Il problema è che proprio l'aver lasciato alle imprese la possibilità di profittare senza alcun limite, e senza alcuna preoccupazione esterna sulle conseguenze di quei profitti, ha condotto la società moderna dov'è adesso.
De Laurentiis può mettere anche i prezzi a duecento euro a partita, è un suo diritto, ma è chiaro che a quel punto si sta rivolgendo a una classe sociale differente e sta togliendo la possibilità a determinati gruppi di persone di vedere il Napoli. E chi fa parte di quel gruppo di persone ne ha ben donde di potersi lamentare o esprimere indignazione.
Ora, se considerate lo sport come momento di aggregazione e coesione sociale, se considerate il pallone come quello popolare d'eccellenza che unisce le persone oltre il reddito, se concordate che il Barcellona al San Paolo è un evento storico, non possono che farvi schifo queste manovre sulle curve, settori che dovrebbero rispondere a necessità ed esigenze differenti dalle tribune.
Manovre che, ribadisco, ricalcano l'idea originaria di quel farabutto dello stadio con le poltrone di pelle e ventimila persone, elogio dell'elitarismo e della volontà di rimodulare le possibilità di accesso all'unica squadra della città, a tutti i livelli.
La chiudo qui perché da ora in poi mi ripeterei