E il Napoli ha fatto un esposto alla Uefa?
per me paraggio strappato giusto non lo vedo. A parte l'occasione di Ibra, per me il barcellona meritava qualcosa in piu 
da repubblica
MILANO - Anche se Berlusconi ha bacchettato Allegri e non ha nascosto la propria contrarietà per il gioco troppo difensivo, contro il Barcellona, il più forte avversario possibile, il Milan non ha fatto per nulla una figuraccia. Anzi, è riuscito a non prendere gol da una squadra che ne aveva segnati 30, nelle precedenti 8 partite di Champions (la media era di quasi 4 a gara), e adesso aspetta senza tremare il duello di martedì al Camp Nou, che deciderà l'accesso alla semifinale. A conferma della paura del Barça, Guardiola ha lanciato un appello ai tifosi blaugrana per la partita di ritorno in catalogna. "Vorrei che ci aiutassero, con il loro sostegno, standoci particolarmente vicini". Perfino Ibra, che di solito è incontentabile, ha sorriso per il risultato. "Sono contento per non aver preso gol, meno per le occasioni che abbiamo sprecato. Loro hanno dominato nel primo tempo, ma anche noi potevamo segnare e nel secondo non hanno avuto sempre il controllo. Io sono ottimista per il ritorno".
In compenso la figuraccia l'ha fatta tutto il calcio italiano per colpa delle pessime condizioni del campo del Meazza, che indurranno il Barcellona a una formale protesta all'Uefa. Il problema del prato di San Siro è annoso: il terreno rizollato è pericoloso e costituisce un ostacolo allo spettacolo. Ma c'è voluta la visita della squadra più spettacolare perché il caso esplodesse finalmente, dopo che invano negli anni scorsi parecchi calciatori di Milan e Inter - su tutti il capitano rossonero Ambrosini - si erano pubblicamente lamentati. Stavolta gli scivoloni di Messi, che vince il Pallone d'Oro da tre anni consecutivi eppure ieri sera ha esibito ogni tanto qualche controllo in corsa sbagliato da comune mortale, hanno provocato un piccolo incidente diplomatico. Il Barça ritiene che il Milan abbia disatteso l'accordo di bagnare il campo, preso prima della partita, e lo farà presente all'Uefa. Tuttavia non è questo il punto: Guardiola ha efficacemente riassunto la questione principale. "Giocare a San Siro è sempre un piacere. Peccato che l'erba non sia adatta a una partita di calcio, è un peccato per Milan e Inter". Ancora più severi sono stati i giocatori, da Alves ("un campo di patate") a Piqué ("non riescono proprio a risolvere il problema, meno male che adesso si giocherà su un bel campo, il nostro: lì la differenza la faremo noi con la nostra tecnica") e a Mascherano ("non credo che il Milan l'abbia fatto apposta a non bagnare il campo, è un club troppo grande. Piuttosto, vedo che il terreno resta sempre pessimo, nonostante gli anni passino").
Così Galliani ha dato in pratica l'annuncio: nella prossima stagione sono altissime le probabilità che il Meazza abbia un nuovo fondo, in erba mista sintetica-naturale. "Dobbiamo cambiare il campo, sintetico sotto e naturale sopra. Oltretutto le rizollature costano un occhio. Speriamo di trovare un accordo con l'Inter, che gestisce il campo al 50% con noi. A fine campionato, se ci si mette d'accordo, si può fare in due mesi, dopo i concerti in programma a San Siro. Mi batterò per questo nuovo terreno". Ma lo scandalo è scoppiato ormai alla luce del sole: quella luce che manca dentro lo stadio, dopo la costruzione della copertura per il Mondiale del '90, e che ha reso a poco a poco il prato del Meazza un incubo per tutti, dall'ultimo comprimario al formidabile Messi