Mi si chiede un giudizio su "IL GENERALE DEI BRIGANTI" in onda su RaiUno il 12 e 13 febbraio. Premesso che non si critica un film senza prima vederlo, leggo però la trama sul sito della Rai che non preannuncia sereno. Si leggono vocaboli come "dispotismo Borbonico" e "giogo Borbonico". Si legge che Crocco "parteciperà dalla parte sbagliata a quella specie di guerra civile che dopo l’unità, ancora per anni, insanguinerà tutto il meridione d’Italia".
Nel 1999 “Li chiamarono briganti" di Squitieri fece una brevissima apparizione nelle sale cinematografiche nonostante nonostante un cast di prim'ordine (Enrico Lo Verso, Claudia Cardinale, Giorgio Albertazzi, Franco Nero e Remo Girone) e risulta essere irriperibile in dvd o vhs. Quel film fotografava i briganti come partigiani dell’epoca mentre le truppe piemontesi come invasori, e per questo mandato repentinamente a "censura". Perchè mai ora, in tempi di festeggiamenti, si dovrebbe raccontare il brigantaggio per quello che è stato e non secondo la retorica risorgimentale?
Attendiamo dunque la visione dello sceneggiato per esprimere un giudizio.
fa che non gli sia piaciuto, ti prego fa che non gli sia piaciuto
