Autore Topic: Come ti muore una democrazia vol II :look:  (Letto 2576 volte)  Share 

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Come ti muore una democrazia vol II :look:
« il: 19 Dicembre, 2010, 14:01:41 pm »
PER la quarta volta in poco più di dieci anni il Parlamento venezuelano ha concesso ieri al presidente Hugo Chavez poteri speciali e la possibilità di imporre nuove leggi per decreto senza alcun controllo dell'assemblea dei deputati. La nuova "Ley Habilitante" era stata chiesta da Chavez in seguito all'emergenza provocata dalle intense piogge di queste settimane che hanno causato inondazioni in ampie zone del paese con un saldo di oltre 130mila profughi senzatetto. Ma la norma consentirà al presidente di governare per decreto su molti altri temi come le finanze, le tasse, le telecomunicazioni, la cooperazione internazionale, l'acquisto di armi o la sicurezza. E poco dopo il voto dei deputati il presidente venezuelano ha annunciato di avere già pronta "una batteria di venti decreti" per rafforzare il suo "socialismo del XXI secolo".

La legge sui "poteri speciali" è stata votata proprio alla vigilia dell'insediamento della nuova Camera frutto delle ultime elezioni legislative del 26 settembre, motivo per cui l'opposizione accusa Chavez di utilizzare l'emergenza piogge come una scusa. Infatti nel nuovo Parlamento che entrerà in carica dal prossimo 5 gennaio il partito del presidente (Psuv, Partito socialista unito) non avrà più la maggioranza dei due terzi necessaria per approvare le leggi più importanti e non avrebbe avuto neppure la possibilità di approvare la nuova legge sui "pieni poteri".

Con il voto di ieri è la quarta, da quando Chavez arrivò al potere nel 1998, che l'assemblea parlamentare cede al presidente i suoi poteri legislativi. La prima volta fu nel 1999, per sei mesi. Nel 2001 il lasso temporale venne esteso ad un anno; mentre la terza volta, nel 2007, la "Ley Habilitante" durò per un anno e mezzo. In quest'ultimo caso il presidente aveva chiesto ai deputati i "pieni poteri" per un anno ma, alla fine, è stata approvata una proroga fino a 18 mesi che permetterà a Chavez di avere mano libera, senza alcun controllo parlamentare, fino alla vigilia delle prossime elezioni presidenziali, previste per la fine del 2012.

Nei suoi ultimi giorni di vita, il Parlamento venezuelano uscente, ha approvato altre due leggi: la prima consentirà a Chavez di intervenire sulle banche, nazionalizzandole o imponendo nuovi e più ampi controlli statali; la seconda proibisce il trasformismo impedendo a deputati e governatori la possibilità di cambiare partito una volta eletti. Una norma molto contestata dall'opposizione che la ritiene incostituzionale in quanto, come "rappresentati del popolo", essi sono "soggetti solo alla loro coscienza" e che, secondo alcuni, è frutto della sfiducia che serpeggia nel partito di governo. Ridimensionato nelle ultime elezioni il Psuv di Chavez conserva la maggioranza dei seggi ma potrebbe avere difficoltà se, come è già accaduto, dovesse perdere in corso d'opera deputati eletti che cambiano gruppo parlamentare. La pena per "i traditori" è pesante: fino ad otto anni di interdizione con il divieto di ripresentarsi candidati.



 

Offline Full-of-lutamma

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Re:Come ti muore una democrazia vol II :look:
« Risposta #1 il: 19 Dicembre, 2010, 14:23:00 pm »
Tralasciando la piega dell'altro topic il signore in questione:

by-passa l'organo legislativo dello Stato per qualche mesetto e vuole proporre una legge contro il trasformismo. Sono entrambe cose folli, anti-democratiche, sopratutto la seconda, dato che chi viene eletto non rappresenta il suo elettorato o un partito ma l'intera Nazione. In nessun paese al mondo esiste una cosa del genere, i legislatori devono essere liberi e non imbrigliati in un simbolo.
« Ultima modifica: 19 Dicembre, 2010, 14:23:29 pm da Full-of-lutamma »


 

Offline Nessuno

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Re:Come ti muore una democrazia vol II :look:
« Risposta #2 il: 19 Dicembre, 2010, 14:25:23 pm »
Conosco bene la situazione venezuelana. La democrazia da quelle parti è morta da una decina di anni. Almeno.
I'm nobody! Who are you?
Are you nobody, too?
Then there's a pair of us--don't tell! They'd banish us, you know.  How dreary to be somebody! How public, like a frog To tell your name the livelong day To an admiring bog!

Offline Full-of-lutamma

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Re:Come ti muore una democrazia vol II :look:
« Risposta #3 il: 19 Dicembre, 2010, 14:28:20 pm »
Dunque con Fini si può essere d'accordo o no, però ritengo che se un gruppo di parlamentari di governo o di opposizione voglia uscire dal loro partito, in quanto in disaccordo con le linee guida, una proposta di legge, la moquette alla sede di partito essi debbano essere liberi di farlo come e quando vogliano, perché tanto prima o poi dovranno confrontarsi con gli elettori e verificare quindi la bontà della loro scelta.
« Ultima modifica: 19 Dicembre, 2010, 14:30:06 pm da Full-of-lutamma »


 

Offline noel

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Re:Come ti muore una democrazia vol II :look:
« Risposta #4 il: 19 Dicembre, 2010, 19:49:16 pm »
Conosco bene la situazione venezuelana. La democrazia da quelle parti è morta da una decina di anni. Almeno.
Io direi che è morta nel 1973.
In tutta l'america latina.

Offline kurz

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Re:Come ti muore una democrazia vol II :look:
« Risposta #5 il: 19 Dicembre, 2010, 19:50:20 pm »
Io direi che è morta nel 1973.
In tutta l'america latina.
l'hanno fatto per secoli interi e ancora oggi e chi non si adegua è un dittatore
gesucrì

Offline noel

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Re:Come ti muore una democrazia vol II :look:
« Risposta #6 il: 19 Dicembre, 2010, 19:51:56 pm »
l'hanno fatto per secoli interi e ancora oggi e chi non si adegua è un dittatore
ma infatti dovremmo dire che la democrazia in tutta l'america latina non è mai nata...per merito degli esportatori democratici.
cazzo che democrazia.
ma poi in itaglia mica ce la passiamo meglio noi?
democrazia...la parola più abusata della storia recente,di sicuro del mio messaggio.
 :look:

Offline Full-of-lutamma

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Re:Come ti muore una democrazia vol II :look:
« Risposta #7 il: 19 Dicembre, 2010, 20:22:18 pm »
Quindi dato che secondo voi in Am. Lat. non esiste la democrazia dal 1973 questo signore è giustificabile?


 

bender89

Re:Come ti muore una democrazia vol II :look:
« Risposta #8 il: 19 Dicembre, 2010, 20:47:53 pm »
Quindi dato che secondo voi in Am. Lat. non esiste la democrazia dal 1973 questo signore è giustificabile?

Il golpe cileno è un manifesto della precarietà dell'America Latina e delle due tristi alternative che vi si sono poste dal dopoguerra in poi. Diventare avamposti di una antinazione sterminatrice e totalitaria o fare gli interessi della forza militare di turno.
Parliamo di popoli che hanno la coscienza di chi si tramanda la storia a voce e parla lingue d'importazione. Puttane del mondo seconde solo all'Africa.
Chavez è antidemocratico (che poi è un concetto da definire almeno quanto la libertà che reclamate per il popolo cubano) e corrotto (la linfa per mantenersi l'esercito a favore), ma sta scolarizzando il paese. E' un merito che gli è riconosciuto a livello internazionale. E quando educhi un popolo arretrato, metti il pane a tavola e le medicine nei cassetti, stai gettando basi di crescita a lungo termine.
Chavez poi campa di consenso. Ne è uscito come un padreterno dal colpo di stato del 2002 (dopo Cile, Guatemala e Santo Domingo gli USA combattono all'arma bianca con ridicoli risultati), non a caso osteggiato da latifondisti, indistriali, borghesi e amanti del petrolio in genere.
Che dati tieni tu sul suo consenso popolare?
« Ultima modifica: 19 Dicembre, 2010, 20:48:27 pm da bender89 »

Offline Full-of-lutamma

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Re:Come ti muore una democrazia vol II :look:
« Risposta #9 il: 19 Dicembre, 2010, 21:01:51 pm »
Il golpe cileno è un manifesto della precarietà dell'America Latina e delle due tristi alternative che vi si sono poste dal dopoguerra in poi. Diventare avamposti di una antinazione sterminatrice e totalitaria o fare gli interessi della forza militare di turno.
Parliamo di popoli che hanno la coscienza di chi si tramanda la storia a voce e parla lingue d'importazione. Puttane del mondo seconde solo all'Africa.
Chavez è antidemocratico (che poi è un concetto da definire almeno quanto la libertà che reclamate per il popolo cubano) e corrotto (la linfa per mantenersi l'esercito a favore), ma sta scolarizzando il paese. E' un merito che gli è riconosciuto a livello internazionale. E quando educhi un popolo arretrato, metti il pane a tavola e le medicine nei cassetti, stai gettando basi di crescita a lungo termine.
Chavez poi campa di consenso. Ne è uscito come un padreterno dal colpo di stato del 2002 (dopo Cile, Guatemala e Santo Domingo gli USA combattono all'arma bianca con ridicoli risultati), non a caso osteggiato da latifondisti, indistriali, borghesi e amanti del petrolio in genere.
Che dati tieni tu sul suo consenso popolare?

Scusa ma cosa c'entra il consenso popolare??? Può tenere pure l'80 per cento dei venezuelani a favore ma questo non gli da il diritto di scavalcare l'organo legislativo dello Stato ed ad impedire di fatto ai parlamentari la libertà di poter cambiare idea.

Inoltre dal punto di vista pane in tavola, ci andrei cauto. Rispetto ad Allende lui ha solo una cosa in più, il petrolio che vende agli USA e che fa anche estrarre da quelle multinazionali che tanto odia (la nostra ENI ha contratti miliardari lì giù), e che fruttano a quello luogo 50 miliardi di dollari l'anno. Il Venezuela nella classifica che quando l'Italia arriva a 200 punti di cds sembra che stia per succedere la fine del mondo, ebbene il paese latinoamericano arriva poco sotto i 1000 punti. Io so solo che gli stessi risultati li ha ottenuti pure Lula in Brasile, l'Argentina dopo il tracollo si è ripresa, il Cile dopo Pinochet ha conosciuto un boom. Magari c'è nessuno che dice di conoscere personalmente la realtà in quel paese, e ci può dire se veramente le basi di cui tu parli sono solide, o a breve dovremo aspettarci un tracollo. Fino al 2007 infatti le politiche di Chavez sono state dure e pure, poi si è dovuto scontrare con la dura realtà ed ha dovuto fare in gergo quelle che si chiamano aperture al libero mercato, se pur timide.
« Ultima modifica: 19 Dicembre, 2010, 21:07:45 pm da Full-of-lutamma »


 

bender89

Re:Come ti muore una democrazia vol II :look:
« Risposta #10 il: 19 Dicembre, 2010, 21:16:58 pm »
scavalcare l'organo legislativo dello Stato

:ruoss:
T'aggia ritt, è un esercizio formale e fine a se stesso pazziare a fare il garantista sul Venezuela.
E' un'evidenza, come quella che l'autodeterminazione del popolo iracheno è farsesca. Purtroppo le antiche democrazie dell'Europa continentale non sono esportabili senza che vi siano le basi economiche, di equilibrio sociale e di lotta alla corruzione.
Io mi interesserei dei dati statistici sull'alfabetizzazione e sul progresso economico/tecnologico. A ogni paese il suo. Le lotte per l'adsl a Cuba e le saponette francesi in Korea sono solo dei salotti europesi.
« Ultima modifica: 19 Dicembre, 2010, 21:19:27 pm da bender89 »

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Re:Come ti muore una democrazia vol II :look:
« Risposta #11 il: 20 Dicembre, 2010, 00:45:36 am »
:ruoss:
T'aggia ritt, è un esercizio formale e fine a se stesso pazziare a fare il garantista sul Venezuela.
E' un'evidenza, come quella che l'autodeterminazione del popolo iracheno è farsesca. Purtroppo le antiche democrazie dell'Europa continentale non sono esportabili senza che vi siano le basi economiche, di equilibrio sociale e di lotta alla corruzione.
Io mi interesserei dei dati statistici sull'alfabetizzazione e sul progresso economico/tecnologico. A ogni paese il suo. Le lotte per l'adsl a Cuba e le saponette francesi in Korea sono solo dei salotti europesi.

Azz, quindi sei un grande sostenitore delle dittature militari in America Latina del secolo scorso? :sospetto:

Comunque ti ho trovato il tasso di alfabetizzazione, da 10 anni si mantiene stabile sopra il 90 per cento :look:
« Ultima modifica: 20 Dicembre, 2010, 01:06:13 am da Full-of-lutamma »


 

bender89

Re:Come ti muore una democrazia vol II :look:
« Risposta #12 il: 20 Dicembre, 2010, 10:23:22 am »
None, io tifo per il Napoli.



Hanno un PIL pro capite superiore alla enorme economia brasiliana e un tasso di crescita affine.

Comunque non mi pare ti interessi guardarti i dati. Ti sei preso la capata garantista. Non ti resta che augurarti l'arricchimento della confindustria venezuelana, neocapitalismo selvaggio e un colpo di stato un po' meglio architettato dagli amici cercapetrolio & diffondidemocrazia. In un colpo solo si accappotterebbe Chavez e la maggior fonte di approvvigionamento energetico cubano, si indirebbero libere elezioni, si sconfiggerà il cancro e la povertà.

Offline Full-of-lutamma

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Re:Come ti muore una democrazia vol II :look:
« Risposta #13 il: 20 Dicembre, 2010, 11:47:25 am »
No a me i dati interessano, ed il Venezuela è un paese ricco, ma oltre l'estrazione di petrolio quali sono gli altri settori sviluppati? Te lo chiedo senza malizia, ti vedo informato sulla situazione. I paesi arabi da 10 anni puntano molto sul turismo, i loro fondi sovrani investono in tutto il mondo, Chavez cosa fa? Le previsioni di crescita di quel paese troppo legato al solo petrolio, quest'anno lo vedono in recessione di 2 punti e mezzo di percentuale, mentre il resto dell'Am.Lat cresce a ritmi del 5%...

Venezuela’s economy will contract 2.5 percent this year, contradicting an earlier government forecast for it to grow, because of the global economic crisis, according to the 2011 budget proposal.

Venezuela’s oil industry will shrink 1.4 percent and the non-oil economy will decline 2.6 percent in 2010, according to the budget plan submitted by Finance Minister Jorge Giordani to the National Assembly yesterday. The government’s prior forecast, made in March, predicted gross domestic product would rise 0.5 percent this year.

“The effects of the various crises were concentrated in the first half of 2010 and will continue for several quarters with smaller declines,” the document said.

Giordani said yesterday that GDP was recovering after hitting “bottom” last year when it contracted 3.3 percent. The economy, which has fallen for five consecutive quarters, remains in recession even as the rest of the region returns to growth.

Central Bank President Nelson Merentes said yesterday that the economy may post growth in the fourth quarter. A drop in foreign investment due to nationalizations and lower oil prices caused the economy to shrink 3.5 percent in the first half of 2010.

The economy will grow 2 percent in 2011, as the Western Hemisphere’s highest inflation rate slows, Giordani said. The economy should grow 2.4 percent in 2012, according to the document.

The 2011 budget proposal calls for 204.2 billion bolivars ($47.5 billion) of spending, a 28 percent increase from 2010. Consumer prices may rise 23 percent to 25 percent next year.

Venezuela is South America’s only economy forecast by the International Monetary Fund to experience negative growth this year.


Io direi di iniziare a rivedere le posizioni, se tutti i paesi in quell'area crescono, e solo uno continua a rimanere in recessione vuol dire che c'è qualcosa che non va, e tenendo conto che hanno pure uno dei tassi di inflazione più alti al mondo, i venezuelani credo non passeranno un bel decennio. Poi va be, se tutto questo è servito ad insegnare a leggere ad un 2 per cento della popolazione in 10 anni, alzo le mani.
« Ultima modifica: 20 Dicembre, 2010, 11:48:50 am da Full-of-lutamma »


 

Offline Full-of-lutamma

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Re:Come ti muore una democrazia vol II :look:
« Risposta #14 il: 20 Dicembre, 2010, 11:55:43 am »
E per favore se parliamo di Venezuela non citiamo Abbado, quella è una perla preziosa, in questi discorsi va a finire che dimostra solo la sua immensa grandezza.


 

falceEmarcello

Re:Come ti muore una democrazia vol II :look:
« Risposta #15 il: 20 Dicembre, 2010, 12:06:24 pm »
stiamo facendo i funerali ad una presunta morte della democrazia venezuelana quand tenimm o muort frisch frisch rint a casa ???
 :ok:

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Re:Come ti muore una democrazia vol II :look:
« Risposta #16 il: 20 Dicembre, 2010, 12:07:25 pm »
stiamo facendo i funerali ad una presunta morte della democrazia venezuelana quand tenimm o muort frisch frisch rint a casa ???
 :ok:

Vabbuò si fa per parlare e perder nu poc e tiemp  :look:


 

falceEmarcello

Re:Come ti muore una democrazia vol II :look:
« Risposta #17 il: 20 Dicembre, 2010, 12:10:59 pm »
Vabbuò si fa per parlare e perder nu poc e tiemp  :look:
ma non avevo dubbi giggi' :bacino:

Offline regista

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Re:Come ti muore una democrazia vol II :look:
« Risposta #18 il: 29 Dicembre, 2010, 12:08:00 pm »
Venezuela, la sfida di Chavez agli Usa: respinto l’ambasciatore Larry Palmer

Hugo Chavez
Il presidente venezuelano Hugo Chavez ha sfidato gli Stati Uniti a rompere le relazioni diplomatiche, dopo il rifiuto del capo dello stato di Caracas di accettare la nomina del nuovo ambasciatore Larry Palmer.

Quest’ultimo, nel corso di una audizione al Senato di Washington per la sua abilitazione, aveva detto che i guerriglieri colombiani sono presenti sul suolo venezuelano, che Cuba esercita una influenza sulle forze armate del Venezuela e che il morale di queste è basso. Per Chavez Palmer ha “mancato di rispetto” al governo di Caracas.

“Se il governo americano vuole espellere il nostro ambasciatore, faccia pure – ha detto Chavez nel corso di un discorso ufficiale diffuso dalla tv di stato VTV -. Se vuole rompere le relazioni diplomatiche, faccia pure! Poiché noi abbiamo rifiutato di accettare la nomina di questo signore, il governo americano ci minaccia di ritorsioni. Potrà provare a fare quello che vuole, ma noi impediremo a questo signore di venire da noi”.

la capacita' di non essere subalterno al potere americano di questo uomo mi fa arrizzare
Sappiamo tutti chi e' il porco!
please, no more Vittorio Raio!

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Re:Come ti muore una democrazia vol II :look:
« Risposta #19 il: 08 Gennaio, 2011, 02:46:50 am »
A fine novembre, il Venezuela è stata colpito con violenza da piogge torrenziali ed inondazioni che hanno causato 35 morti e hanno lasciato circa 130.000 persone senza casa. Se George Bush fosse stato presidente, invece che Hugo Chavez, gli sfollati sarebbero stati spediti sottotiro in campi di prigionia improvvisati -- come il Superdome-- come è successo con l'uragano Katrina. Ma non è così che lavora Chavez. Il presidente venezuelano ha promulgato velocemente leggi "speciali" che gli hanno concesso poteri per garantire aiuti di emergenza e alloggi per le vittime dell'alluvione. Chavez ha poi sgomberato il palazzo presidenziale e lo ha trasformato in un alloggio per 60 persone, che sarebbe l'equivalente di convertire la Casa Bianca in un rifugio per senzatetto. Le vittime del disastro sono ora sfamati e accuditi dallo stato fino a quando non potranno ritornare alle loro case e a lavorare.



I dettagli degli sforzi di Chavez sono stati ampiamente omessi dai media statunitensi, dove è invece regolarmente demonizzato come un "potente di sinistra" ["leftist strongman" NdT] o un dittatore. I media rifiutano di ammettere che Chavez ha ridotto la diseguaglianza nei redditi, eliminato l'analfabetismo, fornito assistenza medica a tutti i venezuelani e innalzato i tenori di vita. Mentre Bush ed Obama stavano espandendo le loro guerre e spingendo per tagliare le tasse ai ricchi, Chavez era occupato a migliorare le vite dei poveri e bisognosi, respingendo al tempo stesso l'ultima ondata di aggressione statunitense.

Washington disprezza Chavez perchè non è disposto a consegnare le vaste risorse del Venezuela alle multinazionali e ai banchieri. E' per questo che l'amministrazione Bush ha provato a deporre Chavez nel fallito colpo di stato del 2002, ed è per questo che l'incantatore Obama continua tutt'oggi a lanciare attacchi velati a Chavez. Washington vuole un cambio di regime, in modo da insediare una marionetta che consegni le risorse del Venezuela alle grandi compagnie di petrolio e al tempo stesso renda la vita dei lavoratori un inferno.

Documenti rilasciati recentemente da Wikileaks mostrano come l'amministrazione Obama ha accelerato le ingerenze negl'affari interni del Venezuela. Questo è un estratto della recente lettera dell'avvocatessa e autrice, Eva Golinger:

"In un documento segreto scritto dall'attuale vice assistente Segretario dello Stato per l'Emisfero Ovest, Craig Kelly, ed inviato dall'ambasciata di Santiago in giugno 2007 al segretario di stato, alla CIA, al Southern Command del Pentagono, insieme ad una serie di altre ambasciate statunitensi nella regione, Kelly ha proposto "sei principali metodi di azione per il governo statunitense per limitare l'influenza di Chavez” e "ristabilire la leadership statunitense nella regione".

Kelly, il quale ha avuto un ruolo di primo piano come “mediatore” durante il colpo di stato dell'anno scorso in Honduras contro il presidente Manuel Zelaya, classifica nel suo rapporto il presidente Hugo Chavez come un “nemico”.

“Conosci il nemico: dobbiamo capire meglio come Chavez pensa e quello che ha in mente.. Per opporsi alla reale minaccia che lui rappresenta, dobbiamo conoscere meglio i suoi obiettivi e come intende perseguirli. Tutto ciò esige una migliore intelligence in tutti i nostri paesi”. Piu avanti Kelly confessa che il presidente Chavez è un “nemico formidabile, ma, aggiunge, “può essere certamente sconfitto”
(Wikileaks: Documenti Confermano Piani Statunitensi Contro il Venezuela, Eva Golinger, Cartoline dalla Rivoluzione)

Anche le comunicazioni del Dipartimento di stato mostrano che Washington ha finanziato gruppi anti-Chavez attraverso organizzazioni non governative (ONG) che fingono di lavorare per le libertà civili, per i diritti dell'uomo o per la promozione della democrazia. Questi gruppi si nascondono dietro una facciata di legittimità, ma il loro reale intento è di rovesciare il governo democraticamente eletto di Chavez. Obama appoggia questo tipo di strategia tanto quanto lo faceva Bush. L'unica differenza è che il team di Obama è più discreto. Questo è un altro pezzo del rapporto di Golinger con alcuni dettagli sulle origini dei finanziamenti:

“In Venezuela, gli Stati Uniti hanno appoggiato gruppi anti Chavez per oltre 8 anni, inclusi quelli che hanno eseguito il colpo di stato contro il presidente Chavez nell’aprile del 2002. Da allora, i finanziamenti sono aumentati considerevolmente. Un rapporto del maggio 2010 che valutava l'assistenza straniera a gruppi politici in Venezuela, commissionata dalla National Endowment for Democracy (NED), ha rivelato che più di 40 milioni di dollari sono annualmente indirizzati a gruppi anti-Chavez, la maggior parte provenienti da agenzie statunitensi.

Il Venezuela spicca come la nazione latino americana dove il NED ha investito più fondi in gruppi di opposizione durante il 2009, con 1.818.473 dollari, più del doppio rispetto all'anno prima.... Allen Weinstein, uno dei fondatori del NED, ha una volta rivelato al Washington Post, “quello che facciamo noi oggi lo faceva la CIA in clandestinità 25 anni fa...” (I segreti dell'America “Operazioni della società civile”: l'interferenza degli Stati Uniti in Venezuela continua a crescere”, Eva Golinger, Global Research)

Lunedi l'amministrazione Obama ha annullato il visto dell'ambasciatore Venezuelano a Washington come risposta al rifiuto di Chavez di nominare Larry Palmer ambasciatore americano a Caracas. Palmer è stato apertamente critico di Chavez dicendo che vi erano chiare connessioni tra membri dell'amministrazione Chavez e le guerriglie di sinistra nella vicina Colombia. È un modo indiretto di accusare Chavez di terrorismo. Ancora peggio, il background e la storia personale di Palmer suggeriscono che la sua nomina potrebbe essere una minaccia alla sicurezza nazionale del Venezuela. Consideriamo i commenti di James Suggett del “Venezuelanalysis on Axis of Logic”:

“Osservate la storia di Palmer, quando lavorava con le oligarchie, sostenute dagli Stati Uniti, di paesi come la Repubblica Domenicana, Uruguay, Paraguay, e Sierra Leone, Corea del Sud, Honduras, 'promuovendo il North American Free Trade Agreement (NAFTA).” Proprio come la classe dominante americana ha nominato un afro-americano, Barack Obama, per sostituire George W. Bush lasciando tutto il resto intatto, Obama a sua volta ha nominato Palmer per sostituire Patrick Duddy, il quale era coinvolto nel tentato colpo di stato del 2002 contro il presidente Chavez , oltre ad essere nemico dei venezuelani durante il suo mandato come ambasciatore in Venezuela”
(print:"Obama Nominates New Ambassador to Venezuela", with Axis of Logic commentary. | World News |Axisoflogic.com)

Il Venezuela è gia pieno di spie e sabotatori americani. Non hanno alcun bisogno di agenti che lavorano all'interno dell'ambasciata. Chavez ha fatto la cosa giusta a rifiutare la nomina di Palmer.

La nomina di Palmer avrebbe solo rafforzato la preesistente politica statunitense con più interferenze, più sovversioni e più creazioni di problemi per Chavez. Il dipartimento di stato è largamente responsabile per quelle che vengono chiamate rivoluzioni colorate in Ucraina, Libano, Georgia, Kyrgyzstan etc; le quali sono state tutte forgiate a stampo, come eventi televisivi a favore degl'interessi di ricchi capitalisti e contro i governi eletti. Adesso la schiera di Hillary vuole provare la stessa strategia in Venezuela. Tocca a Chavez fermarli, ed è per questo che ha passato leggi che “regolano, controllano o proibiscono il finanziamento straniero di attività politiche”. È il solo modo che ha per difendersi dall'intromissione degli Stati Uniti e proteggere la sovranità venezuelana.

Chavez sta anche usando i suoi nuovi poteri per riformare il settore finanziario. Questo è un estratto da un articolo intitolato “L'assemblea nazionale venezuelana passa una legge che rende le attività bancarie un 'servizio pubblico'”:

“Venerdi l'assemblea nazionale venezuelana ha approvato una nuova legislazione che definisce il settore bancario come un'industria “del settore pubblico,” esigendo che le banche in Venezuela contribuiscano a programmi sociali, impegni nella costruzione di case, e altri bisogni sociali e, al tempo stesso, rendendo gli interventi del governo più facili nel caso le banche non soddisfino le priorità nazionali.” ...

La nuova legge protegge i beni dei clienti delle banche nel caso ci siano irregolarità da parte dei proprietari, e stipula che la Superintendencia de Bancos prenda in considerazione gli interessi dei clienti delle banche - e non solo quello degli azionisti - quando vengono prese decisioni che influiscano sulla posizione della banca."

Allora perchè Obama non sta facendo la stessa cosa? E' troppo spaventato o è solo il lacchè di Wall Street? Eccovi un'altra parte dello stesso articolo:

"Nel tentativo di controllare la speculazione, la legge limita l'ammontare di credito che può essere messo a disposizione di invididui o entità private, stabilendo che 20% è il massimo ammontare di capitale che la banca può impiegare come credito. La legge limita inoltre la formazione di gruppi finanziari e vieta il possesso di interessi economici da parte di banche in aziende di brokeraggio e compagnie di assicurazione.

La legge inoltre stabilisce che il 5% dei profitti netti di tutte le banche dovranno essere dedicati esclusivamente a progetti dei consigli comunali. 10% del capitale di una banca deve inoltre essere messo in un fondo per pagare stipendi e pensioni nel caso di bancarotta.

Secondo le stime del 2009 del Softline Consultores, il 5 % dei profitti netti del settore bancario venezuelano avrebbe dato 314 milioni di bolivar in più, o 73,1 milioni di dollari, per programmi sociali volti a soddisfare i bisogni della maggioranza povera del Venezuela.
Venezuelan National Assembly Passes Law Making Banking a

"Controllare la speculazione"? Questa è una nuova idea. Ovviamente, i leader dell'opposizione chiamano le nuove leggi "un attacco alla libertà economica". Ma questa è un puro nonsenso. Chavez sta solamente proteggendo la gente dalle attività predatorie di banchieri senza scrupoli. La gran parte degli americani sperano che Obama faccia la stessa cosa.

Secondo il Wall Street Journal, "Chavez ha minacciato di espropriare le grandi banche nel passato se non aumentavano i prestiti ai proprietari di piccole aziende e potenziali compratori di case, questa volta sta aumentando la pressione pubblicamente per mostrare la sua preoccupazione per la mancanza di case per 28 milioni di venezuelani."

Caracas soffre di una grande mancanza di case che è ulteriormente peggiorata a causa delle inondazioni. Decine di migliaia di persone hanno ora bisogna di un riparo, ed è per questo che Chavez sta mettendo pressione sulle banche per dare una mano. Ovviamente le banche non vogliono aiutare e stanno quindi piagnucolando. Ma Chavez non si è curato delle loro lamentele e le ha messe sotto osservazione. Infatti martedì ha rilasciato questo conciso avvertimento:

"Qualunque banca sbagli... l'esproprierò, che sia Banco Provincial, Banesco o Banco Nacional de Credito".

Bravo, Hugo. Nel Venezuela di Chavez i bisogni della gente ordinaria hanno la precedenza sui profitti dei banchieri tagliagole. C'è da sorprendersi che Washington lo odi?


Fonte: INFORMATION CLEARING HOUSE. NEWS, COMMENTARY & INSIGHT
Link: * Why Washington Hates Hugo Chavez*** :***** Information Clearing House: ICH 1.01.2011

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di ERIK BORIK


camerata chavez :sbav:
ed io mi sentii in quel momento come una prostituta sverginata dai suoi aguzzini

C. Pazzo 
Noi vinciamo in quanto esistiamo. Vinciamo quando siamo in 60.000 per Napoli-Cittadella e quando ci ricordiamo di Esteban Lopez o di Picchio Varricchio. Vinciamo odiando le strisciate e vivendo in funzione di questa maglia. Vinciamo andando con un paio di amici allo stadio e non guardando la partita in casa da soli in un salotto di Reggio Calabria. Vinciamo quando siamo migliaia ad ogni trasferta, vinciamo quando uno juventino nella nostra città viene additato come essere anormale e malato di scabbia