A dir il vero il mio grado di misantropia è salito di parecchio negli ultimi anni. Lavorando nel campo in cui lavoro poi siamo giunti a livelli esponenziali. La cosa che non mi va giù è che questo paese sia diventato una landa desolata dove qualsiasi artista degno di questo nome, per emergere, deve livellarsi alla mediocrità che impera in ogni settore, che sia musica, letteratura, cinema. Un paese dove la meritocrazia non esiste proprio più, dove la cultura del lavoro e la cultura stessa sono assenti. E tutto ciò genera solo orde di sagliuti di capa che si specchiano di continuo, replicanti che seguono un iter ufficioso, un rituale del divertimento, passivamente però, avatar di loro stessi travestiti da qualcun'altro, ad immagine e somiglianza dei vuotisti che campeggiano su Instagram. Ormai mi è proprio difficile parlare con qualcuno di determinati argomenti senza pensare "ua chist è proprio 'nu mongoloide", e pensare 'ca me faccio pure 'o problema di essere divenuto troppo saccente.
Favorisco un contributo multimediale del maestro che qualche anno fa ci aveva già visto lunghissimo su ciò che saremmo divenuti, e siamo, oggi.
http://www.youtube.com/watch?v=Mf44O3JB0bE
Capetiè, ti devo quotare.
Qualche osservazione sparsa, perché anche la mia esperienza è simile alla tua.
Credo che Marziano si esprima molto bene, e non posso che condividere quello che dice.
Una volta uno che parlava solo in napoletano ma aveva tanto da dire veniva ascoltato ovunque; e il ricordo di Massimo Troisi da Pippo Baudo che parla solo in dialetto dovremmo avercelo tutti, soprattutto noi vecchi.
La perdita di Massimo per noi è stata la pietra tombale su qualunque tentativo ulteriore di riscatto culturale, non c'era nessun altro all'altezza.
Il buon Gianfranco, purtroppo, non se lo cacherà mai nessuno fuori dal ghetto pertenopeo. E ne avrebbe di potenziale.
Invece c'è Made in Sud. E siamo tornati ad essere i Pulcinella d'Italia.
Tutta l'analisi ironica di Marziano è vera; mancano gli ulteriori passi fatti dopo, perché la massificazione e il livellamento sono andati ben oltre il livello di cui lui parlava.
Adesso che i soldi non bastano più a nessuno sta venendo fuori veramente il peggio.
Io ho un ruolo parziale nel far capire agli studenti quanto sono stronzi, e lo svolgo cercando di acquisire il maggior ascendente possibile su di loro, in modo che quando gli dico che una cosa è cacca possano anche considerare la possibilità che lo sia veramente.
Ma le famiglie in cui vivono sono allucinanti, e l'imprinting lo danno loro.
Salvo poi chiederci di "educargli" dei figli che sono allo stato di bestioline a causa loro.
Ormai a questa gente non rimane che scagliarsi contro chi sta peggio di loro, perché anni di mazzate in capa li devono pure sfogare in qualche modo; incapaci di mettersi insieme agli altri per migliorare le cose, individualisti per non dividere niente con nessuno, incattiviti perché si sono accorti (furbissimi) che non arriveranno mai ad avere niente di quello che gli è stato promesso ma non possono ammettere di aver sbagliato tutto.
Insomma, non è questione di casertani, al nord e al sud stessa merda.
Magari una volta ci vedremo da vicino e ci faremo una chicchierata in un bar, giusto per appiccicarci con quelli del tavolo a fianco e finire la serata a mazzate, come ai miei tempi.
Un abbraccio Capetiè, anche se non capisci un cazzo di calcio (della gestione della società un po' di più).
