Milos è un ex attore porno serbo, che vive con la moglie Marija e il figlio Petar. A corto di soldi, Milos accetta di girare un film per Vukmir – un misterioso e potente produttore porno – entrando in un vortice di aberrante crudeltà e sadismo... Il più discusso film del 2010, con la sua controversa miscela di immaginario stilistico e scioccante violenza. (mymovies)
Grande perizia tecnica dietro la macchina da presa (forse al punto che spesso il film si compiace nel guardarsi un po' troppo allo specchio, ma ci sta, niente virtuosismi inutili e intelletualoidali), recitazione dei due personaggi principali di alto livello e storia interessante sono le cose che non mi sarei aspettato prima di guardare questo filmaccio chè è un pugno nello stomaco per uno spettatore scafato e, probabilmente, un'esperienza molto ma molto shockante per chi non è avvezzo. La metafora della guerra come mezzo per costringere le persone a fare quello che non vogliono senza che nemmeno se ne accorgano e il parallelo con la questione balcanica e quel che sono diventati i serbi è solida e non pretestuosa come mi aspettavo, fa decisamente elevare sopra la media questo film che comunque sarebbe sufficiente anche senza tentare una riflessione più profonda, l'ultraviolenza e il sesso esplicito sono quel che della pellicola fa discutere, ma non sono assolutamente i protagonisti del film. Sapiente l'uso del flashback/metafilm per dipanare la trama nel segmento finale che è un crescendo potente ed amarissimo, probabilmente il fiore all'occhiello di un comparto tecnico di cui già ho tessuto le lodi, veramente girato bene tutto. Ah, bagasce dell'est di ottimo livello, di quelle che sono le preferite mie e di qualche altro zozzone ccà ngopp
