Autore Topic: Referendum a giugno  (Letto 41155 volte)  Share 

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Offline vechabla

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Re:Referendum a giungo
« Risposta #160 il: 18 Marzo, 2011, 14:37:53 pm »
BEPPE GRILLO E IL NUCLEARE - ANNOZERO 2011 - 17/03/2011

 :sisi: :sbav:

Ma come? E dove?» gli si chiede increduli. Non la Luna, pallido sasso rivoltante di romanticherie per lagrimosi e pagliazzi sodomiti; ma Marte, per Dio! Marte che, da rossa, ha da si far nera.

Offline rafel

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Re:Referendum a giungo
« Risposta #161 il: 18 Marzo, 2011, 15:02:03 pm »

 "No sabe de lo que habla". Maradona: "¿Neymar mejor que Messi? Pelé se equivocó de pastilla.  "Pelé dijo que él era Beethoven. ¡Qué aburrido!. Debe haberse equivocado de nuevo de pastilla. Jamás en una cancha se habrá escuchado a Beethoven. Si él es Beethoven, yo soy el Ron Wood, el Keith Richards y el Bono del fútbol. Todos juntos, porque yo era la pasión del fútbol".  "ALLA NOSTRA ELIMINAZIONE HAI ESULTATO, MENTRE TU DALL'INTERO MONDO DEL CAL

Offline rafel

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Re:Referendum a giungo
« Risposta #162 il: 18 Marzo, 2011, 16:53:38 pm »
I vincoli di compatibilità idrogeologica, sismica e tettonica non consentiranno mai all'Abruzzo di poter ospitare centrali nucleari. Ecco perché, pur non essendo aprioristicamente contrario, le centrali nucleari sul nostro territorio non potranno essere costruite.
(Giovanni Chiodi, governatore dell'Abruzzo, PdL, 18 maggio 2010)

Ritengo che nel Lazio non ci sia bisogno di nuove centrali
(Renata Polverini, governatore del Lazio, PdL, 12 febbraio 2010)

Io credo che il Veneto abbia già dato per quanto riguarda il territorio, è delicatissimo per molte situazioni del sottosuolo, e credo anche che con le cave, con il rigassificatore, con la centrale a Porto Tolle il Veneto abbia già dato
(Giampaolo Gobbo, sindaco di Treviso, Lega Nord, 23 dicembre 2009)

La centrale nucleare invece non si addice alla visione strategica di sviluppo del nostro territorio (Giuseppe Scopelliti, governatore della Calabria, PdL, 19 aprile 2010)

Con Renata Polverini già abbiamo espresso la volontà di non avere centrali nucleari nel Lazio, perché nella nostra regione c'è già autosufficienza energetica
(Gianni Alemanno, sindaco di Roma, PdL, 14 marzo 2011)

Il nucleare è una buona tecnologia, ma se aggiungiamo anche gli aspetti sismici usciamo del tutto da una possibilità di una candidatura del Veneto a ospitare un sito. Il nucleare in mezzo al deserto o in una zona molto stabile ha un senso
(Luca Zaia, governatore del Veneto, Lega Nord, 15 marzo 2011)

Le centrali nucleari che si fanno oggi danno grandi garanzie di sicurezza, superiori a quelle di molte industrie. Ciò detto, occorre individuare i siti giusti: la provincia di Mantova paga già un prezzo troppo alto sul fronte della produzione di energia
(Nicola Sodano, sindaco di Mantova, PdL, 21 ottobre 2010)

Le condizioni morfologiche della Campania non lo consentono: decideranno gli esperti, ma non mi risulta che il governo pensi a una centrale da noi
(Stefano Caldoro, governatore della Campania, PdL, 15 marzo 2011)

Il terremoto e lo tsunami ci confermano che non è piacevole creare centrali nucleari in aree sismiche, e noi lo siamo, quindi ribadisco che qui non ci sarebbero in ogni caso le condizioni
(Renzo Tondo, governatore del Friuli Venezia Giulia, 16 marzo 2011)

In questo momento non c'è bisogno di centrali di nessun tipo in Lombardia, perché la regione ha raggiunto l'autosufficienza energetica
(Roberto Formigoni, governatore della Lombardia, PdL, 20 ottobre 2010)

Per quello che riguarda il territorio pontino, come emerge dal piano energetico, è più che autosufficiente, per questo motivo, e anche in considerazione del fatto che abbiamo come provincia altre vocazioni, in primis quella turistica, non ritengo che nuove servitù debbano ricadere né su questo territorio né, tanto meno su questa popolazione
(Armando Cusani, presidente della provincia di Latina, PdL, 29 maggio 2008)

Una centrale nucleare? In Molise non se ne parla proprio
(Angelo Michele Iorio, governatore del Molise, PdL, 30 novembre 2010)

Sono sulla linea del presidente Formigoni: no al nucleare in Lombardia. non abbiamo bisogno di impianti nucleari
(Letizia Moratti, sindaco di Milano, PdL, 20 ottobre 2010)

Il Piemonte non è tra i possibili siti per una centrale atomica
(Roberto Cota, governatore del Piemonte, Lega Nord, 16 marzo 2011)

Siamo una regione a rischio sismico. Costruire una centrale qui da noi sarebbe troppo pericoloso (Gianpaolo Bottacin, presidente della provincia di Belluno, Lega Nord, 16 marzo 2011)

La contrarietà al nucleare non è una scelta ideologica ma è la ferma volontà di imboccare un'altra strada: quella di un modello di sviluppo che punti sulla valorizzazione del paesaggio, sul turismo, sulle energie rinnovabili e sulla green economy
(Ugo Cappellacci, governatore della Sardegna, PdL, 16 marzo 2011)

Credo che il territorio milanese sia talmente conurbato da non essere l'ideale per una centrale nucleare
(Guido Podestà, presidente della provincia di milano, PdL, 18 ottobre 2010)

La Provincia, con deliberazione del Consiglio provinciale tenuto lo scorso 27 novembre, ha approvato una mozione per manifestare la propria contrarietà all'eventuale insediamento di un sito nucleare sul nostro territorio.
(Antonio Gabellone, presidente della provincia di Lecce, PdL, 18 gennaio 2010)

Sono fortemente preoccupato per la scelta di Mantova che è troppo vicina a Verona. La Regione del Veneto, con il suo presidente Zaia, ha già dato parere negativo alla possibilità di avere in Veneto una centrale nucleare: una centrale a due passi dall'Arena, per quanto in un'altra Regione, è dunque una decisione ridicola
(Giovanni Miozzi, presidente della provincia di Verona, PdL, 20 ottobre 2010)

Ma se ad occhio i rappresentanti di 25 milioni di itaagliani non le vogliono, me perche cazzo spendere i soldi per un referendum  :pazzo: :scratch:

 "No sabe de lo que habla". Maradona: "¿Neymar mejor que Messi? Pelé se equivocó de pastilla.  "Pelé dijo que él era Beethoven. ¡Qué aburrido!. Debe haberse equivocado de nuevo de pastilla. Jamás en una cancha se habrá escuchado a Beethoven. Si él es Beethoven, yo soy el Ron Wood, el Keith Richards y el Bono del fútbol. Todos juntos, porque yo era la pasión del fútbol".  "ALLA NOSTRA ELIMINAZIONE HAI ESULTATO, MENTRE TU DALL'INTERO MONDO DEL CAL

AyeyeBrazov

Re:Referendum a giungo
« Risposta #163 il: 18 Marzo, 2011, 20:58:27 pm »
Pur non considerandomi totalmente ignorante in materia sto cercando di informarmi il più possibile, credo sia questo il dovere di tutti i cittadini italiani, documentarsi autonomamente e decidere con cognizione di causa.
Francamente credo che voterò SI, anche se non ne sono certo come detto. Fossi in un'altra nazione mi affiderei al nucleare, per me ci sono accettabili margini di garanzia di sicurezza, ma da italiano, da campano, credo di dovermi opporre a prescindere.

Offline Uranio

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Re:Referendum a giungo
« Risposta #164 il: 18 Marzo, 2011, 23:08:33 pm »
Lo sapete vero che se NON VOLETE il nucleare dovete votare SI?

Offline grohl

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Re:Referendum a giungo
« Risposta #165 il: 18 Marzo, 2011, 23:27:12 pm »
Lo sapete vero che se NON VOLETE il nucleare dovete votare SI?
una fantastica mossa ad hoc fatta per menare dentro vecchi e addurmuti

Offline djcarmine

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Re:Referendum a giungo
« Risposta #166 il: 19 Marzo, 2011, 01:24:12 am »
I vincoli di compatibilità idrogeologica, sismica e tettonica non consentiranno mai all'Abruzzo di poter ospitare centrali nucleari. Ecco perché, pur non essendo aprioristicamente contrario, le centrali nucleari sul nostro territorio non potranno essere costruite.
(Giovanni Chiodi, governatore dell'Abruzzo, PdL, 18 maggio 2010)

Ritengo che nel Lazio non ci sia bisogno di nuove centrali
(Renata Polverini, governatore del Lazio, PdL, 12 febbraio 2010)

Io credo che il Veneto abbia già dato per quanto riguarda il territorio, è delicatissimo per molte situazioni del sottosuolo, e credo anche che con le cave, con il rigassificatore, con la centrale a Porto Tolle il Veneto abbia già dato
(Giampaolo Gobbo, sindaco di Treviso, Lega Nord, 23 dicembre 2009)

La centrale nucleare invece non si addice alla visione strategica di sviluppo del nostro territorio (Giuseppe Scopelliti, governatore della Calabria, PdL, 19 aprile 2010)

Con Renata Polverini già abbiamo espresso la volontà di non avere centrali nucleari nel Lazio, perché nella nostra regione c'è già autosufficienza energetica
(Gianni Alemanno, sindaco di Roma, PdL, 14 marzo 2011)

Il nucleare è una buona tecnologia, ma se aggiungiamo anche gli aspetti sismici usciamo del tutto da una possibilità di una candidatura del Veneto a ospitare un sito. Il nucleare in mezzo al deserto o in una zona molto stabile ha un senso
(Luca Zaia, governatore del Veneto, Lega Nord, 15 marzo 2011)

Le centrali nucleari che si fanno oggi danno grandi garanzie di sicurezza, superiori a quelle di molte industrie. Ciò detto, occorre individuare i siti giusti: la provincia di Mantova paga già un prezzo troppo alto sul fronte della produzione di energia
(Nicola Sodano, sindaco di Mantova, PdL, 21 ottobre 2010)

Le condizioni morfologiche della Campania non lo consentono: decideranno gli esperti, ma non mi risulta che il governo pensi a una centrale da noi
(Stefano Caldoro, governatore della Campania, PdL, 15 marzo 2011)

Il terremoto e lo tsunami ci confermano che non è piacevole creare centrali nucleari in aree sismiche, e noi lo siamo, quindi ribadisco che qui non ci sarebbero in ogni caso le condizioni
(Renzo Tondo, governatore del Friuli Venezia Giulia, 16 marzo 2011)

In questo momento non c'è bisogno di centrali di nessun tipo in Lombardia, perché la regione ha raggiunto l'autosufficienza energetica
(Roberto Formigoni, governatore della Lombardia, PdL, 20 ottobre 2010)

Per quello che riguarda il territorio pontino, come emerge dal piano energetico, è più che autosufficiente, per questo motivo, e anche in considerazione del fatto che abbiamo come provincia altre vocazioni, in primis quella turistica, non ritengo che nuove servitù debbano ricadere né su questo territorio né, tanto meno su questa popolazione
(Armando Cusani, presidente della provincia di Latina, PdL, 29 maggio 2008)

Una centrale nucleare? In Molise non se ne parla proprio
(Angelo Michele Iorio, governatore del Molise, PdL, 30 novembre 2010)

Sono sulla linea del presidente Formigoni: no al nucleare in Lombardia. non abbiamo bisogno di impianti nucleari
(Letizia Moratti, sindaco di Milano, PdL, 20 ottobre 2010)

Il Piemonte non è tra i possibili siti per una centrale atomica
(Roberto Cota, governatore del Piemonte, Lega Nord, 16 marzo 2011)

Siamo una regione a rischio sismico. Costruire una centrale qui da noi sarebbe troppo pericoloso (Gianpaolo Bottacin, presidente della provincia di Belluno, Lega Nord, 16 marzo 2011)

La contrarietà al nucleare non è una scelta ideologica ma è la ferma volontà di imboccare un'altra strada: quella di un modello di sviluppo che punti sulla valorizzazione del paesaggio, sul turismo, sulle energie rinnovabili e sulla green economy
(Ugo Cappellacci, governatore della Sardegna, PdL, 16 marzo 2011)

Credo che il territorio milanese sia talmente conurbato da non essere l'ideale per una centrale nucleare
(Guido Podestà, presidente della provincia di milano, PdL, 18 ottobre 2010)

La Provincia, con deliberazione del Consiglio provinciale tenuto lo scorso 27 novembre, ha approvato una mozione per manifestare la propria contrarietà all'eventuale insediamento di un sito nucleare sul nostro territorio.
(Antonio Gabellone, presidente della provincia di Lecce, PdL, 18 gennaio 2010)

Sono fortemente preoccupato per la scelta di Mantova che è troppo vicina a Verona. La Regione del Veneto, con il suo presidente Zaia, ha già dato parere negativo alla possibilità di avere in Veneto una centrale nucleare: una centrale a due passi dall'Arena, per quanto in un'altra Regione, è dunque una decisione ridicola
(Giovanni Miozzi, presidente della provincia di Verona, PdL, 20 ottobre 2010)

Ma se ad occhio i rappresentanti di 25 milioni di itaagliani non le vogliono, me perche cazzo spendere i soldi per un referendum  :pazzo: :scratch:

a volte mi sento cattivo e penso che in fondo in fondo, una bella centrale nucleare difettosa in italia risolverebbe un po di problemi e permetterebbe di far rinascere il paese
ed io mi sentii in quel momento come una prostituta sverginata dai suoi aguzzini

C. Pazzo 
Noi vinciamo in quanto esistiamo. Vinciamo quando siamo in 60.000 per Napoli-Cittadella e quando ci ricordiamo di Esteban Lopez o di Picchio Varricchio. Vinciamo odiando le strisciate e vivendo in funzione di questa maglia. Vinciamo andando con un paio di amici allo stadio e non guardando la partita in casa da soli in un salotto di Reggio Calabria. Vinciamo quando siamo migliaia ad ogni trasferta, vinciamo quando uno juventino nella nostra città viene additato come essere anormale e malato di scabbia

Offline ciccio-s

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Re:Referendum a giungo
« Risposta #167 il: 19 Marzo, 2011, 09:24:05 am »
a volte mi sento cattivo e penso che in fondo in fondo, una bella centrale nucleare difettosa in italia risolverebbe un po di problemi e permetterebbe di far rinascere il paese
il problema è che sei troppo pischello per ricordare il dopo chernobyl, gli inviati dei tg andavano a controllare con il contatore gayger le NOSTRE insalate e risultavano radioattive...

Offline wendell

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Re: Referendum a giungo
« Risposta #168 il: 19 Marzo, 2011, 10:13:13 am »
La mappa delle centrali è già stata stesa dal governo. In Campania verrebbe riattivata quella nei pressi del Garigliano.
ho cercato di capire cosa sei.....terrificante.

Offline mk89

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Re:Referendum a giungo
« Risposta #169 il: 19 Marzo, 2011, 11:27:34 am »
Lo sapete vero che se NON VOLETE il nucleare dovete votare SI?

Detto da te sembra una mossa politica.  :look:

 :rotfl:
Si abbufferà di psicofarmaci e anfetamine. Comunque visto lo stato mentale attuale, ha tutto per diventare amministratore di questo forum  :look:

Offline angels

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Re:Referendum a giungo
« Risposta #170 il: 23 Marzo, 2011, 13:18:31 pm »
Il consiglio dei Ministri ha appena approvato la moratoria di un anno sul nucleare. Alla fine ottengono sempre quello che vogliono loro.......

Offline mk89

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Re:Referendum a giungo
« Risposta #171 il: 23 Marzo, 2011, 14:07:31 pm »
Il consiglio dei Ministri ha appena approvato la moratoria di un anno sul nucleare. Alla fine ottengono sempre quello che vogliono loro.......

fammi capire, una moratoria è una "sospensione"? quindi in pratica se ne riparlerà tra un anno?

furbi, facciamo prima "calmare la acque" (tanto in un anno chi cazzo parlerà ancora del giappone..)
Si abbufferà di psicofarmaci e anfetamine. Comunque visto lo stato mentale attuale, ha tutto per diventare amministratore di questo forum  :look:

Offline angels

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Re:Referendum a giungo
« Risposta #172 il: 23 Marzo, 2011, 14:15:21 pm »
fammi capire, una moratoria è una "sospensione"? quindi in pratica se ne riparlerà tra un anno?

furbi, facciamo prima "calmare la acque" (tanto in un anno chi cazzo parlerà ancora del giappone..)
esatto :sisi:

Offline rafel

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Re:Referendum a giungo
« Risposta #173 il: 23 Marzo, 2011, 19:28:22 pm »
fammi capire, una moratoria è una "sospensione"? quindi in pratica se ne riparlerà tra un anno?

furbi, facciamo prima "calmare la acque" (tanto in un anno chi cazzo parlerà ancora del giappone..)

La moratoria....
dovrebbero morire seduta stante in questo preciso momento..
GGesu Crist me nun mo scriver pe peccat  :croce:

 "No sabe de lo que habla". Maradona: "¿Neymar mejor que Messi? Pelé se equivocó de pastilla.  "Pelé dijo que él era Beethoven. ¡Qué aburrido!. Debe haberse equivocado de nuevo de pastilla. Jamás en una cancha se habrá escuchado a Beethoven. Si él es Beethoven, yo soy el Ron Wood, el Keith Richards y el Bono del fútbol. Todos juntos, porque yo era la pasión del fútbol".  "ALLA NOSTRA ELIMINAZIONE HAI ESULTATO, MENTRE TU DALL'INTERO MONDO DEL CAL

Offline mk89

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Re:Referendum a giungo
« Risposta #174 il: 24 Marzo, 2011, 10:04:39 am »
Citazione
Riflettere, riflettere, riflettere. Molto lodevolmente, il governo dice di voler riflettere ancora un anno sulla decisione di riavviare il nucleare nel nostro Paese. Intanto, mentre noi pensiamo per un anno, i nostri vicini in quarant'otto ore agiscono. E agiscono esattamente come da noi figurato non più di tre giorni fa. In seguito ai fatti del Giappone i Verdi della Svizzera hanno chiesto al Parlamento del Cantone di Argovia (che ospita 3 dei 5 reattori svizzeri) di uscire dal nucleare. A tamburo battente, i 130 parlamentari hanno votato: 82 a favore del nucleare, confermandolo così la fonte che dà quasi il 50% d'elettricità agli svizzeri (l'altro 50% lo ottengono dall'idroelettrico). Insomma, siccome i francesi hanno già detto che non chiuderanno col nucleare, e ora neanche gli svizzeri, i reattori che si trovano entro un raggio di 200 km da Milano, 26 sono e 26 resteranno.
Ma, ancorché lodevole la decisione di riflettere, deve pur venire anche per noi il momento di agire (in un senso o nell'altro) e così mi permetto di suggerire alcuni spunti per una riflessione, se non rapida, almeno proficua. Un primo spunto di riflessione lo suggerisce il comportamento degli svizzeri e consiste nel porsi la seguente domanda: cosa faranno i giapponesi? Spegneranno i 50 reattori che gli sono rimasti? Se non volessimo imitare la Svizzera, forse potremmo pensare di imitare il Giappone. Se chiuderà col nucleare, allora avrà valutato che non è sicuro e le nostre ritrosie sarebbero più che legittime. Se invece non chiuderà col nucleare, allora dovrebbe quanto meno rafforzarsi in noi il dubbio che le nostre preoccupazioni siano, a dir poco, ingiustificate. A questo proposito, un elemento informativo analogo, ma certo, esiste: il caso dell'Ucraina, che «dopo» Chernobyl ha installato 9 nuovi reattori (portando così a 15 quelli in esercizio) e ne ha pianificato la costruzione, entro il 2035, di altri 22 (avete letto bene: 22), di cui 2 sono già in costruzione.
Un secondo spunto di riflessione potrebbe essere suggerito da una domanda cruciale che val la pena porsi: al di là della colorita letteratura mediatica che ci ha deliziato per giorni, se in Giappone non vi fosse stato alcuno dei 55 reattori nucleari in esercizio, vi sarebbe oggi un morto di meno? Siccome la risposta è no, forse potremmo concludere che il nucleare è sicuro al cospetto di terremoti anche 1000 volte più intensi di quello dell'Aquila, anche con maremoto a seguire.
Il terzo spunto di riflessione è questo. Il terremoto ha fatto collassare una diga, e il collasso ha spazzato via decine di abitazioni assieme ai loro sfortunati abitanti. Riflettiamo ora come segue: se in Giappone ci fosse stato un reattore nucleare in più al posto della diga che, collassando, ha spazzato via quell'intero villaggio, avremmo avuto oggi anche molti morti in meno? Qualcuno, molto giustamente, osserva che l'evacuazione cautelativa di un'area di 20 km di raggio attorno alla centrale ormai famosa è stata comunque una tragedia. Val la pena ricordare che, senza avere alcuna centrale nucleare, i cittadini dell'Aquila subirono la stessa tragedia e vissero per molte settimane in tende e lontani da casa. Così come quei poveretti del villaggio giapponese travolto dal collasso della diga non ebbero neanche il privilegio di essere evacuati, semplicemente perché una diga che collassa questo privilegio non dà.

Fonte: ilgiornale.it

Io non capisco se questo giornalista (e il relativo giornale, chiaramente) faccia seriamente. Roba da mettersi le mani nei capelli.
Ha idea di cosa siano le scorie radiattive?
Di cosa abbia portato la "quasi" (fortunatamente!) esplosione del reattore di Fukushima? Del fatto che in Italia sia arrivata una nube radiattiva (per arrivare in Italia di certo ha superato un bel po' di nazioni)?
Ma poi chi se ne fotte dell'Ucraina?!  :imp:

Mah, poi google che mette sto giornale di merda tra le news..ma che cazzo.
« Ultima modifica: 24 Marzo, 2011, 10:08:08 am da mk89 »
Si abbufferà di psicofarmaci e anfetamine. Comunque visto lo stato mentale attuale, ha tutto per diventare amministratore di questo forum  :look:

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Re:Referendum a giungo
« Risposta #175 il: 24 Marzo, 2011, 10:12:58 am »
che ignoranza...."Un secondo spunto di riflessione potrebbe essere suggerito da una domanda cruciale che val la pena porsi: al di là della colorita letteratura mediatica che ci ha deliziato per giorni, se in Giappone non vi fosse stato alcuno dei 55 reattori nucleari in esercizio, vi sarebbe oggi un morto di meno?"

peccato che magari OGGI non c'è nessun morto causato dalle radiazioni (e manco ne son sicuro) ma in futuro quante persone moriranno o avranno malattie a causa di ciò?... :maronn:

Offline moleman

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Re:Referendum a giungo
« Risposta #176 il: 24 Marzo, 2011, 12:44:06 pm »
Fonte: ilgiornale.it

Io non capisco se questo giornalista (e il relativo giornale, chiaramente) faccia seriamente. Roba da mettersi le mani nei capelli.
Ha idea di cosa siano le scorie radiattive?
Di cosa abbia portato la "quasi" (fortunatamente!) esplosione del reattore di Fukushima? Del fatto che in Italia sia arrivata una nube radiattiva (per arrivare in Italia di certo ha superato un bel po' di nazioni)?
Ma poi chi se ne fotte dell'Ucraina?!  :imp:

Mah, poi google che mette sto giornale di merda tra le news..ma che cazzo.


prima di leggere quello che avevi scritto tu, ho letto tutto l' articolo...e verso la fine ero stra sicuro si trattasse de "Il Giornale".
la cosa di cui vergognarsi è che si dia la possibilità, ma soprattutto la notorietà, a questo giornale ridicolo, fazioso e che racconta solo puttanate...un po' come il Tuttosport per i giornali sportivi.
che schifo di gente
Spoiler
Faccio una specie di resoconto della lunga lista con tanto di descrizione di quello che avevo scritto prima e stu sfaccimmo di forum all'improvviso ha cambiato pagina da solo...
  Italia dal nord verso il sud  Polentoni, padani, leghisti, milanesi doc e milanesi terroni, bergamaschi-bresciani, veneti, friuliani, piemontesi, liguri, trentini, aostani, emiliani con i parmiggiani in primis : Gente di merde triste e cattiva, perchè rispettano il semaforo rosso e non hanno la monnezza per strada si credono la civiltà  in persona, ma sono solo persone che spruzzano odio da tutti i pori e stanno pure chine e corne. C

Offline wendell

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Re:Referendum a giungo
« Risposta #177 il: 02 Aprile, 2011, 13:04:30 pm »
Segnalo il documentario Into Eternity

Energia Nucleare e Salute: Film: “Into Eternity”, un “message in a bottle” per le generazioni future
Il problema principale dell’energia nucleare è quello delle scorie. In un’area remota della Finlandia si sta scavando da decenni un deposito di nuova concezione, progettato per conservarle al sicuro per almeno centomila anni, una prospettiva che costringe gli ingegneri a fare i conti con questioni quali l’idea stessa di tempo e di cultura. È questo che ha affascinato il regista danese Michael Madsen, che ha fatto dello straordinario documentario Into eterninty (esce in dvd in Gran Bretagna) un misterioso messaggio indirizzato agli ipotetici spettatori del futuro, per allertarli sui rischi di quel luogo.

Into Eternity - Trailer


Ogni giorno, in tutto il mondo, grandi quantità di rifiuti radioattivi delle centrali nucleari, viene posto in depositi temporanei, che sono vulnerabili ai disastri naturali, ai disastri provocati dall’uomo, e ai cambiamenti della società. In Finlandia viene scavato nella roccia il primo deposito permanente al mondo- un enorme sistema di gallerie sotterranee – che deve conservarle per almeno 100.000 anni, dato che questo è quanto a lungo i residui rimangono pericolosi.


I Fatti
Onkalo – il primo deposito al mondo permanente di rifiuti nucleari.
Onkalo è una parola finlandese che sta per cavità, o anche nascondiglio. Si trova a Olkiluoto in Finlandia – ca. 300 km a nord ovest di Helsinki ed è il primo tentativo al mondo di creare un deposito permanente. Si tratta di un enorme sistema di gallerie sotterranee scavate nella roccia. Il deposito dovrebbe essere riempito e dismesso nel 2100 – più di un secolo da oggi. Nessuna persona che lavora per l’impianto oggi, vivrà per vederlo completato. Le autorità nucleari finlandesi e svedesi stanno collaborando al progetto, e la Svezia progetta un impianto simile, ma non ne ha iniziato la costruzione effettiva.



Le scorie nucleari sono il risultato inevitabile della produzione di energia nucleare. I rifiuti rimangono radioattive e / o radiotossici per almeno 100 000 anni. Si stima che la quantità totale di scorie nucleari nel mondo di oggi è compresa tra 250 000 e 300 000 tonnellate.

Norme di sicurezza
I rifiuti radioattivi sono pericolosi per tutti gli organismi viventi e l’esposizione alle radiazioni può portare alla morte, a malattie incurabili, così come a mutazioni del codice genetico. Gli standard di sicurezza sono basati su ipotesi teoriche, poichè l’umanità non ha alcuna esperienza precedente  per quanto riguarda lo stoccaggio dei rifiuti radioattivi. In Europa c’è uno standard di sicurezza di 100 000 anni che è il periodo minimo nel quale i rifiuti devono rimanere isolati da tutti gli organismi viventi. Negli Stati Uniti è 1 000 000 anni.

È difficile per gli esseri umani capire tali intervalli di tempo :
La specie umana come la conosciamo oggi si ritiene esistita da circa 100 000 anni. I dipinti più antichi sono in una grotta, da circa 30 000 anni, le piramidi hanno un’età di circa 4 500 anni, la nascita di Cristo, di 2010 anni fa, l’individuazione delle radiazioni solo 115 anni fa. Per garantire che i rifiuti siano conservati isolati da tutti gli organismi viventi, sono necessari depositi permanenti e “sicuri”,  poichè bisogna assicurare la sorveglianza continua, la gestione della sicurezza, o la manutenzione di stoccaggio provvisorio per la durata del periodo di sicurezza standard che va dai 100 000 (UE) al 1 000 000 (US) di anni, e questo non è possibile preventivarlo.

I depositi di rifiuti permanenti devono essere situati in ambienti molto stabili. Le aree con attività vulcanica o sismica sono escluse, come anche pianure che sono soggette ad inondazione, erosione o roccia porosa in cui si possono manifestare perdite d’acqua. In paesi non produttori di siti idonei allo stoccaggio permanente, i rifiuti generati dall’energia nucleare devono poter esportare i loro rifiuti in altri paesi. Un trasporto sicuro è fondamentale, ma questa è una questione ancora irrisolta.

Il ritrattamento
Il combustibile nucleare esaurito può essere ritrattato in quanto solo una frazione dell’energia nelle barre di combustibile è utilizzate, prima di essere spostati dai reattori allo stoccaggio provvisorio. Il plutonio è un sottoprodotto di ritrattamento. Il plutonio è un elemento essenziale per le bombe nucleari. Oggi il ritrattamento non viene eseguito in conseguenza dei trattati di non proliferazione. La quantità di scorie nucleari prodotte può inoltre essere solo ridotta, ma non evitata grazie al ritrattamento.

Comunicazione
La maggior parte delle lingue antiche sono state dimenticate nel tempo, e alcune lingue devono essere ancora decodificate. Si tratta di una questione aperta se e come possiamo comunicare con un futuro sconosciuto e molto distante circa questioni complicate come i rifiuti nucleari e delle radiazioni.

IAEA
Infine sullo stoccaggio delle scorie nucleari, conviene partire subito dai principi fondamentali individuati dall’IAEA (International Atomic Energy Agency). In questi nove principi -Fundamental Principles of Radioactive Waste Management-, dal contenuto molto generale e diretti ad assicurare una gestione dei rifiuti nucleari attenta alla salute umana e alla tutela dell’ambiente, ben due principi sono espressamente dedicati alla tutela delle generazioni future. Il principio 4, intitolato Protection of future generations, richiede che i rifiuti nucleari siano gestiti in maniera tale che l’impatto prevedibile sulla salute delle generazioni future non sia più grande dell’impatto accettabile attualmente, mentre il principio 5, intitolato Burdens on future generations, vuole che la gestione dei rifiuti nucleari non comporti oneri indebiti per le generazioni future.

Per quanto tali dichiarazioni di principio non possano ritenersi vincolanti per gli Stati membri che producono energia nucleare, va però osservato che il principio di equivalenza dell’onere sopportato dalle generazioni presenti e future, fissato in particolare dal principio 5, ha avviato un intenso dibattito tra l’ I.A.E.A., e alcune agenzie regolatrici nazionali del settore nucleare, intorno alla modalità più sicura, nella prospettiva intergenerazionale, di gestione dei rifiuti nucleari.
ho cercato di capire cosa sei.....terrificante.

Offline mk89

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Re:Referendum a giungo
« Risposta #178 il: 17 Aprile, 2011, 12:32:50 pm »
Io invece vorrei segnalare due fonti sul nucleare e sull'acqua, visto che il voto si avvicina.

Acqua:
Il referendum per l'acqua.

Nucleare:

http://www.senzanucleare.it/?p=115

Purtroppo c'è molta disinformazione sul nucleare. Ammetto che tempo fa pensavo seriamente fosse un'alternativa poco costosa, invece è tutt'altro che economica!

Che tristezza vedere in TV sempre le solite persone di parte....
Si abbufferà di psicofarmaci e anfetamine. Comunque visto lo stato mentale attuale, ha tutto per diventare amministratore di questo forum  :look:

Offline Joker

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Re:Referendum a giungo
« Risposta #179 il: 17 Aprile, 2011, 14:27:58 pm »
Lo sapete vero che se NON VOLETE il nucleare dovete votare SI?

Ma si è cambiato il nick in vista del referendum ?  :look:
Caserta la città dove SI A SCIMITA' FOSS BELLEZZ LOR FOSSR TUTT FOTOMODELL. Cittadina triste composta da finti maschi esaltati loro a juve casert a casertan e a regg, e 4 peret arrsagliut che a 15 anni s vesten comm e mamm e 50ann.