Autore Topic: Domenica "Gigliatica"  (Letto 2432 volte)  Share 

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Offline djcarmine

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Re:Domenica "Gigliatica"
« Risposta #20 il: 04 Luglio, 2011, 16:05:11 pm »
Una festa dei gigli che non si svolge a Nola è una festa di merda, assolutamente. :asd: A Nola c'è la tradizione, il percorso storico, le tappe stupende della processione...i vicoli e le strade particolari dove si mette in risalto la bravura della paranza e del capo-paranza.  Una paranza forte balla con precisione, classe, entra ed esce dai vicoli con maestria, senza far "pendere" il giglio da un lato, sa creare atmosfera e regalare...EMOZIONI :love:

In poche parole ti ho descritto la magica trinchese...

"NOI SIAMO IL MASSIMO....SUPER SAN MASSIMOOOOOOOOOOOOO" :sbav:

grazie per la risposta, non hai chiarito nessuno dei miei dubbi  :look:
ed io mi sentii in quel momento come una prostituta sverginata dai suoi aguzzini

C. Pazzo 
Noi vinciamo in quanto esistiamo. Vinciamo quando siamo in 60.000 per Napoli-Cittadella e quando ci ricordiamo di Esteban Lopez o di Picchio Varricchio. Vinciamo odiando le strisciate e vivendo in funzione di questa maglia. Vinciamo andando con un paio di amici allo stadio e non guardando la partita in casa da soli in un salotto di Reggio Calabria. Vinciamo quando siamo migliaia ad ogni trasferta, vinciamo quando uno juventino nella nostra città viene additato come essere anormale e malato di scabbia

Offline Ragionier Cuckoldullo

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Re:Domenica "Gigliatica"
« Risposta #21 il: 04 Luglio, 2011, 16:10:36 pm »
grazie per la risposta, non hai chiarito nessuno dei miei dubbi  :look:

in pratica è una gara a chi si spara di più la posa :look:
Uà mentre stiamo in viaggio di nozze ce stann nientemeno 5 partite :maronn:
Potrebbe essere il cambio di marcia definitivo del nostro amato Napoli :sad: :look:

Offline Full-of-lutamma

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Re:Domenica "Gigliatica"
« Risposta #22 il: 04 Luglio, 2011, 16:24:14 pm »
Da questo avvenimento è scaturita la Festa dei Gigli. Cenni storici danno per certo che già in questo casale, terminologia d'epoca, verso il 1788 si celebravano le feste.

E' opinabile che tra le feste non fosse annoverata quella dei gigli, perchè non si rinvengono, a tale proposito, elementi concreti di certezza a sostegno dell'assunto.

D'altra parte sembrerebbe un assurdo l'esistenza della Festa in quella data, in quanto non vi sono dubbi sulle origini della Sagra scaturite dal miracolo del 1875. I Gigli, pertanto, non possono essere stati costruiti che dopo tale data. Essi si identificavano col giglio floreale, simbolo della purezza, tanto caro a Sant'Antonio, ben visibile nella Sua mano sinistra.

Si tramanda che già artigiani locali si adoperavano, con rudimentali sistemi, nella costruzione di piccole strutture in legno, volendo, appunto, raffigurare in esse i Gigli in questione. Era la stessa fede che li animava per cui nella piccola struttura si trasferiva tutto l'attaccamento e la devozione per il Santo di Padova.

Si passò poi alla Festa vera e propria, quella folcloristica, con la messa in opera degli obelischi svettanti al cielo, altri 25 metri, con rivestimenti plastici artisticamente concepiti, raffiguranti episodi per lo più a sfondo religioso.

Riteniamo che intorno al 1884 si ebbero i primi Gigli.

Una volta costruiti, essi venivano lasciati fermi ai propri posti. Si decise in seguito di rimuoverli con questo sistema: gente, fisicamente dotata, li trascinava per un breve tratto spingendo dalla base che su cui sorgeva la struttura. La base era costruita da quattro cantoni che recavano all'estremità una protezione in ferro. Il ferro, nell'attrito con il suolo, emetteva scintille con danno della struttura. Perciò, alla bisogna, volenterosi con getti d'acqua, contenuta in appositi secchi, provvedevano a raffreddare il ferro infuocato.

Con l'evoluzione dei tempi la festa assunse ben altro tono e caratteristica: divenne, per così dire, più adatta alle esigenze del folclore ad opera dei cosiddetti "CAPIPARANZA", personaggi esperti e carismatici, sicchè i Gigli vennero portati sulle spalle da persone ben provviste di forza fisica, in giro per il paese al suon della musica ed al canto di canzoni occasionali che introducevano la "BALLATA" al comando univoco di "ALZATA" e "PUSATA".

Fu escogitato un meccanismo, in voga tuttora, dell'uso di barre grandi e piccole, le prime lunghe 7 metri inamovibili, fissate alla struttura con una tecnica perfetta a metà della base, le altre, lunghe 2 metri mobili, si infilavano alla struttura lateralmente, laddove occorrevano, per assicurare all'obelisco forza ed equilibro durante la " Ballata ".

Tale sistema andò vieppiù perfezionandosi ad opera di Massimino Montanile, al quale è attribuita la realizzazione del primo Giglio dei Contadini, nel 1893, all'età di 18 anni, essendo nato nel 1875.

L'entusiasmo che la manifestazione va suscitando è sempre più sentito, sempre più condiviso.

Essa, in quanto ad arte e folclore, va aggiornandosi con i tempi moderni senza peraltro perdere la sua originalità che è e rimane prettamente religiosa.

La " Sagra " ha raggiunto una certa autonomia dal punto di vista del rivestimento degli obelischi con bozzetti di noti artisti locali: I Porritiello, I Ruggiero, I De Falco, attingendo ancora, per l'indispensabile, ai pur bravi artisti nolani.

Per l'organizzazione del " Comitati " citiamo i Sessa e Di Pietrantonio che vanno per la maggiore per la originalità e competenza nella preparazione della scenografia artistica.

La festa rinasce e si rinnova per dar vita ogni anno, con impegno pari al fervore con cui viene vissuta, ad una gara affascinante e cavalleresca tra le varie Società in lizza, dopo un'attesa febbrile e spasmodica.






i nolani si sono sempre rifiutati di fare uno studio serio sulla loro festa. Ritengono di essere i più antichi ma non hanno mai fornito una data. Forse perché in fin dei conti la festa dei gigli di Nola nasce come una imitazione della più antica festa di Brusciano ed ai nolani brucia.


 

Offline Crippler

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Re:Domenica "Gigliatica"
« Risposta #23 il: 04 Luglio, 2011, 17:00:16 pm »
Da questo avvenimento è scaturita la Festa dei Gigli. Cenni storici danno per certo che già in questo casale, terminologia d'epoca, verso il 1788 si celebravano le feste.

E' opinabile che tra le feste non fosse annoverata quella dei gigli, perchè non si rinvengono, a tale proposito, elementi concreti di certezza a sostegno dell'assunto.

D'altra parte sembrerebbe un assurdo l'esistenza della Festa in quella data, in quanto non vi sono dubbi sulle origini della Sagra scaturite dal miracolo del 1875. I Gigli, pertanto, non possono essere stati costruiti che dopo tale data. Essi si identificavano col giglio floreale, simbolo della purezza, tanto caro a Sant'Antonio, ben visibile nella Sua mano sinistra.

Si tramanda che già artigiani locali si adoperavano, con rudimentali sistemi, nella costruzione di piccole strutture in legno, volendo, appunto, raffigurare in esse i Gigli in questione. Era la stessa fede che li animava per cui nella piccola struttura si trasferiva tutto l'attaccamento e la devozione per il Santo di Padova.

Si passò poi alla Festa vera e propria, quella folcloristica, con la messa in opera degli obelischi svettanti al cielo, altri 25 metri, con rivestimenti plastici artisticamente concepiti, raffiguranti episodi per lo più a sfondo religioso.

Riteniamo che intorno al 1884 si ebbero i primi Gigli.

Una volta costruiti, essi venivano lasciati fermi ai propri posti. Si decise in seguito di rimuoverli con questo sistema: gente, fisicamente dotata, li trascinava per un breve tratto spingendo dalla base che su cui sorgeva la struttura. La base era costruita da quattro cantoni che recavano all'estremità una protezione in ferro. Il ferro, nell'attrito con il suolo, emetteva scintille con danno della struttura. Perciò, alla bisogna, volenterosi con getti d'acqua, contenuta in appositi secchi, provvedevano a raffreddare il ferro infuocato.

Con l'evoluzione dei tempi la festa assunse ben altro tono e caratteristica: divenne, per così dire, più adatta alle esigenze del folclore ad opera dei cosiddetti "CAPIPARANZA", personaggi esperti e carismatici, sicchè i Gigli vennero portati sulle spalle da persone ben provviste di forza fisica, in giro per il paese al suon della musica ed al canto di canzoni occasionali che introducevano la "BALLATA" al comando univoco di "ALZATA" e "PUSATA".

Fu escogitato un meccanismo, in voga tuttora, dell'uso di barre grandi e piccole, le prime lunghe 7 metri inamovibili, fissate alla struttura con una tecnica perfetta a metà della base, le altre, lunghe 2 metri mobili, si infilavano alla struttura lateralmente, laddove occorrevano, per assicurare all'obelisco forza ed equilibro durante la " Ballata ".

Tale sistema andò vieppiù perfezionandosi ad opera di Massimino Montanile, al quale è attribuita la realizzazione del primo Giglio dei Contadini, nel 1893, all'età di 18 anni, essendo nato nel 1875.

L'entusiasmo che la manifestazione va suscitando è sempre più sentito, sempre più condiviso.

Essa, in quanto ad arte e folclore, va aggiornandosi con i tempi moderni senza peraltro perdere la sua originalità che è e rimane prettamente religiosa.

La " Sagra " ha raggiunto una certa autonomia dal punto di vista del rivestimento degli obelischi con bozzetti di noti artisti locali: I Porritiello, I Ruggiero, I De Falco, attingendo ancora, per l'indispensabile, ai pur bravi artisti nolani.

Per l'organizzazione del " Comitati " citiamo i Sessa e Di Pietrantonio che vanno per la maggiore per la originalità e competenza nella preparazione della scenografia artistica.

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i nolani si sono sempre rifiutati di fare uno studio serio sulla loro festa. Ritengono di essere i più antichi ma non hanno mai fornito una data. Forse perché in fin dei conti la festa dei gigli di Nola nasce come una imitazione della più antica festa di Brusciano ed ai nolani brucia.
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Inter campione d'italia La tanto osannata Juventus arriva al massimo quarta Napoli non più sopra dell'ottavo posto Il Chievo retrocede, pioli non mangia il panettone Maxi Lopez non arriva a 10 gol Colomba, Ficcadenti, mihajlovic, de canio e reja saranno esonerati Nesta si spacca e dà  l'addio al calcio Quagliarella fa 6 gol L'inter esce agli ottavi di

Offline Crippler

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Re:Domenica "Gigliatica"
« Risposta #24 il: 04 Luglio, 2011, 17:06:42 pm »
La Festa dei Gigli si tiene ogni anno a Nola per celebrare il ritorno in città di San Paolino dalla prigionia ad opera dei barbari, avvenuto nel 410.

La leggenda vuole che i nolani abbiano accolto il loro Vescovo con dei fiori, dei gigli per l'esattezza, raccolti nelle campagne e che, alla testa dei gonfaloni delle corporazioni di mestieri, lo abbiano scortato dalle rive dell'odierna Torre Annunziata fino alla sede vescovile.

In memoria di quell'avvenimento, la città ha tributato nei secoli la sua devozione a San Paolino, portando in processione ceri e fiori prima su strutture rudimentali, poi su cataletti e infine su torri piramidali che nell'800 hanno assunto l'attuale altezza di 25 metri con base cubica di tre metri per lato, per un peso complessivo di oltre venticinque quintali.

Tali costruzioni, denominate per l'appunto Gigli, sono oggi complesse opere architettoniche realizzate dagli artigiani locali, ricoperte di decorazioni in cartapesta o altri materiali, secondo temi religiosi, storici o d'attualità. Nel giorno della festa, i Gigli vengono portati in processione al ritmo di canzoni composte appositamente ogni anno, oltre a rivisitazioni di brani appartenenti alla tradizione musicale napoletana ed italiana, eseguiti da bande posizionate sulla struttura stessa. Gruppi di oltre 100 uomini, che assumono il nome di Paranza, sollevano a spalla i gigli attraverso apposite aste di legno fissate alla base.

Con gli 8 Gigli (chiamati nell'ordine: Ortolano, Salumiere, Bettoliere, Panettiere, Beccaio, Calzolaio, Fabbro e Sarto; in ricordo delle antiche corporazioni dei mestieri), attraversa la città una struttura simile ma più bassa, con una barca posta sulla sommità, a simboleggiare il ritorno in patria del santo.

La Festa dei Gigli si celebra solitamente la domenica successiva al 22 di giugno, giorno in cui cade la ricorrenza di San Paolino. La prossima edizione, tuttavia, è stata programmata per domenica 3 luglio 2011 per evitare la concomitanza dell'evento con la solennità del Corpus Domini.

La manifestazione copre l'intero arco della giornata. Nel corso della mattinata, i Gigli vengono trasportati nella piazza principale della città, dove avviene la solenne benedizione degli obelischi. Dal primo pomeriggio e fino a notte inoltrata le costruzioni percorrono le strade del centro storico di Nola, secondo un percorso rituale stabilizzatosi nel tempo, dove le paranze affrontano spettacolari prove di abilità e di forza.

Festività ispirate a quella dei Gigli di Nola si svolgono in alcuni comuni delle province di Napoli e di Caserta, così come a New York dove è organizzata da campani emigrati e dai loro discendenti.
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Offline Moebius

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Re:Domenica "Gigliatica"
« Risposta #25 il: 04 Luglio, 2011, 17:08:05 pm »
 :look:
ragazzi, cercate di non esagerare con le bestemmie

Offline djcarmine

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Re:Domenica "Gigliatica"
« Risposta #26 il: 04 Luglio, 2011, 17:31:03 pm »
uhm vediamo un po....

...angioletto non ha mai avuto la pretesa di farsi considerare come "uomo di mondo", anzi si è lasciato conoscere in questi anni per quello che è: un ragazzo, se volete, "all'antica", fiero portatore di sani valori e orgoglioso delle proprie origini e delle tradizioni della propria terra; anche se i suoi detrattori ci chiedono leggittimamente di aprire una parentesi sul suo presunto e ignobile rinnego dei suoi natali savianesi, in favore della del fascino "metropoli", ma questa è un altra storia....

full-of-lutamma invece....colui che si presenta agli occhi del pubblico come uomo di cultura, economista rampante, in grado di disquisire indifferentemente di questioni geopolitche, sociologiche, storice o macroeconomiche, quello che studia il trend dell'industria americana e analizza gli effetti dell'intervento occidentale nelle dispute interne ai paesi in via di sviluppo.........e si, proprio lui, si perde in infantili, cazzolunghiste, querelle di paese


di vergoni, se ha ancora una coscienza

ed io mi sentii in quel momento come una prostituta sverginata dai suoi aguzzini

C. Pazzo 
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Offline Full-of-lutamma

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Re:Domenica "Gigliatica"
« Risposta #27 il: 04 Luglio, 2011, 18:20:48 pm »
Non c'è una data, solo leggenda. Di Brusciano è documentato tutto.  :mangia:


 

Offline Full-of-lutamma

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Re:Domenica "Gigliatica"
« Risposta #28 il: 04 Luglio, 2011, 18:23:16 pm »
A final la festa dei gigli di nola è più famosa indubbiamente per via della cittadina già famosa di suo dove si svolge, e poi perché sono stati i nolani i primi a farla conoscere in giro. Ma sulla questione dell'antichità i gigli di brusciano anche se meno famosi, ed oggettivamente meno belli, sono stati sicuramente i primi.


 

Offline Crippler

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Re:Domenica "Gigliatica"
« Risposta #29 il: 04 Luglio, 2011, 19:19:18 pm »
A final la festa dei gigli di nola è più famosa indubbiamente per via della cittadina già famosa di suo dove si svolge, e poi perché sono stati i nolani i primi a farla conoscere in giro. Ma sulla questione dell'antichità i gigli di brusciano anche se meno famosi, ed oggettivamente meno belli, sono stati sicuramente i primi.
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Re:Domenica "Gigliatica"
« Risposta #30 il: 04 Luglio, 2011, 19:52:59 pm »
La Gangrena di Fournier è una forma di fascite necrotizzante, una grave infezione dei tessuti molli che colpisce gli organi genitali esterni maschili. detta anche "gangrena idiopatica dello scroto", "gangrena scrotale streptococcica", "flemmone perineale".
[modifica] Storia

La sindrome è stata descritta per la prima volta nel 1764, da Baurienne, come una gangrena dei tessuti molli dei genitali maschili, da cause ignote e dalla rapida progressione ed estensione. La gangrena deve il suo nome al dermatologo francese Jean-Alfred Fournier (1832-1914), che ne presentò un caso in un giovane uomo, per altro sano, durante una lezione clinica nel 1883 [1]. Tra i personaggi storici che si pensa possano essere morti per la gangrena di Fournier si annoverano Erode il Grande e l'imperatore romano Galerio.
[modifica] Epidemiologia

Benché nella letteratura medica mondiale siano stati descritti non più di 600 casi dal 1996 al 2006, [2] la gangrena di Fournier è un evento non rarissimo e si manifesta soprattutto come una complicanza del diabete mellito scompensato in pazienti anziani maschi [3] , ma anche in alcolisti, in individui malnutriti o negli immunodepressi [4] . Tra gli altri fattori predisponenti la malattia sono annoverati anche un intervento chirurgico recente nella sede dell'infezione (per esempio la circoncisione o l'ernioraffia), i traumi locali, la parafimosi, gli stravasi periuretrali di urina e le infezioni perianali e perirettali [5] . Occasionalmente è stata descritta un forma simile di gangrena dei genitali anche in donne. [6]
[modifica] Eziologia

L'infezione può essere causata da un unico germe: in tal caso di solito il responsabile è Streptococcus pyogenes. Nella maggior parte dei casi l'eziologia dell'infezione è polimicrobica, da germi aerobi e anaerobi, [7] con una decisa prevalenza degli anaerobi, come si può intuire dal tipico odore fetido e penetrante che esala dai tessuti infetti, inconfondibile per chi l'abbia conosciuto anche una volta sola. Tra i germi più comunemente isolati in tali casi si segnalano gli enterococchi, Escherichia coli, Klebsiella spp. e, tra gli anaerobi, gli streptococchi microaerofili, i clostridi, Bacteroides spp., Fusobacterium spp.
[modifica] Patogenesi

La gangrena di Fournier è una fascite necrotizzante, cioè un'infiammazione delle fasce, che separano gli strati dei tegumenti, che provoca necrosi (cioè morte) dei tessuti: l'infezione può rimanere confinata allo scroto o estendersi e coinvolgere il perineo, il pene e la parete addominale. Nei casi che originano dai genitali, la porta d'entrata dei germi è verosimilmente una soluzione di continuo a livello della fascia di Buck del pene; l'infezione si estende seguendo la fascia scrotale e peniena del dartos, poi segue la fascia di Colles del perineo, e successivamente la fascia di Scarpa della parete addominale anteriore. Tipicamente l'infezione risparmia i testicoli.
[modifica] Clinica

La malattia di solito all'inizio si presenta come una cellulite dei tessuti vicini alla porta d'entrata; poi compaiono l'edema, l'eritema e il dolore. Se la malattia progredisce compaiono la febbre e i segni di tossicità sistemica [8]. La tumefazione dello scroto aumenta rapidamente, la cute assume un colore rosso cupo e compare il tipico crepitio della gangrena gassosa, causato dalla raccolta, nei tessuti infetti, del gas prodotto dal metabolismo anaerobico dei germi. Nel giro di poche ore l'infiammazione si può estendere a tutta la parete addominale e può portare al decesso il paziente.
[modifica] Diagnosi

La diagnosi è clinica poiché la presentazione della malattia è tipica. Se si incidono i tessuti infiammati e non si avverte resistenza alla specillazione, la diagnosi di fascite necrotizzante è verosimile; se necessario si può eseguire un esame istologico su sezione di tessuto congelata. Un esame microscopico diretto dei tessuti, dopo colorazione di Gram consente di determinare in modo grossolano l'eziologia batterica (streptococcica, da clostridi o polimicrobica).

Offline kowalski

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Re:Domenica "Gigliatica"
« Risposta #31 il: 04 Luglio, 2011, 20:19:07 pm »
http://it.wikipedia.org/wiki/Simbolismo_fallico

I culti fallici sono sopravvissuti fino ad oggi, anche se mimetizzati sotto altre forme, come la Sagra dei gigli a Nola, la Corsa dei ceri a Gubbio e durante le feste di carnevale a Firenze (cfr. Vasco Pratolini, Cronache di poveri amanti).


 :look:

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Offline grohl

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Re:Domenica "Gigliatica"
« Risposta #32 il: 04 Luglio, 2011, 20:21:19 pm »
http://it.wikipedia.org/wiki/Simbolismo_fallico

I culti fallici sono sopravvissuti fino ad oggi, anche se mimetizzati sotto altre forme, come la Sagra dei gigli a Nola, la Corsa dei ceri a Gubbio e durante le feste di carnevale a Firenze (cfr. Vasco Pratolini, Cronache di poveri amanti).


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:rofl: :rofl: :rofl:

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Re:Domenica "Gigliatica"
« Risposta #33 il: 04 Luglio, 2011, 20:22:25 pm »
http://it.wikipedia.org/wiki/Simbolismo_fallico

I culti fallici sono sopravvissuti fino ad oggi, anche se mimetizzati sotto altre forme, come la Sagra dei gigli a Nola, la Corsa dei ceri a Gubbio e durante le feste di carnevale a Firenze (cfr. Vasco Pratolini, Cronache di poveri amanti).


 :look:


e ci voleva wikipedia per capire che crippler è o frat ro cazz!?

Offline diciassette

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Re:Domenica "Gigliatica"
« Risposta #34 il: 04 Luglio, 2011, 23:56:12 pm »
mondiale e trinchee si sono presi a mazzate?  :look:

chi ha vinto? trinchese?

Offline djcarmine

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Re:Domenica "Gigliatica"
« Risposta #35 il: 05 Luglio, 2011, 00:17:23 am »
e ci voleva wikipedia per capire che crippler è o frat ro cazz!?

o che è nu cazz alliert  :boh:
ed io mi sentii in quel momento come una prostituta sverginata dai suoi aguzzini

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