CIGARINI, DENIS E MARINO: "E' LA NOSTRA PARTITA"
Vedi Napoli e poi muori. O forse no. L'ambigua capitale della pizza e del pizzo, del mandolino e dell'immondizia, di Maradona e Pulcinella, fagocita quasi sempre allenatori, calciatori e dirigenti sotto il peso di un'insostenibile pressione. Gente che ha la possibilità poi di riaffermarsi nella tranquilla, sana e laboriosa provincia. E allora, vedi Napoli e poi risorgi. E' il caso di tre pilastri della nuova, spettacolosa Atalanta targata Colantuono. Luca Cigarini e German Denis in campo, e Pierpaolo Marino dietro le quinte: un tris d'assi che sabato vivrà indubbiamente una serata particolare, da ex di lusso.
"Sicuramente non sarà una partita come le altre - esordisce Cigarini, al termine dell'allenamento odierno dove ha anche realizzato uno splendido gol su calcio di punizione - oltre ad essere importante per la classifica, infatti, per alcuni di noi è la partita dell'orgoglio, quella in cui dimostrare quanto fossero sbagliate certe decisioni che proprio non ci sono andate giù". Cigarini, venti presenze e due reti nell'unica stagione alle falde del Vesuvio, non lesina certo critiche all'atteggiamento tenuto dalla società di De Laurentiis: "dopo aver investito su di me, grazie a mister Donadoni che è un mio estimatore da sempre, sono stato messo in disparte da Mazzarri che preferisce mediani di fatica e sacrificio alla gente di qualità. Ma nel calcio ci vogliono anche i piedi buoni... Poi han cercato di sbolognarmi come un pacco postale in giro per l'Europa. Per noi è stata una settimana decisamente particolare, ho parlato anche con German e con il direttore (si riferisce a Marino, ndr), ci teniamo tutti a vincere per toglierci dei sassolini dalla scarpa e stringere la mano poi al Presidente (sorride provocatoriamente, ndr)".
C'è da giurarci, insomma, che sabato sera sarà battaglia vera. Il Napoli ha conquistato, in settimana, l'attenzione mediatica superando, con un bel pò di fortuna, il sopravvalutato City di Mancini. L'Atalanta, che si presenta al match con quattro punti in più nella classifica del campo e uno stato psicofisico indubbiamente migliore, non ha risultati alternativi alla vittoria. Per scavalcare in classifica gli azzurri, continuare a inseguire il sogno europeo e, perchè no, per regalare una soddisfazione indimenticabile agli unici tre rifiuti della città partenopea che a Bergamo sono stati contenti di accogliere. Chissà se, per una sera, "U' surdato annammurato" resterà in gola ai sempre numerosi tifosi napoletani che affolleranno le tribune dell' "Atleti Azzurri d'Italia" (L'eco di Bergamo redazione sportiva 24112011)