Autore Topic: Il decalogo (Krzysztof Kieslowski, 1989)  (Letto 4810 volte)  Share 

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

bender89

Il decalogo (Krzysztof Kieslowski, 1989)
« il: 23 Dicembre, 2010, 13:23:04 pm »


Sulla base di un'idea di Krzysztof Piesiewicz, avvocato polacco e difensore di molti oppositori del regime, Kieslowski realizza dieci episodi, dieci film ognuno dei quali llustra uno dei comandamenti attraverso altrettanti casi giudiziari. Sono casi che non vengono risolti con l'individuazione netta di un colpevole e di una vittima: il dubbio che permane testimonia che gli autori volontariamente non abbracciano una tesi laica o confessionale.

Decalogo 1  - Io sono il Signore tuo Dio. Non avrai altro dio all'infuori di me
Decalogo 2  - Non nominare il nome di Dio invano
Decalogo 3  - Ricordati di santificare le feste
Decalogo 4  - Onora il padre e la madre
Decalogo 5  - Non uccidere
Decalogo 6  - Non commettere atti impuri
Decalogo 7  - Non rubare
Decalogo 8  - Non dire falsa testimonianza
Decalogo 9  - Non desiderare la donna d'altri
Decalogo 10  - Non desiderare la roba d'altri

bender89

Re:Il decalogo (Krzysztof Kieslowski, 1989)
« Risposta #1 il: 23 Dicembre, 2010, 13:23:16 pm »
Decalogo 1  - Io sono il Signore tuo Dio. Non avrai altro dio all'infuori di me

Il tema viene presentato attraverso il dualismo tra scienza e trascendenza. Un bambino prodigio vive sotto l'influenza del padre scienziato e della zia cattolica. Il primo  esprime una sorta di venerazione nei confronti di un calcolatore a cui delega anche le più banali scelte e azioni quotidiane. Da una di queste (la misurazione della tenuta di una lastra di ghiaccio) scaturirà l'inattesa morte del ragazzo, profetizzata al padre dalla metaforica rottura di un'ampolla contenente inchiostro.
I più comuni interrogativi esistenziali dell'adolescente non trovano soluzione in un finale amaro e toccante. Si percepisce soltanto l'incombenza di una sorta di osservatore onnipotente e incontrollabile, immanente o trascendente che sia.
L'ambientazione in una Varsavia fredda e cupa, e l'efficacia dei rari dialoghi, rendono una malinconia preziosa, riflessiva, mai enfatica.
***1/2
« Ultima modifica: 23 Dicembre, 2010, 14:15:09 pm da bender89 »

bender89

Re:Il decalogo (Krzysztof Kieslowski, 1989)
« Risposta #2 il: 23 Dicembre, 2010, 13:23:28 pm »
Decalogo 2  - Non nominare il nome di Dio invano

Si pone anche in questo caso il problema della scelta, anche qui completamente annullata dall'evento imponderabile (la vita, contro la morte del primo mediometraggio).
Banalmente la trama. Dorotea lega alla morte del marito agonizzante sul letto di morte la sorte sua e quella del bambino che aspetta da un amante. E' innamorata di entrambi, ha solo bisogno di scegliere, con l'aiuto di un primario (che abita nel solito condominio in cui sono ambientati tutti gli episodi), se riporre speranze nella guarigione del marito (e quindi abortire) o tenersi il bambino.
Quando il medico (reticente sull'esprimere sentenze) condanna il malato, avviene l'evento inatteso, la guarigione (presentata attraverso una riuscita metafora).
E' difficile cogliere riferimenti espliciti al comandamento. La blasfemia è il velato ricatto alla vita compiuto dalla donna.
E' un film di raro dolore, per me di poco sotto il livello del primo.
***
« Ultima modifica: 24 Dicembre, 2010, 10:31:22 am da bender89 »

bender89

Re:Il decalogo (Krzysztof Kieslowski, 1989)
« Risposta #3 il: 23 Dicembre, 2010, 13:23:40 pm »
Decalogo 3  - Ricordati di santificare le feste

Una donna ruba la notte di Natale all'ex amante, impegnato nei festeggiamenti con la sua famiglia, coinvolgendolo nelle ricerche del marito scomparso.
E' una notte folle e movimentata, sviluppata all'insegna della menzogna e del cinismo, con vicende e personaggi ai limiti del grottesco.
L'alternativa, in questo caso, è tra santificare la festa tradizionale o la notte di una donna sola e disillusa, in cerca di attenzioni. Entrambe le celebrazioni risultano per il protagonista pura convenzione, azioni senza coinvolgimento.
Alla fine della giornata non avrà deciso. Tornato a casa lascerà alla moglie i dubbi di sempre.
***
« Ultima modifica: 24 Dicembre, 2010, 10:51:08 am da bender89 »

bender89

Re:Il decalogo (Krzysztof Kieslowski, 1989)
« Risposta #4 il: 23 Dicembre, 2010, 13:23:54 pm »
Decalogo 4  - Onora il padre e la madre

Il rapporto tra una ragazza orfana di madre ed il padre è sconvolto dalla possibilità che quest'ultimo non possa essere tale.
E' senza dubbio, tra quelli che ho visto, l'episodio con l'approccio più impertinente al comandamento di riferimento. Una rivelazione nascosta nel contenuto di una lettera (forse mai aperta) fa emergere un iceberg di desideri assopiti, impulsi finanche sessuali. L'incesto non si consuma, si onorerà il comandamento. Il rapporto non tornerà mai più ad essere quello di prima, nonostante la distruzione della ipotetica lettera originale (il solito fuoco risolutore).
E' un'opera interessante sulla precarietà dei rapporti umani. L'episodio più lineare dei primi quattro. Inferiore al primo, a mio avviso. Troppo ridondante, metà dei dialoghi sono 'e chiù.
***
« Ultima modifica: 25 Dicembre, 2010, 12:12:53 pm da bender89 »

bender89

Re:Il decalogo (Krzysztof Kieslowski, 1989)
« Risposta #5 il: 23 Dicembre, 2010, 13:24:06 pm »
Decalogo 5  - Non uccidere

Un teppistello massacra un tassista senza spirito 'e passione. Verrà difeso da un giovane avvocato idealista che non riuscirà ad evitare la condanna a morte del ragazzo. L'impiccagione rinnova la brutalità di un corpo su un altro corpo e dell'apparato statale sul senso stesso della giustizia.
Anche quest'opera è un dualismo giocato sul vita/morte. Qui però c'è negazione della scelta. L'omicidio è atto  efferato, bestiale. Vengono meno le sfumature, il giudizio si fa esplicito, cocente. Non c'è redenzione, solo una forte condanna.
La durezza dei temi viene attenuata da una fotografia cupa e atipica, tendente al giallo (adeguata ma non proprio piacevole).
L'unica pecca, volendone trovare una, è il dialogo iniziale in cui il novello avvocato si piglia 'o rit cu tutta 'a mano ed inizia a dubitare bartescamente del concetto di pena in toto.
***1/2
« Ultima modifica: 25 Dicembre, 2010, 16:56:25 pm da bender89 »

bender89

Re:Il decalogo (Krzysztof Kieslowski, 1989)
« Risposta #6 il: 23 Dicembre, 2010, 13:24:20 pm »
Decalogo 6  - Non commettere atti impuri

Un  diciannovenne spia col cannocchiale la milf del palazzo di fronte per più di un anno, se ne innamora perdutamente. Quando riesce ad ottenere un incontro con la donna incorre in una defaillance. Amareggiato tenta il suicidio.
Questo episodio offre oltre alla solita dicotomia tra osservanza e trasgressione, quella tra puro e impuro (incisiva la metafora del latte versato sul tavolo scuro), tra gli elevati sentimenti del ragazzo (per quanto socialmente deviati) e l'esuberanza carnale e disimpegnata della donna.
Il giovane ottiene qualcosa di più del corpo dell'amata, ma al prezzo di macchiare l'amore puro di tutte le implicazioni, le debolezze, che il rapporto carnale comporta.
Paradossalmente il voyeurismo del ragazzo assume un'aria di beffarda purezza sul grigiore dei rapporti sessuali senza coinvolgimento, perché specchio di un amore infantile e pulito, bianco come il latte.
****
« Ultima modifica: 25 Dicembre, 2010, 20:14:11 pm da bender89 »

bender89

Re:Il decalogo (Krzysztof Kieslowski, 1989)
« Risposta #7 il: 23 Dicembre, 2010, 13:24:34 pm »
Decalogo 7  - Non rubare

Una tale minorenne ha una relazione con un professore. Nasce una bambina. Per evitare lo scandalo che ne seguirebbe si fa in modo che risulti essere formalmente la madre colei che è in realtà la nonna materna. La giovane mamma usurpata cresce, acquisisce istinto materno e diviene ossessionata dall'idea di non poter essere riconosciuta dalla piccola per ciò che veramente è. Un giorno decide di rapirla per scappare all'estero. Alla fine andrà via da sola.
Non è dato sapere chi sia la ladra o se lo siano entrambe. Non c'è soluzione, come al solito. Resta il dramma umano; famigliare come quello dell'episodio 4, non egualmente riuscito.
**3/4
« Ultima modifica: 25 Dicembre, 2010, 23:36:28 pm da bender89 »

bender89

Re:Il decalogo (Krzysztof Kieslowski, 1989)
« Risposta #8 il: 23 Dicembre, 2010, 13:24:48 pm »
Decalogo 8  - Non dire falsa testimonianza

Una docente di filosofia accoglie una uditrice statunitense a lezione. Quest'ultima racconta la storia di una bambina ebrea che per sfuggire alla polizia nazista aveva bisogno di essere battezzata da una coppia per poi essere ospitata da una famiglia senza sospetti. La coppia è cattolica e rifiuta di offrire la testimonianza (falsa) necessaria per il sacramento. La bambina è quindi consegnata a un destino di morte probabile ma avrà la possibilità di salvarsi. E' la stessa donna che racconta la storia e la professoressa colei che le negò la salvezza quasi quarant'anni prima.
E' l'episodio concettualmente più completo del Decalogo, forse anche quello più velleitario. Si parte dall'interrogativo "Perché alcuni possono salvare ed altri solo essere salvati?" per arrivare a discutere l'esistenza di Dio e dello stesso libero arbitrio. La complessità tematica è retta da un complesso di dialoghi massiccio ma a tratti veramente palluso.
***
« Ultima modifica: 08 Gennaio, 2011, 14:21:35 pm da bender89 »

bender89

Re:Il decalogo (Krzysztof Kieslowski, 1989)
« Risposta #9 il: 23 Dicembre, 2010, 13:25:03 pm »
Decalogo 9  - Non desiderare la donna d'altri

Il più "leggero" tematicamente, forse uno dei più efficaci e meglio confezionati.
Un chirurgo scopre di essere irreversibilmente impotente. Avverte il peso della compromissione del rapporto con la moglie e si complessa. Quest'ultima lo rassicura ("il sesso è biologia" :ahsisi:) ma si fotte uno studentello. Lui è ossessionato, la scopre e si fa scoprire mentre la scopre. :look: I due si conciliano ma l'uomo tenta il suicidio a causa di un fraitendimento. Si salverà.
Il rimando al comandamento è riservato a mio avviso più al marito che al giovane amante. La menomazione fisica lo priva della dignità di desiderare la sua stessa donna e del diritto di provare gelosia.
E' un interessante lavoro sui rapporti di forza del rapporto uomo donna. Il tutto trattato con una sorprendente ironia (la scena in cui il medico mantiene la cannola alla pompa di benzina :cazzimm:). Bello.
***1/4
« Ultima modifica: 08 Gennaio, 2011, 17:03:01 pm da bender89 »

bender89

Re:Il decalogo (Krzysztof Kieslowski, 1989)
« Risposta #10 il: 23 Dicembre, 2010, 13:25:17 pm »
Decalogo 10  - Non desiderare la roba d'altri

Espisodio atipico, sulla falsariga del precedente. La brama di valore materiale viene rappresentata dalla complicità (e velato antagonismo) di due fratelli che si adoperano nella conservazione di una ricca collezione di francobolli lasciata in eredità dal defunto padre.
Lo sviluppo è ironico, veloce e trainato da una inusuale aria beffarda a irridere avidità e malfidenza.
***
« Ultima modifica: 17 Gennaio, 2011, 14:27:35 pm da bender89 »

guallera

Re:Il decalogo (Krzysztof Kieslowski, 1989)
« Risposta #11 il: 23 Dicembre, 2010, 14:03:38 pm »
Decalogo 9  - Non desiderare la donna d'altri
Il migliore di tutti.

Offline wendell

  • *
  • Registrazione: Ott 2009
  • Post: 35342
  • Sesso: Maschio
Re:Il decalogo (Krzysztof Kieslowski, 1989)
« Risposta #12 il: 23 Dicembre, 2010, 21:04:25 pm »
Il migliore di tutti.
:nonquoto:

Onora il padre e la madre e Non uccidere :contract:
Non rubare è indubbiamente il peggiore.

Mi rendo conto di aver dimenticato il 6 e l'8. Il 2 pure è insipido (tranne che per la metafora dell'ape alla fine), il 3 una sorta di Fuori Orario polacco :asd:
« Ultima modifica: 23 Dicembre, 2010, 21:48:47 pm da wendell »
ho cercato di capire cosa sei.....terrificante.

bender89

Re:Il decalogo (Krzysztof Kieslowski, 1989)
« Risposta #13 il: 17 Gennaio, 2011, 14:27:59 pm »
Aggia fernut, se volete ne possiamo parlare.  :look:

Online pappasouth

  • *
  • Registrazione: Ott 2009
  • Post: 30380
  • Opinion Leader
Re:Il decalogo (Krzysztof Kieslowski, 1989)
« Risposta #14 il: 17 Gennaio, 2011, 16:39:31 pm »
lo sto scaricando, pà maronn sono 10 episodi da 400 e passa mega l'uno!
« Ultima modifica: 17 Gennaio, 2011, 16:50:09 pm da south »

Offline wendell

  • *
  • Registrazione: Ott 2009
  • Post: 35342
  • Sesso: Maschio
ho cercato di capire cosa sei.....terrificante.

Offline kurz

  • *
  • Registrazione: Ott 2009
  • Post: 19018
  • Sesso: Maschio
  • IO HO PAGATO E NUN ME FANNO ENTRÀ
Re:Il decalogo (Krzysztof Kieslowski, 1989)
« Risposta #16 il: 17 Gennaio, 2011, 21:58:10 pm »
Mi sono visto il primo :look:
gesucrì

Offline Moebius

  • *
  • Registrazione: Lug 2010
  • Post: 41693
  • Sesso: Maschio
Re:Il decalogo (Krzysztof Kieslowski, 1989)
« Risposta #17 il: 17 Gennaio, 2011, 22:01:17 pm »
Mi sono visto il primo :look:
non ti è piaciuto
ragazzi, cercate di non esagerare con le bestemmie

Offline kurz

  • *
  • Registrazione: Ott 2009
  • Post: 19018
  • Sesso: Maschio
  • IO HO PAGATO E NUN ME FANNO ENTRÀ
Re:Il decalogo (Krzysztof Kieslowski, 1989)
« Risposta #18 il: 17 Gennaio, 2011, 22:24:11 pm »
non ti è piaciuto
no mi è piaciuto, ma credo che appenderò non ho la costanza manco nel vedere i film :maronn:

Comunque un po' mi ha ricordato film blu :look:
gesucrì

bender89

Re:Il decalogo (Krzysztof Kieslowski, 1989)
« Risposta #19 il: 18 Gennaio, 2011, 10:09:42 am »
Comunque un po' mi ha ricordato film blu :look:

La trilogia dei colori l'ho svalutata dopo aver visto il Decalogo. Fondamentalmente è 'e chiù.