A sappiate-bis, che questo Petkovic probabile nuovo allenatore della Lazzie, è un cultore del 3-4-3. Qualcuno proveniente dalla Toscana merda, dirà che fa proseliti anche in Svizzera

ma io non ci credo nemmeno se lo vedo, per me è Lotito che sta prendendo per il culo bellicapelli
SpoilerVladimir Petkovi?, allenatore serbo e con passaporto svizzero da sei anni, è il numero Mister X della Lazio: Claudio Lotito ha estratto il nome dal cilindro in maniera del tutto inaspettata. Nell'ambiente biancoceleste può essere immediatamente ricollegato a Senad Luli?, che volle fortemente allo Young Boys strappandolo ai pluricampioni del Grasshoppers, ma al di fuori dell'Italia la storia di Petkovi? è ben diversa.
La sua carriera non è sicuramente tra le più ricche di successi, anzi spesso ha dovuto arrendersi a storie di debacle clamorose: l'ultima cronologicamente è l'annata con lo Young Boys, che portò alla doppia eliminazione prima dalla Champions League e poi dall'Europa League, tutto dopo aver mancato la vittoria del campionato contro il Basilea. Non che ci si aspetti un cammino glorioso nelle competizioni internazionali da una squadra svizzera, ma il Basilea quest'anno ha dimostrato che gli elvetici non sono assolutamente da snobbare. Ancor prima, però, di arrivare a Berna il tecnico serbo si era ben distinto con il Bellinzona.
Nel Canton Ticino oltre ad aver imparato l'italiano, che potrebbe servirgli di qui a poco, Petkovi? avviò la sua carriera, nel ruolo di viceallenatore: dopo una parentesi al Lugano - all'epoca noto come Malcantone Agno - tornò proprio come allenatore al Bellinzona, squadra nella quale era calcisticamente cresciuto e che porterà ai successi più recenti in storia. Qualificazione, storica, alla finale di Coppa di Svizzera (poi persa con il Basilea) e promozione dalla Challenge League, dopo due tentativi, alla Super League sono i suoi risultati più importanti: la conferma nel massimo campionato, però, non arriva e nel 2009 si trasferisce a Berna.
Del suo periodo allo Young Boys se n'è già parlato, pertanto dopo la debacle già descritta Petkovi? si rifugia in Turchia, al Samsunspor Kulübü, dove, però, ottiene un'altra retrocessione. Esonerato, viene quindi chiamato a maggio, il 15, dal Sion, dopo quasi un anno di stop, per guidare la società alla salvezza: una sfida impossibile perché il Sion nel mese di dicembre, durante la pausa tra la prima tornata a/r e la seconda (la Swiss League gioca due gironi di andata e due di ritorno), viene penalizzato di ben 36 punti per gli illeciti commessi in Europa League. Insomma Petkovi? si ritrova a vivere una sfida che conosce bene: i playout li ha giocati due volte con il Bellinzona, vincendoli una volta, ma stavolta deve giocarsi la permanenza in Super League e nessuna promozione.
La sfida potrebbe essere proprio con il suo Bellinzona, ma alla fine la Challenge League gli dona l'Aarau, altra sua vecchia conoscenza: "Serve una scossa al Sion" aveva dichiarato al suo arrivo tra i vallesi, distrutti da una stagione altrettanto distruttiva. "Serve una scossa mentale che crea convinzione nei mezzi: dobbiamo sfruttare il nostro ritmo di squadra da Super League" aveva dichiarato a TicinoNews. L'andata è finita 3 a 0 per il Sion (guidato da Xavier Margairaz, un pezzo di storia dello Zurigo), mentre il ritorno si giocherà tra due ore, per la permanenza in Super League e per compiere un piccolo miracolo: riuscire in una sfida impossibile. E la sua prossima sfida potrebbe proprio essere in Italia, alla Lazio, per Vladimir Petkovi?, che ha un contratto fino alla gara di stasera, con un'opzione per il secondo che può decidere di attivare in qualsiasi momento: l'uomo della Provvidenza, insomma, arrivato a Sion per essere ricordato per un successo e nulla più.