vabbè, a me sembra inutile addentrarsi in questa discussione perchè finisce inevitabilmente sull'ideologico, e ciò implicherebbe una sterile discussione su chi è meglio degli altri.
dico solo che non è la professione che dovrebbe decidere chi deve entrare in politica e chi no (a parte qualche caso di posizione critica).....in politica dovrebbe entrarci chi ha competenza, capacità, esperienza e basta. come accade in ogni altro settore lavorativo, del resto. e la poltrona piu importante - quella di presidente del consiglio - dovrebbe andare in particolare a colui che mostra la maggiore competenza, la migliore capacità e la piu vasta esperienza
purtroppo il modello attuale è ben lontano da questo paradigma che è il piu ovvio dell'universo. c'è una vasta popolazione che deve scegliere tra una breve lista di candidati governatori, scelti dall'interno di una classe dirigente chiusa e limitata, la scelta avviene in base a informazioni parziali e volutamente manipolate, senza garanzie circa la capacità decisionale individuale e la consapevolezza riguardo alle metriche che certificano la qualità del candidato
ditemi voi allora in questa situazione quale dovrebbe essere la nostra decisione........e non mi dite "rivoluzione" perchè poi ci vogliono pure le palle per scendere in piazza con la mazz in mano
Ma scusa carmine perchè entriamo nell'ideologico?
La gente si aspetta da Montezemolo il miracolo. Io piuttosto penso che finiremmo semplicemente dalla padella alla brace, perchè Montezemolo, come ho già detto prima, per salvaguardare la sua ex-azienda è stato in grado di dire "No, lo Stato non ci ha dato neanche un centesimo" quando in realtà sappiamo benissimo com'è andata a finire con la Fiat in questi anni.
Ora me ne fotto altamente del comunismo o del capitalismo, tanto nè l'uno nè l'altro sono "ottimi", senza che i suoi sostenitori sbraitino inutilmente.
Per quanto riguarda la nostra decisione...è talmente ovvia che non ha quasi senso parlarne. Ad ognuno di noi sta bene l'attuale situazione perchè in un modo o nell'altro magnamm - e non solo. Insomma sono le nostre azioni quotidiane che non fanno altro che confermare che a noi dell'attuale situazione politica non ce ne fotte granchè, altrimenti si agirebbe praticamente, non con sterili lamenti pubblicati sul web. In pratica la politica è diventato un argomento quasi come il calcio, poichè mediamente si sta bene, si va avanti e da buoni italiani non pretendiamo di migliorare, quando in realtà la politica dovrebbe rappresentare un miglioramento dinamico della società.
Per "agire praticamente" intendo qualcosa come: ci si organizza per discutere di informazioni su fatti veri, con opinioni, con SOLUZIONI (non tutte sono buone, ma cazzo, si proponga!), con incontri tra persone capaci (che so, economisti, imprenditori, ...blabla), di diversa visione politica, e senza demagogie - tipo: aumentiamo le tasse ai ricchi perchè noi non siamo capaci di affrontare gli imprenditori. Non facendo clic su "Mi piace" su una pagina di Facebook dal titolo "Berlusconi in carcere"!
Bisogna migliorare un pensiero, non inculcarlo come si fa con un chiodo nel muro, e per farlo c'è bisogno di discutere con persone di diversa cultura e pensiero.
Una specie di Annozero fatto meglio.