Scendo di casa alle 11:35 per andare in Dipartimento (20 minuti a piedi) dove ho appuntamento con il mio secondo relatore per estorcegli la firma sul modulo della richiesta della tesi. Dopo due metri, vedo una Punto messa di traverso, pezzi di macchina per la strada, e noto anche che la vettura è chiaramente incidentata avendo ammaccature consistenti dietro e davanti. Dentro la Punto, una signora anziana spaventata. Nessun altro. Mi fermo allora a chiedere come si sentisse, la signora era visibilmente scioccata, e mi spiega che mentre parcheggiava un camion l'aveva presa in pieno, facendola sbattere contro il muro. E che l'autista del camion era dai vigili. Nota. A dieci metri da casa mia c'è la Polizia Municipale. Io continuo ad assistere la signora, il tempo passa e non si vede nessuno. Una macchina dei vigili passa e tira dritto come se niente fosse. Vado allora io stesso alla Polizia Municipale, e sento una discussione tra un tizio, che è chiaramente l'autista del camion, e un vigile. Il vigile dice che è inutile il loro intervento e che è meglio che se la sbrighino da soli. Ritorno dalla signora, l'autista del camion è onesto, si è preso tutta la colpa e stava segnando tutti i dati suoi su un foglio di carta. Nel frattempo arriva un meccanico, chiamato dalla signora, che fa assistenza. E il marito della signora, in una citycar, un uomo con le stampelle, chiaramente handicappato. Io lo informo di cosa è successo mentre la moglie è ancora alle prese con i propri dati. Alla fine mi ringraziano per l'assistenza, la signora insiste per avere il mio numero di telefono che vuole ringraziarmi. Io intanto, saltato l'appuntamento col professore, vado al bar e mi prendo un caffè. Alle 12:30 arriva l'ambulanza. Dietro l'ambulanza anche i vigili. Ma i vigili mettono la freccia, superano l'ambulanza, e proseguono oltre. Arriva anche il carro attrezzi. E io me ne torno a casa, in Dipartimento passerò nel pomeriggio...