Autore Topic: Le marocchinate.  (Letto 7680 volte)  Share 

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Starfred

Le marocchinate.
« il: 05 Settembre, 2011, 01:49:45 am »
Un articolo molto interessante su una delle pagine dimenticate della "liberazione": gli stupri delle donne italiane nel Lazio.

Il 26 novembre del 2004, a Cassino, si è tenuto un convegno sulle vicende dell’ultimo conflitto bellico. La manifestazione si è svolta nella totale indifferenza della città e degli organi di informazione che, evidentemente, hanno preferito dirottare la loro attenzione su problematiche di ben altro spessore. Eppure si è trattato di un momento assai importante, oserei dire ‘storico’. Tra i relatori, infatti, vi era anche Ahmid Benhraalate, Presidente della ‘Union National des Anciens Combatents Marocains’ il quale ha finalmente riconosciuto le responsabilità dei soldati marocchini per le gravi violenze perpetrate sulle popolazioni del Lazio meridionale nel maggio del 1944. Responsabilità che il governo francese (le truppe di colore erano inquadrate nell’esercito transalpino) continua imperterrito a disconoscere. Un atto di coraggio, sia pure tardivo, che ha conosciuto il suo momento più solenne quando il prof. Benhraalate ha chiesto scusa al popolo italiano. Tutto iniziò quando il comando alleato decise di affidare al generale Juin il compito di aggirare la linea Gustav per costringere i tedeschi a sgomberare il campo. L’ufficiale francese aveva ai suoi ordini 12.000 ‘goumiers’ marocchini e algerini specializzati nella guerra di montagna. Juin prima di accettare l’incarico chiese per i suoi uomini tre giorni di ‘carta bianca’. Il comando anglo-americano gliene accordò due, anzi, per l’esattezza, 50 ore. Il generale riunì gli ufficiali e stabilì il piano d’attacco. Promise ai suoi uomini che se fossero riusciti a superare lo sbarramento tedesco avrebbero avuto più di due giorni di totale libertà, avrebbero potuto fare di tutto su quella terra oltre la linea del fronte. Quella terra dove c’era cibo in abbondanza, vino, case da razziare ma, anche e soprattutto, donne. Donne belle, dalla carnagione candida, disponibili, un boccone troppo appetitoso per non profondere in battaglia tutte le energie necessarie. L’attacco cominciò il 12 maggio e fu subito coronato da successo. I tedeschi per non rimanere accerchiati si ritirarono verso Roma lasciando campo libero alle truppe di colore. I rudi soldati africani, con tanto di turbante, mantello e scimitarra, poterono sfogare i loro istinti più brutali. Il Lazio meridionale si trasformò in terra di conquista. Un’orda selvaggia sciamò inditurbata per le campagne e per i centri abitati alla frenetica ricerca di donne e di cibo. Quei soldati avevano stravinto la battaglia e ora volevano ciò che era stato loro promesso. E dovevano fare anche in fretta. Alla fine il bilancio fu gravissimo. Una stima verosimile parla di 2.000 donne stuprate e 600 uomini sodomizzati. Esperia, Monticelli, Ausonia, Lenola, Pico, Pastena, Castro dei Volsci, Vallecorsa e Amaseno furono i centri più colpiti. Poche donne riuscirono a farla franca. Molte furono stuprate anche dieci volte nel corso della stessa giornata. Alcune di esse persero la vita, altre finirono per impazzire. I soldati di colore non risparmiarono né anziane né bambine. Gli uomini che tentarono di difendere l’onore delle proprie mogli, figlie o sorelle, furono uccisi sul posto oppure sottoposti a patimenti inenarrabili. Don Alberto Terilli, parroco di E-speria, aveva tentato di nascondere alcune donne nella sagrestia. Tutto, però, risultò vano. I marocchini stanarono quelle poverette e le violentarono.
Quindi portarono il sacerdote nella piazza e lì lo sodomizzarono a ripetizione. Qualche tempo dopo, consumato dal dolore e dalla vergogna, passò a miglior vita. Tante le vicende collegate a questa pagina così triste e oltraggiosa. Come quella di due sorelle che vennero violentate da più di 200 uomini: l’una morì, l’altra diventò pazza e fu rinchiusa in un manicomio. “Arrivarono quelle bestie con i fucili spianati, immobilizzarono gli uomini sparando dei colpi per terrorizzarli, poi, mentre alcuni li tenevano fermi con le baionette alla gola, gli altri a forza di botte, pugni e schiaffi, calci e spintoni, davano inizio alla violenza. Poveri chi ci capitava… Purtrop-po anche qui una nota del tutto particolare: chi fu veramente violentata lo ha taciuto per pudore; invece molte di quelle che non lo furono, fecero domanda di pensione”: così ricorda Antonio Colicci di Pontecorvo che all’epoca aveva soltanto 12 anni. Un dramma nel dramma dunque: la vergogna di tante donne che, subita la bestiale violenza, per pudore, hanno preferito tenerla celata.
Quasi che il fatto fosse imputabile ad un loro comportamento colposo. Si racconta che a Pico furono presi tre giovani, un maschio e due femmine: la madre morì poco dopo di crepacuore. I figli, invece, sopravvissero nascondendo per sempre ciò che avevano patito. Subito dopo la guerra, in quei posti, quando una donna ingrassava e poi dimagriva in breve lasso di tempo, si diceva: “Quella l’hanno presa i marocchini”. Non mancarono storie di eroismo ormai perse nell’oblio. A Esperia si trovava sfollata una famiglia di Pontecorvo. Con essa vi era una prostituta non più giovanissima ma ancora piacente. Quando vide arrivare i soldati di colore, invece di scappare, si fece loro incontro, offrendo le sue grazie. Ciò consentì alle nipoti di farla franca. Tanti altri gli episodi che si potrebbero raccontare. La sostanza, però, non cambierebbe di molto. Le violenze marocchine nei paesi del Lazio meridionale restano una pagina orribile, drammatica, quanto poco conosciuta. Vero è che, al giorno d’oggi, molti dei testimoni di quello scempio non sono più in vita. Ma non è solo per questo. La materia sembra quasi scottare. Di essa non si parla molto volentieri. E la cosa è quanto mai strana e singolare. Non sarà, forse, per il fatto che tra i cosiddetti ‘liberatori’ vi erano anche i soldati marocchini?
« Ultima modifica: 05 Settembre, 2011, 13:06:05 pm da Starfred »

Offline mk89

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Re:Le marrocchinate.
« Risposta #1 il: 05 Settembre, 2011, 12:20:29 pm »
Riassunto plz.
Si abbufferà di psicofarmaci e anfetamine. Comunque visto lo stato mentale attuale, ha tutto per diventare amministratore di questo forum  :look:

Starfred

Re:Le marocchinate.
« Risposta #2 il: 05 Settembre, 2011, 12:54:20 pm »
Il 14 maggio 1944 i Goumiers, attraversando un terreno apparentemente insuperabile nei monti Aurunci, aggirarono le linee difensive tedesche nell'adiacente valle del Liri consentendo al XIII Corpo britannico di sfondare la linea Gustav e di avanzare fino alla successiva linea di difesa predisposta dalle truppe germaniche, la linea Adolf Hitler. In seguito a questa battaglia il generale Alphonse Juin avrebbe dato ai suoi soldati cinquanta ore di "libertà", durante le quali si verificarono i saccheggi dei paesi e le violenze sulla popolazione denominate appunto marocchinate.
Le cifre riguardanti il totale degli stupri e omicidi sono molto varie. Secondo i dati del Ministero degli Interni, poi trasmessi alla Commissione alleata di controllo ci furono circa 2.000-3.000 stupri di donne, molte delle quali furono contagiate da malattie veneree, circa 800 uomini sodomizzati, molti dei quali successivamente assassinati tramite impalatura, oltre a un centinaio di omicidi e la distruzione di 811 case poi incendiate.
« Ultima modifica: 05 Settembre, 2011, 13:20:44 pm da Starfred »

Offline mk89

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Re:Le marocchinate.
« Risposta #3 il: 05 Settembre, 2011, 13:39:14 pm »
Ma il film La Ciociara è abbastanza esplicito al riguardo.  :sisi:
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Offline napoletanocrociato

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« Ultima modifica: 05 Settembre, 2011, 14:45:56 pm da napoletanocrociato »

Offline Rage

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Re:Le marocchinate.
« Risposta #5 il: 05 Settembre, 2011, 15:05:29 pm »
Ma il film La Ciociara è abbastanza esplicito al riguardo.  :sisi:

quella scena è orrenda, mi è rivenuta alla mente (bastard  :look:)
Uà, a leggere a vuje pare quasi che uno deve avere una chiamata dal padreterno vestito da Piero Pelù "Vuaaaaaai a ingegnueeeeria!".   Nella diatriba tifo per Rage che [...] all'epoca della discussione della triennale, jette con il capello scuncecato, l'occhio nickuariano e la barbetta alla Castellitto. Foto che valevano molto più di mille parole su quello che ha passato e sta passanne.  
   :look:

Starfred

Re:Le marocchinate.
« Risposta #6 il: 05 Settembre, 2011, 15:18:29 pm »
http://it.wikipedia.org/wiki/Marocchinate

http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/pop/schedaVideo.aspx?id=522


e c'amma fa? Ne dobbiamo parlare, anche io prima ho citato da wikipedia :look:

comunque la Loren prese anche l'Oscar per la Ciociara.

Offline Dimonios

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Re:Le marocchinate.
« Risposta #7 il: 05 Settembre, 2011, 15:33:24 pm »
Io l'ho letto tutto  :sisi:
E da wikipedia si legge che hanno violentanto anche nel paese dove abito.
Ancor più orgoglioso di avere orgini campane/belghe, con tutto il rispetto eh :look:

Seriamente parlando, sta poco da commentare, e secondo me è la stessa cosa che sta succedendo ora in Libia tra ribelli e pro-Gheddafi, oltre le lotte della liberazione del quale si sente parlare, succede anche questo.
Ah,poi ultimamente ho visto le foto di un ciattone biondo ,che si definiva metallaro,di cui non ricordo il nome,ma anche lui non scherzava in quanto a bruttezza :look:

Starfred

Re:Le marocchinate.
« Risposta #8 il: 05 Settembre, 2011, 15:49:54 pm »
Io l'ho letto tutto  :sisi:
E da wikipedia si legge che hanno violentanto anche nel paese dove abito.
Ancor più orgoglioso di avere orgini campane/belghe, con tutto il rispetto eh :look:

Seriamente parlando, sta poco da commentare, e secondo me è la stessa cosa che sta succedendo ora in Libia tra ribelli e pro-Gheddafi, oltre le lotte della liberazione del quale si sente parlare, succede anche questo.

Purtroppo succede in ogni guerra che si rispetti, il diritto alla preda è una regola non scritta.
Anche noi in Etiopia non è che facemmo di meglio.

Offline mk89

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Re:Le marocchinate.
« Risposta #9 il: 05 Settembre, 2011, 17:46:51 pm »
quella scena è orrenda, mi è rivenuta alla mente (bastard  :look:)

La violenza in generale è orrenda... contro i più deboli poi...
Si abbufferà di psicofarmaci e anfetamine. Comunque visto lo stato mentale attuale, ha tutto per diventare amministratore di questo forum  :look:

Offline Orgrimm

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Re:Le marocchinate.
« Risposta #10 il: 06 Settembre, 2011, 10:11:19 am »
Io penso che in parecchi abituatisi a mangiare cioccolata si siano scordati il sapore della merda ( e se tifi napoli non te lo puoi permettere )
Signori miei prepariamoci perché si cambia menù :sisi:

Offline grohl

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Re:Le marocchinate.
« Risposta #11 il: 06 Settembre, 2011, 10:38:02 am »
agghiacciante

Offline Full-of-lutamma

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Re:Le marocchinate.
« Risposta #12 il: 06 Settembre, 2011, 11:49:01 am »
Pagina amara. A Napoli su queste cose ci abbiamo fatto pure una canzone, che a prima vista sembra allegra ma che profondamente nasconde tutta la sofferenza di un popolo martoriato da una guerra terribile. Chi di voi non ha un amico dai capelli rossi che più che napoletano sembra irlandese?? E ve lo ricordate James Senese, napoletano d.o.c ma il cui padre non si è mai saputo chi fosse???


 

Offline paris_san_gennar

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Re:Le marocchinate.
« Risposta #13 il: 07 Settembre, 2011, 11:52:07 am »
Pagina amara. A Napoli su queste cose ci abbiamo fatto pure una canzone, che a prima vista sembra allegra ma che profondamente nasconde tutta la sofferenza di un popolo martoriato da una guerra terribile. Chi di voi non ha un amico dai capelli rossi che più che napoletano sembra irlandese?? E ve lo ricordate James Senese, napoletano d.o.c ma il cui padre non si è mai saputo chi fosse???
Il padre di Senese si conosce chi é...si chiama James Smith(guardare su wikipedia prima no?).
Tra l'altro la canzone tammurriata nera alla quale ti riferisci, prende spunto dai figli della guerra dei soldati afroamericani e non dai francesi marocchini che se non sbaglio da Napoli non ci sono mai passati. Se non sbaglio e non ricordo male gli americani non violentavano le donne, ma resta il fatto che i figli della guerra siano un fenomeno conosciutissimo e molto diffuso dalle nostre parti.
Per quanto riguarda gli amici coi capelli rossi, basta andare a vedere che a Napoli ed in Campania uno dei cognomi più diffusi é Russo, cio' viene dal fatto che noi abbiamo avuto per parecchio tempo i Normanni e gli Svevi (Federico Barbarossa e Federico II erano tra questi), gente che veniva dal nord Europa e dei quali molti avevano questa caratteristica.
Non voglio sminuire il tema della discussione che ritengo molto importante e che com'é stato evidenziato é uno dei temi del film La Ciociara, ma prima di dire delle cose importanti dal punto di vista storico meglio documentarsi....:)
Comunque io che vivo in Francia ammiro i francesi per certe cose ma li schifo tantissimo per moltissime altre.
« Ultima modifica: 07 Settembre, 2011, 12:03:39 pm da paris_san_gennar »

Offline signor groucho

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Re:Le marocchinate.
« Risposta #14 il: 07 Settembre, 2011, 11:59:31 am »
Quoto Sabbatì. Personalmente credo che full-of-lutamma si potrebbe risparmiare il 99% dei propri interventi, ma per lo più li "accetto" in nome della diversità di pensiero. Ma qui davvero te la potevi risparmiare! Il diritto di preda non c'appizza una mazza con gli americani a Napoli!
Alfrè ti conviene abbandonare la conversazione :look:

Starfred

Re:Le marocchinate.
« Risposta #15 il: 07 Settembre, 2011, 16:40:16 pm »
:look:

andiamo, è per dire. Non sono un guerrafondaio...

Offline Full-of-lutamma

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Re:Le marocchinate.
« Risposta #16 il: 08 Settembre, 2011, 09:35:26 am »
Cosa ho detto di male, facitem capì nu poc  :sospetto:

Io di persone violentate da soldati americani durante la guerra ne ho in famiglia, non parliamo di santi gli yankees ma di ragazzi con l'uccello caldo dopo anni di battaglie. Stessa cosa i nazi. Io di ragazzini biondi, rossi ne ho conosciuti a decine, dalla periferia ai quartieri, tutti con storie di questo genere alle spalle nelle loro famiglie. La nostra città ha sofferto molto in quegli anni, e si anche gli americani violentavano o almeno facevano avance spinte. Questa è la storia della nostra città, prima di erigervi a prufessur e stu cazz cercate di avere rispetto per chi queste ferite se le porta ancora addosso. Non solo violenza, ma anche l'essere costretti a prostituirsi per un tozzo di pane o un piatto caldo, come è capitato a tante. Prostituirsi per mangiare è un'onta indelebile, vendere il tuo corpo per toglierti la puzza delle fame da dosso è un dolore che non va più via. Migliaia di ragazzine e ragazze che in quegli anni venivano mandate dai padri, ripeto dai padri, ad aprire le cosce di fronte ai plotoni, perché lo stomaco ragliava e si era giunti al limite. Ne parlate superficialmente perché la nostra città è una grande città e il nostro è un grande popolo che tende a trasformare le tragedie più inumane in motivi di riso o ad accettare tutto passivamente.


 

Offline paris_san_gennar

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Re:Le marocchinate.
« Risposta #17 il: 08 Settembre, 2011, 10:55:42 am »
Cosa ho detto di male, facitem capì nu poc  :sospetto:

Io di persone violentate da soldati americani durante la guerra ne ho in famiglia, non parliamo di santi gli yankees ma di ragazzi con l'uccello caldo dopo anni di battaglie. Stessa cosa i nazi. Io di ragazzini biondi, rossi ne ho conosciuti a decine, dalla periferia ai quartieri, tutti con storie di questo genere alle spalle nelle loro famiglie. La nostra città ha sofferto molto in quegli anni, e si anche gli americani violentavano o almeno facevano avance spinte. Questa è la storia della nostra città, prima di erigervi a prufessur e stu cazz cercate di avere rispetto per chi queste ferite se le porta ancora addosso. Non solo violenza, ma anche l'essere costretti a prostituirsi per un tozzo di pane o un piatto caldo, come è capitato a tante. Prostituirsi per mangiare è un'onta indelebile, vendere il tuo corpo per toglierti la puzza delle fame da dosso è un dolore che non va più via. Migliaia di ragazzine e ragazze che in quegli anni venivano mandate dai padri, ripeto dai padri, ad aprire le cosce di fronte ai plotoni, perché lo stomaco ragliava e si era giunti al limite. Ne parlate superficialmente perché la nostra città è una grande città e il nostro è un grande popolo che tende a trasformare le tragedie più inumane in motivi di riso o ad accettare tutto passivamente.
Non metto in dubbio cio' che dici in particolar modo quando parli delle esperienze personali, ma il punto é che il modo col quale hai espresso più in alto il tuo pensiero era alquanto generico e tendeva a generalizzare tutto come se tutti gli americani avessero violentato le donne napoletane, come se i figli rossi o biondi fossero causa della guerra e l'esempio di James Senese l'ho trovato alquanto fuorviante.
Ho provato a spiegarti che la maggior parte dei figli della guerra e la canzone tammurriata nera sono frutto del boom di nascite di figli di colore avvenuta a Napoli nel periodo postumo alla seconda guerra mondiale, senza che per forza ci siano state violenze.
Poi se guardi il Film o la commedia di De Filippo Napoli Milionaria, hai uno stralcio ed un'idea di quel periodo poiché la commedia fu scritta nel 1945. Ti ripeto i soldati americani non violentavano tutte le donne, anzi ti dico una cosa, mia nonna mi racconta che quando i soldati americani arrivarono (lei doveva avere circa 13/14 anni) in Campania, lei ed altri amici li facevano al bar e poi li facevano puliti puliti. Che poi ci siano state delle teste di cazzo sono d'accordo poiché ci sono ovunque, ma non bisogna per forza generalizzare.
Poi se vuoi arrampicarti ancora sugli specchi per giustificare le tue esternazioni sei libero di farlo.

Offline signor groucho

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Re:Le marocchinate.
« Risposta #18 il: 08 Settembre, 2011, 13:12:39 pm »
Comunque prostituirsi col soldato americano per fame è diverso da essere stuprata dal marocchino. Non pensavo mi sarebbe mai successo di dover difendere gli USA dalle parole di lutamma! :asd:
Comunque, riquoto Sabatino. Dalle tue parole si evince un voler mettere sullo stesso piano due fenomeni che, sebbene in singoli episodi possono essere paragonabili, nel complesso sono assolutamente diversi.
Alfrè ti conviene abbandonare la conversazione :look:

Offline kowalski

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Re:Le marocchinate.
« Risposta #19 il: 08 Settembre, 2011, 14:46:53 pm »
Non mi pare abbia molto senso mettere in rapporto degli stupri con dei rapporti consensuali, per quanto in questi ultimi possano entrare fattori di interesse.
E comunque gli stupri di guerra devono scandalizzare sempre, anche quando a commetterli sono i "nostri".



Polemico ergo sum