- Cala la disoccupazione negli Usa e il nuovo tasso dell'8,9% (dal 9%) è il livello più basso raggiunto dall'aprile del 2009. Il risultato, annunciato dal Dipartimento del Lavoro, è frutto dei 192mila posti creati dall'economia statunitense a febbraio; il triplo rispetto a gennaio. In termini assoluti, gli analisti avevano previsto un numero maggiore di nuovi occupati (196mila), ma ritenevano che il tasso di disoccupazione sarebbe rimasto stabile o salito al 9,1%.
Dai dati risulta che solo nel pubblico impiego c'è una flessione di occupati con un calo di 30mila unità. Nel comparto manifatturiero l'aumento è di 33mila unità, come pure nelle costruzioni; +22 mila nei trasporti dopo la contrazione di 44mila unità di gennaio e calo di 8mila unità nel commercio, ma in questo settore c'era stato un aumento di 30mila posti a gennaio. Nel bimestre gennaio-febbraio l'aumento di posti di lavoro è pari a 128mila, un livello pari al saldo positivo dell'ultimo trimestre 2010.
In attesa di vedere come reagirà Wall Street, i mercati europei fanno intanto i conti con l'apprezzamento dell'euro che oggi nel coros della seduta ai cambi ha superato quota 1,40 sul dollaro, livello che non si registrava dall'inizio del novembre scorso. Lo scatto della moneta unica è stato innescato dall'annuncio della Bce circa un possibile rialzo dei tassi dal mese di aprile.