Ispirata alle vicende di Leonarda Cianciulli, la saponificatrice di Correggio, è la storia di Lea (Shelley Winters), donna del Sud trapiantata in Emilia, morbosamente attaccata all'unico figlio vivo dopo 14 aborti, che pensa di esorcizzare la morte sacrificando le tre amiche, sole al mondo, senza figli. Le uccide e le mette a bollire nella soda caustica.Mauro Bolognini regista noto nel panorama cinematografico italiano prevalentemente per commedie dall'impianto molto classico e per drammoni ispirati da opere letterarie, riesce a creare un film decisamente originale e lontano dai suoi lavori precedenti : ispirandosi ad un rinomato fatto di cronaca avvenuto poco prima dello scoppio della seconda guerra mondiale, quello della saponificatrice di Correggio (la sua vicenda è passata poco tempo fa anche su un documentario di History Channel canale della piattaforma di Sky, ed in precedenza anche Carlo Lucarelli ha dedicato delle puntate su di lei...), primo esempio di serial killer femminile ante-litteram, crea un film a metà strada tra la favola nera, la commedia grottesca (le tre amiche assassinate sono tutte interpretate da attori maschili, Max Von Sydow, Alberto Lionello e Renato Pozzetto) ed il thriller sanguinolento di atmosfera agreste, molto voga in quel periodo soprattutto grazie alle opere di Pupi Avati. Al di là di quella lentezza di troppo, il film è riuscito e disponde indubbiamente di un fascino tutto particolare, complice la fotografia scura e tetra e le musiche fischiettanti di Enzo Jannacci. Potente l'interpretazione di Shelley Winters (doppiata in napoletano), cast sicuramente curioso (a cominciare dal fatto che compaiono entrambe le Pine fantozziane, Milena Vukotic nei panni di Tina la serva ritardata di Lea che l'aiuta nella creazione dei saponi e dei biscottini derivanti dai cadaveri, e Liù Bosisio in quella di una vicina di casa troppo ficcanaso), che mescola attori di serie A (la Winters, Von Sydow, Rita Tushingam) ad altri più noti nei B movie italiani (Antonio Marsina il figlio, una bellissima Laura Antonelli che non puoi far altro che fare pensieri peccaminosi, nonostante non si mostra mai nuda a differenza della Vukotic

).Discorso finale contro gli orrori della guerra della Winters che riecheggia la stessa situazione finale di Monsieur Verdoux di Chaplin.
Consigliato sia agli intelletualoidi del forum con la puzza sotto il naso, sia agli amanti di un certo weirdismo come il mitico South.