E' tornato
De Laurentis non era a Napoli quando i napoletani hanno scelto De Magistris. Lui è residente svizzero originario di Torre Annunziata. Che ne sa di Napoli? Ne ha scoperto un altro pezzo a Londra sabato notte, quando è stato avvicinato da 4 tifosi del Napoli che gli hanno consegnato sciarpa ed il loro sogno: far vincere il Napoli.
Anche qui, che ne sa De Laurentis di come si vince nel calcio? Seduto accanto a Galliani e figlio nel nuovo Wembley si sarà certamente vergognato di aver scelto il Barcellona come esempio da seguire. Il Barça è il calcio, meglio del grande Aiax di Giovannino Cruiff e del Real di Alfredo Di Stefano. Costacurta ci ha ricordato che nemmeno il Milan di Sacchi regge il paragone, perchè? "Ha vinto un solo scudetto, meglio ha fatto in Europa dove per vincere basta giocar bene una decina di partite".
Siamo al punto. Dire di ispirarsi al Barça o è una presa in giro oppure bisogna sapere cosa si dice. De Laurentis con il suo Napoli è una via di mezzo, non sa quello che dice al punto da sembrare una costante presa in giro. Ma i napoletani, che lui non conosce, non possono essere trattatì così. Berlusconi – suo pari – ci ha definiti “senza cervello”, visto che De Magistris lo ha battuto con il 65,4% di preferenze! Ma ovviamente è tutta colpa di Lettieri, candidato debole. Figuriamoci se De Laurentis avesse accettato la candidatura. Troppo furbo per farlo, troppo arrogante per ammettere di essersi pentito.
Si sarà pentito anche di aver comprato il Napoli?
Neanche per sogno ma il bello deve ancora venire. Gomito a gomito, Galliani senza mai dirlo gli ha confermato che Hamsik è nel mirino rossonero, deciderà il giocatore se restare ceko o spalancare gli occhi sul suo futuro. Appena presa una decisione, il Milan andrà all’attacco e senza che Silvio si scomodi ad alzare la cornetta. Tra un gol e l’altro della squadra-leggenda, sabato sera i due hanno parlato anche di Lamela, interessante diciannovenne del River. Gallinas, dicono alla Boca. Lo era anche Omar Sivori quando arrivò alla Juventus. Poi…scudetti, nazionale italiana e il Napoli per l’ultimo sfizio.
Stavolta il ragazzino dovrebbe cominciare non chiudere nel Golfo. E non ne ha per niente voglia. Neanche di essere pedina di scambio per Hamsik. Chissà, vedremo. Adesso invece c’è da dire chiaramente ai napoletani che con questo De Laurentis il Napoli non va da nessuna parte: niente soldi per veri campioni, niente soldi per ingaggi neanche al livello di Inler, perfino niente Matavz che a gennaio ci avevano fatto passare per il nuovo Dzeko.
Caro De Laurentis, il mercato non è neanche cominciato, ma basta con bugie e fesserie. Contrariamente a quanto pensa il tuo amico Silvio, il nostro cervello funziona benissimo. E ci stiamo convincendo che dopo Napoli è necessario liberare anche il Napoli. Da te e dal malcostume del calcio d’affari. E’ di pubblico dominio: basta pagare per avere anche un Mondiale, cosa devono fare i tifosi del Napoli per avere una squadra che vinca?
Guardare la tv fa diventare tutti Ct: tutti siamo in grado di capire quali giocatori fanno vincere e quali bluffano. Chi veramente prova a migliorare e chi chi marcia. Chi può credere che il Napoli, un giorno mai fissato, potrà competere con il Barcellona? De Laurentis spera che tutto accada prestissimo, già nei giorni della prossima Champions, basterebbe per un incasso milionario e la suggestione di confrontarsi con la leggenda. Non ci è riuscita la Ma.gi.ca, figuriamoci questo napolicchio.
Cosa ci toccherà questa estate sotto l’ombrellone? Il Corriere dello Sport già spara palle ogni giorno, il gioco che gli riesce meglio. Il Mattino è troppo pdellino per osare. La Repubblica potrebbe ma non ha coraggio per il Golpe. Speriamo nella Gazzetta, già stufa delle accuse di Aurelio, per il bombardamento di verità fuori dagli schemi. Senza una vera campagna mediatica ‘contro’, De Laurentis continuerà a prenderci in giro.
Ma a pensarci bene, perchè non dovebbe essere cosi? Ho portato mio fuglio Paolo (12 anni) a vedere l’Inter: con 2 biglietti numerati siamo stati 3 ore appollaiati sui gradini delle scale. Scatolati in una muraglia umana, che neanche ti scappa la pipì, non ti salvano neanche i lines extralagrge. Quindici euro per una busta di patatine, un gelato ed una Coca-Cola (tutti soldi nelle tasche di De Laurentis che gestisce anche le bouvettes). Una partita fantasma da ufficio inchieste, tanto che se non risolveva Zanetti buttandosi la palla quasi in porta, sarebbe crollato lo stadio. E poi la farsa Mazzarri, da volta stomaco anche per i tifosi più incalliti.
Dopo tutto il casino fatto per due mesi, il risultato è: dobbiamo acontentarci del rispetto del fair play: ma perchè non torni da dove sei venuto? I toscani non fanno fortuna a Napoli e ad ottobre caro Walter ne riparleremo. E poi basta con questa storia del fair Play: il Napoli deve aumentare il fatturato per spendere? De Laurentis faccia una bella sponsorizzazione alla S.S.C.Napoli da 40-50 milioni e tutto sarà possibile. Torna il Barça. Per la prima volta nella storia il Barcellona metterà lo sponsor sulla maglia, tutto ha un prezzo e quindi scrivere i caratteri piccoli la parolina Qatar sulle maglie significherà incassare 160 milioni in 4 anni. Unicef resterà scritto sul retro e tutti saranno felici e contenti. Anche i 170.000 e passa soci del club "que es mas che un club".
Questo è tutto. Il Napoli come la Juventus che vuole anch’essa cimentarsi con questo simbolo del calcio mondiale ha una sola via per trarre esempio: diventare una società finanziata da una azionariato sociale con elezioni popolari e candidati alla presidenza. Il club “que es mas di un club” ama il calcio e divide questo amore con i veri padroni, la gente di catalogna. Vuoi vedere che tra 6-8 milioni di napoletani nel mondo non se ne trovano 170.000 pronti a diventare mas que tifosos? Certo che si. Anzi certo che no, perchè poi de Laurentis come farebbe a dire: comando tutto io, decide tutto io? E allora perchè non dice anche “pago tutto io”, ma con i soldi tutti suoi?
Fonte: Paolo Paoletti per Oltrequotidiano.com
Ma chist non ce la fa proprio a fare un articolo non catastrofico?