Autore Topic: Il nuovo governo  (Letto 25819 volte)  Share 

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Offline Vino a Tavola

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Re:Il nuovo governo
« Risposta #80 il: 18 Novembre, 2011, 14:31:19 pm »
sul discorso generale quoto gabbie, sulla durata del governo pendo più verso enzo anche se alla fine chissà :lookair:

Sul nano... certo non vuole morire, certo si vuole rafforzare e riorganizzare, ma secondo me finirà lacerato: ha firmato il suo testamento nel momento in cui ha dato l'avvallo a monti, la lega è già sulle barricate, lui è preso in mezzo  e quando vorrà forzare la mano per far cadere il governo, ci saranno molti altri 'traditori' pdellini  e finirà isolato.

Offline peppeoasis

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Re:Il nuovo governo
« Risposta #81 il: 18 Novembre, 2011, 14:39:25 pm »
sul discorso generale quoto gabbie, sulla durata del governo pendo più verso enzo anche se alla fine chissà :lookair:

Sul nano... certo non vuole morire, certo si vuole rafforzare e riorganizzare, ma secondo me finirà lacerato: ha firmato il suo testamento nel momento in cui ha dato l'avvallo a monti, la lega è già sulle barricate, lui è preso in mezzo  e quando vorrà forzare la mano per far cadere il governo, ci saranno molti altri 'traditori' pdellini  e finirà isolato.

Spero che andrà a finire come dici tu.
Ma ti ricordo che in 20 anni le alleanze con la lega, b. le ha fatte, distrutte e poi rifatte.
La lega è un partito di pagnottisti di prima linea!!
"Chiudete e vi sarà aperto"

Offline aqualung

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Re:Il nuovo governo
« Risposta #82 il: 18 Novembre, 2011, 14:53:16 pm »
sul discorso generale quoto gabbie, sulla durata del governo pendo più verso enzo anche se alla fine chissà :lookair:

Sul nano... certo non vuole morire, certo si vuole rafforzare e riorganizzare, ma secondo me finirà lacerato: ha firmato il suo testamento nel momento in cui ha dato l'avvallo a monti, la lega è già sulle barricate, lui è preso in mezzo  e quando vorrà forzare la mano per far cadere il governo, ci saranno molti altri 'traditori' pdellini  e finirà isolato.
Intanto l'ometto plurinquisito continua (in mezzo a questo sparpetuo) imperterrito a blaterare di ''urgente necessita' di riforma della magistratura e delle intercettazioni''. :maronn:

Offline Vino a Tavola

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Re:Il nuovo governo
« Risposta #83 il: 18 Novembre, 2011, 14:59:24 pm »
Intanto l'ometto plurinquisito continua (in mezzo a questo sparpetuo) imperterrito a blaterare di ''urgente necessita' di riforma della magistratura e delle intercettazioni''. :maronn:
sta con un piede in due scarpe, alza la voce per riguadagnare consensi e intanto appoggia il governo, dilaniato dai fascisti da una parte ed ex democristiani e socialisti dall'altra, la lega ormai è all'opposizione e ogni giorno che passa aumentano le probabilità che questa gli dia il 2 di picche quando il nano vorrà ritornare da loro.

Il vero problema col nano è che continua a controllare 6 TV e diversi giornali

Offline kurz

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R: Il nuovo governo
« Risposta #84 il: 18 Novembre, 2011, 15:03:09 pm »
Prima temevamo i fascisti al governo mo teniamo i padroni dei fascisti.
gesucrì

SpamMattia

Re:R: Il nuovo governo
« Risposta #85 il: 18 Novembre, 2011, 15:04:35 pm »
Prima temevamo i fascisti al governo mo teniamo i padroni dei fascisti.
eh...

Online calvin

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Re:R: Il nuovo governo
« Risposta #86 il: 18 Novembre, 2011, 15:08:43 pm »
Prima temevamo i fascisti al governo mo teniamo i padroni dei fascisti.

 :doh: :doh:
In questo siamo una nazione avanti a tutte le altre: gli imprenditori hanno problemi, mettiamo un imprenditore a capo del governo; le banche hanno problemi, mettiamo le banche a capo del governo........geniale!





 :suicidio:
fare sesso con le proprie opinioni rende più ciechi che farsi le seghe!

Offline cavallopazzo

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Re:Il nuovo governo
« Risposta #87 il: 18 Novembre, 2011, 15:13:30 pm »
sicuramente ad acque calme ossia a situazione economica più stabile, ci sarà qualche politicotto che rimettere la testa fuori dal sacco.

Offline Vino a Tavola

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Re:Il nuovo governo
« Risposta #88 il: 18 Novembre, 2011, 16:17:18 pm »
Massoni, generali e vaticano al comando dell'Italia: speriamo che facciano un buon lavoro (anche perchè non abbiamo altra scelta). Intanto...........
[...]Il governo Monti è, in assoluto, il governo più politico e meno tecnico che la Repubblica Italiana abbia mai avuto nella propria storia.
E’ un governo composto, essenzialmente, da massoni, militari e vaticano insieme, di comune accordo, le tre vere strutture politiche portanti della nostra nazione, quelle con le quali il togliattismo ha giocato per quarant’anni, pencolando sempre un po’ da uno e un po’ dall’altro, nel tentativo di convincerli a identificare nel nocciolo duro del vecchio PCI la miglior sintesi possibile per rappresentare l’intera nazione, miseramente conclusasi come ben sappiamo.
Più politico di così, si muore.
La prima “vera” notizia, quindi, sta nell’autentica pacificazione di queste tre anime, da sempre in Italia contrapposte, responsabili di enormi lacerazioni nel tessuto sociale della nazione che hanno prodotto non pochi sconquassi.
La seconda “vera” notizia, consiste nel fatto che, dinanzi a una situazione di emergenza assoluta e reale (le cose davvero si sono messe e si stanno mettendo molto peggio ma molto peggio di quanto non abbiano voluto spiegare alla nazione) la massoneria e il vaticano e la parte più responsabile delle forze armate (insieme e di comune accordo) hanno stabilito che non corrispondeva più ai loro interessi –e quindi a quelli della nazione- di essere rappresentati dai loro impiegati, i quali, tanto per essere più realisti del re, avevano talmente esagerato nella totale acquiescenza servile da aver creato una situazione internazionale insostenibile. Poiché la massoneria e il vaticano, per quanto fortemente oppositivi, hanno, in Italia, un’attitudine simile, ovverossia lavorano –pur essendo entrambe legali, riconosciute e riconoscibili a chiunque- per vie tangenziali e sotterranee, si sono trovate prese in contropiede perché non hanno saputo leggere la realtà storica post-moderna comprendendo come muoversi in un teatro basato sui paradossi e sulla surrealtà. Entrambe pensavano di trovarsi ancora in epoca moderna.
Sia la massoneria che il vaticano se ne sono ben accorti circa due anni fa –ed è stata per entrambe le associazioni una vera tragedia- quando hanno capito che i loro impiegati erano fuori controllo, non rispondevano più agli ordini, erano arrivati al punto di non alzare neppure la cornetta del telefono, com’era invece sempre avvenuto nei decenni precedenti, perché i funzionari che avevano piazzato si erano talmente immedesimati nella parte da arrivare al punto di convincersi che a) l’ufficio era il loro; b) che loro non erano dei semplici esecutori bensì gli ideatori dell’ufficio creativo; c) che seguivano una logica incomprensibile per i loro autentici padroni, perché invece di essere basata sull’applicazione di regole, tattiche e strategie o di tradizione massonica o di tradizione vaticana o di tradizione militare, (in tutti e tre i casi basato sulla diligenza, l’applicazione, il rispetto della gerarchia, l’efficienza, l’affidabilità, l’assoluto rispetto per norme interne condivise, la disciplina, la forma) avevano scelto di recitare un altro copione, molto più vicino a una commedia scritta da Groucho Marx o da Woody Allen –quando andava bene- o una piece di Samuel Beckett quando andava male, con gli italiani convinti che Godot stesse sempre lì lì per arrivare.
Le hanno provate tutte, ma davvero proprio tutte. Non ha funzionato nulla.
Devono aver perso un sacco di tempo (che abbiamo pagato tutti noi) perché si sono insospettiti pensando che fossero gli altri (o addirittura Altri) che dietro le quinte stavano scombiccherando i piani. Finchè un giorno, con sollievo (e con raccapriccio) hanno capito che era accaduta una cosa davvero inaudita, un vero e proprio scandalo, per l’appunto surreale: i fratelli Marx avevano preso il potere.
Tanto per fare un unico esempio esemplificativo: quando qualcuno, in ufficio, rispondeva –per caso- al telefono, e dall’altra parte si sentiva dire “qui abbiamo un piccolo problema molto serio di liquidità” si sentiva rispondere “provvederemo immediatamente in serata”.
Ma la notte, si vedevano recapitare delle casse di Dom Perignon d’annata. Invece di.
Poveri massoni, poveri cardinali, poveri generali.
Devono aver passato dei momenti davvero non invidiabili.
Se penso soltanto alle facce, nei circoli massoni italiani che contano nel vedere girare in ufficio gente come la Dolcevitola o Scilipoti o il nostro ex o Nicola Saya auto-definiti “Grandi Iniziati”, posso immaginare il loro sconcerto. O un generale dall’impeccabile aplomb di servizio, vedersi costretto a Kabul a prendere ordini da un La Russa, frettoloso quanto ciclotimico, perchè di lì a poco partiva l’aereo per ritornare in patria a vedere l’ultima dell’inter in champions league. O un messo del papa, plenipotenziario inviato speciale urgente, alle prese con un  immediato –quanto inatteso- problema in una delle filiali planetarie dello Ior sotto attacco, che invece di trovarsi davanti a un solerte e inappuntabile commercialista di servizio, si sentiva dire (magari da un palestrato in canottiera con il naso sgocciolante) “mi dispiace ma quel vostro conto corrente non è più disponibile, l’abbiamo trasferito da un’altra parte, per alcuni investimenti immobiliari nei caraibi, ci sono rimasti soltanto 245 euro, tanto per non farlo chiudere”.
Li capisco. Deve essere stato davvero irritante. Per non dire avvilente.
Peggio per loro che avevano scelto gli impiegati sbagliati.
O meglio: peggio per noi che ne abbiamo fatto le spese.
Hanno dato loro diversi ultimatum, ma alla scadenza non si presentavano neppure all’appuntamento.
Alla fine, hanno preso atto della situazione.
E hanno cominciato a muoversi. A modo loro, si intende. Cioè, nell’ombra.
Mica tanto poi (altrimenti non l’avremmo mai saputo nessuno di noi).
All’interno della massoneria, dell’esercito e del vaticano, si è aperta una lotta furibonda tra opposte fazioni. E i massoni, generali e cardinali che volevano evitare il definitivo ordine di sfratto dell’ufficio (al rogito appartenente alla “azienda Italia” in realtà concessione di multiproprietà con la comunità europea, i 27 paesi dell’euro e il comando generale della Nato) sono stati costretti a uscire allo scoperto.
Rendiamo merito alla “Rivista Militare”, la prima ad averci ammonito sui problemi davvero molto ma molto seri all’interno dell’esercito e delle forze dell’ordine, perché i soldati in Afghanistan e la polizia e i finanzieri non ricevevano adeguato supporto “promesso e garantito” mentre capitava che la quarta cugina di un ramo secondario di un generale in pensione in Sardegna se ne andasse un giovedì insieme a tre amiche a New York a fare le spese da Barney’s sulla fifth avenue su un aereo militare spendendo 45.876 euro su carta di credito del ministero per ritornare poi a Roma il sabato mattina, in tempo per andare –con le nuove mise, davvero impegnative- alla grande festa per il compleanno del tenero Pucci, l’ultimo dei nipotini. Spesa per la festa 27.000 euro, pagate sempre dal ministero della difesa. (by the way, il generale è da ieri indagato per truffa nei confronti dello stato). Il conto glie lo presenterà la nostra lady di ferro alla giustizia, new entry.
Rendiamo merito al coraggioso e passionale intellettuale Gioele Magaldi, il quale, per la prima volta nella recente storia dell’Italia repubblicana, si è assunto la responsabilità gravosa nell’agosto del 2010, attraverso le sue continue esternazioni sul sito di GOD, di cercare di salvare la massoneria italiana dall’inevitabile catastrofe, violando la loro regola interna che impone per tradizione segretezza, discrezione e cautela, sbugiardando pubblicamente il nostro ineffabile ex sultano prendendolo a schiaffoni in faccia e chiarendo a chi voleva aprire occhi e orecchie che c’era (e ancora esisteva) una parte sana e democratica e lungimirante dei circoli massoni italiani che intendevano sfrattare i fratelli Marx prima che ci arrivasse l’intelligence service britannico: ciò che loro paventavano, che ci spiegavano stava per accadere, che ci stimolavano a denunciare.
Rendiamo merito al giornalista Sciortino, direttore di “Famiglia Cristiana”  che si è assunta la responsabilità –mai accaduta prima- di andare di petto contro il capo del governo italiano denunciandone le diverse manifestazioni, usi e abusi di un’idea davvero tutta sua dell’etica, della morale cristiana e del concetto d’amore.
I cattolici più sensibili non hanno più potuto far finta di niente.
Alla fine, visto che non si otteneva nessun risultato, i massoni, i generali e i cardinali, hanno stabilito che era necessario licenziare gli impiegati e mettersi al lavoro allo scoperto. Sono andati da Napolitano e gli hanno spiegato come funzionava la baracca. Lui ha fatto la sua parte, ha ammonito, spinto, minacciato. Intanto, in ufficio, squillava il telefono e non rispondeva mai nessuno.
Erano in giro con la Santanchè a fare shopping da Prada.
E così, hanno deciso ciò che hanno deciso.
L’idea fantasiosa dei cosiddetti “poteri forti” è sempre stata un’idiozia. Queste tre sono le vere forze che da sempre hanno rappresentato la spina dorsale della nazione trovando una loro dignitosa e ben accorta rappresentanza in parlamento (quando l’Italia va bene) e protestando (anche in maniera subdola e invereconda e pericolosa) quando andava male. Non è mai esistito in Italia nessun governo che non abbia interpretato gli interessi soprattutto dell’esercito, del vaticano, della massoneria.
Non era mai accaduto che, gettando via le maschere, il Vaticano, la Massoneria e l’Esercito, dichiarassero al paese –e al mondo- “ok ragazzi, abbiamo capito come stanno le cose, prima di staccare la spina e mandarci a remengo, consentiteci a noi, che conosciamo i nostri polli, di vedere se sia ancora possibile rimettere a posto l’ufficio”. Il problema, infatti, è che l’ufficio non ha più la linea telefonica (non hanno mai pagato le bollette) non c’è luce elettrica, quando si apre un archivio per prendere un documento le pagine essenziali sono imbrattate di marmellata e non si legge nulla, la tazza del cesso è sempre otturata, in cucina bisogna usare il camping gas per farsi un caffè. Non è certo una passeggiata renderlo operante e operativo. Non è facile. I fratelli Marx erano dei veri biricchini.
Buona fortuna Mr. Monti.
Se non altro sappiamo chi sono coloro che stanno al governo.
Personalmente mi dà un’idea di libertà interiore molto ampia. Non dà spazio a dietrologie infantili; mette in soffitta i giornalisti faziosi da quattro soldi, quelli  che un giorno sì e un giorno no per vendere copie o testate televisive ci spiegavano chi c’è dietro questo ministro o quello e perché, ventilando chissà quali fantomatici complotti, usando sempre l’espressione “poteri forti”, una dizione infantile quanto anonima.
L’esercito, la massoneria e il vaticano: questo è il governo. E’ ufficiale.
Non hanno scuse.
O salvano la baracca oppure vuol dire che, davvero, sono arrivati troppo tardi e non era più salvabile (e la giustificazione “c’è la crisi internazionale” per loro non vale. L’azione vigorosa è ciò che loro possono permettersi, ed è su questo credito che è stata data loro la delega: per la serie “quando il gioco si fa duro, allora i duri scendono in campo”. Vediamo un po’ che cosa combinano i nostri duri).
Ditemi un po’ voi: in questo scenario, che cosa c’entra Goldman Sachs?
Voi veramente pensate che sia stata Goldman Sachs a imporre Daniela Santanchè? A ordinare ai massoni di cuccarsi Lavitola? A far gestire l’istruzione alla Gelmini? Ad affidare la cura del patrimonio artistico nazionale a Bondi? A convincere la Rai a regalare milioni di euro a Sgarbi e Ferrara? Ecc.,ecc.
Magari fossero stati loro. Mica sono i fratelli Marx.
Se è per questo sono molto peggio.
Quantomeno, qualcosa di diverso da ciò che la gente crede.
Fine della premessa.
Veniamo ai fatti del giorno. Quelli di cui non si parla nei telegiornali e sulla stampa, intendo dire.
Da oggi, infatti, svaniti i fratelli Marx, riprende lena un’idea antica del giornalismo e dell’opinionismo e dell’interpretazione. Questo mi rincuora. Finirà per scremare un mercato eccessivamente intasato da dilettanti, screanzati, mitomani, abituati ad avere a che fare con battute da avanspettacolo, poco inclini alla faticosissima vita da segugio, all’analisi ponderata di notizie vere.
La prima notizia, davvero clamorosa, è la seguente:
“Il vero rappresentante di Goldman Sachs in Europa, l’uomo piazzato da loro nel pulsante cuore del fondo monetario internazionale, un rappresentante dell’opus dei, l’uomo che ha gestito il salvataggio planetario dello IOR facendolo pagare al fondo monetario internazionale, l’uomo che aveva l’incarico di “gestire ufficialmente” i paesi cattolici dell’euro impedendo l’allargamento del debito: cioè Italia, Spagna, Portogallo e Irlanda (la Francia esclusa) si è dimesso per motivi di salute. All’improvviso”.
Ecco la sua scheda: era uno delle persone più importanti al mondo dentro il FMI.
Si chiama Antonio Borges. Era il capo europeo del fondo monetario internazionale.
Uno dei tre membri della cosiddetta troika (insieme alla BCE e al Consiglio d’Europa). Era il responsabile “ufficiale” del controllo della situazione economica del debito italiano.
Di nazionalità portoghese è stato vice-presidente di Goldman Sachs a Londra.
Prima ancora era stato il Presidente della “Hedge Funds Standards Board” (per dirla in soldoni, quello che comandava l’allegra truppa dei mutui subprime che ha provocato la recessione del 2008, e grazie a quella bella pensata l’avevano promosso).
Non solo. Era anche membro del consiglio esecutivo e di amministrazione dell’università Bocconi di Milano (vi dice qualcosa?). Laureato in economia presso l’esclusiva università pontificia di Lisbona, era stato vice-governatore della Banca di Portogallo facendola fallire,
Era stato primo consulente esecutivo di United States Electric Power Institute, United States Treasury department, membro nel consiglio d’amministyrazione di Citibank, dell’azienda privata Petroleos de Portugal e di Jeronimos Martins Company e della grande multinazionale delle assicurazioni CNP.
Mario Monti ha fatto (così ci dicono fonti ben informate) due telefonate: una a Christian Lagarde “lo voglio fuori dalle palle, non voglio più Goldman Sachs in Europa” e l’altra alla Merkel “sei d’accordo che non ci faccia gioco?”. La risposta è arrivata un po’ tardi. Monti era stato categorico e l’aveva spiegato sia a Gianni Letta che a Napolitano. “O lui o me e la conferma la voglio dalla Merkel”. Ha aspettato 45 minuti nello studio di Napolitano prima di sciogliere la riserva perché la telefonata non arrivava e la Merkel ha impiegato molto a convincere il suo connazionale, papa Ratzinger, che Borges doveva essere eliminato.
Sembra accertato che abbia guidato la speculazione al ribasso sui titoli italiani.

Fuori uno.

In cambio è aumentata la quota del vaticano dentro al nostro governo.
La mia opinione è la seguente: meglio così.

Ecco la seconda notizia, che ritengo molto importante, per non dire decisiva.
Su questa, non ho opinioni in proposito, mi mancano informazioni adeguate. Ho sensazioni, intuizioni, istinto. Che valgono quanto valgono le vostre. Io dò l’informazione, che ciascuno faccia funzionare il proprio cervello. Se qualcuno sa, bene, dicci dicci….
“La signora Christiane Lagarde, consapevole del grave momento che il mondo finanziario sta attraversando, ha deciso di affidare l’importante incarico, con speciale e specifica attenzione alla gestione della crisi debitoria della Repubblica Italiana a Reza Moghadom che subentra al posto di Borges che ringrazia per l’eccellente lavoro svolto”.
Per dirla in breve: l’Italia sta sotto controllo dell’Iran, questa è la notizia.
Intendiamoci, quantomeno per ciò che riguarda il Fondo Monetario Internazionale.

Chi è Reza, dato che lui è “ufficialmente” il nostro controllore?

Di lui (e qui iniziano subito i dolori) si sa davvero poco, troppo poco.
Basterebbe pensare che tutte le informazioni che il generoso, nonché attendibile, Bloomberg ci dava su questo personaggio, dieci giorni fa sono state cancellate, insieme a tutti i siti che lo menzionavano. Non si trova nulla se non robbetta.
Si sa che è un economista, funzionario del FMI e che ha lavorato su nomina di Strauss Kahn (lo ha nominato a forza nel 2004) insieme ad Antoinette Sayeh, ministro delle finanze della Liberia, in Africa. Certo, c’è da dire che quando lui arriva (insieme alla Sayeh) dopo un po’ scoppia una guerra che finisce per fare gli interessi economici della Francia, guarda caso a danno dell’Italia e sempre in relazione al petrolio e alle commesse che producono lavoro: la coppia ha gestito per conto del FMI la situazione in Benin, Niger e Togo. Risultato del loro lavoro: le tre economie sono crollate e il controllo del petrolio in quelle tre nazioni è passato sotto controllo della Francia e della Cina con la benedizione iraniana. A noi: zero euri, zero dollari, zero lavori.
Sembra che Mario Monti fosse già informato di questa bella pensata di Christiane Lagarde (dopotutto è francese) e così ha avuto l’idea di mettere il comandante generale della Nato in Europa (cioè una persona che –in caso di estrema necessità- può dare ordini alla Lagarde) come nostro Ministro della Difesa. Abbiamo perso la Lybia, Finmeccanica è decotta, Impregilo va male. Insomma: anche un idiota capirebbe che a conti fatti, i gloriosi servizi segreti francesi non hanno avuto grossi problemi nel vedersela con i fratelli Marx: abbiamo perso svariate decine di miliardi, commesse in giro per il mondo, lavoro e occupazione. Inoltre, bisogna aggiungere che questo Reza è stato il Presidente di un’azienda privata la “Iran Chemical Industry Investment Company” con sede aTeheran. E’ l’uomo che ha provveduto a far affluire in Iran ingenti investimenti economici nel campo chimico e nucleare. E’ stato promosso e voluto fortemente anche dai britannici che l’hanno lanciato “ufficialmente” sulla piazza il 14 febbraio del 2011. In quella data, OXONIA, ovverossia the Oxford Institute for Economic Policy (finanziato dalla Royal Bank of Scotland, socio di Goldman Sachs) ha organizzato e promosso un convegno destinato a pochi privilegiati economisti al Neffield College. La relazione che introduceva e lanciava ai vertici il nostro Reza, però, all’ultimo momento è stato deciso di non farla fare al rettore dell’università di Oxford (l’uomo della borsa di Londra) bensì a un italiano: Domenico Lombardi. Chi sia, questo signore, io non lo so.
Questo Reza “da oggi alle ore 16” risponde presentando quotidiani rapporti al FMI e alla BCE sullo stato finanziario dell’Italia. E’ il nostro controllore.
Volete sapere che cosa c’è dietro? Non ne ho la più pallida idea.
Mi domando (e qui, per oggi, chiudo) rimbalzando la domanda a tutti voi che leggete: “come mai l’Italia è finita sotto controllo di un iraniano che all’interno del fondo monetario internazionale si è occupato negli ultimi 7 anni esclusivamente dell’Africa, facendo gli interessi esclusivi della Francia e che dei meandri dell’Europa sa poco o niente?”.


Intanto, i massoni che da 1 anno e mezzo hanno fatto outing, parlano di un monti "tormentato" sulle scelte da prendere e giurano di aspettarlo al varco:
http://www.grandeoriente-democratico.com/Grande_Oriente_Democratico_sulla_scia_dell_utile_Memento_about_Goldman_Sachs_Lodges_Fellows_Masters_and_Grand_Masters.html

Mi rivolgo a Enzo... premesso che condivido le tue paure, ti invito a considerare anche queste fonti, perchè la situazione è assai meno semplicistica di come la poni e quelli che definisci "padroni" costituiscono un gruppo assai meno monolitico di ciò che si può superficialmente pensare

Offline Vino a Tavola

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Re:Il nuovo governo
« Risposta #89 il: 18 Novembre, 2011, 16:27:23 pm »

Offline nickwire

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Re:Il nuovo governo
« Risposta #90 il: 18 Novembre, 2011, 18:21:47 pm »
Uagliù ma ancor a parlà rò viecch nzallanut e rattus? Marò...

Offline mk89

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Offline Moebius

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Re:Il nuovo governo
« Risposta #92 il: 18 Novembre, 2011, 19:44:41 pm »
ragazzi, cercate di non esagerare con le bestemmie

Offline mk89

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Re:Il nuovo governo
« Risposta #93 il: 18 Novembre, 2011, 19:48:35 pm »


direi che ci sono ormai tutti i presupposti per una salutare terza guerra mondiale
 :sbav:


Non so Giggì,... non sono molto in disaccordo con quella scelta. Il mondo va avanti e pensare di affrontare l'evoluzione delle nazioni da soli è proprio inutile. La germania da più di mille anni trascina l'europa ...
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Offline Moebius

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Re:Il nuovo governo
« Risposta #94 il: 18 Novembre, 2011, 19:52:29 pm »
Non so Giggì,... non sono molto in disaccordo con quella scelta. Il mondo va avanti e pensare di affrontare l'evoluzione delle nazioni da soli è proprio inutile. La germania da più di mille anni trascina l'europa ...
dai retta a me marctiè,sti discorsi non vanno bene
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Offline mk89

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Re:Il nuovo governo
« Risposta #95 il: 18 Novembre, 2011, 19:59:15 pm »
dai retta a me marctiè,sti discorsi non vanno bene

Non so, non la vedo tanto tragica. La vedo proprio come una cosa obbligatoria (visto che i nostri paesi si sono dimostrati poco seri nei confronti dell'europa) e in più come la naturale evoluzione dell'impero europeo.  :boh:
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Offline rafel

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Re:Il nuovo governo
« Risposta #96 il: 18 Novembre, 2011, 20:02:43 pm »
Se deve essere guerra .. guerra sia.

tengo unos cuantos elementos/as que quiero para mi  :look:

 "No sabe de lo que habla". Maradona: "¿Neymar mejor que Messi? Pelé se equivocó de pastilla.  "Pelé dijo que él era Beethoven. ¡Qué aburrido!. Debe haberse equivocado de nuevo de pastilla. Jamás en una cancha se habrá escuchado a Beethoven. Si él es Beethoven, yo soy el Ron Wood, el Keith Richards y el Bono del fútbol. Todos juntos, porque yo era la pasión del fútbol".  "ALLA NOSTRA ELIMINAZIONE HAI ESULTATO, MENTRE TU DALL'INTERO MONDO DEL CAL

drugobianconero91

Re:Il nuovo governo
« Risposta #97 il: 18 Novembre, 2011, 20:38:53 pm »
drugo cospirazionista, fascista, juventino e sieropositivo, la morte non ti chiamerà mai troppo presto.
non sono ne fascista (sono identitario , per la destra sociale e per l europa dei popoli) , ne cospirazionista e ne sieropositivo.
A breve scoppierà la terza guerra mondiale , scommettiamo che la prossima nazione ad essere invasa sarà l Iran? la scusante ? il nucleare :asd:

drugobianconero91

Re:Il nuovo governo
« Risposta #98 il: 18 Novembre, 2011, 20:43:17 pm »
E io che pensavo volesse dire qualcosa d'intelligente :doh:

e non hai ancora visto il video : Pippo franco il rettiliano :asd:
pippo franco il rettiliano


scherzi a parte , oramai l italia è in mano ai banchieri ( e non  solo un modo di dire)
BILDERBERG ti dice qualcosa???

Offline luisTHEbig

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Re:Il nuovo governo
« Risposta #99 il: 19 Novembre, 2011, 00:37:14 am »
non sono ne fascista (sono identitario , per la destra sociale e per l europa dei popoli) , ne cospirazionista e ne sieropositivo.
A breve scoppierà la terza guerra mondiale , scommettiamo che la prossima nazione ad essere invasa sarà l Iran? la scusante ? il nucleare :asd:
che peccato...
C H I   N O N   C I   C R E D E   R E S T I   A   C A S A ! ! !