Dipende pure da chi ti insegna matematica, io ho un prof di matematica che teoricamente non ci spiega davvero nulla, ci fa vedere come funziona un esercizio e noi ce lo impariamo a memoria, il suo top fu raggiunto nei limiti, gli facemmo una domanda:
"Professò, ma fondamentalmente, cos'è il limite?"
"O' patatern" risponde lui 
Ma sai che non ha detto una cazzata? Il concetto di limite cerca di tradurre in termini applicativi il concetto di infinitamente grande o di infinitesimamente piccolo, un valore, qualsiasi cosa rappresenti, che rasenta lo zero ma non lo raggiunge mai, più piccolo del raggio dell'elettrone se fosse una lunghezza. Pensaci è quanto di più vicino alla comune concezione di Dio che l'uomo possa tradurre in numero, modellare.
Parto dal presupposto che la matematica risplenda di bellezza universale, è come la luce, non si può non amarla purtroppo però il concetto matematico (salvo rarissimi casi) non è un concetto intuitivo e quindi c'è bisogno di maestri. Il maestro non è colui che spiega, non è colui che dimostra, è colui che ispira ed appassiona. Chiunque in questa discussione ha affermato di odiare la matematica per me ha detto una cosa errata, semplicemente ha avuto la sventura di non aver mai incontrato l'ispiratore giusto, molti docenti insegnano tanto per farlo, se scorden r'a passione.