NAPOLI - UDINESE, LA SFIDA DEGLI EX
Chissà se Gokhan Inler, tanto entusiasta (con tanto di "pulcinellesca" presentazione in grande stile) a luglio di imbarcarsi in direzione Fuorigrotta, sia ora pentito della scelta fatta. Certo è che ora il suo Napoli (nel quale peraltro sta avendo un rendimento mediocre) guarda dal basso in alto la piccola, concreta, miracolosa Udinese, prima in classifica con quattro lunghezze di vantaggio sulla tanto decantata formazione partenopea. La solita infornata di giovanotti con poca fama e molta fame (e talento) non ha fatto rimpiangere gli Inler, i Sanchez, i Zapata. E mentre i media napoletani già rimbalzano notizie relative alla prossima partenza di Benatia, in Friuli ci si gode il primo posto con la consapevolezza di essere formazione ben più in forma di quella partenopea. Con concrete possibilità, quindi, di strappare i tre punti al San Paolo, in una sfida che, da Davide contro Golia, ha assunto i connotati della gara tra la capolista imbattuta (l'Udinese) e la provinciale sopravvalutata (il Napoli). Tra i meno contenti nel tornare nella città in cui ha vissuto per due anni, sicuramente c'è Maurizio Domizzi; le calunnie di gente che conosce poco cultura ed educazione lo hanno costretto alla felice emigrazione verso nord. Lui, di certo, nulla rimpiange.
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