«Sono arrivato qui alla Juve per dare il massimo e per conquistarmi un posto – sono state le sue prime parole -. Mi farò giudicare sul campo e insieme ai miei compagni cercherò di raggiungere gli obiettivi di squadra. Se ho sentito subito la voglia di vincere? Sì, ma non mi è stata trasmessa solo dai tifosi, ma soprattutto da Conte. Fin dal primo giorno il mister sta curando tutto nei minimi particolari».
Il ragazzo ci sa fare anche a parole e ci sono voluti due allenamenti per gettarsi al meglio nella nuova realtà: «L’impatto è stato fantastico. Il modo di lavorare non è tanto diverso da quello di Napoli, quindi non ho trovato particolari difficoltà. Anche a livello di gruppo, ne ho lasciato uno fantastico a Napoli e ne ho trovato uno altrettanto affiatato qui. In tanti mi hanno impressionato. Pirlo è un grande giocatore che si adatta a ogni modulo. Ma altri campioni mi hanno colpito per la loro semplicità, per come stanno dando l’esempio ai nuovi. Il fatto che loro siano dei fuoriclasse che hanno vinto tanto è davvero importante».
Infine un accenno sul passaggio alla Juve, come parametro zero. Pazienza commenta così: «Ho aspettato il Napoli fino a febbraio. Non ricevendo risposte ho deciso di rimandare a fine campionato ogni decisione. Si è fatta viva la Juventus e non ho avuto un minimo dubbio nell’accettare l’offerta. Mi sono chiesto anch’io perché non c’è stato interesse da parte della mia vecchia società a rinnovare, ma questo m’importa relativamente. Quello che mi interessa è che sono arrivato in un grande club e questo mi dà tanto entusiasmo».