Non c'è davvero pace per Roberto Maroni. Come se non bastassero le frange ultras negli stadi, ecco che a balzare agli onori (o meglio, disonori) delle cronache sono le risse provocate dai dirigenti calcistici. La "scazzottata" tra il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis e quello della Lazio Claudio Lotito ha destato sconcerto e preoccupazione; al termine dei lavori in Parlamento, il Ministro dell'Interno ha rilasciato alcune dichiarazioni ai giornalisti che lo hanno imbeccato a riguardo: "De Laurentiis? Non mi stupisce il suo modo di agire, vivendo una realtà disagiata come quella di Napoli è normale poi comportarsi da napoletani... non mi pare che Galliani e Moratti abbiano mai alzato le mani sui loro colleghi, ci sarà un perchè". Maroni non ha escluso la possibilità di sanzioni per i due protagonisti del discusso episodio: "Non vedo perchè se due tifosi si picchiano debbano essere puniti col Daspo e due dirigenti no - ha spiegato il Ministro - in settimana ho appuntamento con Abete e discuteremo della vicenda, spero che ci pensi la giustizia sportiva a decretare una maxi squalifica, altrimenti dovremo pensarci noi. Punti di penalità anche alla squadra? No, forse è troppo, ma una multa pesantissima è d'obbligo. Personalmente chiederò anche l'intercessione di Tosel per la chiusura, almeno per un turno, del San Paolo: che serva di lezione". Chiusura sulla situazione rifiuti a Napoli, che torna a farsi problematica: "Ognuno merita quello che ha: nel caso dei napoletani, i rifiuti... e personaggi come De Laurentiis e Lavezzi, abituati a farsi rispettare alzando le mani o sputando addosso agli avversari ".
(ANSA)