Mockumentary (falso documentario) sul giornalista Borat Sagdiyev (alter-ego di Ali G, alias Sacha Baron Cohen, comico inglese), celebre giornalista del Kazakhstan, inviato negli Stati Uniti per realizzare un documentario sull'american way of life. Durante la sua permanenza negli States Borat conosce, attraverso lo schermo televisivo, la sex symbol Pamela Anderson di cui si innamora. A quel punto la sua professionalità e l'interesse per il proprio lavoro verranno decisamente trascurati...Larry Charles ha una propensione al banale e al fastidioso confermata sia nel ridicolo Religiolus, che nell'ultima pisciata con Sacha Baron Cohen versione checca. Difficile aspettarsi di meglio.
L'approccio della sua satira, che è un po' quello che va per la massima negli Usa, è l'immedesimazione volgare nella tesi criticata al fine di generare l'effetto dissacratorio e grottesco. Purtroppo trovo che in questo modo di esasperare il politicamente scorretto sia fine a se stesso. Scopo primario diventa quello di apparire scomodi e aggressivi, ma è un'arma che si ritorce contro sia dal punto di vista pedagogico che del gusto umoristico. Pedagogico perché ne viene fuori un'esaltazione involontaria della violenza e dell'ideologia più fascistoide. Inoltre si ride poco, penso che questo sia un film che faccia divertire più l'ignorante guerrafondaio e sessista che il pubblico che se ne dovrebbe fare beffa. Un difetto che io ravviso pure in South Park, tutt'altro livello, chiaro.
Ho pariato di gusto per la gag degli scarafaggi.

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