Io comunque sono una strenua sostenitrice della teoria che l'arbitro nel giuoco del calcio sia un elemento fondamentale e determinante, nel bene e nel male. Le partite di calcio non si vincono ai punti, non vince sempre il migliore o chi gioca meglio, per cui gli episodi sono decisivi. Ieri la partita è stata pesantemente condizionata dal direttore di gara e non conta niente alla fine come sia finita e chi ha giocato meglio, rimane una partita bugiarda. L'importante però è che si ragioni sempre così e non si decida caso per caso il peso degli errori. Se la settimana scorsa ci avessero concesso almeno uno dei 2 rigori sacrosanti contro la Fiorentina magari l'avremmo vinta, anche giocando una chiavica, se l'anno scorso con il Milan non avessimo subito un rigore ridicolo magari l'avremmo tenuta sull'1 a 1 quella partita, pure facendoci prendere a pallonate. Quando l'arbitro fa errori che incidono sul punteggio la partita è sempre falsata, anche se alla fine il punteggio si arrotonda, anche se alla fine vince comunque il migliore, quindi o questi arbitri cominciamo ad aiutarli, o prima che la nostra squadra scenda in campo ci facciamo la croce e speriamo che ci vada tutto bene e ce la prendiamo come viene, nel bene e nel male. Sta cosa di Braschi è uno scuorno.