Da un racconto di Vincenzo Cerami. Una ventina di persone si spogliano nella stessa cabina – la n. 19 – di una spiaggia libera di Ostia in una calda domenica d'agostoPuò un film essere ambientato interamente (fatta eccezione per la scena del sogno di pochi minuti, dove appare anche Catherine Deneuve, girata all'aperto, tra l'altro una delle cose meno riuscite del film) in un luogo chiuso di pochi metri (per l'appunto il casotto), non annoiare, ma anzi divertire ed appassionarsi alle vicende della variegata fauna che ne fa parte ? Assolutamente si, ci è riuscito il più pasoliniano dei registi, Sergio Citti in collaborazione con Vincenzo Cerami sceneggiatore del film. Una pellicola che presenta parti comiche "elementari e basse" (Gigi Proietti che urta la capoccia in maniera ridicola su un pattino, Michele Placido con una palla da fuori, Tognazzi che calpesta la merda di un cane...) ad altre che ricordano molto il cinema dei bassifondi romani del primo Pasolini. La parte con Paolo Stoppa e famiglia, con tanto di Jodie Foster reduce da Taxi Driver come nipote, è quella indubbiamente più riuscita, mentre interessa poco quella di Croccolo e fidanzatina che non riescono mai a consumare.
A mio avviso senza ombra di dubbio può ritenersi un classico della cinematografia italiana, un film sicuramente anomalo a cominciare dall'eterogeno cast.
