire che agli italiani piace la libertà e piace la Chiesa, altrimenti rimani a fare gli slogan e acchiappi il 5%

Io sogno una sinistra matura, senza bandiera rossa, senza ingrippi su Lenin e Fidel Castro, senza ossessioni anti americane e anti Vaticano e che si concentri sulla lotta al capitalismo massonico.
Titolo: Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: Starfred - 02 Maggio, 2013, 23:43:52 pm
La sinistra deve capire cosa vuol,essere e dove vuole arrivare. Non puoi stare in Italia, pensare di governare e pensare a Cuba come modello positivo o fare il mangiapreti.

Per governare in Italia devi capire che agli italiani piace la libertà e piace la Chiesa, altrimenti rimani a fare gli slogan e acchiappi il 5%

Io sogno una sinistra matura, senza bandiera rossa, senza ingrippi su Lenin e Fidel Castro, senza ossessioni anti americane e anti Vaticano e che si concentri sulla lotta al capitalismo massonico.

secondo me invece la sinistra si è accapputtata proprio nel momento in cui si è tuffata a pesce verso il centro e si è messa a votare porcate come i co.co.co . Bene o male nel paese della Chiesa il PCI faceva il 33%...mica cazzi
Titolo: Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: danielbertoni - 03 Maggio, 2013, 22:49:40 pm
secondo me invece la sinistra si è accapputtata proprio nel momento in cui si è tuffata a pesce verso il centro e si è messa a votare porcate come i co.co.co . Bene o male nel paese della Chiesa il PCI faceva il 33%...mica cazzi

quando la sinistra faceva il 33% era un altro mondo...innanzitutto c'era berlinguer e altra gente con palle ottagonali. Ma era un altro mondo, non possiamo paragonare quell'italia a quella di oggi.

Oggi si è scoperto, da parecchi anni ormai, che la sinistra può essere solo moderata, la sinistra di "battaglia" non può più esistere. Il motivo vero è che la gente ha scoperto che i comunisti mangiano e gli piacciono i soldi come a tutti quanti gli altri. Ergo il comunista ha perso credibilità.Non fatemi fare nomi, ma la gente ha aperto gli occhi, pensate a d'alema....e sono tutti così. Il ventenne è diverso ma al cinquantenne che conosce la realtà non puoi parlare di comunismo, ti guarda come un marziano

Prima ti assicuro questo non si immaginava neanche. Quindi la lotta la devi fare su un terreno diverso, di giustizia sociale, di redistribuzione del reddito, di tassazione favorevole agli italiani medio bassi, di dignità del lavoratore etc etc Ma certo Oggi non puoi parlare di abolizione della proprietà privata, o di cuba, o di dittatura del proletariato, ti azzeccano i cuppetielli indietro. Perciò oggi la sinistra dura e pura prende tra l'1 e il 2 %



Titolo: R: Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: nickwire - 04 Maggio, 2013, 11:21:07 am
mi gusta questo giovanotto
([url]http://www.quirinale.it/qrnw/statico/ex-presidenti/Saragat/images/4SARAGAT07gr.jpg[/url])


Saragat ha gli stessi scheletri nell'armadio di Cossiga.
Titolo: Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: Alemao - 04 Maggio, 2013, 11:24:32 am
quando la sinistra faceva il 33% era un altro mondo...innanzitutto c'era berlinguer e altra gente con palle ottagonali. Ma era un altro mondo, non possiamo paragonare quell'italia a quella di oggi.

Oggi si è scoperto, da parecchi anni ormai, che la sinistra può essere solo moderata, la sinistra di "battaglia" non può più esistere. Il motivo vero è che la gente ha scoperto che i comunisti mangiano e gli piacciono i soldi come a tutti quanti gli altri. Ergo il comunista ha perso credibilità.Non fatemi fare nomi, ma la gente ha aperto gli occhi, pensate a d'alema....e sono tutti così. Il ventenne è diverso ma al cinquantenne che conosce la realtà non puoi parlare di comunismo, ti guarda come un marziano

Prima ti assicuro questo non si immaginava neanche. Quindi la lotta la devi fare su un terreno diverso, di giustizia sociale, di redistribuzione del reddito, di tassazione favorevole agli italiani medio bassi, di dignità del lavoratore etc etc Ma certo Oggi non puoi parlare di abolizione della proprietà privata, o di cuba, o di dittatura del proletariato, ti azzeccano i cuppetielli indietro. Perciò oggi la sinistra dura e pura prende tra l'1 e il 2 %

Primo Greganti: il "compagno che sbagliava". Se n'è fottuti di soldi il P.C.I.......
Titolo: Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: falceEmarcello - 04 Maggio, 2013, 11:24:36 am
Saragat ha gli stessi scheletri nell'armadio di Cossiga.

:sisi:
Da cui l'espressione:
"vade retro SARAGAT"
:look:
Titolo: R: Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: nickwire - 04 Maggio, 2013, 11:28:16 am
Ma non si può fondare un cazzo di Partito Socialdemocratico Italiano? PSDI? Troppo moderno ed europeo per i nostri gusti da vecchi babbioni?

È molto difficile. Quest'anomalia è stata causata principalmente dal crollo del Psi nel 93, e dallo schifo che era diventato. Sarebbe stato fondamentale come "cerniera", con gente come Benvenuto, Labriola, ed anche Martelli (nonostante tutto, oro rispetto alla mediocrità espressa da Rifondazione e Ds).

Il PCI si è dimostrato incapace di attuare questo cambiamento, e mi pare pure logico e conseguenziale per persone abituate a ragionare su punti del giorno, prive di una qualsivoglia flessibilità mentale :cazzimm:
Titolo: R: Re:R: Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: Starfred - 04 Maggio, 2013, 11:33:16 am
Saragat ha gli stessi scheletri nell'armadio di Cossiga.

E o' sacc...
Titolo: Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: noel - 04 Maggio, 2013, 12:37:02 pm


Io sogno una sinistra matura, senza bandiera rossa, senza ingrippi su Lenin e Fidel Castro, senza ossessioni anti americane e anti Vaticano e che si concentri sulla lotta al capitalismo massonico.
E allora vai benissimo a votare pd, i servi dei preti e degli ameriCANI...solo che poi la lotta la capitalismo massonico va a farsi benedire, eh.
Titolo: Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: nickwire - 04 Maggio, 2013, 12:40:45 pm
:sisi:
Da cui l'espressione:
"vade retro SARAGAT"
:look:


il mostro della corsia.mpg (http://www.youtube.com/watch?v=wbJkO0Tpyl0#)
Titolo: Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: danielbertoni - 04 Maggio, 2013, 17:01:24 pm
E allora vai benissimo a votare pd, i servi dei preti e degli ameriCANI...solo che poi la lotta la capitalismo massonico va a farsi benedire, eh.

il PD potrebbe essere il partito perfetto, con altri nomi però e con meno interessi di caste varie da proteggere. Quindi un altro PD...

Secondo te, a più di 40 anni e con due figli , posso ancora votare partiti leninisti marxisti etc etc con mio figlio che tra poco gli regalano l'iphone ???

Il mondo è cambiato, dobbiamo svegliarci da sogni e illusioni "liceali"
Titolo: Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: Ciùcciuettola - 04 Maggio, 2013, 17:17:05 pm
Io sono completamente d'accordo con danielbertoni.  :sisi:
Titolo: Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: nickwire - 04 Maggio, 2013, 17:32:45 pm
(https://fbcdn-sphotos-e-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash4/217113_2045902792024_6354098_n.jpg)


 :look:
Titolo: R: Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: Starfred - 04 Maggio, 2013, 17:33:01 pm
Secondo me il discorso dei tempi lascia sempre il tempo, appunto, che trova.
In realtà il confronto tra chi detiene i mezzi di produzione e chi no è tutt'ora argomento valido, così come lo è il Marxismo tutto. Anzi, forse non è mai stato così valido :asd:

Non sono cambiati i tempi, siete cambiati voi e, di conseguenza, avete modificato il vostro punto di vista.
Io non sono comunista, sono un democratico, sebbene abbia letto (grazie ad un professore di filosofia fantastico al tempo del liceo) Marx e lo apprezzi tutt'ora...sebbene abbia letto Honecker, e trovi giuste alcune sue osservazioni e, sebbene io creda che il revisionismo americano sulle esperienze socialiste sia stato pesante, sebbene creda nella validità di alcune esperienze, come quella cubana...non sono comunista. Perché bene o male, studio il sistema repubblicano, lo trovo giusto e dove non lo è passibile di riforma e non di rivoluzione.
Non mi sentirei coerente con me stesso se fossi comunista, sono troppo legato a questo mondo...e credo che debba esservi tutela dei lavoratori, stato sociale, sindacati che funzionino veramente, pubblica istruzione, sanità e finanziamento credibile ai partiti all'interno del sistema dove esistono garanzie costituzionali ampie e solidificate, e sia ottenibile agendo all'interno di un sistema in teoria valido.

Ma non vado a dire che non si debba essere comunisti perché accussi, è passato di moda, anzi credo sia un grande atto di forza ideologica...personalmente rispetto molto, pure se a nessuno fregherà un cazzo del rispetto di un socialdemocratico. :look:

È tutta una questione di idee, ognuno ha le sue. Non di tempi.
Titolo: Re:R: Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: danielbertoni - 04 Maggio, 2013, 17:45:40 pm
Secondo me il discorso dei tempi lascia sempre il tempo, appunto, che trova.
In realtà il confronto tra chi detiene i mezzi di produzione e chi no è tutt'ora argomento valido, così come lo è il Marxismo tutto. Anzi, forse non è mai stato così valido :asd:

Non sono cambiati i tempi, siete cambiati voi e, di conseguenza, avete modificato il vostro punto di vista.
Io non sono comunista, sono un democratico, sebbene abbia letto (grazie ad un professore di filosofia fantastico al tempo del liceo) Marx e lo apprezzi tutt'ora...sebbene abbia letto Honecker, e trovi giuste alcune sue osservazioni e, sebbene io creda che il revisionismo americano sulle esperienze socialiste sia stato pesante, sebbene creda nella validità di alcune esperienze, come quella cubana...non sono comunista. Perché bene o male, studio il sistema repubblicano, lo trovo giusto e dove non lo è passibile di riforma e non di rivoluzione.
Non mi sentirei coerente con me stesso se fossi comunista, sono troppo legato a questo mondo...e credo che debba esservi tutela dei lavoratori, stato sociale, sindacati che funzionino veramente, pubblica istruzione, sanità e finanziamento credibile ai partiti all'interno del sistema dove esistono garanzie costituzionali ampie e solidificate, e sia ottenibile agendo all'interno di un sistema in teoria valido.

Ma non vado a dire che non si debba essere comunisti perché accussi, è passato di moda, anzi credo sia un grande atto di forza ideologica...personalmente rispetto molto, pure se a nessuno fregherà un cazzo del rispetto di un socialdemocratico. :look:

È tutta una questione di idee, ognuno ha le sue. Non di tempi.

una volta pensavamo che nei paesi socialisti era tutto bello, era l'eden, poi abbiamo capito, abbiamo visto, hanno parlato ....non che il mondo nostro sia l'eden, ma almeno tu qua non devi accettare che tua figlia o tua moglie si prostituisca col turista occidentale pe campà...

E poi il comunismo dovunque sia stato applicato è diventato fascismo, so che non vi piacerà ascoltarlo ma ne possiamo parlare.
Titolo: Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: noel - 04 Maggio, 2013, 19:20:35 pm
il PD potrebbe essere il partito perfetto, con altri nomi però e con meno interessi di caste varie da proteggere. Quindi un altro PD...

Secondo te, a più di 40 anni e con due figli , posso ancora votare partiti leninisti marxisti etc etc con mio figlio che tra poco gli regalano l'iphone ???

Il mondo è cambiato, dobbiamo svegliarci da sogni e illusioni "liceali"
Ma senza ideologia come lo combatti questo "capitalismo massonico"? se me lo spieghi ne parliamo tranquillamente...
L'unico movimento ideologico a denunciare l'abominio capitalista, imperialista e liberista è il marxismo-leninismo, non ne esistono altri con tale consistenza culturale.
Io vi ricordo che esiste la corrente neo-marxista, eh...non è che Marx viene preso costantemente alla lettera a 150 anni di distanza, sebbene sia ancora di influente attualità. Consiglio la lettura di Chomsky, Wright, Wallerstein o Eric Hobsbawm per citare i primi che mi vengono in mente.
Ps: sempre a citare Marx o Lenin...perché non ci ricordiamo mai della grandezza del pensiero di Antonio Gramsci? uno che ci aveva visto lungo...
Titolo: Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: nickwire - 04 Maggio, 2013, 19:23:36 pm

Io vi ricordo che esiste la corrente neo-marxista, eh...non è che Marx viene preso costantemente alla lettera a 150 anni di distanza, sebbene sia ancora di influente attualità. Consiglio la lettura di Chomsky, Wright, Wallerstein o Eric Hobsbawm per citare i primi che mi vengono in mente.
Ps: sempre a citare Marx o Lenin...perché non ci ricordiamo mai della grandezza del pensiero di Antonio Gramsci? uno che ci aveva visto lungo...

Io Wallerstein e Hobsbawn li ho studiati, e chiamarli marxisti.....nsomma.....
Titolo: Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: djcarmine - 04 Maggio, 2013, 19:26:44 pm
Wallerstein

è noioso  :look:
Titolo: Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: SalvyTheCrow - 04 Maggio, 2013, 19:42:29 pm
Voto Alfredo  :look:

Comunque, io credo che la strada intrapresa da SEL sia quella giusta. L'idea vendoliana rappresenta, a mio modo di vedere, la "sinistra" moderna di cui l'Italia ha bisogno in questo momento storico.

Rivoluzione Civile era una bella e caotica ammescafrancesca di gente, senza tanto senso, e ha fatto la sua fine naturale.
Il PD non è più di sinistra da quando la componente principale è diventata quella dei D'Alemiani e dei Renziani, e i pochi uomini di sinistra rimasti se ne stanno rendendo conto. Per questo confido nel "progetto" sponsorizzato da Vendola per l'8-11 maggio, a cui potrebbero/dovrebbero prender parte anche altre personalità meritevoli.
Titolo: Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: noel - 04 Maggio, 2013, 20:14:55 pm
Io Wallerstein e Hobsbawn li ho studiati, e chiamarli marxisti.....nsomma.....
neomarxisti...di sicuro liberi dall'ortodossia.
Non trovo altre categorie dove metterli, onestamente.
Titolo: Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: danielbertoni - 05 Maggio, 2013, 07:50:51 am
Ma senza ideologia come lo combatti questo "capitalismo massonico"? se me lo spieghi ne parliamo tranquillamente...
L'unico movimento ideologico a denunciare l'abominio capitalista, imperialista e liberista è il marxismo-leninismo, non ne esistono altri con tale consistenza culturale.
Io vi ricordo che esiste la corrente neo-marxista, eh...non è che Marx viene preso costantemente alla lettera a 150 anni di distanza, sebbene sia ancora di influente attualità. Consiglio la lettura di Chomsky, Wright, Wallerstein o Eric Hobsbawm per citare i primi che mi vengono in mente.
Ps: sempre a citare Marx o Lenin...perché non ci ricordiamo mai della grandezza del pensiero di Antonio Gramsci? uno che ci aveva visto lungo...

Ma stiamo parlando ancora di abolire la proprietà privata ? Ma tu ancora credi che nei paesi comunisti sia stato vissuto il comunismo ? Forse i primi 5-10 anni poi sono avvenute cose che neanche nei paesi dittatoriali sono avvenute.

Non bisogna mai pensare a debellare proprietà privata e mercato, altrimenti sono favolette, cose da slogan, bisogna creare redistribuzione del reddito, assistenza sociale migliore, maggiore tutela del lavoratore, rafforzare la scuola pubblica e farla essere l'unica capace di dare valore legale ai titoli per non creare una nazione di serie a e serie B.

Titolo: Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: danielbertoni - 05 Maggio, 2013, 07:58:27 am
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/01/24/reinaldo-arenas-storia-del-poeta-invisoal-regime-castrista/88050/ (http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/01/24/reinaldo-arenas-storia-del-poeta-invisoal-regime-castrista/88050/)

A proposito dei regimi comunisti....

Su Stalin poi io ci ho fatto la tesi universitaria, quando volete affrontiamo il discorso cccp

Titolo: Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: DioBrando - 05 Maggio, 2013, 12:06:04 pm
per me il comunismo più che passato di moda è proprio non più al passo con i cambiamenti che ha subito il mondo, ma la democrazia cristiana cattoconservatorfintoprogressista proposta dal PD è proprio agli antipodi. Possiamo sperare di avere in Italia un Partito Socialdemocratico come quello tedesco?
Titolo: Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: nickwire - 05 Maggio, 2013, 13:04:04 pm
neomarxisti...di sicuro liberi dall'ortodossia.
Non trovo altre categorie dove metterli, onestamente.

Wallerstein è uno storico braudeliano, francamente. Storico. Che poi vuole fare l'economista so cazzi suoi....
Per dire, Wallerstein ammette il mercato.

Hobswan è già più come dici tu, libero dall'ortodossia.

Detto questo, io penso che fin quando il marxismo ed i movimenti si ostineranno di ricercare il plusvalore nei rapporti di lavoro (e quindi di classe), faranno sempre la fine degli idioti, mi ricordano quel militare sperduto nel Borneo, che negli anni 70 ancora pensava che ci fosse la Seconda Guerra Mondiale.

Il vero plusvalore oggi esiste nella differenza di prezzo tra valore reale di un titolo azionario o di credito (quello basato sull'effettivo capitale) ed il suo valore gonfiato dalla speculazione, nel rischio creditizio distribuito, nelle plusvalenze delle grande banche d'affari e dei fondi d'investimento.
Titolo: Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: Alemao - 05 Maggio, 2013, 13:19:38 pm
Lavoro: sospesi senza preavviso, i dipendenti di Rifondazione Comunista chiamano i carabinieri

Sospesi dal lavoro senza nemmeno ricevere una mail, una raccomandata, una lettera formale. Che fossero licenziati lo hanno saputo soltanto quando sono arrivati in ufficio, dalla bocca di un dirigente che si rifiutava di firmare un documento per attestare quel giorno la presenza dei lavoratori. I quali sono stati costretti a chiamare i carabinieri.

Non è accaduto in una fabbrica qualsiasi bensì nella sede nazionale di Rifondazione Comunista, dove giovedì mattina 42 dipendenti del partito hanno appreso il loro destino dopo ore di attesa poiché nessuno si era premurato di avvisarli.

Sconvolti e arrabbiati, hanno chiesto un incontro immediato con il segretario di Rifondazione, Paolo Ferrero, per chiarire la vicenda ma Ferrero ha risposto che non era necessario poiché "la questione è tecnica e non politica".

E così i 42 lavoratori - tecnici, informatici, giornalisti e addetti alla vigilanza, centralinisti - hanno deciso di denunciare pubblicamente il loro travaglio lavorativo alle dipendenze di un partito "nato per difendere i diritti dei lavoratori" che negli ultimi anni, scrivono, avrebbe trattato i suoi dipendenti "alla stregua di nemici da combattere".

In una lettera aperta pubblicata ieri pomeriggio su Facebook, i firmatari accusano il partito di non avere mai accolto le richieste dei lavoratori in cassintegrazione dal 2009: "Nonostante ancora dipendenti del partito, non siamo mai stati contattati né invitati alle tante assemblee che sappiamo si sono svolte con gli altri lavoratori". E Ferrero, aggiungono, non ha mai voluto incontrarli. Fino all'epilogo del 2 maggio, quando hanno dovuto chiedere l'intervento dei carabinieri per ottenere un semplice certificato di presenza. E concludono amaramente: "Faremo valere i nostri diritti con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione compreso, se sarà necessario, il ricorso al Tribunale".

Proprio su Facebook il segretario Ferrero ha voluto commentare la lettera porgendo le scuse per "il casino" accaduto la mattina del 2 maggio:

"L'incontro del 30 aprile per affrontare insieme il problema della cassintegrazione non ancora rinnovata è stato fatto saltare dalle organizzazioni sindacali". Perché allora non incontrare almeno informalmente i dipendenti per rassicurarli? Anche per questo il leader di Rifondazione ha una risposta: "Essendoci una trattativa sindacale in corso era meglio evitare di avere più sedi di discussione in cui si rischiava di non capire più nulla".



Il testo integrale della lettera dei cassintegrati del Partito della Rifondazione Comunista


Spoiler
Ieri è andato in scena l'ultimo (spero) penoso atto della vicenda di noi cassintegrati del Partito della Rifondazione Comunista. Essendo scaduta la cassa integrazione il 30 aprile scorso, non avendo ricevuto ancora le lettere di licenziamento già preannunciate dal Prc con l'avvio della procedura di mobilità per 42 lavoratrici e lavoratori, né nessun'altra comunicazione da parte del Prc, ieri mattina alle h. 9.00 ci siamo presentati, come prescritto dalla legge, sul nostro posto di lavoro presso la Direzione Nazionale in viale del Policlinico.
Dopo tre anni e sette mesi di cassa integrazione (a 0 ore), ci aspettavamo di essere accolti da un qualche dirigente o responsabile che ci dicesse cosa potevamo fare invece abbiamo aspettato nell'atrio per circa tre ore l'arrivo del tesoriere nazionale Mimmo Caporusso il quale, una volta arrivato ci ha fatto leggere una lettera-a noi mai pervenuta-nella quale è scritto che tutti i dipendenti interessati dalla procedura sono "sospesi dal lavoro e dalla retribuzione" a partire dal primo maggio.

Alla richiesta reiterata più volte di registrare la nostra presenza sul posto di lavoro per tutelarci da una possibile accusa di assenteismo ci è stato risposto che nessun documento sarebbe stato firmato e che potevamo andarcene. A quel punto non abbiamo avuto altra scelta che chiamare i Carabinieri i quali, arrivati in Direzione, hanno messo a verbale la presenza di ognuno di noi sul posto di lavoro.

Siamo in cassa integrazione dal settembre 2009. Nessuno di noi aveva incarichi politici, siamo lavoratori come tutti gli altri: centralinisti, tecnici, informatici, segretari di dipartimento, addetti alla vigilanza, giornalisti.

Nel 2009 ci fu comunicato dal Segretario Paolo Ferrero che il Prc avrebbe fatto tagli orizzontali del 50% su tutte le spese e che quindi il 50% del personale sarebbe stato licenziato da un giorno all'altro. Iniziarono le trattative. Proponemmo contratti di solidarietà e ci furono negati. Proponemmo di mettere a frutto alcune sedi di proprietà del Prc per aprire cooperative o associazioni che fornissero servizi da un lato e reddito dall'altro coinvolgendo anche i territori per iniziare così un processo di trasformazione prima di tutto politica di un partito che ormai era fuori dal parlamento e affrontare con una pratica diversa le contraddizioni aperte dalla gestione che aveva portato a quell'epilogo.

Sordi a quella che tuttora riteniamo essere la sostanza di tutta la vicenda ci risposero che le sedi non si potevano toccare perché servivano "a fare politica" (la stessa
vecchia politica che ha portato all'esaltante successo della lista Ingroia!) salvo poi averne già vendute parecchie per un valore di 15 milioni di euro e deliberare la vendita di altre 26 per un valore stimato di quasi 7 milioni di euro. Quando infine arrivammo a ottenere almeno la cassa integrazione proponemmo ovviamente, come succede in tutti i posti di lavoro, la rotazione e ancora una volta ci fu risposto che era impossibile. Così, senza considerare né le professionalità, né i carichi familiari, né l'anzianità di servizio scelsero le persone da tenere a lavoro basandosi esclusivamente su criteri di fedeltà alle aree politiche interne e gli altri li misero in cassa integrazione a zero ore.

In questi tre anni e sette mesi abbiamo chiesto varie volte di avere un confronto serio con Paolo Ferrero e gli altri dirigenti del Prc. Confronto che abbiamo chiesto di nuovo ieri mattina, e al quale di nuovo Ferrero si è sottratto con l'alibi che la questione è tecnica e non politica. Nonostante ancora dipendenti del partito, non siamo mai stati contattati né invitati alle tante assemblee che sappiamo si sono svolte con gli altri lavoratori. Siamo stati trattati alla stregua di nemici da combattere e ciò che è successo ieri è un epilogo degno dei peggiori padroni.

Faremo valere i nostri diritti con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione compreso, se sarà necessario, il ricorso al Tribunale.
Eravamo dipendenti di un partito nato per difendere i diritti dei lavoratori, oggi ci ritroviamo a dover chiamare i Carabinieri per difendere i nostri diritti da quello stesso partito.

Lavoratori/trici cassintegrati/e della Direzione Nazionale del Prc



Che incredibile figura di merda. È proprio vero: non c'è più religio....aehm Comunismo. :asd:
Titolo: Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: noel - 05 Maggio, 2013, 13:50:37 pm
Ma stiamo parlando ancora di abolire la proprietà privata ? Ma tu ancora credi che nei paesi comunisti sia stato vissuto il comunismo ? Forse i primi 5-10 anni poi sono avvenute cose che neanche nei paesi dittatoriali sono avvenute.

Non bisogna mai pensare a debellare proprietà privata e mercato, altrimenti sono favolette, cose da slogan, bisogna creare redistribuzione del reddito, assistenza sociale migliore, maggiore tutela del lavoratore, rafforzare la scuola pubblica e farla essere l'unica capace di dare valore legale ai titoli per non creare una nazione di serie a e serie B.
Perché mi rispondi con argomenti che non c'entrano niente? tu devi semplicemente dirmi come lo combatti il "capitalismo massonico" senza fare facile demagogia.
Altrimenti la discussione non prosegue.
Aspetto una tua proposta concreta, grazie.
Titolo: Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: noel - 05 Maggio, 2013, 13:56:00 pm
[url]http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/01/24/reinaldo-arenas-storia-del-poeta-invisoal-regime-castrista/88050/[/url] ([url]http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/01/24/reinaldo-arenas-storia-del-poeta-invisoal-regime-castrista/88050/[/url])

A proposito dei regimi comunisti....

Su Stalin poi io ci ho fatto la tesi universitaria, quando volete affrontiamo il discorso cccp

Queste sono sparate che esulano dalla discussione.
Restiamo IT, se vogliamo portare la marana dell'argomentazione su Cuba,Fidel o Stalin è tempo perso, ci sono pagine intere in questo forum che lo dimostrano.
Puoi portarmi migliaia di link sui dissidenti cubani, io rimarrò sempre sulle mie posizioni fideliste...posso ribattere con la storia, tu hai fatto la tesi su Stalin io sui soprusi dell'imperialismo in tutta l'america latina e in Italia.
Ripeto, se mi dici come si combatte il capitalismo senza ideologia mi fai un favore, altrimenti la discussione non ha sbocchi.
Titolo: Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: noel - 05 Maggio, 2013, 14:08:10 pm
Wallerstein è uno storico braudeliano, francamente. Storico. Che poi vuole fare l'economista so cazzi suoi....
Per dire, Wallerstein ammette il mercato.

Hobswan è già più come dici tu, libero dall'ortodossia.

Su Wallerstein e le influenze di Braudel nel suoi lavori hai pienamente ragione, ripeto che il suo lavoro economico/sociale, soprattutto quello riguardante il sistema mondo, può essere pienamente inserito nel faldone neomarxista...ricordo che nelle lezioni di relazioni internazionali il prof. Andreatta (figlio del prodiano Beniamino) ricercava le assonanze tra il pensiero di Lenin sull'imperialismo e appunto lo sviluppo successivo di tale teoria, citando Wallerstein e il suo concetto di sottosviluppo e dipendenza della periferia dal cento del mondo. Ho tutti i libri a proposito, ma non ho voglia di andare ad approfondire... :look:
Hobsbawm invece non l'ho studiato, però ho letto il libro "Perché riscoprire l'eredità del marxismo" e lo consiglio vivamente a tutti.
Titolo: Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: danielbertoni - 05 Maggio, 2013, 14:13:27 pm
Queste sono sparate che esulano dalla discussione.
Restiamo IT, se vogliamo portare la marana dell'argomentazione su Cuba,Fidel o Stalin è tempo perso, ci sono pagine intere in questo forum che lo dimostrano.
Puoi portarmi migliaia di link sui dissidenti cubani, io rimarrò sempre sulle mie posizioni fideliste...posso ribattere con la storia, tu hai fatto la tesi su Stalin io sui soprusi dell'imperialismo in tutta l'america latina e in Italia.
Ripeto, se mi dici come si combatte il capitalismo senza ideologia mi fai un favore, altrimenti la discussione non ha sbocchi.

il capitalismo non lo cancelli più , fino alla fine del mondo ci sarà chi avrà il capitale e chi no. Il problema non è quello, è rendere il capitalista, da agnelli al proprietario del ristorante, UMANO . E avere un favor legislativo e statale per il lavoratore dipendente, cosa che stiamo perdendo per una deriva a destra della nostra società

Le ideologie sono funzionali a chi comanda occultamente, ancora non lo hai capito ?
Titolo: Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: noel - 05 Maggio, 2013, 15:19:02 pm
il capitalismo non lo cancelli più , fino alla fine del mondo ci sarà chi avrà il capitale e chi no. Il problema non è quello, è rendere il capitalista, da agnelli al proprietario del ristorante, UMANO . E avere un favor legislativo e statale per il lavoratore dipendente, cosa che stiamo perdendo per una deriva a destra della nostra società

Le ideologie sono funzionali a chi comanda occultamente, ancora non lo hai capito ?
Ok, questa è una tua considerazione.
Posso concordare o meno, manca adesso il passaggio dove tu esplichi come limitare questo potere. Nel caso tu non l'abbia capito, il capitale è potere, non è fondamentale abolire la proprietà privata, piuttosto mettere limiti alle grandi proprietà di capitali  e alle multinazionali che in nessun caso possono essere più grandi e influenti degli stati nazionali.
Un'altra cosa volevo chiederti...ma cosa intendi per capitalismo "massonico"? non c'è bisogno di cadere nel complottismo, le élites dominanti non sono poi così occulte, i personaggi che stanno dietro la maschera democratica li conosciamo bene...ed è conseguenza di quanto appena detto.
Titolo: Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: danielbertoni - 05 Maggio, 2013, 16:38:07 pm
Ok, questa è una tua considerazione.
Posso concordare o meno, manca adesso il passaggio dove tu esplichi come limitare questo potere. Nel caso tu non l'abbia capito, il capitale è potere, non è fondamentale abolire la proprietà privata, piuttosto mettere limiti alle grandi proprietà di capitali  e alle multinazionali che in nessun caso possono essere più grandi e influenti degli stati nazionali.
Un'altra cosa volevo chiederti...ma cosa intendi per capitalismo "massonico"? non c'è bisogno di cadere nel complottismo, le élites dominanti non sono poi così occulte, i personaggi che stanno dietro la maschera democratica li conosciamo bene...ed è conseguenza di quanto appena detto.

Quando parlo di capitalismo massonico non intendo riferirsi alla massoneria , ma in senso lato, a gruppi occulti che tutelano interessi sovranazionali e che guidano l'economia mondiale e purtroppo decidono tutto, avendo in mano le banche....

Tu mi chiedi come limitare questo potere, per me attraverso partiti o movimenti democratici, che abbandonano ogni zavorra 68ina , ogni ideologia ottocentesca e si concentrano unicamente sul l'acquisizione del potere, da utilizzare a favore del popolo

Il PD insomma ma come uno lo immaginerebbe a livello di sogni, con gente che non hanno scheletri nell'armadio....
Titolo: Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: Alemao - 05 Maggio, 2013, 17:21:56 pm
tranquilli: il catoplebismo ci salverà. :cazzimm:

Ma non solo. Ci penserà anche Ferrero che ha appena licenziato senza motivo e senza preavviso 42 dipendenti di Rifondazione Comunista. Queste sì che sono politiche per il lavoro. Nel frattempo Bertinotti presenzierà al matrimonio della Marini. Ma arò cazz staje stu Comunismo?  :look:
Titolo: Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: kowalski - 05 Maggio, 2013, 18:38:09 pm
Ma senza ideologia come lo combatti questo "capitalismo massonico"? se me lo spieghi ne parliamo tranquillamente...
L'unico movimento ideologico a denunciare l'abominio capitalista, imperialista e liberista è il marxismo-leninismo, non ne esistono altri con tale consistenza culturale.
Io vi ricordo che esiste la corrente neo-marxista, eh...non è che Marx viene preso costantemente alla lettera a 150 anni di distanza, sebbene sia ancora di influente attualità. Consiglio la lettura di Chomsky, Wright, Wallerstein o Eric Hobsbawm per citare i primi che mi vengono in mente.
Ps: sempre a citare Marx o Lenin...perché non ci ricordiamo mai della grandezza del pensiero di Antonio Gramsci? uno che ci aveva visto lungo...
Ma senza scomodare Marx, già ritornare a Keynes sarebbe grasso che cola, e potrebbe essere la naturale base di partenza per una piattaforma contro l'austerità (e non contro il rigore) e il neoliberismo.
Titolo: Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: nickwire - 05 Maggio, 2013, 19:21:22 pm
Ma senza scomodare Marx, già ritornare a Keynes sarebbe grasso che cola, e potrebbe essere la naturale base di partenza per una piattaforma contro l'austerità (e non contro il rigore) e il neoliberismo.

Keynes e Marx sono due cose diverse, non complementari o sottoposti a stadio.

Se Keynes fosse ancora vivo, ma pure Smith (era tra i pochissimi punti d'incontro tra i due) le società per azioni non esisterebbero o sarebbero una cosa assai diversa.

Purtroppo con una finanza come questa, puoi fare ben poco con gli investimenti pubblici o il credito agevolato.

Vanno cambiate le regole del gioco: va posto un limite massimo ai fondi d'investimento, vanno abolite le banche d'investimento e nazionalizzate obbligatoriamente, e vanno tassate pesantemente le speculazioni economiche nel breve periodo. Sennò l'intervento del settore pubblico diventa l'ennesima variabile, di quelle già considerate dai broker internazionali.
Su questo si gioca la lotta veramente di sinistra, nel presente. E m'fann pur rirer coloro che individuano il male nel povero maronno che tenta ancora di avviare una qualsivoglia lotta industriale, l'autogestione operaia, i soviet e il plusvalore degli sporchi borghesi produttori.
Ccà gli imprenditori s'stann accrenn, qua plusvalore?
Titolo: Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: kowalski - 05 Maggio, 2013, 20:02:56 pm
Keynes e Marx sono due cose diverse, non complementari o sottoposti a stadio.

Se Keynes fosse ancora vivo, ma pure Smith (era tra i pochissimi punti d'incontro tra i due) le società per azioni non esisterebbero o sarebbero una cosa assai diversa.

Purtroppo con una finanza come questa, puoi fare ben poco con gli investimenti pubblici o il credito agevolato.

Vanno cambiate le regole del gioco: va posto un limite massimo ai fondi d'investimento, vanno abolite le banche d'investimento e nazionalizzate obbligatoriamente, e vanno tassate pesantemente le speculazioni economiche nel breve periodo. Sennò l'intervento del settore pubblico diventa l'ennesima variabile, di quelle già considerate dai broker internazionali.
Su questo si gioca la lotta veramente di sinistra, nel presente. E m'fann pur rirer coloro che individuano il male nel povero maronno che tenta ancora di avviare una qualsivoglia lotta industriale, l'autogestione operaia, i soviet e il plusvalore degli sporchi borghesi produttori.
Ccà gli imprenditori s'stann accrenn, qua plusvalore?
Beh non sono un economista, e mi interessa pochissimo il dibattito tecnico in questo senso, da quel che leggo in rete da economisti diversi come Krugman, Reich, Roubini o neo-keynesiani italiani come Gallino, i nostri Brancaccio, Realfonzo stanno sostenendo una politica di intervento pubblico, e in Usa il pacchetto di stimolo di Obama sembra stia dando buoni risultati...
Titolo: Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: nickwire - 05 Maggio, 2013, 20:09:07 pm
Beh non sono un economista, e mi interessa pochissimo il dibattito tecnico in questo senso, da quel che leggo in rete da economisti diversi come Krugman, Reich, Roubini o neo-keynesiani italiani come Gallino, i nostri Brancaccio, Realfonzo stanno sostenendo una politica di intervento pubblico, e in Usa il pacchetto di stimolo di Obama sembra stia dando buoni risultati...

E sbagli, permettimi, perchè il malato si riconosce dalla malattia, non perchè è malato.

comunque sì, ma in USA hanno fatto anche la legge Dodd-Frank, collegata a questo intervento. Che comunque è limitata rispetto a quello che farei io, ma è quantomeno una risposta diversa a quelle estrapolate paro paro dal Novecento.
Titolo: Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: noel - 05 Maggio, 2013, 20:28:54 pm
Keynes e Marx sono due cose diverse, non complementari o sottoposti a stadio.

Se Keynes fosse ancora vivo, ma pure Smith (era tra i pochissimi punti d'incontro tra i due) le società per azioni non esisterebbero o sarebbero una cosa assai diversa.

Purtroppo con una finanza come questa, puoi fare ben poco con gli investimenti pubblici o il credito agevolato.

Vanno cambiate le regole del gioco: va posto un limite massimo ai fondi d'investimento, vanno abolite le banche d'investimento e nazionalizzate obbligatoriamente, e vanno tassate pesantemente le speculazioni economiche nel breve periodo. Sennò l'intervento del settore pubblico diventa l'ennesima variabile, di quelle già considerate dai broker internazionali.
Su questo si gioca la lotta veramente di sinistra, nel presente. E m'fann pur rirer coloro che individuano il male nel povero maronno che tenta ancora di avviare una qualsivoglia lotta industriale, l'autogestione operaia, i soviet e il plusvalore degli sporchi borghesi produttori.
Ccà gli imprenditori s'stann accrenn, qua plusvalore?
Giovà, di Stiglitz che ne pensi?
Titolo: Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: noel - 05 Maggio, 2013, 20:30:23 pm
Quando parlo di capitalismo massonico non intendo riferirsi alla massoneria , ma in senso lato, a gruppi occulti che tutelano interessi sovranazionali e che guidano l'economia mondiale e purtroppo decidono tutto, avendo in mano le banche....

.
Su questo diciamo la stessa cosa... :sisi:
E' sulle soluzione che differiamo.
Titolo: Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: noel - 05 Maggio, 2013, 20:31:45 pm
Ma senza scomodare Marx, già ritornare a Keynes sarebbe grasso che cola, e potrebbe essere la naturale base di partenza per una piattaforma contro l'austerità (e non contro il rigore) e il neoliberismo.
Vediamo che ne pensa Diego di tutto ciò... :look: :look:
Titolo: Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: nickwire - 05 Maggio, 2013, 20:35:06 pm
Giovà, di Stiglitz che ne pensi?

Il Veltroni dell'economia mondiale. Chiagn e fott.

Critica il Washigton Consensus, ma ha gestito la Banca Mondiale per ben 3 anni, critica la finanziarizzazione dell'economia, ma ha assistito inerme all'esplosione della stessa mentre lavorava nell'amministrazione Clinton.

O è paracul, o dorm c a zizza mmocc.


L'unico economista di quella mazzamma che stimo è Krugman.
Titolo: Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: danielbertoni - 05 Maggio, 2013, 23:52:21 pm
tranquilli: il catoplebismo ci salverà. :cazzimm:

Ma non solo. Ci penserà anche Ferrero che ha appena licenziato senza motivo e senza preavviso 42 dipendenti di Rifondazione Comunista. Queste sì che sono politiche per il lavoro. Nel frattempo Bertinotti presenzierà al matrimonio della Marini. Ma arò cazz staje stu Comunismo?  :look:

ecco bertinotti....quell'uomo è stato l'ultimo che mi ha preso per il culo. Lo votai all'epoca del governo prodi, quando divenne presidente della camera. Sembrava il "migliore", si è rivelato un ipocrita....tra lui e d'alema mi sono crollati anni e anni di "ideologia". Quella scossa mi ha fatto aprire gli occhi definitivamente, parlamm parlamm, ma poi ai leader del partito gli piace la bella vita come negli altri partiti , tale e quale

Sui comunisti stranieri avevo già aperto gli occhi da anni.

Il problema vero è che se nella vita "comunista" non ci credono neanche i leaders come possiamo pensare che ci possa credere la base ? Forse è giusto pensare, lo dimostra anche la cina, che il comunismo è morto. Ma non è morta la sinistra "moderata", che abbandona le ideologie ottocentesche per una difesa moderna delle classi più deboli, ma riconoscendo mercato proprietà privata e capitale
Titolo: Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: Vino a Tavola - 06 Maggio, 2013, 10:07:19 am
Vediamo che ne pensa Diego di tutto ciò... :look: :look:
Solo soddisfazione per aver anticipato quello che sta diventando un dibattito sempre più diffuso e necessario :mangia:
Titolo: Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: SalvyTheCrow - 06 Maggio, 2013, 10:42:32 am
ma in Italia il comunismo è morto da tempo e i comunisti non esistono più se non in testa a silvio. D'altronde, ad oggi l'Italia ha bisogno di Sinistra ma non di comunismo. Il problema è che anche di sinistra ne è rimasta ben poca.
Titolo: Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: Ciùcciuettola - 08 Maggio, 2013, 07:37:02 am
Mi dicono che sabato si farà una grande cosa per quanto riguarda il progetto di Vendola. L'evento, probabilmente, sarà disponibile su Rai News.
Titolo: Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: Rage - 10 Maggio, 2013, 09:34:23 am
Ah cmq volevo dire che i grullini hanno salvato l'Italia, è questo il topic adatto?  :look: :look: :look:
Titolo: Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
Inserito da: calvin - 10 Maggio, 2013, 10:16:14 am
Resto convinto che il problema dei partiti di sinistra in italia non sia di composizione o di programma, ma proprio di struttura.

Bisogna ripartire da Labriola o, se si preferisce essere più moderni dalle intuizioni del da me odiatissimo Beppe Grillo......nel senso che bisogna innanzitutto lavorare per creare una struttura radicata nei territori, nelle lotte di base, nei pochi luoghi di lavoro rimasti, nelle scuole, nelle università, nei movimenti di resistenza....una struttura che venga a prendere un ruolo fondamentale dove ci sono sane e bellissime esplosioni di odio e di rabbia; poi ne conseguirà naturalemnte la nascita di un partito serio e non di una accozzaglia di dirigenti politici che si unisce e disunisce come un blob informe ed inutile.




I partiti di sinistra sono sempre nati, in ogni fase storica, dalle esigenze delle basi e non per intercettare queste esigenze....così nasce il PSI delle origini, così nasce l'allora PCdI e poi PCI, ma così nascono anche il PDUP o (in parte e in maniera parassitica dai nostri movimenti) RifCom e i suoi epigoni.
Se i partiti volgiono esistere solo su inutili programmi, peraltro evidentemente di minoranza, e non sulla lotta delle genti allora continueranno ad essere inutili e marginali e, francamente, non me ne dispiace manco un poco.




Solo la lotta paga.