http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2010/11/30/visualizza_new.html_1675332978.htmlRicerca: cervelli in fuga costati a Italia 4 miliardi euro
30 novembre, 18:08
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ROMA - I cervelli italiani in fuga all'estero hanno portato con sé 4 miliardi di euro. E' questo il valore di tutti i brevetti realizzati dai nostri ricercatori nei vari laboratori in giro per il mondo, calcolato da una ricerca effettuato dall'ICom (Istituto per la Competitività ), presentato oggi in occasione della cerimonia di consegna al Senato di una borsa di studio da parte della Fondazione Lilly a una giovane ricercatrice. Lo studio ha preso in esame i brevetti presentati dai ricercatori italiani all'estero negli ultimi 20 anni. Il valore dei brevetti diretti dai top 20 italiani fuggiti all'estero è di 861 milioni di euro netti e su 20 anni il dato si attesta a 2 miliardi di euro. Se si considerano tutti i brevetti, quelli in cui è italiano l'inventore principale o un membro del team, arriviamo ad un valore rispettivamente di 1,7 miliardi euro e a 3,9 miliardi di euro.
La fuga descritta dalla ricerca appare inarrestabile: il 35% dei migliori 500 ricercatori italiani, spiega lo studio, abbandona il Paese. Fra i migliori 100, uno su due sceglie di lavorare all'estero, mentre nei top 50 la percentuale di fuga sale al 54% e solo 23 ricercatori sono ancora in Italia: "Una tale situazione comporta anche una importante perdita economica per il nostro Paese - sottolinea Andrea Lenzi, presidente del Cun - Come dimostrato dalla indagine economica presentata in questo convegno, la ricerca non è solo in teoria uno dei motori dello sviluppo di ogni sistema paese, ma è anche in pratica un grande investimentò. Resterà invece in Italia, almeno per i prossimi 4 anni, Tiziana Vavalà , la ricercatrice under 35 dell'università di Torino premiata oggi: per i suoi studi sui markers oncologici riceverà 360mila euro.
"Fare la ricercatrice qui in Italia é quasi un'avventura - ha affermato Vavalà - non un incentivo, non un incoraggiamento, è quasi un atto di coraggio". La regione italiana che ha ceduto più talenti, secondo i dati presentati, è la Lombardia, che si è lasciata sfuggire 704 milioni di euro, come valore attuale dei suoi brevetti, e circa 1,7 miliardi di euro dal 1989 ad oggi. Per quanto riguarda invece il costo di un singolo scienziato che dall'Italia si trasferisce all'estero la perdita è di 63 milioni, che diventano 148 se si considera tutta la durata media della vita scientifica del ricercatore, e a cui andrebbero aggiunti i 900mila euro necessari per tutto il ciclo di formazione. Alla consegna del premio, che dalla prossima edizione avrà anche il sostegno della fondazione Cariplo, c'era anche Napoleone Ferrara, l'ultimo dei Lasker Awards per la ricerca clinica, emigrato negli Usa già da molto tempo: "E' noto anche alla comunità internazionale che l'Italia è un paese pieno di talenti - spiega Ferrara - ma che i fondi e i posti nell'università sono meno di quelli che servirebbero. Negli Usa c'é un investimento enorme nella ricerca, penso che il resto del mondo dovrebbe prendere esempio". La borsa di studio del 2011, il cui bando è stato presentato oggi, avrà come tema: "Sviluppo di nuovi biomarcatori per la diagnosi precoce della Malattie Alzheimer".