Lazio, Hernanes torna alle origini: con il Napoli agirà da regista
Ritorno al passato, ritorno a centrocampo, ritorno in cabina di regia, ritorno al ruolo che l'ha consacrato in Brasile, che ha ricoperto per 118 volte con la maglia del San Paolo. Ritorno alla mansione che gli ha permesso di essere corteggiato da club come Milan, Inter e Barcellona. La Lazio punta su Hernanes, senza gli squalificati Ledesma e Matuzalem dovrebbe essere il Profeta il nuovo regista di Reja. Sta attraversando un periodo difficile, da quattro gare non è al top (è stato sostiuito tre volte), il tecnico spera di riaverlo al meglio dopo la sosta, in modo da schierarlo a Napoli sulla mediana. Hernanes perno centrale del 4-3-1-2, faro del rombo. Hernanes volante, così è chiamato il ruolo in Brasile. La scelta sembra scontata, almeno di sorprese eclatanti e di esclusioni clamorose, Edy s'affiderà a lui per ricostruire il centrocampo, sarà orfano di due titolari, potrebbe affiancargli due mastini come Brocchi e Gonzalez con Mauri rifinitore dietro Sculli e Zàrate.
Hernanes sta traslocando da un ruolo all'altro: col Cesena ha giocato mezzala sinistra ma non ha entusiasmato, è stato lento e prevedibile, non ha dato respiro alla manovra, non ha attaccato gli spazi, la presenza di Matuzalem gli ha tolto spazio, è sembrato un pesce fuor d'acqua. La Lazio si aspetta di più da lui, le migliori prestazioni in Italia le ha offerta da trequartista ( 7gol e 6 assist), è il ruolo che gli disegnato addosso Reja a inizio stagione. L'ha avanzato rispetto alla posizione che il brasiliano ricopriva nel San Paolo. Giocava a centrocampo nel 3-5-2, faceva la mezzala destra o proprio il regista, stava davanti alla difesa: ha vinto due scudetti di fila. Muricy Ramaldo, il suo primo allenatore, lo piazzava nel cuore della mediana, è un suo grande estimatore, la sua squadra girava attorno a Hernanes.
Con l'arrivo di Ricardo Gomes in panchina, il Profeta iniziò ad esibirsi anche nel 4-4-2, era sempre al centro, comandava il gioco partendo da dietro, aveva licenza d'inventare. Era un po' Pirlo un po' Kakà, lo definivano in questo modo. E il Milan pensò a lui per il futuro, per sostituire i suoi gioielli, per avere in casa un'alternativa valida, la trattativa non è mai andata in porto (anche l'Inter s'informò su Hernanes, è storico l'interesse del Barcellona). In Italia si è concretizzata la sua trasformazione: Reja l'ha schierato come rifinitore nel 4-2-3-1 o nel 4-3-1-2, ha deciso di cambiargli ruolo per sfruttare le sue doti balistiche, per garantirsi un goleador mascherato, l'ha sempre voluto sulla trequarti. Il Profeta si è messo a disposizione, ha rischiato molto pur di essere utile alla causa, ha rischiato a tal punto d'aver perso la nazionale. il cittì Menezes lo vede centrocampista puro ed è per questo che spera di rividerlo all'opera in questa posizione. Contro la Francia lo schierò come mezzala sinistra, la sua idea è provarlo centrale, i dubbi nascono dal fatto che da mesi non ricopre più questo ruolo.
L'alternativa a Hernanes si chiama Bresciano: è reduce da problemi muscolari e dovrà essere valutato. La doppia assenza di Ledesma e Matuzalem abbassa il tasso tecnico della Lazio, rinunciare al Profeta considerando le squalifiche dei big potrebbe essere un rischio. A Reja l'ardua sentenza.