Alcuni banditi organizzano un colpo in un ippodromo, ma quando si danno appuntamento per dividersi la refurtiva, interviene un altro gangster...Il primo capolavoro di Kubrick, che segue il meno ispirato Il bacio dell'assassino. Non è una produzione massimalista, universale e attuale come le seguenti, ma getta le fondamenta del thriller con una tecnica registica del tutto originale all'epoca. Non tanto nella sceneggiatura (a mio avviso debole nel finale e nella scena della sparatoria), quanto nel montaggio, che con il ricorso a flashback sincronici rende le sequenze d'azione polivalenti e tese, con una scansione dei tempi che diventerà il cavallo di battaglia di quel tamarro di Tarantino (vedi Le Iene in particolare).
Il piglio beffardo nei confronti di morte e sorte.

***3/4