Napoli- Non si placa la polemica in merito ai fatti testimoniati dal collega Claudio Pappaianni sull’Espresso. Il patto di Camorra suggellato davanti a migliaia di persone in festa ha fatto il giro dei media fino ad approdare sui tavoli istituzionali. Il sindaco di Napoli, tra i primi a stigmatizzare quanto accaduto, dalle pagine del suo blog, è ritornato sulla vicenda durante il consiglio comunale di questo pomeriggio. Il sindaco ha ribadito l’impegno a difendere le tradizioni popolari impedendo che la camorra le utilizzi per acquisire consensi dalla cittadinanza. De Magistris ha anche ribadito l’impegno dell’antipolitica a contrastare i privilegi pregressi, perché “si può fare politica con passione e con le mani pulite”. Sono stati tanti i cittadini barresi a distaccarsi dalle strumentalizzazioni mediatiche di questi giorni che li hanno dipinti come persone che avallano comportamento criminali. Tra preti che benedicono alleanze e persone che festeggiano una tradizione popolare c’è molta differenza e va ribadito con fermezza.
Ci si sarebbe aspettato una risposta diversa dal parroco barrese che al Tg1 si è limitato a chiosare la questione con “sono tutti figli di Dio”, eppure verrebbe da ricordare al prete che alcune delle pecore del suo gregge si sono macchiate dei più atroci crimini e sono il principale ostacolo all’emancipazione della periferie orientale napoletana, un posto che sembra sempre più dimenticato da Dio.

jamm, chiammat' Angelo...