Juliette è una giovane donna, madre e moglie che si prostituisce occasionalmente per migliorare il suo tenore di vita. Le sue giornate trascorrono tra il marito Robert, i figli che accompagna all'asilo nido, che funge anche da casa d'appuntamenti, e infine lo shopping grazie ai proventi del suo mestiere.Lei non è la protagonista femminile ma la sua fusione con una regione parigina di recente urbanizzazione. Sullo sfondo il boom sfrenato della società di consumo e il riecheggio della guerra del Vietnam.
E' un film visivamente sorprendente, e lontano da ogni usuale schema di narrazione. Evidentemente ispirato alla pop art, fa leva sulla violenza dei colori vivi e sul tepore della poesia della voce narrante, a creare uno dei temi di fondo, il conflitto (?) tra forma e sostanza.
Alcuni giri sono a vuoto ma punge quando deve, fucilate agli esportatori di libertà e mode statunitensi, e una feroce critica al processo di spersonalizzazione dell'uomo moderno.
***1/2