The Niro lo conosco sommariamente, l'ho già catalogato come una delle epigoni fecciose di Jeff Buckley. Niente di nuovo, insomma.
Il disco d'esordio de Il Disordine delle Cose l'ho ascoltato poco tempo fa, anche questo mi ha entusiasmato poco, nonostante collaborazioni con diversi artisti che approvo (Benvegnù, i Perturbazione). A proposito, se ti piace il pop intimistico ascolta i Perturbazione, sono uno dei migliori gruppi del genere del panorama italiano, secondo me. E non ascoltare Dente e Vasco Brondi, li ho schifati.

I Linea77.

Sempre restando in Italia, consiglio gli Ianva. Si rifanno alla tradizione cantautorale italiana, con un sound particolare, del tutto distinto dal panorama indie italiano.
Disobbedisco, il loro miglior lavoro è un gioiello di ricercatezza contenutistica e formale che ricorda anche un po' la cadenza marziale di alcuni lavori dei Disciplinatha.
Poi sto pariando nu poco con Tony Esposito.
