Hamsik è cambiato. Non è più il guaglioncello della cresta, l'eterna promessa che sì, vabbè, forse questo è l'anno buono.
È diventato l'anima di questa squadra, il suo simbolo, è un ciuccio faticatore che a testa bassa crea arte, dipinge calcio, poeteggia palla al piede. È un leader, prima che un grandissimo giocatore, ha la mentalità per guidare e guida, e come guida.
I danni delle passate stagioni sembrano completamente scomparsi. Lo spettro che era si è infine incarnato, ed è diventato un dio di giocatore.