
Scusa Martins, non sono un ‘purista’…anzi.
Ma il free-jazz è una cosa seria.
Negli anni sessanta estremizzando il concetto del ‘modale’, lasciò via libera ad uno dei cardini del jazz, l’improvvisazione, portando innovazioni di grande valore artistico e stilistico…Parlo di compositori come Coltrane, Coleman, Dolphy, Tyner, Sun Ra, Taylor, Ayler…
Questi giapponesi sono inascoltabili, oltre che inguardabili

…E non fanno altro che allungare la lunga lista degli usurpatori che senza un'adeguata preparazione tecnico-musicale pretendono di sviluppare quelle intuizioni…
Il risultato è tragico.
A stento sopporto alcune cose di Zorn o del grande Evan Parker.
‘Sti giapponesi...
Al computer a fare EBM,

please!