Autore Topic: Acqua, nasce il comitato per il NO al referendum  (Letto 1754 volte)  Share 

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AyeyeBrazov

Acqua, nasce il comitato per il NO al referendum
« il: 12 Maggio, 2011, 22:06:28 pm »


Roma, 12 mag. - (Adnkronos) - Impedire che i cittadini siano privati di un essenziale processo di riforma e ammodernamento della gestione idrica. Questo l'obiettivo principale con cui si è presentato, questa mattina a Roma, nella sala del Consiglio della Camera di commercio, il 'Comitato per il no ai referendum sui servizi pubblici locali e tariffa sull'acqua', dalla cui composizione interna emerge uno spirito bipartisan.


L'acqua è un bene pubblico inalienabile e la sua gestione diviene un tema strategico e vitale per il futuro del Paese. Per questo, spiega il comitato, "il processo di industrializzazione delle reti idriche non può essere fermato. In Italia nei prossimi anni occorrono 100 miliardi di euro per modernizzare il Paese nei settori coinvolti dall’abrogazione dell’art. 23 bis (acqua, rifiuti e trasporti), risorse che tra l’altro lo Stato non ha. Bloccare questo processo imporrà solo l'aumento delle tasse ai cittadini, con maggiore incidenza proprio sulle fasce più deboli della società, senza migliorare la qualità delle risorse e del servizio".

La rete italiana perde fino al 60% delle risorse idriche e per ammodernarla, sottolinea il comitato per il 'no', "occorre favorire l’ingresso di soggetti privati di adeguate dimensioni finanziarie e manageriali. Con la vittoria dei 'Si' la gestione sarà affidata nuovamente nelle mani delle caste della politica municipale. Si gioca, dunque, una partita decisiva per il futuro dell’Italia. Il Comitato si oppone alle forze conservatrici del Paese, sostiene la libera concorrenza in un mercato regolato e la nascita tra i cittadini di una seria cultura dell'acqua".

Il problema, per il presidente del Comitato Nazionale del 'no', Walter Mazzitti, "è essenzialmente culturale. Giudichiamo tutto rapidamente. Non riflettiamo su niente. Perché non conosciamo i problemi. Siamo sempre costretti a decidere con emotività. Bisogna prendere atto che nel nostro paese manca una vera cultura dell'acqua. Questo è un problema di grande rilievo sul quale si concentrerà l'attività del Comitato".

"Noi cittadini - aggiunge Mazzitti - non abbiamo una sufficiente conoscenza sulle tematiche dell'acqua e dunque non siamo in grado, come dovremmo, di partecipare al processo, di divenire parte attiva delle scelte, di dare una risposta convinta, così come a breve saremo chiamati a fare sul Referendum. Eppure il nostro voto o non voto sarà assai importante, atteso che esso è destinato a suffragare la validità di una legge di apertura al mercato dei servizi pubblici locali, o annullarne gli effetti attraverso la sua abrogazione. In quest'ultimo caso le conseguenze in negativo sarebbero incalcolabili".

L'obiettivo del comitato, dunque, conclude il presidente, "è quello di fare chiarezza, creare la consapevolezza necessaria per superare serenamente le contrapposizioni e le conflittualità create ad arte, generate da una strategia di comunicazione di parte che fa leva sulla emotività, attraverso slogan distorsivi della realtà."



Quello dell'acqua è un argomento che mi sta molto a cuore. Su un dato posso garantire: ben il 50/55% dell'acqua captata alla fonte non arriva ai punti di asservimento, il fenomeno è più che noto agli addetti ai lavori e viene (a dimostrare la resa totale dei tecnici verso tale perdita) definito "perdita fisiologica dei condotti". Questo era una dato di partenza non trascurabile.
Il fatto è che cercando di non ragionare con i paraocchi, senza lasciarmi convincere dal parere della massa a cui appartengo, entro in uno stato di panico e totale confusione, non posso assolutamente dire che il SI sia la giusta sentenza.
Dividerei la questione in due aspetti, non in acqua potabile e non potabile ma in acqua per bere e acqua per fare tutto il resto.

Sull'acqua che beviamo ho le idee piuttosto chiare, in Italia, in Europa, senza chissà quale motivo scegliamo ogni giorno di pagare, anzi di strapagare l'acqua comperandola imbottigliata. E' talmente amplio il divario tra costo dell'acqua dell'impianto urbano (si parla dell'ordine di 1/1,50 euro a metro cubo, cioè 1000 litri) e l'acqua imbottigliata (una cassa di acqua vera da 12 litri costa 1,60 euro, è facile farsi due conti) che un'eventuale privatizzazione non farebbe assolutamente risentire della differenza il cittadino che continuerebbe a pagare in ogni caso enormemente di meno scegliendo di non prenderla in bottiglia.

Chiaramente l'acqua da bere è una piccolissima percentuale dell'acqua che utilizziamo ( http://www.wordreference.com/conj/ITverbs.aspx?v=utilizzare  :look: ), in gran parte va via negli impianti fognari domestici e pubblici e su questo secondo  aspetto sono molto più perplesso. Mi sono venuti in testa una serie di motivi a sostegno del SI (che poi sarebbe no, ndr :asd: ) ed altri a sostegno del NO (che poi sarebbe si, ndr  :asd: ) ma poi se li scrivo adesso il post diventa kilometrico quindi preferisco chiudere chiedendovi voi cosa voterete e soprattutto, perchè?

Offline Moebius

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Re:Acqua, nasce il comitato per il NO al referendum
« Risposta #1 il: 13 Maggio, 2011, 15:56:09 pm »
in francia l'hanno sperimentato e stanno tornando sui propri passi.
già pregusto il momento in cui saranno mobilitati tutti i mezzi di informazione per farci accettare l'idea che sia necessario privatizzare l'aria.
ragazzi, cercate di non esagerare con le bestemmie

Offline mk89

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Re:Acqua, nasce il comitato per il NO al referendum
« Risposta #2 il: 14 Maggio, 2011, 19:29:43 pm »
in francia l'hanno sperimentato e stanno tornando sui propri passi.
già pregusto il momento in cui saranno mobilitati tutti i mezzi di informazione per farci accettare l'idea che sia necessario privatizzare l'aria.


Non ce ne sarà bisogno tranquillo. Basta non farle sapere certe cose  :ok:

http://www.fanpage.it/i-misteriosi-spot-sul-referendum-tra-orari-improbabili-e-burocratese/
Si abbufferà di psicofarmaci e anfetamine. Comunque visto lo stato mentale attuale, ha tutto per diventare amministratore di questo forum  :look:

Offline kowalski

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Re:Acqua, nasce il comitato per il NO al referendum
« Risposta #3 il: 14 Maggio, 2011, 19:38:46 pm »
Se vince Lettieri, a Napoli mi sa che sarà sicuramente privatizzata...
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