Essere uno scarto del Brasile è un vanto. Il centrocampista medio del campionato sloveno se la gioca con i vari Lucas, Melo, Josué e via discorrendo. Lo stesso Ramires, fenomeno decantato dai più mi pare tutt'altro che un fulmine di guerra.
Detto ciò sono d'accordo con Hwrang sul fatto che le nazionali hanno senso fino a quando si gioca a incarnare spirito di appartenenza, cosa che per quanto stupida è l'unica che rende interessante il tutto.
Squoto tutti quelli che sono modaioli all'estremo, gente secondo cui giocatori come Chiellini, Buffon, De Rossi e company debbano essere messi da parte per il rendimento attuale. Ma che roba è?
In nazionale ci devono andare i più forti e quelli che dimostrano di essere i più forti anche dopo un breve exploit. Altrimenti diventa una pazziella.
Metteteci poi che un allenatore ha il sacrosanto diritto di convocare pure gente che semplicemente rientra nel suo gusto, che sia più o meno sfondarezza di X nella sua squadra di club. In caso contrario manco servirebbero i selezionatori, basterebbe la media voto dei giornali.
Prandelli mi pare agisca in buona fede e non abbia nessuna nziera, mi pare sufficiente. Per il resto bisogna giudicare le partite.