Due agenti della Narcotici di New York scoprono una collaborazione fra la malavita locale e alcuni trafficanti marsigliesi.Sporco come nessun altro poliziesco fino ad allora: l'ambientazione nei putridi sobborghi newyorkesi, la resa senza filtri della tossicodipendenza "nera", Gene Hackman splendido antieroe (lussurioso, feticista, fallibile). La prima parte è una lenta ricognizione, poi scatta un lungo inseguimento in più parti che termina solo con i titoli di coda. Almeno due scontri, il pedinamento di Keitel a Ray in metro e la corsa dietro al treno del sicario, sono da antologia. Nella frenesia si perde qualche informazione di sceneggiatura ma sono mancanze ben compensate dalla capacità di Friedkin nel caratterizzare i personaggi e la città stessa oltre che dall'inappuntabile apparato formale: colonna sonora contrappuntistica, zoomate siderali, raccordi di montaggio sul movimento. Tutto tanto elegante quanto funzionale.
Voto: ****