
Titolo originale: Le quattro volte
Nazione: Italia, Germania, Svizzera
Anno: 2010
Genere: Documentario
Durata: 88'
Un vecchio pastore ammalato conduce con fatica le sue capre al pascolo sui monti della Calabria. La cura che ogni sera beve è data da della terra argillosa che una donna gli consegna nella sacrestia della chiesa dopo averla benedetta e incartata in una striscia di giornale. Una capretta nasce e con fatica muove i suoi primi passi nella vita. Una sacra rappresentazione della Passione di Cristo percorre la via centrale del paese; Un albero della cuccagna viene issato.Visto il successo del topic sul pianeta azzurro di Piavoli…

Insisto; silenziosa sorpresa.
Sempre dal totem rurale di Olmi, sfiorato dal Vento che fa il giro e il Piavoli tutto(anche delle opere meno riuscite)….e spingendoci fino ai seminali documentari di Flaherty …
Il giovane regista ha le qualità. Frammartino piazza la camera tra le montagne della Calabria e lascia scorrere il tempo…seguendo il destino di uomini animali vegetali e minerali (le quattro volte)
Assenza di dialoghi, suoni del paesello…echi e riverberi di insetti, o can, a toss ro viecchie. Ah ... campan e campanacci…
Cinema come percezione.
Seppur derivativo e distante dal lirismo dei capolavori dei maestri… La sensazione di stare assettati sotto lalberello aropp na granta magnat bevuta/fumata bucolica ad osservare e contemplare la valle e il viecchio che caca on plain air è depurazione essenziale dal fetuso gabbio metronapolitano.
Sfiora le quattro stalle.