luatv ananz, questo è il mio topic!
lo inauguro raccontavi un episodio capitatomi ai tempi del liceo, precisamente all'ultimo anno delle superiori.
CAP. 1: più bucchinaro di me non c'è
ultimo compito di letteratura inglese della mia vita: la prof era una deficiente di primo livello, e quella materia che io ricordi faceva schifo un po' a tutti i miei compagni di classe; tutte cose che portavano soltanto 5-6 elementi a prepararsi seriamente e tutti gli altri, tra cui ovviamente il sottoscritto, a munirsi di una gran quantità di fogliettini, fotocopie miniaturizzate, scritte sul dizionario, ecc.
fino a quel giorno l'avevamo sempre tutti fatta franca. fino a quel giorno.
come stava quel giorno la prof non sta manco un pitbull a digiuno da una settimana alla vista di una fetta di carne: 5 compiti sequestrati e relativi 2 sul registro nei primi 10 minuti del tempo concessoci, e una caccia agli appunti nascosti che si protrae per l'intera durata del compito. visto l'andazzo sarebbe stato saggio da parte mia mettere da parte bigliettini e fotocopie ed affidarsi alle proprie forze, oltre che alla provvidenza divina, per lo svolgimento della verifica. io però, resomi anche conto che non avrei saputo rispondere a una sola domanda, decido di rischiare e di consultare le decine di mini fotocopie che avevo nascosto all'interno del dizionario. da maestro della copiatura quale sono riesco a fare buona parte del compito senza che la prof si accorga di nulla, finchè un mio movimento sospetto della sfogliatura del vocabolario non insospettisce l'insegnante che in un attimo mi appare a qualche centimetro dal mio banco. inizia a sfogliare il mio dizionario. il panico: inizio a sudare freddo, a pensare: "cazzo, addio 6 in inglese. questa è la fine.", quasi a sentirmi male per il nervosismo che sto accumulando in quegli attimi che mi pare stessero durando secoli. finchè non accade il miracolo: la prof chiude il dizionario e torna alla cattedra. non aveva sgamato la quantità industriale di fotocopie che, a quanto pare, avevo ben camuffato all'interno del mio dizionario. incredibile!
ovviamente dopo quello spavento non ci penso proprio più ad aprire il vocabolario, e preferisco consegnare il compito incompleto. sarebbe dovuto bastare per ottenere un 5 e 1/2, o forse avrebbe potuto significare addirittura un 6. fatto sta che al termine dell'ora mi sono sentito un grandissimo bucchinaro, e i complimenti dei compagni che l'avevano fatto franca come me e il rosicamento di quelli che invece erano stati sgamati non faceva altra che accrescere a dismisura il mio ego e la convinzione che fossi un volpone di prima categoria. afammocc!
CAP. 2: fine del sogno di un bucchinaro di una mezza estate
settimana successiva al compito: la prof. porta alla classe i compiti corretti. "dai che con questa ho chiuso per sempre con l'inglese", penso io. pensavo male, ahimè.
la prof. quel giorno esordisce rivolgendomi la parola. - "Di Mase" - mi fa - lo sai che la classe di tuo fratello ha fatto il compito d'inglese proprio il giorno dopo di questa?" (piccola postilla per i lettori: mio fratello ha 3 anni in meno di me, frequentava il mio stesso liceo, la mia stessa sezione, e quindi avevamo qualche prof. in comune, tra cui quella d'inglese). "No, non lo sapevo." - le rispondo io un tantino preoccupato, poichè non capivo dove volesse andare a parare con questa domanda. al che quella simpaticona caccia dalla borsa una pila di compiti, col mio in cima. è chiaramente visibile dall'ultima fila in cui sono seduto un 3 scritto in rosso sul retro del compito e alcuni fogliettini spillati alla "spilletta". li riconosco, sono le fotocopie che avevo con me in classe il giorno del compito. inizio ad innervosirmi. - "Ma che cazz è succiess?". Mi viene subito spiegato: mio fratello durante il suo compito d'inglese era stato beccato col dizionario pieno zeppo degli stessi fogliettino che "consultai" durante la mia verifica.
si, avete capito bene: il vocabolario che ha usato mio fratello per il suo compito è lo stesso che usai io per il mio, e io, che in modo tanto bucchinaro ero riuscito a non farmi sgamare, ero invece stato così STRUNZ da scordarmi quei bigliettini all'interno del dizionario, che ovviamente quell'altro strunz di fratmo ha praticamente consegnato in mano alla prof.
è il delirio: i miei compagni non la smettono più di ridere, e io, che mai come in quel momento avrei voluto che quello che stavo vivendo fosse soltanto un brutto sogno, riesco stranamente ad assumere un atteggiamento impassibile e a restare fedele al mio principio di negare sempre, anche davanti all'evidenza, nonostante le ripetute urla di un mio compagno di classe rompicoglioni: - "O' PE' MA CHE CAZZO NEGHI A FA', MA A VUO' FERNI'?"
ma io non batto ciglia, continuo a ripetere con un tono di voce basso (ancora più del solito) frasi inconcludenti e prive di senso compiuto, del tipo: - "Non capisco...", "Dev'esserci un equivoco...", e simili, al che la professoressa, apparentemente divertita dalla situazione, comincia ad avere pietà di me e di andare avanti con le correzioni dei compiti.
alla fine mi concesse un'ultima interrogazione la prima settimana di giugno, in cui avrei dovuto provare ad elevare a 6 quella che ormai era diventata la mia media del 4 in inglese. ma questa è un'altra storia...