Autore Topic: 19 - Pandev Goran  (Letto 242001 volte)  Share 

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Offline Moebius

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Re:29 - Pandev Goran
« Risposta #2400 il: 12 Luglio, 2012, 21:05:41 pm »
intant l'amico ten nu pilastr prenotato
mi sembra giusto
ragazzi, cercate di non esagerare con le bestemmie

Offline nickwire

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Re:29 - Pandev Goran
« Risposta #2401 il: 13 Luglio, 2012, 03:25:07 am »
quotissimo,basta prendersela con negri ebrei e casertani mozzarellari

mi sembra giusto

Online vampyr8

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Re:29 - Pandev Goran
« Risposta #2402 il: 14 Luglio, 2012, 17:45:26 pm »
non fatela vedere a Gabbie


Offline FistingTopo

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Re:29 - Pandev Goran
« Risposta #2403 il: 14 Luglio, 2012, 17:52:15 pm »
C'era una volta un bravo ragazzo.... Adesso totalmente trasformato dagli imprechi razzisti e radical-chic di certi utenti  :asd: mi avete trasformato in un amante del politicamente scorretto  :asdlook:

Offline vechabla

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Re:29 - Pandev Goran
« Risposta #2404 il: 14 Luglio, 2012, 20:48:06 pm »
non fatela vedere a Gabbie



no è che Dumitru sa luat e pantaloncin :look:

Ma come? E dove?» gli si chiede increduli. Non la Luna, pallido sasso rivoltante di romanticherie per lagrimosi e pagliazzi sodomiti; ma Marte, per Dio! Marte che, da rossa, ha da si far nera.

Offline Giuseppe8N

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Re:29 - Pandev Goran
« Risposta #2405 il: 18 Luglio, 2012, 08:41:38 am »
Vita da top player. Se uno ha vinto con lo Special One, qualcosa di speciale avrà. E lui, Goran, lo Special Pandev, straordinario lo è per forza: ha vinto tutto e adesso all’apice della carriera vuole rivincere col Napoli, riprodurre alle latitudini di Fuorigrotta il Triplete del 2010 realizzato con l’Inter di Josè Mourinho: ci crede perché rivede in Walter Mazzarri il maestro di Setubal. «Io dico che lo scudetto si può vincere subito, le favorite sono sempre Juve, Milan e Inter, ma noi possiamo farcela e se il mister resta con noi nei prossimi anni possiamo conquistare Coppa Italia, scudetto e Champions League. Mazzarri è come Mourinho perché ha in mano il
gruppo, un grande gruppo: giochiamo a memoria e con noi la gente si diverte».

Detto da lei cheha ottenuto tanto e che sa come si vince, c’è da crederci: la vittoria della Coppa Italia ha certificato la dimensione
da big del Napoli?
«Questa è una realtà che ha mille risorse. Ho scelto Napoli per questo. La Coppa l’ho vinta per 4 anni di fila (dietro solo a Roberto Mancini giocatore, ndr) e ci ha dato una spinta importante. L’esperienza della vittoria crea la mentalità. E noi la mentalità vincente ce l’abbiamo».

Per lei nuova epoca da leader. Hadeciso di chiudere la carriera a Napoli (contratto fino al 2015 più opzione) e si è pure ridotto
l’ingaggio.
"Credo in questo progetto. Il Napoli mi dà una carica eccezionale. Il presidente De Laurentiis mi ha riscattato e ha speso molti soldi per me, sta facendo un grande lavoro dopo aver portato il Napoli dalla C alla Champions come nessuno è riuscito a fare sinora in Europa. Ecco perché per questa maglia darò tutto. Nel calcio forse non esistono più bandiere, ma di sicuro ho scelto di restare qui perché sento mia questa realtà. E qui voglio lasciare un segno indelebile".

Mazzarri le ha affidato le chiavi del Napoli: sarà trequartista e ispirerà tutto il gioco d’attacco, sente la responsabilità?
«È una bella investitura, ma io non ho paura di niente. La fiducia di Mazzarri è tutto».

Dev’essere stato difficile accettare la scorsa stagione il ruolo di quarto tenore e, ancor peggio, di sentirsi dire che all’inizio non era in forma.
«Beh, sì. Venivo dall’Inter, sapevo di dover traslocare e non era facile concentrarsi... Però ho rispettato i ruoli di Lavezzi, Cavani
e Hamsik e ho aspettato. Ho esordito con un erroraccio a Cesena, ho sofferto la panchina, stavo male fisicamente, poi la doppietta alla Juve ha cambiato tutto».

Ha vissuto anni di montagne russe. Emblematica la vicenda di mobbing alla Lazio, poi la risalita con l’Inter...
«Quello che ho vissuto con Lotito non lo auguro a nessuno,ma non voglio più dir nulla su di lui e su questa vicenda. La verità
è uscita troppo tardi, alla Lazio avevo dato tutto, non doveva finire così. Mi auguro che non accada più a nessuno quello che è successo a me. Per fortuna ho un bellissimo ricordo di Delio Rossi, che per me è stato un padre: lui non è quello che abbiamo visto nel furioso litigio con Ljajic, lì dev’essere successo qualcosa che noi non sappiamo. E poi Rocchi, con lui centravanti ci siamo divertiti. Poi è arrivata l’Inter di Mourinho, che mi ha apprezzato tanto».

Le manda ancora sms, Josè?
«Mi scrive e mi dà sempre qualche consiglio. Resta legato ai suoi giocatori anche se non li allena più. Per lui ho fatto anche il terzino in Champions nella finale col Bayern, prima a Londra col Chelsea, a Milano col Barça. Me lo dovesse chiedere lo rifarei anche per Mazzarri».

Che cosa significa per lei l’espressione «esperienza della vittoria»?
«È quello che ci diceva Mourinho: cioè, sei messo nelle condizioni di pensare che sei il numero 1. Lui è speciale per questo. Anche Eto’o diceva che le finali non si giocano, si vincono. Con questa mentalità dovremo affrontare la Supercoppa e la Juve in Cina».

Quanto le piacerebbe avere Eto’o con lei?
«Lui e Cavani sono fortissimi. Li vorrei insieme magari, chi non li vorrebbe, e ci metterei anche Rocchi, perché no. Di sicuro qui abbiamo anche giovani di gran talento come Insigne e Vargas che hanno un futuro radioso davanti».

I gol a cui è più affezionato sono quello di Monaco contro il Bayern del 2011 (3-2) e prima le due reti al Real Madrid con la maglia della Lazio. Ma per una volta vogliamo ricordare gli errori macroscopici?
Ride. «L’autoironia, innanzitutto. Con l’Inter ne ho fatti di pazzeschi, impressionanti. A Lecce, a Brescia, col Genoa in casa, ho cambiato tanti ruoli. E quando sono arrivato a Napoli, ho mandato alle stelle a porta vuota un pallone a Cesena... Mi taglierei il piede destro, ma il sinistro di Monaco contro il Bayern no...».

Indovinello: si ricorda chi la marcava nella partita del suo primo gol in Serie A con la maglia dell’Ancona nel 2003-‘04?
«Vuoi vedere che era proprio Gamberini? Poi però vinse il suo Bologna 3-2... Alessandro è un grande giocatore e con Behrami ci darà un contributo importante».

Lei è un idolo in Macedonia: cosa significa essere un eroe in patria?
«Una bellissima sensazione. Ricordo quando sono stato fuori 6 mesi alla Lazio, la Macedonia era il mio sfogo e segnavo doppiette a ripetizione».

E che cosa fa Pandev quando non gioca?
«Continuo a giocare con mia moglie Nadia e i miei figli Filippo e Ana ai giardinetti: il massimo. A Napoli, vedrete, ci divertiremo ancora tanto».

VAI GORAN SFUNN TUTT COS

Offline Marco78

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Re:29 - Pandev Goran
« Risposta #2406 il: 18 Luglio, 2012, 08:47:57 am »
U fridd nguoll...  :sad:

Offline bat86

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Re:29 - Pandev Goran
« Risposta #2407 il: 18 Luglio, 2012, 09:07:30 am »
Vita da top player. Se uno ha vinto con lo Special One, qualcosa di speciale avrà. E lui, Goran, lo Special Pandev, straordinario lo è per forza: ha vinto tutto e adesso all’apice della carriera vuole rivincere col Napoli, riprodurre alle latitudini di Fuorigrotta il Triplete del 2010 realizzato con l’Inter di Josè Mourinho: ci crede perché rivede in Walter Mazzarri il maestro di Setubal. «Io dico che lo scudetto si può vincere subito, le favorite sono sempre Juve, Milan e Inter, ma noi possiamo farcela e se il mister resta con noi nei prossimi anni possiamo conquistare Coppa Italia, scudetto e Champions League. Mazzarri è come Mourinho perché ha in mano il
gruppo, un grande gruppo: giochiamo a memoria e con noi la gente si diverte».

Detto da lei cheha ottenuto tanto e che sa come si vince, c’è da crederci: la vittoria della Coppa Italia ha certificato la dimensione
da big del Napoli?
«Questa è una realtà che ha mille risorse. Ho scelto Napoli per questo. La Coppa l’ho vinta per 4 anni di fila (dietro solo a Roberto Mancini giocatore, ndr) e ci ha dato una spinta importante. L’esperienza della vittoria crea la mentalità. E noi la mentalità vincente ce l’abbiamo».

Per lei nuova epoca da leader. Hadeciso di chiudere la carriera a Napoli (contratto fino al 2015 più opzione) e si è pure ridotto
l’ingaggio.
"Credo in questo progetto. Il Napoli mi dà una carica eccezionale. Il presidente De Laurentiis mi ha riscattato e ha speso molti soldi per me, sta facendo un grande lavoro dopo aver portato il Napoli dalla C alla Champions come nessuno è riuscito a fare sinora in Europa. Ecco perché per questa maglia darò tutto. Nel calcio forse non esistono più bandiere, ma di sicuro ho scelto di restare qui perché sento mia questa realtà. E qui voglio lasciare un segno indelebile".

Mazzarri le ha affidato le chiavi del Napoli: sarà trequartista e ispirerà tutto il gioco d’attacco, sente la responsabilità?
«È una bella investitura, ma io non ho paura di niente. La fiducia di Mazzarri è tutto».

Dev’essere stato difficile accettare la scorsa stagione il ruolo di quarto tenore e, ancor peggio, di sentirsi dire che all’inizio non era in forma.
«Beh, sì. Venivo dall’Inter, sapevo di dover traslocare e non era facile concentrarsi... Però ho rispettato i ruoli di Lavezzi, Cavani
e Hamsik e ho aspettato. Ho esordito con un erroraccio a Cesena, ho sofferto la panchina, stavo male fisicamente, poi la doppietta alla Juve ha cambiato tutto».

Ha vissuto anni di montagne russe. Emblematica la vicenda di mobbing alla Lazio, poi la risalita con l’Inter...
«Quello che ho vissuto con Lotito non lo auguro a nessuno,ma non voglio più dir nulla su di lui e su questa vicenda. La verità
è uscita troppo tardi, alla Lazio avevo dato tutto, non doveva finire così. Mi auguro che non accada più a nessuno quello che è successo a me. Per fortuna ho un bellissimo ricordo di Delio Rossi, che per me è stato un padre: lui non è quello che abbiamo visto nel furioso litigio con Ljajic, lì dev’essere successo qualcosa che noi non sappiamo. E poi Rocchi, con lui centravanti ci siamo divertiti. Poi è arrivata l’Inter di Mourinho, che mi ha apprezzato tanto».

Le manda ancora sms, Josè?
«Mi scrive e mi dà sempre qualche consiglio. Resta legato ai suoi giocatori anche se non li allena più. Per lui ho fatto anche il terzino in Champions nella finale col Bayern, prima a Londra col Chelsea, a Milano col Barça. Me lo dovesse chiedere lo rifarei anche per Mazzarri».

Che cosa significa per lei l’espressione «esperienza della vittoria»?
«È quello che ci diceva Mourinho: cioè, sei messo nelle condizioni di pensare che sei il numero 1. Lui è speciale per questo. Anche Eto’o diceva che le finali non si giocano, si vincono. Con questa mentalità dovremo affrontare la Supercoppa e la Juve in Cina».

Quanto le piacerebbe avere Eto’o con lei?
«Lui e Cavani sono fortissimi. Li vorrei insieme magari, chi non li vorrebbe, e ci metterei anche Rocchi, perché no. Di sicuro qui abbiamo anche giovani di gran talento come Insigne e Vargas che hanno un futuro radioso davanti».

I gol a cui è più affezionato sono quello di Monaco contro il Bayern del 2011 (3-2) e prima le due reti al Real Madrid con la maglia della Lazio. Ma per una volta vogliamo ricordare gli errori macroscopici?
Ride. «L’autoironia, innanzitutto. Con l’Inter ne ho fatti di pazzeschi, impressionanti. A Lecce, a Brescia, col Genoa in casa, ho cambiato tanti ruoli. E quando sono arrivato a Napoli, ho mandato alle stelle a porta vuota un pallone a Cesena... Mi taglierei il piede destro, ma il sinistro di Monaco contro il Bayern no...».

Indovinello: si ricorda chi la marcava nella partita del suo primo gol in Serie A con la maglia dell’Ancona nel 2003-‘04?
«Vuoi vedere che era proprio Gamberini? Poi però vinse il suo Bologna 3-2... Alessandro è un grande giocatore e con Behrami ci darà un contributo importante».

Lei è un idolo in Macedonia: cosa significa essere un eroe in patria?
«Una bellissima sensazione. Ricordo quando sono stato fuori 6 mesi alla Lazio, la Macedonia era il mio sfogo e segnavo doppiette a ripetizione».

E che cosa fa Pandev quando non gioca?
«Continuo a giocare con mia moglie Nadia e i miei figli Filippo e Ana ai giardinetti: il massimo. A Napoli, vedrete, ci divertiremo ancora tanto».

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:love:



Offline djcarmine

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Re:29 - Pandev Goran
« Risposta #2408 il: 18 Luglio, 2012, 09:24:39 am »
parole da leader  :sbav:
ed io mi sentii in quel momento come una prostituta sverginata dai suoi aguzzini

C. Pazzo 
Noi vinciamo in quanto esistiamo. Vinciamo quando siamo in 60.000 per Napoli-Cittadella e quando ci ricordiamo di Esteban Lopez o di Picchio Varricchio. Vinciamo odiando le strisciate e vivendo in funzione di questa maglia. Vinciamo andando con un paio di amici allo stadio e non guardando la partita in casa da soli in un salotto di Reggio Calabria. Vinciamo quando siamo migliaia ad ogni trasferta, vinciamo quando uno juventino nella nostra città viene additato come essere anormale e malato di scabbia

Offline Gabbie

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Re:29 - Pandev Goran
« Risposta #2409 il: 18 Luglio, 2012, 09:34:47 am »
:appunti:
Un fatto che mi ha costretto a chiamare Gabriella alle undici dell'altro ieri.
Chi è la persona per cui le hai chiesto di praticare un maleficio e perché.

Offline vechabla

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Re:29 - Pandev Goran
« Risposta #2410 il: 18 Luglio, 2012, 12:32:30 pm »
Lo amo :sad: :sad: :sad:

Ma come? E dove?» gli si chiede increduli. Non la Luna, pallido sasso rivoltante di romanticherie per lagrimosi e pagliazzi sodomiti; ma Marte, per Dio! Marte che, da rossa, ha da si far nera.

Offline Dorix

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Re:29 - Pandev Goran
« Risposta #2411 il: 18 Luglio, 2012, 12:39:19 pm »
Le manda ancora sms, Josè?
«Mi scrive e mi dà sempre qualche consiglio. Resta legato ai suoi giocatori anche se non li allena più. Per lui ho fatto anche il terzino in Champions nella finale col Bayern, prima a Londra col Chelsea, a Milano col Barça. Me lo dovesse chiedere lo rifarei anche per Mazzarri».

Abbiamo anche l'esterno sinistro  :delau:

Offline Dhu

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Re:29 - Pandev Goran
« Risposta #2412 il: 18 Luglio, 2012, 13:09:22 pm »
Abbiamo anche l'esterno sinistro  :delau:

 :asd: Più che altro:

Quanto le piacerebbe avere Eto’o con lei?
«Lui e Cavani sono fortissimi. Li vorrei insieme magari, chi non li vorrebbe, e ci metterei anche Rocchi, perché no.
:dela:

Offline Napulè

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29 - Pandev Goran
« Risposta #2413 il: 18 Luglio, 2012, 15:27:25 pm »
Parla popeto bello ultimamente.

Offline Gabbie

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Re:29 - Pandev Goran
« Risposta #2414 il: 20 Luglio, 2012, 23:41:26 pm »
 :sad:
Un fatto che mi ha costretto a chiamare Gabriella alle undici dell'altro ieri.
Chi è la persona per cui le hai chiesto di praticare un maleficio e perché.

Offline tecnicadibase

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Re:29 - Pandev Goran
« Risposta #2415 il: 21 Luglio, 2012, 10:36:35 am »
freddissimo sotto porta, un campione.

Offline bat86

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Re:29 - Pandev Goran
« Risposta #2416 il: 21 Luglio, 2012, 16:45:32 pm »

15.50 - Conclusa la conferenza stampa.

Potresti giocare anche come prima punta nel caso in cui dovesse mancare Cavani? "Ho giocato in quel ruolo già lo scorso anno diverse volte. A me piace di più giocare con uno/due attaccanti davanti, ma se me lo chiede il mister va bene. Non ci sono problemi".

Sei riconosciuto come uno dei leader. Ti piace questo ruolo? "Sicuramente la stima dei compagni fa piacere. L'importante, ribadisco, è fare bene e vincere".

Ti senti la bandiera di questo Napoli? "Secondo me le bandiere non esistono. Marek Hamsik ha rinnovato il contratto e qui è felice. Vargas è un grandissimo attaccante, gli manca solo il gol ma si sta preparando bene".

Cosa pensi della prestazione di ieri? "Non mi aspettavo che stavamo così bene. Sappiamo che il Bayern è una grande squadra, ma noi abbiamo fatto benissimo seguendo i dettami del mister. Dobbiamo difendere bene, poi sappiamo che sugli esterni siamo forti e possiamo fare male in contropiede".

La continuità può essere l'arma in più? "Sicuramente, ci conosciamo tanto. Arrivare alla finale e non vincere è come se non avessi fatto nulla. Contro la Juventus sarà dura. Abbiamo vinto in finale di Coppa Italia contro di loro. Ci aspetta una battaglia, ma non ci sono favorite".

Come vedi collocato il Napoli per la prossima stagione? "Sicuramente vogliamo vincere anche l'Europa League. La favorita è la Juventus, poi ci sono Inter e Milan. Io spero di fare meglio dello scorso anno. Non dobbiamo avere troppa pressione perché non siamo i favoriti".

Hai la sensazione che qui si può vincere? "Il Napoli lo sta dimostrando, ha preso anche due calciatori importanti come Gamberini e Behrami. Il progetto va avanti e spero di vincere".

Hai vinto tanto. Cosa insegui ancora? "Ho vinto tanto, ma con altre maglie. Vincere col Napoli è una cosa bellissima. La gente è stupenda e ci vuole bene. Non ho mai visto una tifoseria che ci tiene così tanto alla squadra. Voglio vincere tanto con questa maglia. Ora dobbiamo pensare solo a prepararci bene. Ho tre anni di contratto e voglio fare bene".

Senti la responsabilità del posto da titolare in questa stagione? "No, io ho solo fame di vincere e voglio farlo qui. Abbiamo vinto la Coppa Italia e sembrava che avessimo centrato la Champions..."

Come vedi Insigne? "E' fortissimo, l'ha dimostrato già a Pescara. Bisogna, però, lasciarlo tranquillo senza mettergli troppa pressione. Napoli è una piazza importante che chiede tanto. Insigne col lavoro di Mazzarri e il nostro aiuto può disputare un grande campionato".

Sei rimasto anche perché sei un titolarissimo? "No, anche all'Inter e alla Lazio non esistevano i titolarissimi. Mi fa piacere partire con questo ruolo, ma ci sono anche altri ragazzi e giocheremo tante partite. La scelta è stata dettata dal fatto che qui mi trovo bene. Dopo tre anni sto facendo un ritiro duro. Qui si corre tanto. Non siamo ancora pronti per i 90 minuti, ma per la Juve dobbiamo essere pronti".

Con questo nuovo ruolo può arrivare in doppia cifra? "Con questo modulo ci sono più spazi negli inserimenti. Spero di fare anche gol, ma l'importante è prima la squadra e vincere".

Come ti trovi nel nuovo modulo? "Ci ho già giocato alla Lazio con Delio Rossi, giocavo alle spalle di Rocchi. Il mister vuole determinati movimenti dai noi attaccanti. Lo stiamo preparando, ma non è detto che giocheremo sempre così. Per ora lo stiamo preparando bene".

Sei considerato l'erede di Lavezzi. Senti tuo questo ruolo? "No, siamo calciatori diversi. Lui ha fatto benissimo qui a Napoli e poi ha scelto di andare via. Sono felice per lui perché è andato in una piazza importante. Io sono qui per aiutare la squadra. Lavezzi ci manca, noi abbiamo cambiato anche modulo. Speriamo di fare bene".

Quanto è importante sentire la fiducia di Mazzarri? "E' molto importante, ho fatto la scelta della vita perché credo in questo progetto. Napoli ha un bel futuro e la tifoseria ci tiene tanto. Lo scorso anno mi sono trovato benissimo con questo gruppo, sono felice".

15.33 - Goran Pandev è entrato in teatro. A breve l'inizio.

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15.00 - Benvenuti alla diretta testuale della conferenza stampa di Goran Pandev



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Re:29 - Pandev Goran
« Risposta #2417 il: 25 Luglio, 2012, 13:52:35 pm »
Gli dovevo dedicare il mio 18000esimo post :sad: :bacino:
Un fatto che mi ha costretto a chiamare Gabriella alle undici dell'altro ieri.
Chi è la persona per cui le hai chiesto di praticare un maleficio e perché.

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Re:29 - Pandev Goran
« Risposta #2418 il: 27 Luglio, 2012, 11:04:31 am »
Gli dovevo dedicare il mio 18000esimo post :sad: :bacino:

però puoi fargli gli auguri, oggi è il suo compleanno (e anche quello di Hamsik)

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Re:29 - Pandev Goran
« Risposta #2419 il: 27 Luglio, 2012, 11:07:45 am »
allora gli dedicheremo il mio diecimilesimo :look: ma davvero fanno il compleanno assieme? i miei due preferiti :love:
Fra l'altro in ritiro ho notato che fanno sempre coppietta
la mia firma nuova