Io quoto Gabbie. È quello che vaco dicendo da un po-. Manca la personalit' per affrontare le sfide importanti. Anfield, San Siro, Camp Nou, giusto per dire i primi ricordi che mi vengono in mente. Non siamo una squadra perfetta, ci sta che si perda, ma il discorso è semplice, se anche noi valiamo meno dell'avversario, dobbiamo fare in modo che l'avversario dimostri la sua superiorità. Farci battere con sufficienza è snervante. Il Barcellona di ieri è apparso più grande per demeriti nostri. Gli uomini tra le nostre linee erano sempre liberi, non abbiamo reso difficile un passaggio, sembrava lo spot "ti piace vincere facile?". Messi è il più forte giocatore? Bene, che faccia sette dribbling allora prima di presentarsi davanti alla porta, noi invece eravamo le acque del Mar Rosso per Messi-Mosè. Prego, passi pure! E ovviamente quando si parla di una cosa cosi diffusa e generalizzata non si può incolpare il singolo giocatore (che pure di cacate dei singoli ce ne sono state tante), ma l'allenatore.
Aggiungo che Inler, per quei 5 minuti in cui il Napoli ha giocato, mi è piaciuto molto. È già il punto di riferimento nel campo, gli passano la palla e lui la smista con intelligenza, non disdegnando aperture improvvise per Maggio di millimetrica precisione. Poi è stato inghiottito anche lui...